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“Certo.” Disse il principe a Destresya. “Non ricordo il tuo nome, sai? Avete nomi complicati qui sulla Terra. Aprendo le braccia come ad invitarla a vestirlo tutto.
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Ascoltai quelli che per me erano solo vaneggiamenti e rimasi davvero sconvolta.
Ma si ascoltavano?! Incredibile... Guardai Elv e mi sporsi verso di lui. "Che dici, ce la facciamo ad essere amici degli alieni giusto per una nottata, solo il tempo che sorga il sole?" Dissi piano, con un accenno di sarcasmo nella mia domanda. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gli sorrisi.
"Sono Destresya, mio principe.." avvicinandomi a lui, cercando di contenere il sorriso a quelle parole. Posai i vestiti su un pouf lì accanto e iniziai a vestirlo. Prima presi i pantaloni, mi inginocchiai ai suoi piedi e gli feci sollevare le gambe una ad una, in modo da poterl infilarli per bene. Poi, con un movimento lento e voluttuoso, in cui le mie mani percorselo le sue gambe, mentre il mio corpo, che si alzava pian piano, lo sfiorava tutto, percependone la virilità e la forza. Gli lasciai i pantaloni sbottonati, prendendo poi la camicia. La aprii tutta e gliela infilai una manica alla volta. Anche in questo caso, le mie mani accarezzarono tutto il suo petto, le sue braccia, con la scusa di dovergli far indossare quella camicia. Poi mi portai davanti a lui, gli chiusi i bottoni uno ad uno, con il mio corpo che si strusciava contro il suo, mentre i miei occhi incatenavano i suoi quasi volessi scorpirne tutti i segreti. Erano così azzurri e belli, da far perdere la testa. Una volta abbottonati tutti i bottoni, giunse il momento di infilare la camicia nei pantaloni, e ciò mi permise di accarezzaere tutto il bacino, i glutei sodi e persino sfiorare il membro di quell'uomo così eccitante, di quel principe alieno che sembrava sbucato dal pianeta dei miei sogni più intensi. Un caldo e intenso brivido mi attraversò tutta a quel contatto. Infine mi inginocchiai nuovamente davanti a lui, per infilare i suoi piedi nelle scarpe. "Ecco.." dissi, sempre più eccitata "Ora siete mascherato da umano, mio principe... ma restate sempre bellissimo!" con lo sguardo ardente che accarezzava tutta la figura di lui . |
"Beh, non credo abbiamo molta scelta..." disse sottovoce Elv a Gwen "... almeno questi non sono pericolosi, solo idioti..." ironico.
Si unirono così alla festa, bevendo qualcosa ed ascoltando con loro la musica fino all'alba. Poi tutti si misero in cerchio. "Ora concentriamoci" fece una delle ragazze "e cerchiamo di unire i nostri impulsi positivi, in modo da poterci mettere in contatto con i nostri amici visitatori..." |
Il principe restò in silenzio e docile si lasciò vestire da Destresya.
Sembrava una sorta di cerimonia, di rito in cui lei lo vestì lentamente, con cura, accarezzando più volte quel corpo, constatandone i tratti perfetti, sodi, asciutti. Più volte il bel corpo della padrona del Mistresya sfiorò e scivolò contro quello di Sogea, con lui che restò a guardarla negli occhi tutto il tempo. Alla fine riuscì anche a sfiorare la bella virilità di quell'affascinante alieno, racchiudendola nei pantaloni. Alla fine Sogea era abbigliato come un normale uomo della Terra. Garion guardò in silenzi la scena della vestizione. “Bene...” disse il principe “... ora possiamo andare. Ogni istante di ritardi può esserci fatale." Ma in quel momento Destresya si accorse che la vestizione non aveva lasciato indifferente il bellissimo uomo delle stelle. Infatti in quei pantaloni indossati senza l'intimo, la mascolinità del principe aveva assunto ben altra ed intensa posizione, tradendone l'eccitazione. |
Ridacchiai annuendo.
Non aveva tutti i torti. Infatti ci mescolammo agli altri, bevendo qualcosa e ignorando per un po' qualsiasi cosa stesse succedendo fuori da qui. E fu liberatorio, in un certo senso, poter svuotare la mente per un po'. Ma poi, venne il peggio. Alla proposta della ragazza, rivolsi ad Elv uno sguardo scocciato che voleva dire "Sul serio?" Sì, questi erano decisamente più idioti di quanto pensassimo. "Credo che fingerò un malore e mi rintanerò in bagno..." con sarcasmo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv rise a quelle parole di Gwen.
Poi tutti in cerchio cominciarono quello strano rituale New Age. “Amici visitatori...” disse la ragazza “... ascoltateci... vi chiamiamo... fratelli del cosmo... anime in simbiosi... se davvero siete i nostri creatori... se davvero ci avete clonato in laboratorio agli albori dei tempi... allora rispondete al nostro richiamo... amici visitatori... ascoltateci...” |
Ridacchiai Anch'io scuotendo il capo alla reazione di Elv e alle mie stesse parole.
Iniziarono quella sorta di rituale, che sembrava una di quelle fregature prese dalla rete per fregare i ragazzini stupidi, ed ero convinta di non essere troppo lontana dalla verità. "Sigaretta in veranda?" dissi piano ad Elv, guardandolo speranzosa, perché davvero quelli là non li reggevo proprio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...f1e0c86c12.jpg |
Alle sue parole risi.. "Sono una principessa e Regina venuta da uno strano posto da qualche parte dello spazio.. E diffidare dalle imitazioni. Magari scopro di essere pure la Dea dell'Amore o lo sono.. Infatti ti ho fatto un incantesimo" staccandomi dal suo petto "E se poi ti portassi a Serenica come prigioniero d'Amore" osservando quegli occhi chiari brillanti.
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Quel corpo, così statuario e perfetto, mi faceva andare il sangue alla testa.
La sua vicinanza e quello sguardo che trovavo costantemente intrecciato al mio quando lo cercavo, mi provocavano sensazioni così forti e intense che difficilmente sarei stata in grado di spiegarle. Non avevo mai vestito un uomo così, tutta quella riverenza e devozione mi erano totalmente sconosciute, mentre il mio cuore continuava a battere sempre più forte. Le mie mani sfioravano smaniose quel corpo perfetto, quelle membra compatte, e ogni parte di me si infiammava. "Oh si.. andiamo.." fissandolo intensamente, per poi sospirare. Ma quando il mio sguardo involontariamente finì ancora una volta sulla sua virilità, la trovai salda e compatta, vogliosa ed eccitata, allora il mio sguardo cercò quello del principe, così azzurro e inteso, con un sorriso malizioso, sensuale che denotava quanto me ne fossi accorta. "Per di qua, principe..." indicando la direzione del garage, ma avendo cura di precederlo passandogli così vicina da sfiorare il suo corpo così da godere del contatto ardente con quella mascolinità pronunciata. "Andiamo, cucciolo mio?" tendendo la mano al piccolo che sembrava corrucciato, per poi andare a prendere la mia auto. |
Quelli continuavano a cercare contatti con i visitatori, tirando in ballo clonazioni cosmiche, origini aliene delle specie umana e poteri extrasensoriali per oltrepassare le distanze siderali.
E sembravano molto convinti della buona riuscita di tutto ciò. Elv sorrise ed annuì a Gwen, per poi uscire con lei sul terrazzino che dava sulla campagna. Il bel teppista accese una sigaretta e la passò alla studentessa. Albeggiava ormai e la campagna cominciava a tingersi di giochi cromatici che correvano da un rosato cangiante ad un vago azzurrognolo, rincorrendosi fino a confondersi nella pallida aurora nascente. |
"Interessante..." disse Ivaz tenendo Altea fra le braccia e contro il suo petto liscio e scoperto dalla camicia sbottonata "... e sentiamo... che genere di incantesimo mi ha fatto la regina spaziale, nonché dea dell'amore?" Fissandola con i suoi occhi azzurri.
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Quelli erano totalmente fuori, non avevano la minima idea di ciò che stavano facendo e continuavano a spararne di grosse.
Uscimmo sul terrazzo posteriore, che dava sulla campagna appena rischiarata dall'alba nascente. Presi la sigaretta che mi porgeva e feci un paio di tiri, poi strinsi le sue braccia attorno ai miei fianchi, godendomi quel momento di morbido silenzio e alba rosata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il bel principe giunto da costellazioni remote e sconosciute appariva saldo, deciso, ma anche del tutto ignaro dei comportamenti umani, al punto da non accorgersi di come Destresya lo guardava.
Inoltre quando lei passandogli accanto trovò la scusa per strusciarsi contro di lui, Sogea non fisse nulla, limitandosi a guardarla. Raggiunsero l'auto di lei insieme a Garion il quale sembrava scuro in volto, forse geloso delle troppe attenzioni che la bellissima zia rivolgeva al principe alieno. "Parlami del posto in cui siamo diretti." Disse questi mentre Destresya guidava verso il Mistresya. Durante il tragitto lui sembrava tranquillo, sebbene vigile verso tutto ciò che si vedeva lungo la strada, con quel suo stato d'eccitazione, causato da lei, non accennava a ridimensionarsi. |
"Ora sono curioso..." disse Elv cingendo i fianchi di Gwen "... come si guadagna da vivere un'apprendista strega?" Fumando. "Filtri magici, tipo dell'amore e della fortuna, lettura della mano e roba simile?" Guardandola.
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Risi alla sua domanda, e alle ipotesi successive.
"Beh, mia madre possiede un'erboristeria..." risposi, con un sorriso "E anche a me piace molto lavorare con le erbe... Ho un discreto talento..." divertita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Era un bel maschio, virile e risoluto eppure era così strano, il modo in cui mi guardava, senza malizia, così come se ne stava nudo senza nessun problema davanti a me.
Quello strano connubio mi piaceva ed eccitava non poco. Arrivammo alla macchina e feci salire il principe davanti e il piccolino dietro. Sembrava imbronciato, ma quel visino così corrucciato mi ispirava ancora di più cattivi pensieri, nonostante fossi distratta dal principe. Tra tutti e due, ero come una bimba in un negozio di caramelle! "Cos'è quel faccino, tu?" facendogli una carezza "Dammi subito un bacino!" gli ordinai, avvicinandomi e stringendolo forte per poi spupazzarmelo un po' prima di chiudere la portiera dei sedili posteriori e prendere il mio posto alla guida. Mi voltai allora a guardare il principe accanto a me, e gli sorrisi. "È il mio locale, un posto dove la gente mangia, beve, e si diverte insomma... on dei giochi... diciamo particolari..." fissandolo con un sorrisetto divertito. "Magari se vorrai te li mostrerò..." con aria eccitata, anche se lui non sembrava comprenderlo, il che mi rendeva ancora più ardente. "E dimmi... non ci sono donne da dove vieni tu?" con maliziosa curiosità. |
"Ah, ecco..." disse sorridendo e fumando Elv "... una erborista è già più pratico come mestiere." Fissando Gwen divertito.
Poi ad un tratto da dentro giunse un grido. |
Garion diede un bacetto alla zia, ritrovandosi spupazzato tra le giunoniche forme di lei, ma riprendendo poi la sua espressione imbronciata.
L'auto partì, diretta al Mistresya. "Giochi..." disse il bel principe a Destresya "... voi umani amate molto giocare?" Fissandola. "No, su Nerk non abbiamo donne. I nostri giorni trascorrono conoscendo l'arte della guerra cosmica ed apprendendo le discipline astrali." Molto serio. |
Ridacchiai e sporsi il viso verso il suo alla ricerca di un bacio, ma sentimmo un grido
Lo guardai preoccupata ed entrai dentro per capire cosa stesse succedendo. Ci mancava che anche qui avessimo problemi, era una persecuzione! Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen ed Elv subito rientrarono dentro, attirati da quell'urlo, trovando però una situazione molto diversa da ciò che avevano potuto immaginare.
Videro infatti tutti quei giovani seduti a terra, con espressioni raggianti ed inebetite, con la ragazza che aveva cercato di contattare i marziani in piedi in mezzo a loro. "Li ho sentiti..." disse quasi in lacrime "... li ho sentiti davvero! Mi hanno contattato! Mi hanno contattato!" "Evviva!" Esclamò esaltato Ozzl, che aveva partecipato a quella seduta per contattare gli invasori ed ora sembrava anche lui preso da tutto ciò. |
A quelle parole del principe i miei occhi si illuminarono di una luce oscura e perversa.
"Niente donne?" guardandolo tutto "Accidenti, allora dobbiamo assolutamente rimediare!" facendogli l'occhiolino. "Oh sì, specie giochi inconfessabili..." con un sorrisetto divertito. Avevo con me due uomini che non avevano mai avuto una donna, da educare, ammaestrare, era il mio giorno fortunato! Mentre guidavo continuavo a guardare il bel principe, e quella virilità così pronunciata. "Beh, se non ci sono donne da dove vieni tu, devo dedurne che oggi ti è successo qualcosa di nuovo?" fissando per un lungo istante quella virilità salda e pronunciata, per poi cercare i suoi occhi con aria divertita e sensuale. |
Gli occhi azzurti di Sogea si fissarono come stupiti sul volto di Destesya.
"Qualcosa di nuovo..." disse con espressione incuriosita il principe "... a cosa ti riferisci?" |
Lo fissai con uno sguardo divertito e malizioso.
Sembrava così ingenuo, possibile. Ma se rispondeva così voleva dire che non era nuovo a quella sensazione. "Se non ti è accaduto niente di nuovo e su Nerk non ci sono donne... come vi eccitate?" candidamente, fissandolo con un sorrisetto provocatorio. |
La scena era alquanto drammatica.
Erano tutti in cerchio, le espressioni inebetite e beate, la ragazza al centro in lacrime e... Ozzl? "Ma che ci fa lui lì?" chiesi, con tono drammatico ed esasperato. "Dio, non ne posso più..." affondando le mani nei capelli. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Siamo riusciti a fissare un contatto con i marziani..." disse Ozzl a Gwen e ad Elv "... capite? Possiamo comunicare con loro!" Esaltato.
"Credo che ormai sia andato..." Elv a Gwen sarcastico "... e quindi?" Rivolto alla tipa che asseriva di aver contattato gli alieni. "Cosa dicono gli extraterrestri?" |
"Eccitiamo..." disse stupito il principe a Destresya "... cosa intendi dire? Cosa significa eccitarsi? Un altro dei giochi che fate voi umani?" Incuriosito.
Mentre seduto dietro Garion seguiva la discussione tra i due interessato ed infastidito allo stesso tempo. L'auto intanto era giunta davanti al Mistresya, che come ricorderanno i lettori sorgeva fuori da tavernova in un luogo isolato per garantire la privacy dei suoi frequentatori. |
Guardai Ozzl sbattendo le palpebre.
"Oh cielo..." mormorai, facendo più uba smorfia. "Lo so, sì vede a un chilometro che non c'è speranza..." asserii. Poi lui rivolse alla ragazza la stesa domanda che mi stavo ponendo io ed ero curiosa di sentire la risposta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ridacchiai a quelle parole, fissandolo intensamente mentre l'auto entrava nel parcheggio del Mistresya.
"Oh eccitarsi significa..." con gli occhi nei suoi, mentre mi chinavo sempre di più verso il bel'alieno "Questo.." allungando una mano per sfiorare elegantemente il membro ancora saldo del principe, per poi fargli l'occhiolino. Poi sospirai, e mi slacciai la cintura. "Siamo arrivati, qui saremo al sicuro!" con un sorrisetto divertito, per poi scendere dall'auto e condurre i due nel mio tempo della perdizione. |
"Ho potuto interagire con il loro intelletto..." disse la ragazza con gli occhi chiusi, come se leggesse attraverso immagini e visioni nella sua mente "... è indescrivibile... incredibile... sono un'intera civiltà che ha attraversato l'universo per conoscerci..."
"Ma se un attimo fa dicevi che ci hanno clonato in laboratorio..." sarcastico Elv. "Non interromperà!" Lo rimproverò Ozzl. "Dicevo..." la ragazza "... sono dei vegetali... ossia si sono evoluti dalle piante... vogliono stabilire un contatto con noi umani e farci capire che violenza e guerra non servono nella grande armonia del cosmo..." commuovendosi "... oh, è meraviglioso..." Elv guardò Gwen perplesso. "E tutti quelli che sono spariti e rapiti proprio dai marziani?" Elv alla tipa. "Non sono stati rapiti" questa "ma solo portati a visitare il loro pianeta. Amano la musica e cantano tutyo il giorno." Con un sorriso candido lei. "Non mi dire..." ironico Elv "... e magari hanno pure la loro versione di Master Chef, dell'isola dei Famosi e pure del Grande Fratello..." sorridendo "... e se ti ricapita di risentirli chiedi se anche loro credono che la Juventus rubi, o se invece sono più sportivi di noi e sanno riconoscere la forza degli avversari." Divertito. |
Quel tocco elegante, da professionista, quella sua mano sui pantaloni del bel principe spaziale, sfiorandogli quel gonfiore ingombrante che lui aveva fra le gambe, che non era di intuito anzi, semmai appariva ancora più pieno saldo.
Nel fate ciò Destresya, per un attimo, vide un'indecisione, un attimo ti titubanza e debolezza dell'azzurro intenso e luminoso del bell'alieno. "Dunque" disse lui con una voce incerta e deglutendo "quando si indurisce questo muscolo significa eccitarci?" Guardandola. Garion da dietro osservò incredulo quel gesto di lei. "I miei hanno allora ragione..." pensò "... zia Destresya è proprio una donnaccia, una sgualdrina..." |
Quello sguardo, quel tentennamento leggero, quell'incertezza mi resero ancora più forte, sentivo la Miss dentro di me che scalpitava, che fremeva.
Gli sorrisi, un sorriso caldo, sensuale, perverso. "Oh si, principe..." senza perdermi mai un istante dell'azzurro dei suoi occhi. "E se lo si stimola come si deve..." tastando e premendo per un momento quel membro con mano abile, fissandolo negli occhi per godermi ogni singola emozione "Può essere molto soddisfacente..." con la bocca semiaperta e l'espressione da chi sa dispensare piacere quando e come lo desidera. Poi, come da comportamento della Miss, tolsi la mano, per mostrargli crudelmente la differenza tra le due sensazioni, e fargli così apprezzare ancora di più quella che la mia mano doveva avergli procurato. O almeno, così speravo... "Su, tutti fuori dalla macchina!" con fare autoritario. Scesi io per prima e mi diressi all'ingresso del Mistresya. |
Quel tocco sapiente, esperto, audace, sicuro, autoritario con cui tastava quella virilità imprigionata nei pantaloni del principe, ma dalla quale sembrava voler venire fuori urlando, fu un assaggio di cosa era davvero capace Destresya.
Gli occhi dell'affascinante alieno, di un azzurro profondo e screziato, mostravano un'eccitazione forte, uno stato di debolezza, di resistenza ora incerta, come chi è sul punto di cedere. "Ohhh... io..." disse in un gemito Sagea, un attimo prima che lei tirasse via la mano, lasciandolo eccitato oltre ogni modo. Poi Destresya scese dall'auto e con fare autoritario ordinò in pratica di fare lo stesso agli altri due. "Perché ti sei fermata?" Scendendo il principe dall'auto ancora visibilmente eccitato. "Sembra molto piacevole il modo di giocare di voi terrestri." Deglutendo, anche se cercava di riprendere il controllo emotivo di sé. Garion invece era rimasto in auto seccato. |
"Significa che sarai condannato a pensarmi fino alla eternità" sorridendo.
Ma poi presi in mano la Sfera di Fuoco davanti a lui.. "Abbiamo pure un compito.. Mi devo connettere telepaticamente..". La sfera divenne incandescente mentre il Fuoco mi pervadeva "Parvia ... Ma questo Consiglio si è riunito.. Qui si deve salvare la Terra.. Cosa avete scoperto di questa antica civiltà e cosa vogliono? Punti deboli e di forza" autoritaria la mia voce rimbombava impetuosa in tutto il Palazzo. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Adoravo il modo sarcastico in cui Elv ribatteva alle idiozie di quella svitata, in maniera decisamente acuta e brillante.
Guardai sconvolta Ozzl quando quasi lo rimproverò. Ma era modo, quello?! Cose da pazzi! Scoppiai a ridere all'ennesima battuta di Elv, perché quello sì che era parlare come si deve. E tutto potevo pensare, tranne che Arima, Ulia e Rhon fossero stati portati via per una gita di piacere fuori porta. Mi faceva molta rabbia sentire le scempiaggini di quella stupida ragazzina idiota che usciva una stupidaggine dopo l'altra. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Altea fermò ancora una volta lo scorrere del Tempo, richiamando Parvia telepaticamente con la sua sfera di fuoco.
“Altezza serenissima...” disse Parvia “... il Consiglio Galattico si è riunito e molti saggi sono stati interrogati e consultati... nessuno però conosce la misteriosa civiltà che ha invaso la Terra... pensiamo dimori in una galassia remota e sconosciuta e mai sia apparsa negli archivi cosmici dell'Unione Galattica di Serenica...” |
“Insomma, chiudi il becco.” Disse Ozzl ad Elv. “Il tuo sarcasmo è del tutto fuoriluogo. Non capisci che siamo in contatto con una potente razza aliena?”
“Credi a queste cavolate?” Elv. “Certo!” Annuì Ozzl. “Anche io credo di aver percepito il contatto!” “Tu percepire?” Elv fissandolo. “Ma se il tuo cervello ha la stessa sensibilità del tuo stomaco che è capace di digerire anche i sassi!” “Se voi non credete a queste cose” la ragazza a lui ed a Gwen “allora perchè non ve ne andate? Siete come il vecchio Asfald!" |
Bah, che insolente e stupido si era rivelato...
Non che avessi dubbi, dopo quello che aveva detto su di me. Sì, giusto, ecco che diceva una cosa giusta. Perché non ce ne andavamo? "Chi sarebbe Asfald?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"E' un vecchio pazzo che vive da solo nella campagna..." disse la ragazza a Gwen "... è come voi... lui non crede in ciò che facciamo qui... afferma che gli alieni sono malvagi, ma nessuno gli crede."
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Asfald.
Allora era questo il nome dell'uomo. "Tu dici?" a lei "Beh, ti interesserà sapere che è morto. Lo hanno ucciso proprio gli alieni, infettandolo e portandolo alla follia, poi alla morte." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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