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"Si, per forza." Disse Elv a Gwen. "Deve esserci una qualche guerra qui nell'Ovest, dove il governo non ha ancora il controllo del territorio. Mi chiedo però contro chi, visto che mi sembra esagerato arruolare forzatamente uomini per stanare i nativi. E' sempre bastato l'esercito a combatterli..." perplesso.
Intanto, nella sua camera, Altea aveva visto entrare Swan. "Il governo sta combattendo una qualche guerra a Ovest e sta arruolando non solo mercenari ma pare anche ogni genere di tiratore. Di sicuro il nemico non sono i nativi, visto che l'esercito regolare da sempre è riuscito a combatterci. No, credo si tratti di un nemico molto più temibile... ma chi?" |
"È quello che penso anch'io, ma immagino comunque che lo sapremo solo tenendo un profilo basso e dando a loro modo di sbottonarsi sulla faccenda. Combattere da ora per scappare via non ci sarà d'aiuto" riflettei.
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"Davvero? Infatti, e poi non penso arruolino un esercito intero per scacciati.. Tu che ne pensi? Come potremmo scoprirlo?".
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"Già..." disse pensieroso Elv, per poi guardare con un sorriso Gwen "... comunque devo dire che sei stata furba a spacciarcicome marito e moglie... ma forse questo era un tuo desiderio segreto... no?" Con tono impertinente.
Nel frattempo, al villaggio Scroft, Altea era con Swan nella sua camera. "Non so..." mormorò il nativo "... forse dovremmo seguire questi mercenari per scoprirlo..." |
Vidi con la coda dell'occhio che sorrideva in modo strano e mi voltai per capire perchè.
Ma in effetti, non ci voleva uno scienziato per capirlo. Non sapevo che risposta dare. Mi sarei sentita troppo impulsiva se avessi detto di sì, oltretutto non lo sapevo davvero, fin'ora avevo sempre pensato al mio lavoro e alla mia famiglia e lui lo conoscevo da davvero troppo poco tempo, ma il ricordo di quella notte al suo arrivo e quel bacio insinuavano dentro di me il tarlo del dubbio. "Certo è ammirevole da parte tua soffermarti sui dettagli, visto il casino in cui ci troviamo..." commentai, con un sorriso sarcastico.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...1e58ce2bb9.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, almeno se dovremo morire lo faremo insieme..." disse divertito Elv mentre si accendeva una sigaretta "... e un'ultima notte come estremo desiderio non sarebbe male, no?" Tirando un pò di fumo, per poi passare la sigaretta a Gwen.
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Accennai un sorriso divertito alla sua frase.
Beh, c'era del vero in questo. Lo guardai e presi la sigaretta, facendo un tiro. "Che melodrammatico, parli come un condannato a morte che debba salire sulla ghigliottina all'alba..." commentai, scuotendo la testa e facendo un altro tiro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"In verità" lui guardando Gwen fumare "parlo come un condannato che aspetta il suo ultimo desiderio..." divertito "... dovresti abbassare un pò le difese, sai? Voglio dire... sei troppo sulle tue... com'è la tua vita? Oltre il tuo essere medico intendo..." guardandola negli occhi, poi fra i capelli e via via su tutta la sua figura "... chissà se ripensi a quel bacio..."
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Lo osservai, quasi con minuziosa attenzione.
"E tu? Pensi di dover aspettare il tuo ultimo desiderio?" gli chiesi, a bruciapelo. "Com'è la mia vita? Molto più tranquilla... prima del tuo arrivo" risposi, con divertito sarcasmo, mentre aspiravo di nuovo dalla sigaretta. Alla sua seconda domanda, lo guardai di nuovo, qualche secondo in più. "Tu, ci ripensi?" gli chiesi a mia volta, guardandolo e restituendogli la sigaretta. Io ci avevo ripensato, spesso, praticamente sempre, ma volevo sapere cosa pensava lui, come sentiva ciò che era successo quella notte. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, ci ho pensato..." disse lui prendendo la sigaretta, senza però mai distogliere lo sguardo dagli occhi di Gwen "... ci ho pensato spesso... e ci penso ancora... e... vorrei baciarti di nuovo perchè sono stanco di ricordarlo soltanto quel bacio..." Elv con aria da simpatica ed impertinente canaglia.
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La risposta che mi diede mi sembrò molto tenera, più tenera dell'immagine impertinente da pistolero impavido che voleva sempre dare di sè.
Anch'io potevo dire lo stesso, provare di nuovo quelle emozioni travolgenti era di sicuro meglio di aggrapparsi ad un ricordo vago, benchè marchiato a fuoco nella mia mente. Allora mossi un paio di passi nella sua direzione, appoggiata al cassettone in legno della camera. Lo guardai, piegando appena il capo di lato. "Allora fallo" dissi, un sorriso quasi impercettibile sul volto "Che aspetti?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
I loro sguardi si unirono, quello scuro di lui e quello verde di lei.
Poi il volto di Elv si fece vicinissimo a quello di Gwen, fino a quando la ragazza sentì il calore della bocca di lui sulle sue labbra. Prima un formicolio, poi un calore soffuso ed infine l'unido contatto della lingua di Elv su quella di Gwen. Allora le loro labbra si toccarono con più foga e trasporto, intrecciandosi come le loro lingue, assaporandosi a vicenda, con lui che succhiava, mordicchiava e penetrava la bocca di lei con tutta la lingua che aveva, quasi volesse arrivare fino alla sua gola, stringendola a sè, contro il suo petto, fra le sue braccia. Voleva toglierle il respiro, farla sua con quel bacio, che sembrava non voler finire mai. |
Il suo sguardo si intrecciò di nuovo al mio e il suo viso si fece sempre più vicino, come quella notte.
E benchè stavolta non mi avesse colta di sorpresa, l'emozione che provai nel sentire le sue labbra legate alle mie fu forte come quella notte, anzi ancora di più. Perchè diventava ogni istante sempre più bello, sempre più caldo, intenso, travolgente. Stringevo il suo viso fra le mani, mentre lui mi stringeva fra le braccia e assaporava quel bacio come se volesse togliermi il respiro e farmi sua in quel momento, attraverso quel contatto. Gemevo di tanto in tanto di piacere, per quei suoi morsi accennati che mi stuzzicavano e in quei momenti stringevo forte le ciocche dei suoi capelli neri fra le dita, rispondendo con la stessa foga al suo impeto. Era qualcosa che fin dal primo istante aveva continuato a crescere, invece che arrestarsi o diminuire, un desiderio non comune che ci legava l'uno all'altra. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Un bacio caldo ed appagante, fra un gioco di mani che tenevano Gwen ben stretta al petto di Elv.
Si baciarono ancora ed a lungo, poi le loro labbra calde ed umidi si lasciarono ed i loro occhi tornarono a trovarsi. "Dimmi cosa pensi..." disse lui tenendola fra le braccia e vicinissimo al viso di lei. |
Quel bacio durò ancora a lungo, poi si fermò, stranamente, poichè sembrava non doversi arrestare mai.
Guardai i suoi occhi neri. "Mi sento come se avessi sempre vissuto per questo momento... Come se tutto ciò che ho fatto, tutto, fosse valso questo istante..." risposi "Credo di sentirmi felice e mi sento sollevata al pensiero di averti con me, ora che sono lontana dalla mia famiglia..." aggiunsi, accarezzandogli il viso coperto dalla barba e il ciuffo di capelli neri che gli ricadeva sulla fronte. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"L'idea è buona" a Swan "Ma non sarà pericoloso? E come facciamo a seguirli, ci riconosceranno.. Io sono una donna, non so se ci recluteranno quei mercenari. Stasera vado a cena con quel Josh.. Può essere di aiuto?".
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"Allora sei anche romantica, oltre che bella e sensuale, Gwen..." disse con un sorrisino malizioso Elv, per poi baciarla di nuovo con foga, stringendola ancora a sè, al suo petto asciutto e muscoloso.
Nel frattempo, al villaggio Scroft, Altea discuteva con Swan. "Si, potrebbe esserci utile a scoprire la verità..." annuì il nativo "... ma siate prudente." Detto ciò uscì. L'ora dell'appuntamento si avvicinava velocemente. Intanto, nella prateria, Destresya aveva incontrato quel misterioso vagabondo. "Direi di presentarci a questo punto, no?" Lui impertinente a lei. "Sono pur sempre un gentiluomo... prego, dopo di voi." Con un vistoso e sarcastico inchino. |
Ridacchiai appena alle sua parole, poi mi baciò di nuovo con foga e mi strinse sempre forte a sè.
Accarezzai con desiderio il suo petto asciutto, mentre la sua stretta mi faceva sentire desiderata, amata. Mi faceva sentire felice come non avrei pensato di essere mai. "Faccio un'eccezione per te..." mormorai divertita. "Tu invece, cosa pensi?" chiesi poi, cercando i suoi occhi neri. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Che mi piaci da impazzire, Gwen..." disse Elv baciandola non solo sulle labbra, ma sul mento, sul collo, arrivando all'orecchio cominciando a succhiarlo piano, sempre stringendola a sè.
Era parecchio su di giri il giovane pistolero. |
Sorrisi quasi in estasi, non solo per le sue parole, ma soprattutto per i suoi baci sul viso, sul collo, era un godimento caldo, appagante, ma anche se era appagante ne volevo sempre di più.
Stringevo forte i suoi capelli e gemevo quasi sottovoce sentendo le sue labbra sul mio orecchio. Poi, la mia mano scivolò sulla sua camicia, iniziando a sbottonarla e trovando sotto di essa la sua pelle calda e tesa sotto le mie dita, mentre iniziavo ad accarezzarla con curiosità sempre più crescente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quel tipo non mi piaceva, non mi piaceva proprio per niente!
Mi ero fermata per aiutarlo e non aveva fatto altro che portarmi guai. E ora mi diceva addiritura che era un gentiluomo? Non me la bevevo di certo. Lo fissai intensamente, quasi con aria di sfida. "Io sono Destresya..." fissandolo negli occhi "E chi ho il pacere di conoscere?" con aria falsissima, ma in modo plateale. |
A quelle parole Swan uscì, lasciandomi sola nei miei pensieri. Dormii poco e male, mi feci una doccia per rinfrescarmi. Ormai si avvicinava sera ma scesi giù nella locanda, forse il locandiere o qualcuno sapeva qualcosa.
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Lui continuava a baciarle il collo, a sentire il profumo dei suoi capelli, mentre Gwen gli sbottonava la camicia, scoprendo i suoi muscolli asciutti e ben fatti.
"Sai cosa" disse Elv con le labbra sul collo di lei "mi fa impazzire? Il tuo essere fredda, distaccata, persino scontrosa a tratti... ma poi... poi sai scioglierti come nessun'altra..." cominciando a vagare con la mano sul vestito di lei, fino all'altezza del seno. Intanto Altea era scesa al pianterreno della locanda in cerca di informazioni. C'erano diversi clienti a bere, altri a giocare ai dati, altri ancora a mangiare. E vi erano anche soldati e mercenari. Nel frattempo Destresya si era presentata all'avventuriero. "Molto piacere, cara signora..." lui con un profondo inchino, quasi sarcastico "... io invece sono Daq, per servirvi." Facendole l'occhiolino. |
Sbottonare gli ultimi bottoni della sua camicia fu davvero un'impresa ardua.
Sentire la sua bocca vogliosa sul mio collo faceva davvero cedere la mia concentrazione e tremare le mie mani, ma alla fine ci riuscii. Tolsi la sua giacca, poi anche la camicia ormai sbottonata e sentii il suo profumo, il profumo della sua pelle, caldo e personale. Ridacchiai alle sue parole nel mezzo dei gemiti e dei sospiri, mentre le mie mani vagavano fra le sue spalle e i suoi capelli. "E a me fa impazzire come sei riuscito in poche ore a scombinarmi la vita... E a conquistarmi come nessuno prima..." sussurrai piano al suo orecchio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"E se ora" Elv avvicinandosi all'orecchio di Gwen "entrassimo insieme in una tinozza per un bel bagno?" Con tono basso e malizioso. "Cosa ne dici, dottoressa?" Ridacchiando e soffiando nel suo orecchio.
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Sorrisi divertita, mentre stringevo quasi con le unghie le sue spalle per i brividi per il suo respiro e la sua voce calda nel mio orecchio.
"Dico che, da medico, mi sembra un'ottima terapia da prescrivere..." risposi ironicamente, ma l'idea mi stuzzicava parecchio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv sorrise e baciò di nuovo Gwen, come preludio di quella passione che li attendeva.
Andò allora nella stanza adiacente che era il bagno, cominciando a riempire con acqua tiepida la tinozza. Allora si spoglò, restando completamente nudo, col suo fisico asciutto e ben definito, mentre versava nell'acqua i sali profumati per il bagno. "Dottoressa..." disse voltandosi divertito verso Gwen "... vuol vedere se l'acqua è di suo gradimento?" |
Mi baciò di nuovo con passione, come anteprima di ciò che sarebbe stato, poi andò nel bagno attiguo alla camera.
Riempì la tinozza di acqua calda, poi si spogliò e versò in acqua sali di ogni genere e profumo, fragranze che impreziosirono tutto l'ambiente. Entrai nella stanza, osservando il suo corpo perfetto, snello, asciutto e come rivestito d'ambra. Sorrisi maliziosamente ed iniziai con calma a spogliarmi, studiando ogni movimento quasi per stuzzicarlo nell'attesa e lasciando infine le mie forme morbide al suo sguardo. Poi, sciolsi i capelli, cosa che facevo davvero di rado, tranne per dormire e le ciocche ramate si sparpagliarono come piccole onde di fuoco nell'acqua calda. "Direi che è perfetta..." commentai, poi mi appoggiai al bordo della tinozza "Ora, vorrei vedere se anche il mio paziente è di mio gradimento... Per la terapia..." dissi ancora, con più malizia nel sorriso.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...a995205975.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il rumore dell'acqua che diventava schiuma, il profumo che si dffondeva nella stanza insieme al vapore che ricopriva lo specchio ed i vetri della finestrina in alto.
Poi arrivò Gwen nella stanza, cominciando a spogliarsi piano, provocando Elv che non le toglieva gli occhi di dosso. Lei man mano che si spogliava sentiva lo sguardo di lui ovunque, su ogni forma ed in ogni piega. "Wow, dottoressa..." disse pianissimo il ragazzo "... e non vedo l'ora di essere... visitato, cara dottoressa..." porgendole la mano per farla avvicinare. |
Non distolse lo sguardo nemmeno per un istante.
Nemmeno io lo distolsi da lui, dalla sua fisicità scattante e dalla sua bellezza bruna, sia raffinata che indomita allo stesso tempo, in uno strano modo tutto suo. Repressi un risolino giusto per non turbare l'atmosfera, limitandomi a sorridere mentre prendevo la mano che mi porgeva. Iniziai ad esplorare con le mani e con le labbra il suo corpo, assaporandolo e nutrendomi via via dei suoi sospiri di piacere. Era una situazione carica di tensione quasi elettrica, una tensione vibrante e frizzante che ci stuzzicava entrambi e non volevo che finisse. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Erano entrambi nudi davanti alla tinozza, mentra il profumo dei sali ed il vapore dell'acqua riempivano la stanza, rendendola vaga e sognante, oltre che intrisa di calda passione.
Gwen prese la mano di Elv e si avvicinò a lui, cominciando ad esplorare il suo corpo con il contatto delle mani e delle labbra. Lui si godeva quel momento di eccitante trasporto, accarezzandole la testa, quasi a guidarla in quei baci sui suoi muscoli caldi e tesi. Tutto il corpo di lui era teso, compatto per quel contatto continuo con le mani e la bocca di lei. "Il tuo paziente" disse lui con la voce alterata dall'eccitazione "è di tuo gradimento?" Giocando con i lunghi e rossi capelli della ragazza. |
Sentivo il suo corpo diventare sempre più teso al proseguire dei miei giochi maliziosi di labbra e mani.
Sentivo le sue dita intrecciate ai miei capelli, che li accarezzavano, ci giocavano e mi piaceva il modo in cui lo facevano, come se nelle sue carezze si concentrasse tutto il suo desiderio. Alzai gli occhi sui suoi. "Sì, molto..." risposi, nel mezzo di quei baci lussuriosi sempre più in basso, che lo facevano gemere per il godimento "Ma non so se sono ancora del tutto soddisfatta..." aggiunsi, con tono sornione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Pian piano Gwen scendeva più in basso con i suoi baci, strappando sospiri e gemiti sempre più pofondi ad Elv, che continuava a giocare con i lunghi capelli rossi di lei, che sembravano quelli di una fata celtica emersa da una verde e magica boscaglia per farlo impazzire.
"E..." disse lui deglutendo "... e come posso fare affinchè tu sia più soddisfatta?" Guardandola nei suoi occhi verdi. |
I suoi sospiri e gemiti si intensificavano, diventando più profondi, vedevo la perdizione e la resa nel suo sguardo nero.
Sorrisi appena e interruppi quei baci e quelle carezze, riservando per dopo la soddisfazione che cercava; presi allora le sue mani per condurlo nella tinozza. "Penso che raggiungermi qui sarebbe un buon inizio..." risposi, sorridendo vagamente divertita, il candore nel mio sguardo, verde come le praterie più sterminate. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui la fissò e poi la prese in braccio, quasi in una dimostrazione di virilità e forza, baciandola ancora, per poi immergerla nella tinozza.
Allora scavalcò il bordo e la raggiunse nell'acqua. https://thumb-v-cl2.xhcdn.com/a/MTPo.../640x360.6.jpg |
In un attimo mi sentii sollevare e baciare, le sue braccia forti e solide che mi sostenevano e che poi mi immergevano delicatamente in acqua.
A quel punto, finalmente mi raggiunse ed io sorrisi. "Voglio che sia la notte più bella della mia vita..." sussurrai, il mio viso vicinissimo al suo e le mi braccia a circondare il suo collo. Lo desideravo, da impazzire, non sapevo ormai quanto tempo avrei resistito e mi resi conto di non aver mai desiderato nessuno come lui in quel momento. Un desiderio profondo, smodato, impossibile da ignorare e da tenere a bada. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Si baciavano con trasporto, con le braccia di Gwen attorno al collo di Elv e con le mani di lui che stringevano i seni di lei con passione e desiderio.
Poi quelle mani del ragazzo scivolarono lungo i fianchi della ragazza, sollevandola con virilità ma anche con cura, facendola così sedere sul bordo della tinozza. E senza distogliere lo sguardo dagli occhi di lei comunciò a farle divaricare piano le gambe. |
Continuammo a baciarci con impeto, con desiderio, come la sua presa appassionata sui miei seni.
Poi, le sue mani strinsero e sollevarono con forza ma anche con cura i miei fianchi, facendomi sedere sul bordo della tinozza. A quel punto, i miei occhi ormai accesi e ardenti si fissarono nei suoi, in trepidante attesa, mentre faceva divaricare le mie gambe. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo guardai attentamente, con aria diffidente.
Quel tipo non mi piaceva proprio per niente, ma proprio per niente. "Piacere Daq, ora vuoi legarmi e andartene per la tua strada lasciandomi in santa pace?" chiesi, spazientita. |
Mi avvicinai al bancone e ordinati una birra fresca al locandiere e gli dissi "Non pensavo di trovare a Dolci Pascoli un via vai di soldati e mercenari, pensavo fosse un luogo di pace. Ma rimarranno qua o se ne andranno?" cercando di carpire informazioni.
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