Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   La Sinfonia dell'incantato Verziere di Chanty (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2090)

elisabeth 13-06-2013 19.24.26

Due ore con due cavalli....noi eravamo a piedi, e avremmo comunque incontrato questi rossi......gli affari politici non ci interessavano, e avremmo fatto in modo di starci lontano......." vi ringrazio Milord, e che non abbiamo un cavallo....siamo stati derubati strada facendo.......ma a piedi cercheremo di fare il nostro meglio.......seguiremo le vostre indicazioni....e i vostri consigli....allora Gem..mi sembra il caso di togliere il disturbo..."...mi alzai dal tavolo ed il vino mi diede un senso di vertigine....ma passò in fretta.....mi appoggiai solo per un attimo al braccio di Gem.....il cammino sarebbe continuato .......

Altea 13-06-2013 19.26.10

Lentamente seguii Daiz...certo non potevano vederci ma ogni mossa falsa o incauta poteva far notare la nostra presenza.."Certo che ho sentito, ma non ti sei accorto...chi parla è Teslya...ha detto chiaramente che è stato dal professor Asevol chiedendogli del Codex Nolhiano e sotto ipnosi...questo tipo è pericoloso e ora inizio ad avere dei dubbi...che dobbiamo bene ponderare" sospirai..."Julien sa forse qualcosa? Dovremmo chiederle qualcosa visto che era stranita quel giorno e ho il sospetto pure lei fu ipnotizzata...e poi chi sono questi Vedova Nera e Tarantola Lupo? E si trovano a Santa Agata di Gothia. Ebbene so che hanno iniziato degli scavi laggiù, se ne parla alla Università Cattolica e loro sono là..ha detto tra quegli scavi...e strano caso la mia antenata che partì alla ricerca del Fiore Azzurro era proprio in quella città. Forse dovremmo cercare di capire chi sono questi individui e recarci laggiù".

Talia 13-06-2013 20.16.50

Bisognava seguire quelle indicazioni?
Lo guardavo in silenzio, intimamente combattuta...
Ma c’era la questione di quell’enigma...
aveva ragione, pensai, quell’enigma andava decifrato...
o forse vi si doveva soltanto credere...
sì, forse si doveva soltanto crederci e seguire le indicazioni?
Stavo ancora vagando nei suoi occhi azzurri, persa tra questi e mille altri dubbi, quando quella voce ci raggiunse...
sussultai...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 55174)
“Non può che essere suo nipote...” all'improvviso una voce “... si... quegli occhi sono inconfondibili...” sorrise.
Era un uomo.
Ma non un uomo comune.
Un prete.
“Perdonatemi, sono piombato qui quasi all'improvviso...” continuò “... sono il cappellano del campo... ho conosciuto bene suo zio... io e Robert de' Taddei siamo stati legati da un'amicizia vecchia di quarant'anni...”
“Noi siamo qui” fece Guisgard “proprio per capire quali segreti custodiva, poiché buona parte della sua vita sembra avvolta nel mistero... almeno per me...”
“Egli” disse il cappellano “era legato a due terre, due mondi... una era la sua Capomazda... di cui immagino conoscete tutto...”
“E l'altra?” Chiese Guisgard.
“L'altra è una terra” spiegò il cappellano “lontana... o forse vicina... una terra che conobbe anni fa... quando vi giunse mentre inseguiva un suo amore... o forse dovrei dire il suo Amore... quello vero...”
“Di che terra si tratta?” Fissandolo Guisgard.
“Chanty...” rispose il religioso.

Mi voltai di scatto ed osservai quell’uomo avanzare verso di noi...
esitai, lanciando a Guisgard un’occhiata che tuttavia egli non colse...
tornai, dunque, a scrutare il nuovo venuto.
Aveva detto di essere il cappellano e aveva parlato con voce pacata e gentile, una voce comunque il cui tono non tradì neanche la minima esitazione e il minimo dubbio...
potevamo fidarci?
Guisgard sembrava pensare di sì, io decisi di mantenermi sul chivalà...
Parlò di Robert de’ Taddei e della loro presunta amicizia...
parlò di Capomazda e di Chanty...
lo fissai...
“A noi risulta che la terra di nome Chanty sia solo una leggenda...” dissi, sfoderando un sorriso vago e gentile “Una storia... niente più!”

Clio 13-06-2013 22.55.44

Sorrisi, lieta che il mio stratagemma avesse avuto successo.
"La ringrazio.. ma, infondo, ho forse mentito? E' quello che siamo, no? E almeno non rischieremo di fare grandi gaffe visto che i libri che cerchiamo li conosciamo davvero..".
Risi. "Lei s'immagina che guaio, se ci fossimo spacciati per ricchi mercanti, o che so io? Avremmo rischiato di fare errori grossolani senza nemmeno accorgercene..".
Mi fermai per un momento ad osservare il paesaggio intorno a noi.
Restai incantata da quelle colline dipinte di colori accesi e vivaci. Era davvero un posto incantevole.
Dopo un po', voltai nuovamente lo sguardo verso il professore "Allora, cosa pensate di fare una volta arrivati in città?".

Guisgard 14-06-2013 00.51.33

Gem prese per un braccio Elisabeth, a cui il vino sembrava aver causato un leggero capogiro.
“Forse non è il caso di fare tutta questa strada a piedi, Elisabeth...” disse alla donna “... almeno fino a quando non avrete sbollito gli effetti del vino...”
“In effetti” fece il milord “tutta quella strada a piedi non è consigliabile neanche fra un'ora. Forse davvero vi occorrono dei cavalli.”
“Si, ma non ne abbiamo.” Fissandolo il pilota. “Quindi faremo di necessità virtù.”
“Aspettate...” mormorò il milord “... Pioppo! Presteremo i nostri cavalli a questi due amici.”
“Quelli che abbiamo nella stalla qui?”
“Certo!” Esclamò il milord. “Quali altri sennò? Su, valli a sellare!”
Pioppo annuì e raggiunse la piccola stalla che si trovava a qualche centinaio di metri oltre la casa.
“Non credo di poter pagare i vostri cavalli...” mormorò Gem.
“Sciocchezze.” Disse il milord. “Non ve li venderei mai. Sono ottimi esemplari. Me li renderete quando ci rivedremo fra qualche giorno a Fisyem. Ora andate. Pioppo avrà preparato i cavalli. E buona fortuna, amici miei.
Così, Elisabeth e Gem, in sella a quei due cavalli, imboccarono il sentiero indicato loro dal milord.
Poco dopo avvistarono alcuni uomini a cavallo.
Erano una mezza dozzina ed indossavano abiti simili fra loro.
Pantaloni, camicia bianca ed una fascia rossa attorno alla spalla sinistra.
Quando si accorsero del pilota e della dottoressa, aumentarono la loro andatura e in breve li raggiunsero.
“Chi siete, stranieri?” Chiese uno di loro ai due. “Dove siete diretti? E perchè indossate questi strani abiti?”

Guisgard 14-06-2013 01.03.10

“Si, hai ragione...” disse Daiz ad Altea “... era Teslya che parlava alla radio... e probabilmente i due che citava erano altri membri della banda...”
Ma proprio in quel momento suonò l'allarme nel palazzo.
“Presto, nascondiamoci!” Esclamò Daiz.
E prese con sé Altea prima di nascondersi tra le aiuole del parco che circondava il palazzo.
Poco dopo si udirono anche le sirene della polizia.
Quegli uomini allora ritornarono al muro perimetrale e utilizzando ancora le funi che avevano lasciato in precedenza, uscirono dal palazzo.
Salirono poi sul loro furgone e fuggirono via.
“Alla macchina!” Fece Daiz.
E si lanciarono sulle loro tracce.
“Li seguiremo senza che se ne accorgano...” guidando l'investigatore “... voglio capire dove vanno e cosa hanno trovato nel Palazzo dei Taddei...”
Il furgone imboccò una strada secondaria, fino ad immergersi nella campagna avvolta dal buio della notte.
Dopo circa mezz'ora raggiunse una grande villa che sembrava abbandonata.
“Forse è il loro covo...” mormorò Daiz, dopo aver parcheggiato l'auto poco più avanti della villa.

Guisgard 14-06-2013 02.10.37

“Si...” disse Masan a Clio “... è stata brava... infondo sarà molto più semplice che recitare una parte, visto che dovremo essere solo noi stessi... poi, magari, mercanti e commercianti non stanno neanche simpatici a questa gente...” fissò poi la ragazza “... non so cosa faremo una volta giunti in città... immagino che bisognerà continuare con la storia degli studiosi... e nel frattempo trovare il modo di lasciare queste terre e ritornare da dove siamo giunti...”
“E se ci avessero drogati?” All'improvviso Solder.
“Chi?” Chiese Masan.
“Non lo so...” scuotendo il capo la donna “... qualcuno... a tutti e tre... e ora tutta questa storia è solo l'effetto di ciò che ci hanno dato...”
“E perchè poi?”
“Non lo so...” infastidita Solder “... cercavo solo una spiegazione a tutto questo...”
Ma proprio in quel momento, videro un sontuoso castello erigersi tra le colline.
“Che castello è quello?” Indicandolo Masan.
“E' il castello di Yrko di Bumin...” rispose Mirò “... e molti sospettano che lì sia stato rinchiuso il re...”
http://www.losttreasures.ru/wp-conte...le/arundel.jpg

Guisgard 14-06-2013 02.36.13

“Anche per molte persone” disse il cappellano a Talia “l'Amore Vero è una leggenda, un qualcosa che può riempire solo le pagine di un romanzo o le scene di un film. Eppure esso è esiste.” Sorrise. “Amate anche voi parlare in modo cifrato o per metafore, padre?” Fissandolo Guisgard. “Perchè, con tutto il dovuto rispetto, siamo un po' stanchi di indovinelli e mezze frasi...”
“Eppure vi sto parlando di cose semplici e dirette.” Fece il religioso. “Gli antichi greci, popolo di filosofi e navigatori, usavano porre la porta degli inferi dove terminavano le terre da loro esplorate. Così, man mano, ponevano l'ingresso dell'Inferno sempre più ad Occidente... e quando si spinsero fin sulle coste campane, estremo limite delle loro navigazioni, si convinsero che l'accesso agli inferi si trovasse proprio lì, tra i fumi dei Campi Flegrei... e infatti i mitici Orfeo ed Enea raggiunsero Pozzuoli per discendere nell'Oltretomba...”
“Ci perdoni, padre, ma non riesco a capire il punto...” disse l'ultimo dei Taddei.
“Voglio dire” spiegò il cappellano “che spesso gli antichi usano nomi fantastici e romanzati per spiegare ciò che non conoscono o ciò che idealizzano... Chanty non è una leggenda. Anzi, essa è reale come lo sono i luoghi che vediamo intorno a noi.” Sorrise nuovamente. “Vi chiedete come faccio a saperlo?”
“Si, questa cosa mi balenava in testa in effetti...” mormorò Guisgard.
“Semplice.” Candidamente il cappellano. “Perchè me ne ha parlato proprio suo zio. Mi ha descritto ogni luogo di quella terra meravigliosa. E so che ha scritto le indicazioni per raggiungere Chanty proprio nel libro che avete appena trovato.”
“E' dunque possibile raggiungere quel luogo...” fece Guisgard “... ma voi prima avete accennato qualcosa riguardo al motivo che spinse mio zio a recarsi là...”
“Certo...” annuendo il cappellano “... si recò a Chanty per inseguire una donna... e non una donna come tante... ma quella che lui amò veramente... l'unica... l'Amore della sua vita...”
“E come arrivò a Chanty?” Domandò Guisgard.
“In treno.” Rispose il cappellano.

Clio 14-06-2013 13.40.03

Annuii alle parole di Masan.
"Già, e chissà.. Magari rovistando in una biblioteca troveremo qualche indizio su come tornare indietro e, soprattutto, sul perché siamo qui..".
Evitai di sorridere, quando Solder ci illustrò la sua spiegazione.
Come poteva essere possibile?
Non che la situazione in cui ci trovavamo fosse altrettanto realistica.
La vista del castello mi distrasse, e le parole di Mirò mi colpirono profondamente.
Per un lungo istante restai a guardarlo.
"Quello che non capisco.." Dissi poi, quasi soprappensiero "...è perché non lo liberano.. Cioè, perché non provarci? Io capisco che i Blu possano essere indeboliti.. Ma al punto di permettere tutto questo?" Scossi la testa "...voglio dire.." Sussurrai, quasi "..anche la rivoluzione francese ha avuto la Vandea..".
Alzai le spalle e lasciai che il mio sguardo vagasse per i merli scolpiti e le alte torri del castello davanti a noi.
"Probabilmente sto parlando a vanvera, e i Blu stanno tentando in tutti i modi di liberare il re e ristabilire l'ordine.. Me lo auguro per loro..." sorrisi "Scusate, non volevo annoiarvi con le mie farneticazioni... Anche perchè, in fin dei conti, non sono affari che ci riguardano...".
Mi voltai verso i miei compagni di viaggio e i miei occhi incontrarono quelli di Masan per un lungo istante.
Erano passati giorni, ormai, eppure non riuscivo a decifrare quello sguardo.
Eppure, inspiegabilmente, i miei occhi lo cercavano troppo spesso, quasi senza accorgersene.

elisabeth 14-06-2013 15.25.25

Gem era un grande uomo....lo vedevo un pò vacillare..ma forse ero io che vacillavo.....fu bravissimo nella sua parte....ma Milord fu il migliore.....ebbe un gesto di solidarietà nei nostri confronti che non mi sarei mai aspettata...infondo chi eravamo noi....due buffi esseri usciti fuori da un vortice temporale......ma questo lui non lo sapeva.....e così fui letteralmente issata da Gem sul cavallo e prendemmo la strada consigliata....."....Ricordati Gem che non sono brilla....ma quel vino era un tantino sopra le righe...vedrai con quest'aria ritornero' fresca come una rosa......grazie per avermi aiutata a salire a cavallo.....anche se pensavo di non farcela proprio......dunque stiamo cavalcando nel mille cinquecento, Gem il tuo aereo era magico devi farti pagare di piu' da Liam.un viaggio cosi non ha prezzo ma come facevi a conoscere questa citta.....io non ho mai trovato sui libri di storia la città di Fisyem....un re prigioniero dal colore blu e i rossi....che hanno preso in mano le redini della città....ma perché questo Re e' così stupido da non accorgersi di cosa stava succedendo nel suo paese.....non c'erano i servizi segreti all'epoca ?........funzionavano male...".....davanti a me degli uomini con la fascia rossa apparvero come per magia.....parla del diavolo......ci fecero fermare...e ovviamente le domande di rito....."......Salve....felice di vedervi, noi siamo artisti e andiamo nella vostra splendida città per riempire il nostro animo e il nostro estro.....i nostri abiti sono l'attrazione più importante.....vengono dal futuro......la strada che stiamo percorrendo spero sia quella giusta ?...".....


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