Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 15-06-2015 01.55.44

La voce di Dort che mi diceva di aspettare.
Ma tanto aspettare non sarebbe servito a niente.
Poi vidi qualcuno in lontananza, ma erano solo sagome indistinte.
Ma poi, più niente.
Buio.

Guisgard 15-06-2015 02.35.08

Capitolo V: Su le ancore


“Eppure non poteva tornare indietro, poiché non vi è niente di più seducente, di più deludente, di più avvincente della vita sul mare.”

(Joseph Conrad, Lord Jim)


Le immagini della battaglia, il rumore dei colpi, gli scoppi, i sibili, il silenzio...

Clio aprì gli occhi di colpo.
Era in un letto morbido e profumato.
Attorno a lei la stanza era tutta parata di stoffa turca, di un viola delicato ed intessuta a gigli d'oro.
Accanto al letto faceva bella mostra un comò intarsiato su cui brillava una lampada Veneziana di un chiarore lieve e tremolante.
Davanti al letto c'era un ampio divano coperto da stoffa purpurea, sormontato da un trofeo di armi di vario genere e provenienza, tutte con foderi ricchi in madreperla e le impugnature splendenti di pietre esotiche e preziose.
A terra era stesso uno sfarzoso tappeto persiano.
La stanza era semibuia ma Clio si accorse che accanto al letto era adagiato il suo sensuale abito rosso, ben piegato.
E fu allora che si rese conto di essere completamente nuda sotto le lenzuola
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Guisgard 15-06-2015 02.36.15

Elv sorrise piano.
“Ah, lo rammenti quel bacio...” disse pianissimo, forse per non farsi udire dall'esterno, o forse per tentare Gwen con la sua voce sensuale “... chissà, magari sei tornata proprio per averne un altro...” sorrise “... non hai paura di me? Sono una canaglia, no? Un predone...”

Clio 15-06-2015 02.43.59

Mi svegliai di colpo.
Dove diavolo ero?
Beh, viva ero viva, questo era sicuro.
Mi guardai attorno, spaesata e incuriosita.
L'ambiente era raffinato ed eccentrico.
Voltai lo sguardo intono a me e vidi l'abito rosso che indossavo perfettamente piegato.
Così mi accorsi di non averlo indosso.
"Oh, ma perfetto..." alzai gli occhi al cielo, sarcastica ed infastidita.
Anche i nemici di Maruania adesso mancano di rispetto alle donne?
Che cosa disgustosa.
Ma con quel vestito addosso certo non sembravo una donna da rispettare, anche se ero arrivata alla guida di un Corvo.
E Damasgrada?
Trasalii guardandomi attorno.
Che fine aveva fatto?
Ad ogni modo, non è che avessi molta scelta, allungai la mano ed infilai il vestito in qualche modo.
Così mi alzai dal letto, scalza, e cercai prima la mia spada, poi la porta per uscire.

Lady Gwen 15-06-2015 02.44.36

Come avrei potuto dimenticarlo...
Parlava a bassa voce ma, del resto, era cosi vicino che anche il minimo sussurro sarebbe stato udibile e ad ogni sua parola sentivo un brivido nella schiena, come una scossa.
"Penso di poter gestire la cosa..." sussurrai quasi sulle sue labbra, tanto era vicino "State tentando di sedurmi, capitano?" gli chiesi sorridendo e avvicinandomi ancora "Vedo che avete trovato uno stratagemma anche senza il mio aiuto..."
Avevo una voglia irrefrenabile di baciarlo, ma questa attesa e questo gioco rendevano tutto troppo intrigante e io non avevo fretta.

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Altea 15-06-2015 10.41.49

Avevo quasi preso sonno quando udii un nitrito..no..non era il cavallo preso.
Era il rumore di un carro e sembrava si fermasse proprio davanti alla baita..e ad un tratto udii dei passi, sembravano fermarsi proprio davanti alla porta.
Mi alzai sospirando..eppure quella baita era desolata, la avevo trovata sporca e aveva pure il tetto con i buchi e mi dovevo prendere la pioggia..era evidente non vi veniva nessuno da molto, avevo douto mettere a posto io..mah ora apparirà un ipotetico padrone della baita e dovrò sloggiare.
Quindi mi alzai e presi i miei vestiti, preparai la sacca già pronta ad andarmene..già me lo aspettavo visto io posto non avevo in questa storia.
E che dovevo fare? Forse dormire nella foresta? Sotto i ponti? Trovare lavoro in un bordello..no la via migliore forse..era la morte.
E mi sedetti al tavolo aspettando entrasse questo padrone..ovviamente.

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elisabeth 15-06-2015 15.52.01

La villa era splendida.....molto elegante, il giardino era curato nei minimi particolari.........La servitu' non sembrava imbarazzata alla mia presenza..ma potevo cogliere una leggera energia , visitai ogni luogo di quel posto sembrava non finire mai..e poi seguii Sapien sino alle stalle....e mi trovai difronte ad bellissimo puledro....era nero......."....Lo chiamero' Salem....."...mi avvicinai a lui...e gli sussurrai all'orecchio il suo nome....aveva il manto lucido.....era ben curato......" E' un dono stupendo.........e' una cosa da chiederti...vorrei raggiungere il lago....così potro' prendere confidenza con Salem....ma saro' pronta per l'ora di cena......"......mi avvicinai a Sapem e gli diedi un bacio sulla guancia.........e montai a cavallo.......sino a quando non raggiunsi il laghetto di cui mi aveva parlato Sapiem....era stupendo...il luogo adatto per una Maga....l'acqua ...dovevo immergermi in una fonte naturale...era tanto che non lo facevo......Scesi da cavallo...tolsi i vestiti e mi immersi nell'acqua........lì i miei pensieri divennero un unica cosa....col'universo....sino a quando Salemn non comincio....a sbuffare......

Guisgard 15-06-2015 17.26.19

Clio si alzò, dopo aver infilato il suo sensuale abito rosso e scalza cominciò a cercare la spada nella stanza.
E la trovò, adagiata quasi per caso, su un basso sgabello d'ebano intarsiato.
Ma proprio in quell'istante la porta si aprì di colpo ed entrò una donna.
“Ah, sciocca io” disse questa senza accorgersi che Clio si fosse alzata dal letto “che ho accettato questo lavoro a scatola chiusa! Dovevo saperlo che una nave di soli uomini porta solo noie!” Si voltò e vide finalmente la ragazza in piedi. “Ops... non mi ero accorta di voi... ma sono lieta vi siate ripresa.” Sorridendo.

Guisgard 15-06-2015 17.30.06

“Oh, ma ti pare...” disse Elv a Gwen, ormai dandole del tu “... il tuo aiuto è fondamentale per sedurti...” rise piano, con le labbra vicinissime a quelle di lei “... e poi sono curioso di vedere come una brava ragazza si lascia sedurre...”
Ma proprio in quell'istante qualcuno bussò alla porta.

Guisgard 15-06-2015 17.31.44

Ad un tratto la porta della baita si aprì di colpo ed una figura austera apparve sulla soglia.
Altea subito però la riconobbe.
Si trattava infatti di Don Nicola, il religioso incontrato al Castello della Gioia.


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