![]() |
Il professore ascoltò Altea con attenzione, per poi sedersi sulla poltrona.
“Agnostor...” disse pensieroso “... mai sentito un luogo simile... sembra uno di quei trattati sulle città utopistiche così in voga durante il rinascimento... ho incontrato due giovani oggi... mi hanno fatto un discorso strano, per poi ritrattare tutto... voi però mi sembrate molto precisa nel raccontare... ditemi... per assurdo che possa essere... vi è forse sembrato che questo luogo, Agnostor... fosse reale?” |
Si baciavano, poi Gwen cominciò a sbottonare la camicia di Elv, scoprendo così il suo petto asciutto e ben fatto.
Lui non smetteva di accarezzarle il seno in un modo dolce eppure sensuale. Ad un tratto però qualcuno bussò alla porta. |
Sentii le forme ben fatte del suo corpo ed era bellissimo accarezzarle, seguirle con le dita.
Anche lui continuava ad accarezzarmi e mi chiedevo se pure a lui piacesse quando lo accarezzavo. Poi, però, bussarono alla porta. Separai poco il viso da lui come di chi pensava che non si sarebbe fermata mai. Volsi appena il capo verso la porta. "Sì?" mormorai, sperando di suonare convincente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen si voltò verso la porta chiedendo chi fosse a bussare, ma Elv non cessò quel gioco.
Allora si chinò sul petto di lei e prese con le labbra il suo capezzolo rosa, cominciando a succhiarlo piano, inumidendolo con la lingua. “Il pranzo è pronto.” Disse da fuori la donna. “Scendete.” |
Trattenni un gemito improvviso quando Elv iniziò.
Strinse forte gli occhi per cercare di ignorarlo, ma era impossibile. Impossibile. Non credevo esistesse un piacere simile, ma dovevo ricredermi. "A...Arriviamo subito..." risposi, cercando di tenere la voce ferma. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv non smise.
Gwen sentiva il rumore soffice ed umido delle labbra di lui che giocavano sul suo capezzolo ormai indurito e sporgente, con le dita che tenevano fermo il giovane e sodo seno di lei. “Bene, vi attendiamo per cominciare.” Disse la donna da fuori. |
Ascoltai il professore, ammirai la sua pacatezza e pure intelligenza e cultura "Affatto no professore, non mi sembrava reale, dicevano vi era stata una rivoluzione e aveva tolto ogni Culto, vi erano dei sovversivi..e poi non poteva essere non conoscessero il nostro pianeta la Terra, pure l' uomo che era con me, un astronauta, fu catapultato laggiù...a mio avviso come una forza strana ci abbia risucchiato laggiù, e poi ributtati qui" pensierosa.
|
Sentivo la sua bocca e la sua lingua muoversi, stavo impazzendo.
Assaporavo l'inizio della perdizione e la causa era lui, solo lui. Non smetteva ed io stringevo forte le dita nei suoi capelli nel tentativo di non gemere, mentre il mio corpo si ribellava a me assecondando i suoi movimenti. E la donna era ancora lì. "Certo..." riuscii a dire solamente, sperando che andasse via presto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il professore ascoltò con attenzione ogni parola di Altea.
Molte cose non poteva capirle, come ad esempio cose fosse un astronauta, ma riconosceva nel racconto di lei qualcosa da non sottovalutare. Era certo che Alta non stesse mettendo e di certo non era pazza o visionaria. “Però vi sarete data una spiegazione...” disse “... dove può trovarsi questo Agnostor? Non certo oltre i mari o nell'altro emisfero, visto che, come mi dite, vi siete trovata catapultata qui in un tempo brevissimo, giusto? Vi prego, è importante... voglio capire e magari si potrà ritrovare il vostro amico scomparso...” |
La donna andò via, ma Elv non smise di giocare col seno di Gwen, continuando a tormentare il suo capezzolo, ad assaporarlo con labbra e lingua.
Ancora ed ancora. Ma ormai li stavano aspettando per pranzare. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 21.16.36. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli