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Avvicinandomi di più mi accorsi era una casupola isolata nel bosco...e chi mai poteva viverci...forse qualche povera ed onesta persona che si manteneva da vivere. E ora....mica potevo bussare e dire..scusate sto cercando gli uomini del clan dei briganti del bosco.
Legai Cruz e mi nascosi dietro le finestre per vedere da chi fosse abitata...o se erano persone di fiducia almeno...ma potevo usare la tattica del buio e cercavo riparo. Bussai alla porta con il fare di ragazza sprovveduta. |
"Beh, mi hai preso per una sprovveduta?" con un sorriso divertito.
Era il caso di tornare a concentrarsi sulla missione e lasciar perdere i fantasmi del passato. Entrammo nella locanda e ci accorgemmo che c'era ancora qualcuno. Ottimo... In un attimo capii che portare Estea e non Tussor era stata una splendida idea. Infatti un cavaliere si avvicinò. Scambiai un rapidissimo sguardo con la mia amica, perché tanto bastava, e poi sorrisi al cavaliere. "Salute a voi.." con un leggero cenno del capo "Avete tutta l'aria di uno che è qui per il torneo, sbaglio?". |
"Ecco..." disse Betta a Dacey "... ehm... ero presso gli alloggi dei nostri ospiti... pensavo di trovarvi là... ma voi non c'eravate..." con un lieve inchino.
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La guardai cercando di trattenere la rabbia.
<< Sei una bugiarda. Che cosa sei andata a fare li?>> |
Gwen corse alla finestra, cercando Emon che la chiamava.
Ma fuori tutto era avvolto dalle tenebre e l'unica cosa che si udiva era il sibilo del vento che attraversava il bosco. Anche quelle voci non si sentivano più. Un attimo dopo si udì di nuovo l'ululato della misteriosa belva. |
Altea bussò alla porta di quella casa e qualche istante dopo qualcuno venne ad aprire.
Era una giovane donna dai lunghi capelli castani. "Oh..." disse "... chi siete?" Chiese. |
Subito dopo una ragazza aprì...aveva capelli lunghi e castani...mi sembrava strano abitasse sola in quel posto.
"I miei omaggi milady, il mio nome è Altea, abito qui nel bosco di Clantes, ma è buio...mi chiedevo se qualcuno potesse darmi riparo almeno fino l' Alba...sapete, ho paura dei lupi famelici" non ne avevo mai visto uno nel bosco ma era riferito ai soldati del Maresciallo. |
Come potevo essere stata così stupida?
Tornai a letto, iniziando a piangere silenziosamente. Come Avevovo potuto pensare che fosse davvero lì, in mezzo a tutte quelle ombre sinistre ed ingannatrici che avvolgevano il castello? Avevo sperato che fosse davvero, lì, sotto la finestra a chiamarmi, il mio cuore aveva sobbalzato al pensiero di poterlo vedere di nuovo, anche solo per un attimo, di rivedere i suoi occhi, il suo sorriso... Un attimo dopo, l'ululato ricominciò. |
"Non sbagliate affatto." Disse il cavaliere a Clio, dopo essersi seduto al tavolo delle due mercenarie. "E a quanto pare molti hanno sentito il richiamo della fama terrena." Guardandosi intorno. "E voi due? Cercate campioni a cui fare da madrine? Magari siete state fortunate ad entrare in questa locanda." Sorridendo.
"Com'è" esordì Estea "che la maggior parte di voi cavalieri sia così sprovvista di madrine da torneo? A vedevi sembra quasi che l'unico scopo di voi campioni non sia tanto quello di farvi valere giostrando, ma quello invece di avere una dama di cui portare i colori." Sarcastica. |
Betta fissò Dacey incredula.
"Ma..." disse come chi non sa cosa dire "... ma cosa dite?" Cercando di sorridere. "Io... cercavo voi... e... e ho pensato che potevate essere lì con gli ospiti..." sudando per il nervosismo. |
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