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I due attori si beccavano, ma se c'era così anarchia da proporre scene fuori programma, le regole andavano ripristinate, altrochè.
"Ho ricevuto il copione solo oggi, ne discuterò con regista e sceneggiatori, se ci saranno variazioni o scene in più vi farò sapere per tempo, naturalmente!". Poi tornai a guardare il divo. "Beh, sparlare su di lei è uno sport nazionale, no? A noi la cosa fa solo comodo, buona o cattiva, la pubblicità è sempre una manna dal cielo!" fissandolo. "Anzi, se ci mette anche un bello scandalo di mezzo, mi farebbe comodo.." con un risolino divertito. |
"Oh, sono allergico agli scandali." Disse Guisgard a Destresya. "Al massimo, guardi, una scena scabrosa." Facendo l'occhiolino al regista. "Anche se poi bisognerà trovare qualche atricetta disposta a tutto. La nostra Altea è troppo virtuosa, giusto?" Voltandosi verso l'attrice. "Lei sogna di uccidere più cattivi di me sulla scena." Ridendo.
Subito il regista e lo sceneggiatore risero con lui. |
Alla risposta della presidentessa guardai il regista e gli dissi "Scusate, mi sembra abbiate detto dobbiamo recitare con passione ed improvvisando, un copione può essere pure cambiato, un presidente deve solo pagare e non comandare sul set" lasciai la nostra presidentessa continuasse a parlare con Guisgard..uno scandalo sul set..ci poteva stare.
Poi udii le sue parole e lo guardai "Sei certo..a parte l' attricetta, magari potrei essere il tuo scandalo, comunque avevo proposto una scena particolare proprio in un locale un po' hard e dovevamo combattere il cattivo, ma è andata a saltare". |
L'auto entrò nel cancello automatico e parcheggiò davanti all'ingresso della villa.
Gwen e l'uomo allora si ritrovarono in casa. "Dimmi, tesoro..." disse lui "... bevi qualcosa prima? Ah... assegno o contanti?" Sorridendo. "Nel frattempo comincia pure a spogliarti..." fissandola. |
Mi voltai verso l'attrice sorridendo.
"Magari fosse così facile il mio lavoro! Il produttore deve garantire la qualità del prodotto, decidere con regista e sceneggiatore copioni, scegliere gli attori, i techici, gli effetti speciali, trovare gli sponsor... senza il via libera della produzione non si fa un bel niente, dopotutto lavorate tutti per me!" con un sorrisetto. Tornai poi a guardare il divo. "Oh gliela trovo in cinque minuti un'attricetta del genere, magari un'esordiente così risparmiamo pure, mi ci faccia pensare!" annuendo. Effettivamente al giorno d'oggi si cercava sempre di andare oltre il limite, e se la cosa piaceva agli spettatori, meglio così. |
Entrammo nella grande e lussuosa villa, mentre lui mi offriva da bere ed io annuivo.
"Contanti" dissi, con tono indifferente. Allora mi sedetti sul letto ed iniziai a togliere gli stivali di pelle. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“No, invece a me piace la scena nel locale hard...” disse il regista ad Altea “... ci vedo bene un bello scontro lì, tra prostitute e clienti pervertiti. Tu che ne dici?” A Guisgard. “Magari dentro ci è invischiata anche la figlia del governatore.”
“Si, si può fare.” Lo sceneggiatore. In quel momento una delle segretarie arrivò in compagnia di un uomo grosso e grasso, barbuto, dal volto marcato e l'espressione burbera. “Signora...” a Destresya “... l'ispettore Gozl...” presentando l'uomo con lei “... della squadra omicidi.” “E cosa vuole qui?” Stupito il regista. |
"Certo presidentessa, sono certa valuterete la mia proposta, penso farebbe molti spettatori, ho spiegato il tutto della scena all' aiuto regista prima" che si era dileguato, ma lo avrebbe spiegato al regista.
Fui felice delle ultime parole, almeno non mi considerava un' attricetta, Guisgard aveva trovato pane per i suoi denti e mi versai dell' acqua in un bicchiere bagnandomi le labbra, faceva davvero caldo sul set. Poi udii le parole del regista ma non mi intromisi. Arrivò poi un ispettore di polizia e rimasi sgomenta, era della squadra omicidi, cosa poteva essere accaduto. |
L'uomo annuì, prese dei soldi, li cintò e poi li buttò sul letto davanti a Gwen.
Si riempì un bicchiere di brandy e restò a fissarla mentre si toglieva gli stivali. "Si, spogliati piano... brava..." disse con tono basso. |
Buttò i soldi lì, con noncuranza, anzi, forse con disprezzo quasi, in un gesto che ormai non mi stupiva più di tanto e restò a guardarmi.
Dopo che tolsi gli stivali, abbassai la parte superiore del vestito, poi anche la seconda, togliendolo del tutto e rimanendo con l'intimo nero, tutto lentamente come richiesto. Solo per quei pochi gesti mi sembrava fosse passata un'ora e mi assaliva lo sconforto al pensiero che, come sempre, dovevamo ancora iniziare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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