GuardianOfTheFlame |
14-09-2010 10.42.42 |
buongiorno a tutti, dame e cavalieri :smile:
Citazione:
lady Empi non avreste un po' di polverina anche per me.... a volte anche Sibilla è triste...
|
per la tristezza non serve alcuna polverina, piuttosto buona compagnia e buona musica :smile:
A tal proposito, condivido con voi la bellissima canzone che stavo sentendo. Dall'omonimo album "Forse le lucciole non si amano più" (1977) de "La Locanda delle Fate", gruppo semisconosciuto che purtroppo non ebbe il riconoscimento che si meritava... quel disco è una perla di progressive rock italiano!
http://www.youtube.com/watch?v=qI8GVkRvb9Y
Citazione:
Forse le lucciole non si amano più
E quando il vento ancora
si fermava un po'
Tra i miei capelli, inventavo favole.
Poi caddi giù,
Ma avevo già
le mani in tasca
"Quanti eroi traditi, dal coraggio ed ingannati
Dall'incenso e dal pianto che qualcuno venderà!
Dove vanno gli angeli a dormire,
Dove son finite le illusioni e i sogni
Che nessuno compra più,
Tra incerte ombre effimere.
Pazzi, forti eroi, tutto era sbagliato,
Vi è mancato il tempo di riprendere fiato.
Il sangue alla testa si fermò
E scelse anche per voi.
Trascinati da un furto di coscienza,
Abbagliati da miti e da leggende,
Di miracoli pieni i nostri sogni,
Non ci bastano più quando fa luce.
Come un sipario oscuro
Sempre si alzerà,
Una luce accesa o spenta ci sarà.
Mentre dal buio,
Intanto spunterà una nuova favola,
La gente guarderà, qualcuno invecchierà.
Dove i mostri e i santi crepano
E Dio forse è sceso già,
Due miliardi di occhi in lacrime,
In faccia a quel che riderà.
Dove i mostri e i santi crepano
E Dio forse è sceso già,
Due miliardi di occhi in lacrime,
In faccia a quel che riderà.
Disposti in cerchio, a raccontare anche al nemico il tuo destino.
Insieme contro abbracciati innanzi terre ignote.
Ostie sporche di sangue, noi a chiedere perché.
Mentre gli occhi sconfinano verso le stelle,
Le due ali sottili basterebbero a noi.
Ecco il canto di un vecchio, ubriaco e scontento,
Che si infetta le ansie che straripano già.
Troppo scuri i silenzi, nei dintorni e qui dentro,
Forse le lucciole non si amano più.
Non so come la morte profumi d'incenso,
E di suoni di venti e campane.
E quando il vento ancora si fermava un po'
Tra i miei capelli, inventavo favole.
Poi caddi giù,
Ma avevo già le mani in tasca.
Quanti eroi traditi, dal coraggio ed ingannati
Dall'incenso e dal bianco che qualcuno venderà.
Dove vanno gli angeli a dormire,
Dove son finite le illusioni e i sogni
Che nessuno compra più,
Tra incerte ombre effimere.
|
|