Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 12-02-2016 00.17.40

"Sto lottando con tutto me stesso" disse Jean a Dacey "per occupare un posto importante, degno ed influente, per essere finalmente qualcuno. Ferico è troppo potente per pensare che qualcuno possa abbatterlo. Non capite che andare a Fertaldos può essere pericoloso? Io non voglio rischiare e non voglio neanche che rischiate voi."

Lady Gwen 12-02-2016 00.20.04

Sorrisi teneramente quando Josephine mi abbracciò.
Mi condusse poi al portone del castello.
"Addio Josephine, e scusami se a volta ti ho risposto un po' male..." con un sorriso dispiaciuto "Mi mancherai."
Poi mi voltai, per riacquistare la mia libertà.

Guisgard 12-02-2016 00.21.03

"Se non facessi nulla, se restassi ad oziare nel mio castello io non sarei diverso da tutti coloro che giacciono ora morti a causa del barone." Disse il fuorilegge a Gaynor. "È la mia vita, Gaynor... devo farlo perché altri non possono, perché questo sono io... non chiedermi di essere diverso da ciò che sono... ti prego..."

Dacey Starklan 12-02-2016 00.22.25

<< É una semplice compravendita con un uomo della mia religione, sono anche molto brava a contrattare... Non vedo pericolo in questo >> mossi qualche passo con lui che restava di spalle, portando le mani a cingere la sua vita. Era un gesto molto confidenziale ma sentivo il bisogno di quel contatto, di sentire che non ero sola in quel mondo straniero.

<< Jean io non conosco questa Fertalodos, conosco a malapena i territori intorno al castello. E se dite che é davvero così pericoloso prendere in considerazione l'idea di non partire ma... Pensateci, potremmo prendere quell'uomo che tanto odia il barone e sarei subito libera di sposarvi>>

Guisgard 12-02-2016 00.26.27

Gwen si lasciò il castello alle spalle e si addentro' nel bosco.
Era ancora notte e tutto giaceva avvolto da un cupo ed assoluto silenzio.
La falce della Luna brillava di una luce muta e spettrale, lasciando un sinistro alone che generava inquieti giochi di chiaroscuro.
La ragazza avanzava tra la vegetazione, quando ad un tratto sentì qualcosa.
Dei passi.
Qualcuno di stava avvicinando.
Qualcuno o qualcosa.

Guisgard 12-02-2016 00.30.48

"E sia..." disse Jean dopo un lungo attimo di riflessione "... andate dunque, ma siate prudente... non fidatevi di nessuno... né degli uomini del Maresciallo, né di quel mercante d'armi e neanche del frate..." fissando Dacey "... e rammentate... Guisgard è un criminale ed un traditore... rammentatelo sempre..." per poi baciarla.

Lady Gwen 12-02-2016 00.33.41

Mi addentrai nella boscaglia.
Era tutto così silenzioso, cupo e spettrale, illuminato dalla falce bianca della Luna, ma non aveva più quell'aria sinistra, opprimente ed inquietante.
Mi Accorsi poi di un rumore di passi, qualcuno che si avvicinava.
"Chi è là?" dissi, con voce ferma.
Per fortuna la mia magia ora funzionava, o almeno credevo, ed era una garanzia.

Lady Gaynor 12-02-2016 00.35.28

Capivo il suo discorso. Capivo il suo stato d'animo. Capivo tutto, ma ne soffrivo ugualmente. "Non ti chiederò di cambiare, dopotutto non saresti più tu... ma ti prego, qualsiasi cosa tu faccia, rendimene partecipe... ormai non riesco a pensare di poterti stare lontana..."

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Dacey Starklan 12-02-2016 00.36.57

<< Starò attenta, ve lo prometto>>

All'idea di quel viaggio, di quell'accenno di libertà mi sentii leggera e piena di allegria tanto che dovetti trattenermi dall'iniziate a ballare in mezzo alla stanza.

<< C'è solo una persona di cui mi fido ed è in questa stanza>> dissi stringendomi a lui annegando in quel bacio, lunghi secondi sospesi nel tempo e nello spazio.

<< Avrei bisogno di qualcosa però... >> accennai stando ancora nelle sue braccia << dite che devo stare attenta anche agli uomini del maresciallo... Se potessi avere un pugnale o qualcosa di simile dormirei sonni molto più tranquilli. Sarebbe solo per precauzione e lo restituirei al mio ritorno>> accarezzai il volto di Jean con fare dolce, come per rassicurarlo sulle mie parole.

<< Davvero non potete venire con me?>>

Guisgard 12-02-2016 00.40.32

Tra la vegetazione si udiva uno strano fruscio.
Qualcuno si avvicinava, incurante della voce di Gwen.
Ad un tratto la giovane vide qualcosa emergere dai cespugli.
Una sagoma indefinita.
Poi un'altra e un'altra ancora.
Diverse figure si muovevano come ombre.
Un attimo dopo avevano circondato Gwen.


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