Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 11-01-2018 02.18.26

Il silenzio calò tra i due, la cena proseguì ed il capitano non disse altro.
Il pasto terminò e lui si alzò, prendendo da un mobiletto di cristallo e sandalo lunare una bottiglietta.
“E' un prezioso liquore...” disse offrendole un bicchiere “... un ultimo brindisi... ci porterà fortuna... e noi gente di mare conosciamo il valore della sorte, no?” A Gwen.

Lady Gwen 11-01-2018 02.24.34

Nessuno dei due parlò più e continuammo silenziosamente a mangiare.
Quando finimmo, lui si alzò dirigendosi verso un mobiletto ed io lo imitai.
Mi offrì un bicchierino di un prezioso liquore, mentre annuisco a quelle parole.
"Alla buona sorte" dissi allora, guardandolo, per poi far tintinnare i bicchieri e prendere un sorso.

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Guisgard 11-01-2018 02.32.16

I loro bicchieri tintinnarono e poi il capitano finì il liquore in un paio di sorsi.
“Dicono che questo liquore faccia fare bei sogni...” disse guardando il cielo stellato dall'oblò “... eppure io non ne ho mai fatti... mai sognato in vita mia... forse per questo ho scelto di diventare un pirata... ho inseguito il luccichio dei sogni ovunque... dalle pietre preziose, fino alle stelle sterminate... chissà, una notte forse sognerò anche io...” voltandosi verso Gwen con un sorriso enigmatico.

Lady Gwen 11-01-2018 02.38.14

Rimasi ad ascoltarlo e mi piacquero tantissimo, come mi piacque il suo sorriso enigmatico.
"Chissà, magari già da stanotte... Forse non fa effetto, se non si beve in due..." dissi divertita ridacchiando, mentre anch'io finivo il mio bicchiere.

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Clio 11-01-2018 02.53.13

Restai affascinata e incredula davanti alla bellezza di quei due uomini, così simili eppure così diversi.
Avevano i medesimi occhi azzurri, anche se la luce dello sguardo era lievemente differente per ognuno.
Sembravano due facce della stessa medaglia, due opposti che si completavano.
Uno sembrava un pirata, un fuorilegge, l'altro un cavaliere, un gentiluomo d'altri tempi.
Entrambi circondati da quest'aura di mistero.
Li scrutai entrambi, per un lungo istante, lasciando che il mio potere li raggiungesse, li leggesse e cercasse di penetrare quel muro di mistero che li avvolgeva.
"Benvenuti, miei signori.." dissi con voce austera e uno sguardo enigmatico.
"Il mio generale dice che siete disposti a combattere per me..." guardando prima uno poi l'altro "E si dice certa del vostro valore..".
Ancora il mio sguardo su di loro, una lunga occhiata, un lungo istante di silenzio.
Istante in cui assaporai ogni particolare di quei visi, di quelle espressioni, di quegli sguardi.
Avevano un qualcosa di particolare che mi affascinava.
"Ebbene?" guardandoli "Perché dovrei affidarmi a voi per questa missione?" con i miei occhi azzurri che sembravano fissare entrambi nello stesso momento, e forse era davvero così "Aver convinto il mio generale era la parte più facile... ora dovrete convincere me.." il tono era solenne ma caldo, con una forte carica di sensualità, erotismo mista a distacco, superiorità, autorità.
Ero davvero curiosa di scoprire cosa avrebbero detto per perorare la propria causa e la propria devozione, conoscere le motivazioni che li avevano condotti da me, le loro aspirazioni, sentimenti, pensieri.
Ma più di tutto mi incuriosiva vedere cosa avrebbero scelto di mostrare e cosa di celare. O almeno, cosa credevano di celare.
Perché alla dea nulla può essere celato.
Già... i pensieri dei mortali sono chiari e limpidi per la mia mente, che risuonano forte e chiaro ogni qualvolta mi soffermi su una persona in particolare.
E in questo momento avevo due persone particolari.
Due uomini interessanti, e chissà come sarebbero stati interessanti i loro pensieri.
Così, mi sistemai sul trono, cambiai la gamba accavallata con l'altra, senza mai lasciare lo sguardo dei due, e poi entrai nella loro mente, per rubare ogni loro pensiero.

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Guisgard 11-01-2018 02.55.35

"E chi ti dice" disse divertito lui a Gwen "che non l'ho mai bevuto in compagnia?"

Lady Gwen 11-01-2018 03.02.27

Sorrisi divertita, ipotizzando già da prima la sua risposta, anzi domanda, in questo caso.
Alzai le spalle con noncuranza e presi un piccolo acino d'uva sultanina, ma senza abbandonare quel leggero divertimento.
"Non so, magari l'ho buttata lì..." risposi, lanciando in aria l'acino e riprendendolo subito dopo coi denti e mangiandolo, mentre passeggiavo casualmente per la stanza.

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Guisgard 11-01-2018 03.07.49

Lui rise piano.
“Beh, la cena è finita e non ti costringerò oltre a subire la mia compagnia...” disse a Gwen “... se vuoi puoi andare...” prendendo un mazzo di carte, per poi mischiarlo.

Lady Gwen 11-01-2018 03.13.31

Mentre lo ascoltavo e quasi mi stavo preparando psicologicamente per lasciare la stanza, lo vidi prendere un mazzo di carte e poi mischiarlo.
"Non sapevo ti piacessero le carte" dissi, ma subito dopo realizzai cosa avevo detto "Beh... D'accordo, era un'idiozia, quasi tutti i pirati che ho conosciuto giocano a carte..." aggiunsi, ridendo per la stupidità della mia stessa frase, mentre mettevo la mano sul pomello della porta.
"Allora, buonanotte" voltandomi a guardarlo.

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Guisgard 11-01-2018 03.16.03

“Già a tutti i pirati piacciono le carte...” disse lui a Gwen “... anche a te?”


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