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Osservai la scena da dietro la tenda.
Quella faccenda era sempre più strana, pensai, scuotendo la testa. Però a quanto sembrava il capo aveva finito di sistemare, o qualunque cosa dovesse fare. Sospirai di nuovo, tornando a sedere, per poi versarmi dell'altro vino. Guardai la mia porta col bicchiere in mano, per poi scuotere la testa. Di che ti illudi sciocca ragazza? Sospirai. Non verrà.. Con un sorriso amaro, per poi finire il bicchiere. |
La carrozza vagava, vagava, ma c'era solo buio.
E di Theris nessuna traccia. Poi, una sagoma. Non riuscii a capire chi o cosa fosse, ma si muoveva molto velocemente e allora cercai di vedere meglio. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...409fb9debc.jpg Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Altea chiamava i suoi domestici, ma nessuno rispondeva.
Si udivano solo le urla di Petronilla, come se fosse spaventata a morte. Altea armata avanzava nella penombra, in un'atmosfera che si faceva sempre più misteriosa e cupa. Ad un tratto udì dei rumori dal giardino sottostante. E lo vide. Vide il corpo martoriato e senza più vita di uno dei suoi domestici. http://vignette1.wikia.nocookie.net/...20100203005350 |
Quel vino era più pesante ed ingannevole del previsto.
Andava giù malandrino, inebriando i sensi. E benchè Vivian avesse una buona resistenza all'alcool, alla fine cadde addormentata... Era stesa sul suo letto, con indosso la sua leggera camicia da notte e la bottiglia di vino sul comodino. Si trovava nella veglia e continuava a rigirarsi tra le lenzuola. Era ancora arrabbiata, delusa ed anche inquieta. Un'inquietudine velata che la faceva sentire anche turbata. L'aria della notte era ancora calda e ciò rendeva difficile per lei addormentarsi. Ma non era solo quello. Si sentiva ferita e cominciava a provare quasi astio verso il capo. Eppure non riusciva a non pensarci. A non sentirsi accaldata e persino vagamente eccitata. Sentiva la pelle ardere e la morbida seta del cuscino che stringeva a sé darle un briciolo di sollievo. Le gambe nude tra le coperte si piegavano, si accavallavano nervosamente. Si sentiva sola. Ad un tratto un alito di vento che sfiorò prima le tendine e poi un lembo della sua camicia, accarezzandole la pelle nude. Un rumore la fece destare e un attimo dopo qualcosa la raggiunse. La fredda lama della spada affilata arrivò alla sua gola. “Non muoverti...” disse una voce “... stavolta non avrai modo di disarmarmi...” fissandola con i suoi occhi azzurri “... metti le mani dove io possa vederle... così, da brava...” mentre lei allungava le mani sul letto, in modo che lui potesse vederle. “Vuoi uccidermi?” Vivian. “Zitta...” pianissimo lui, per poi cominciare ad accarezzarla. Lunghe e lente carezze che accendevano brividi sul corpo di lei. Carezze che scivolavano sulla sua pelle, fino a lambire la stoffa della camicia. E quelle mani abili, silenziose ed agili iniziarono a scorrere sotto la stoffa, raggiungendo dove la pelle di Vivian era più calda e sudata. E lei provò piacere. Un piacere vivo, intenso, travolgente, che le impediva di stare ferma, di non voltarsi e di non allargare le gambe. Un piacere che in breve scoprì il suo petto e la fece gemere. E più lui la toccava, più lei ansimava e sospirava. Fino a quando, ad un tratto, lesta la mano di Vivian raggiunse la maschera di lui, tirandola via e svelando il suo volto. Vivian si destò di colpo. Ancora ansimando per quel sogno, mentre la notte era sempre viva. |
Quell'animale si fermò di colpo, voltandosi verso la carrozza e fissandola con i suoi occhi luminosi.
Allora Gwen lo riconobbe: era Zolà. Riprese a correre, quasi volesse farsi seguire. |
Scoprii che era un animale, e mi guardava coi suoi occhi luminosi...
Zolà! Dopo essersi fermato riprese a correre, quasi volesse essere seguito ed io ordinai al cocchiere di seguire la sua direzione. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Mi svegliai di soprassalto che ero ancora sulla poltrona.
Ci volle un po' prima che potessi rendermi conto che quello non era altro che un sogno. Un eccitante sogno proibito, che perlomeno ebbe il pregio di spezzare l'insopportabile noia di quella notte che sembrava così inutile. Scossi la testa, rendendomi conto con disappunto che il vino era praticamente finito. Sospirai, alzandomi. Potevo ancora sentire il mio corpo fremere e scottare, il battito accelerato. "Sì sì.." sussurrai a me stessa "Ma era solo un sogno, nulla di più.." scuotendo la testa. La realtà era che ero sola, nella mia stanza, annoiata, delusa e insoddisfatta, con una bottiglia di vino ormai finita. Non era esattamente il massimo della vita, pensai con una smorfia. Aprii la finestra e mi affacciai, e il vento fresco della notte mi diede un minimo di sollievo. |
La carrozza prese a seguire il gatto, fino a raggiungere una grossa quercia frondosa.
Gwen udì allora un nitrito. Un attimo dopo un bel cavallo bianco arrivò e da esso smontò qualcuno. La ragazza lo riconobbe: era Misk. http://www.heleantess.estranky.sk/im...2/siriusko.jpg |
Vivian aprì la finestra e un attimo dopo qualcuno bussò alla porta della stanza.
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Lasciai che il mio sguardo vagasse sul cortile, ripensando a quel sogno.
Poi qualcuno bussò alla mia porta. "Altro vino?" pensai, con un sospiro. Così, andai ad aprire. |
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