Camelot, la patria della cavalleria

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Dacey Starklan 21-11-2016 20.31.15

" Mi sembra un'ottima idea amore.." girandomi a guardarlo.
" Intendi davvero ora? Mi piacerebbe tanto e poi andiamo in un alberghetto sperduto e fuori mano, per festeggiare ... " accarezzandogli il petto nudo pigramente.
" Vado a farmi una doccia, scelgo un vestito carino e sarò pronta per diventare tua moglie, di nuovo !"
Mi alzai a fatica, da un lato sarei voluta restare ancora a letto.
" Tu non muoverti da qui o penserò che hai cambiato idea" lo baciai e andai in bagno.


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Nyoko 21-11-2016 21.26.10

Sorrisi a Ren, quasi dimenticando il fiore. "Me l'ha donato quel ragazzo che mi fissava prima" dissi con aria un po' inquieta. "Forse... Mi trova solo carina..." dissi più a me stessa che a lui.

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Lady Gaynor 21-11-2016 23.08.26

Mister X mi abbracciò, stringendomi a se come se per lui fossi la cosa più preziosa al mondo. Era incredibilmente assurdo, ma mi ero innamorata di lui, di colui che aveva ucciso Ardes e mi aveva rapita. E, se i miei sensi non mi tradivano, anche lui provava i miei stessi sentimenti.
"E allora non farlo, non lasciarmi a lui... scappiamo insieme, fuggiamo via da qui, qualsiasi cosa, ma restiamo uniti..." lo guardai in quegli occhi azzurrissimi, accarezzandogli il viso. "Dimmi il tuo nome... avevi detto che se lo avessi saputo, poi non avresti potuto lasciarmi andare... ebbene, adesso voglio saperlo, voglio barattare la mia libertà per il tuo nome..."

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Clio 21-11-2016 23.34.34

La sua voce.
Com'era strano sentire la sua voce tramite quell'aggeggio.
Inaspettatamente sorrisi.
"Ciao.." dissi, titubante "Io.." arrossii, anche se lui non poteva vedermi "So che non dovrei chiamarti ma.." sentivo il cuore battere sempre di più.
Iniziai a camminare nervosamente avanti e indietro per la stanza.
Non dovevi dirgliene quattro?
Ma ora che sentivo la sua voce, era tutto diverso.
Come poteva essere possibile?
Mi sentivo vulnerabile, come se ogni sua parola potesse contemporaneamente uccidermi e rendermi viva contemporaneamente.
Era una sensazione così strana, assurda quasi.
Che cosa potevo inventarmi?
L'avevo chiamato ormai, dovevo dirgli qualcosa.
Allora scelsi la cosa più semplice, la cosa più vera: la verità.
Sospirai, un sospiro intenso e liberatorio.
"La verità è che sto impazzendo..." con voce sospirante "Continuo.. continuo a pensare a prima, in bagno..." sospirai di nuovo "Non riesco a smettere di pensarci.. era così.. intenso e..." mi buttai pesantemente sul letto, fissando il soffitto.
Sentivo il cuore accelerare sempre di più.
"Sei dovuto andare via così all'improvviso e.. non abbiamo potuto.. insomma.." sospirai, di nuovo.
"È davvero una tortura stare così.." ridendo pianissimo, quasi fosse uno sfogo per quella soluzione assurda "Sono abituata a fare più cose contemporaneamente ma..." sospirai "Ora non riesco a pensare ad altro... Mi sento così stupida..." sussurrai "Non faccio che chiedermi se anche tu.. si insomma, se anche tu ci pensavi..".
E ancora una volta ricordai le sensazioni che erano così chiare e limpide nella mia mente.
Poi un nuovo sospiro, un sospiro diverso, appassionato.
"Quando torni, Guisgard?" con voce calda "So che devi risolvere la rogna della tua amica prima di poter restare qui definitivamente ma..." esitai, prendendo coscienza di quello che era successo "Fa presto..." con lo stesso tono caldo e sospirante, di chi sta pregustando il momento tanto atteso.
"Io sono qui.." con una punta di malizia che non sapevo nemmeno di avere, mentre il mio sguardo proiettava sul soffitto l'immagine di noi così vicini moltiplicata all'infinito "Ti aspetto..".

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Guisgard 22-11-2016 00.58.08

Richard sorrise a Gwen, quasi come se si rendesse conto di averla fatta preoccupare tanto. Poi la ragazza richiamò Elv.
“Si, Gwen...” disse lui rispondendo “... allora? Tutto risolto?”

Guisgard 22-11-2016 01.00.18

Altea gli si bittò addosso, stringendolo e baciandolo sensualmente il collo.
E poi le sue parole, i suoi gesti, la sua voce.
Guisgard si trovò così quella bellissima donna mezza nuda a provocarlo.
E c'era Clio al cellulare.
Anche lei con un tono di voce inatteso, caldo, quasi eccitante.
Si ritrovò così come fra due fuochi, fra due donne che lo reclamavano.
E ciò non poteva lasciarlo indifferente.
Ma quel tono di Clio fece scattare in lui qualcosa.
“Cos'è...” disse al cellulare, mentre Altea baciava il suo collo “... un modo per farmi tornare là? Un metodo ideato dal tuo scienziato? Questo è il significato di questa telefonata? Beh, questo non mi piace... e voglio risolverla. Dì al tuo capo che sto arrivando.” Seccato, per poi chiudere la telefonata.
“Scusami, Altea...” rivolto alla ragazza “... ma devo risolvere una questione... vogliono togliermi la mia libertà...” alzandosi “... tornerò presto e cercheremo di risolvere anche la questione di quei dannati che ti ricattano...” prendendo il suo giubbotto “... a dopo...” guardandola.
Ed uscì, raggiungendo allora il Centro Meteorologico.

Lady Gwen 22-11-2016 01.02.42

Speravo si rendesse conto che mi stava facendo rimanere secca, col suo comportamento.
Poi Elv rispose.
"Sì, sì, risolto... Anche se credo che mi verrà un infarto, prima o poi..." sospirando "Tu piuttosto, perché non vieni a fare colazione con noi? Tanto devi venire lo stesso a prendermi, e poi voglio farmi perdonare per averti chiamato a quell'ora, per quel motivo, voglio riparare..." sorridendo "Allora?"

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Guisgard 22-11-2016 01.05.20

“Fa presto, Amore...” disse Tardes a Dacey “... o vengo a lavarti io...” sorridendo, mentre lei andava in bagno.
Allora nell'attesa accese la televisione e dal telegiornale ascoltò le ultime notizie che parlavano del nuovo omicidio causato dalla misteriosa auto nera.

Clio 22-11-2016 01.05.54

Sentivo il cuore tremare mentre aspettavo la sua risposta.
Avevo fatto bene, a rivelargli così i miei pensieri più intimi?
Poi quelle parole.
"Ehi!" protestai "No.." con la voce tremante "Sai che non è così, non puoi dire così.." esclamai, sentendo le lacrime affiorare mentre lui metteva giù.
Mi ritrovai a guardare il cellulare, perplessa.
Sta arrivando, però...
Allora sorrisi, un lieve sorriso che svanì subito.
Mi vestii e uscii dalla porta, per andargli incontro.
Gliene avrei dette quattro questa volta, come si permetteva?
Così imboccai il corridoio sui cui c'era anche la camera di Guisgard.

Guisgard 22-11-2016 01.06.57

Ren restò turbato.
“Ma...” disse a Nyoko “... chi era? Cosa voleva da te? E soprattutto dove è andato ora?” Guardandosi intorno, senza però vederlo.


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