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Set rise, poi guardò la stradina stretta davanti a loro, quella che sbucava nel vicoletto della bottega.
“la cosa migliore, secondo me, è quella di entrare e scegliere l'oggetto che più ti affascina. L'istinto non sbaglia mai.” Divertito a Dacey. |
I custodi annuirono a Gwen e ripresero il loro giro, pregando lei ed Elv di andare via, visto la galleria era chiusa e restava comunque un luogo poco sicuro.
Infatti andarono a chiamare alcuni vigilanti per avere più uomini di guardia. |
"Sì, hai ragione!" sorrisi a Cristiano "Se volete scusarci.." congedandomi da Elv e Gwen, oltre che dai custodi.
Così riprendemmo la via delle nostre stanze. Una volta sola mi voltai verso Cristiano. "Che ne pensi?" fissandolo negli occhi "Dev'essere la stessa figura che compare nelle mie foto.." sospirai "Che sia sempre lui ad usare la sranza? O lei eh, nulla vieta ci sia una donna dietro tutto ciò, così bardata chi la riconoscerebbe?" mi ritrovai a riflettere. |
I custodi ci pregarono di lasciare la galleria, poiché stava per chiudere, infatti andammo via.
"Mi sembra surreale che lo abbiamo notato solo noi... Magari è davvero un fantasma e siamo gli unici a vederle..."con evidente sarcasmo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Era meglio non restare lì, devono crederci estranei a tutto..." disse Cristiano a Destresya giunti davanti alle loro camere "... non so, forse davvero il presunto fantasma utilizza quella stanza... ci tocca aspettare e magari ne sapremo di più..." fissandola "... intanto, sai cosa? Avrei fame... ceniamo? E' tardi, andrà bene anche in camera se vuoi..."
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“ Hai proprio ragione e bisogna sempre seguire l’istinto...”
Prendendolo per mano per poi accelerare il passo, quasi fino a correre per arrivare prima alla bottega. Aprii la porta del negozietto tenendo gli occhi semi chiusi, volendo spalancarli solo nel momento in cui mi sarei ritrovata dinanzi a quel oggetto, il prescelto che mi sarei portata via. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Dacey e Set entrarono nella bottega.
Era colma di ogni genere di oggetto, con una quantità sproporzionata di vasi, di bottiglie e di bicchieri. Poi libri di tutti i generi conosciuti, dagli abecedari, ai diari, agli annali, fino alle enciclopedie e persino ai rotoli di papiro. "Sembra non ci sia nessuno..." disse Set. Allora da una tendina sbucò il giovane nipote del proprietario. Aveva il fiatone e la camicia sbottonata. "Salve..." salutò Set. Lui rispose con un cenno del capo. |
"Non direi, visto che probabilmente ha ucciso un custode e forse è immischiato con la morte di Chef..." disse Elv a Gwen, uscendo dalla galleria.
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Sospirai.
"Lo so... E non riesco ancora a credere che sia morto..." riferendomi a Chef. Era stato davvero terribile fare i conti con la sua morte, avevamo lavorato insieme per più di un anno e ora lui non c'era più, era terribile. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“ Su, non fare il guastafeste Set! Vorrà dire che avrò più tempo per guardare tutto con calma e poi quando il proprietario tornerà gli saprò dire che voglio.”
Non volendo sconcertarmi dal mio obiettivo e passando in rassegna i primi scaffali più vicini a me, esaminando con fare critico gli oggetti esposti ma senza trovare qualcosa capace di colpirmi e emozionarmi. “ Oh Santo!” Esclamai portandomi una mano al petto, sorpresa dalla apparizione dello strano giovane nipote del proprietario. “ La disturbiamo? La porta era aperta quindi non pensavo che...” Dopo aver notare il suo aspetto, come se con il nostro arrivo avessimo interrotto una sua qualche attività. “ Si ricorda? Ci siamo visti pochi giorni fa. Sono Dacey.” Porgendo la mano al ragazzo, che allora si sarebbe dovuto presentare, parlare, svelare la sua voce. Perché io non mi ero di sicuro scordata l’episodio della voce nel muro. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
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