Camelot, la patria della cavalleria

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Drusus 07-09-2011 13.06.28

Mors servat legem: Tollit cum paupere regem
 
MORS SERVAT LEGEM: TOLLIT CUM PAUPERE REGEM


La morte è compagnia
Di chi è povero e solo,
Di chi brama andar via
Ch’ il respirar l’ è dolo!
Sì bastevole bramosia
In questo oscuro molo;
Ostello di chi, infondo,
Scelse ‘l colpo al mondo!

Ergo, ella è bona quiete
De’ un tristo contadino,
E giusto e feral machete
D’ ogne ricco aguzzino
Tremante avanti al prete:
Ma non servirà ‘l soldino
A privarti di cupe bende;
La morte non si vende!

Guisgard 07-09-2011 20.10.55

Citazione:

Originalmente inviato da Drusus (Messaggio 36329)
SI MUORE SOLI

Son uno tra la tante genti
A morir giovine mandato:
Di anni ne ho men di venti
Ma d’ italico ardir ornato.
Ma quand’ il freddo senti
E ‘l sangue t’ ha lasciato,
Nessuno te vede ‘l duolo
Che quando spiri sei solo.



Molto bella e toccante questa vostra poesia, messere.
Noto che ultimamente molte vostre composizioni hanno come tema la morte.
Narrate molto bene quest'argomento, amico mio, con un tono che racchiude in sé una solenne sacralità.
Come sempre, non posso che applaudire il vostro estro :smile_clap:

Drusus 07-09-2011 21.41.05

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 36953)
Molto bella e toccante questa vostra poesia, messere.
Noto che ultimamente molte vostre composizioni hanno come tema la morte.
Narrate molto bene quest'argomento, amico mio, con un tono che racchiude in sé una solenne sacralità.
Come sempre, non posso che applaudire il vostro estro :smile_clap:

La morte rimane un argomento a me caro posciaché tutti la conosciamo ma nessuno al tempo stesso la conosce, se non attraverso l'altrui trapasso

Drusus 09-09-2011 21.22.40

L'augello innamorato
 
L’ AUGELLO INNAMORATO

Fermo l’ augel su d’ albero un ramicello
Volge ‘l suo tristo guardo all’ orizzonte,
Ove more il cammino del biondo ruscello,
Là, ove verde sorge degli Ernici ‘l monte.

S’ ode ‘l brulichio della boscaglia, ed ello
Speranzoso sospira verla passar al ponte:
Agogna sì, ma non più l’ incanto è quello
Del sole quando bacia al mattin la fonte.

E quel bacio, quel mattin più non indora
Il cuor di quel puro tremar di gioventù:
Quando ardente al dì cantava ogn’ ora

Di quei teneri baci ch’ or volgono lassù:
Lassù, ove cinguetta e ama chi addolora
L’ augel piangente che rider non sa più !

Chantal 10-09-2011 12.13.40

In questi vostri ultimi versi,Drusus,vi è l'immagine di una compiuta perfezione.
Il canto dell'amore che come il Sole bacia al mattino la fonte della giovinezza,poi quel bacio manca,e il mattino non è più indorato,ma bagnato dal pianto.
E' il cerchio della vita.
Il cerchio,figura di assoluta perfezione che fa di un qualunque pittore l'Artista.
Il cerchio,immagine tangibile di umana concezione, tanto rarefatta e perfetta da non scinderne il principio e la fine,solo una continuità di emozioni.
Mi piace molto questo vostro canto.Davvero molto.E ha saputo creare un idillio nei miei miei pensieri.
Tanto che sento che quel canto ora mia manca.

Drusus 10-09-2011 13.14.57

Citazione:

Originalmente inviato da Chantal (Messaggio 37143)
In questi vostri ultimi versi,Drusus,vi è l'immagine di una compiuta perfezione.
Il canto dell'amore che come il Sole bacia al mattino la fonte della giovinezza,poi quel bacio manca,e il mattino non è più indorato,ma bagnato dal pianto.
E' il cerchio della vita.
Il cerchio,figura di assoluta perfezione che fa di un qualunque pittore l'Artista.
Il cerchio,immagine tangibile di umana concezione, tanto rarefatta e perfetta da non scinderne il principio e la fine,solo una continuità di emozioni.
Mi piace molto questo vostro canto.Davvero molto.E ha saputo creare un idillio nei miei miei pensieri.
Tanto che sento che quel canto ora mia manca.

Questa poesia è dedicata ad una mia ex fidanzata :)

Drusus 11-09-2011 13.08.14

A ponzio pilato
 
A PONZIO PILATO

Pilato rimani sì saggio e fisso
Co’ lo tuo gran piè Romano,
Audace innanzi al Crocifisso
Dove ti lavasti alma e mano.

Sopr’ ogne sospetto sei isso
Ch’ io a te non parlo invano,
E ne l’ alma mia sì è affisso
Lo core tuo gagliardo e sano.

O Pilato, gran homo amato,
Per li Samaritani un avello;
O Pilato, homo condannato;

O Italico da lo gran cervello
Assurgi in me, mio antenato,
Ch’ eo ti bacio qual fratello!!

Drusus 11-09-2011 13.09.00

A parigi, amore
 
A PARIGI, AMORE

A Parigi, a Parigi ti condurrei
Ove allor avremmo sol sorrisi:
I miei amanti occhi ti lascerei,
Ove stretto ‘l nome tuo incisi.

A Parigi, a Parigi ‘l cor offrirei
A te che sempre da parte misi,
E gaio ne’ l’ occhi tuoi morrei
Mirando dolci i nostri nudi visi.

Apro l’ occhi in esta vita mesta
E l’ aere mea è dolce tristezza,
Ov’ ancor la gioia non si desta!

Dalla luna agogno una carezza
Che or d’ amor per me si vesta;
‘l tempo mi desta: v’ è amarezza.

Drusus 11-09-2011 13.22.12

A CHIARA (Avvolto ne li pensier miei or t' osservo )
 
A CHIARA

Avvolto ne li pensier miei or t’ osservo
Ridere e scostare i tuoi lunghi capelli.
Vedi: parlo ancor qual d’ amor servo,
Immobile innate ai tuoi serrati cancelli.

Sì ancor ‘l di te desio è forte e protervo
E ‘l cor mio lacrima e trema a brandelli.
Ogne tu’ guardo tocca ogne mio nervo
Bramando ch’ un tuo sorrider mi favelli.

Ma trista la pioggia or mi parla in verità
E svegliandomi so de sere illacrimato:
Lo core tuo mai un battito più donerà
E m’ ancido per un guardo ch’ ei amato.

Mia bimba, a ‘l cor meo patria d’ ilarità
Che m’ osannasti qual d’ amor soldato,
Picciol sorriso sì, ne la mea acre nullità
Or muoio ch’ amor et morte m’ hai dato.

In silenzio all’ oscuro passo i’ m’ avvio
Avente sempre te nell’ alma e mente:
Te, ch’ a me dicesti “T’ amo” e “Addio”

E ch’ or nello cor tuo non posso niente.
Cupa è la carezza figlia de lo spirto mio
Che per te certo si dorrà dolce e silente.

Drusus 24-09-2011 20.48.25

Un soldato nella battaglia dei tre monti
 
UN SOLDATO NELLA BATTAGLIA DEI TRE MONTI

Zolle, oggi è l’ ultimo assalto:
‘l cor arde in fondo al petto;
Piove la morte su noi in alto,
Su noi qui a Col Melaghetto!
Veo ‘l soldato d’ altro spalto:
E’ giovin, come me un ometto;
Come me sorride alla sua bella
Pria di perir qua, sul Valbella!


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