Camelot, la patria della cavalleria

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Talia 03-05-2011 10.19.02

L’avevo visto passare e l’avevo seguito... non sapevo perché: normalmente non l’avrei fatto, ma d’altra parte normalmente lui non era mai rimasto tanto a lungo a Capomazda da quando c’ero arrivata io!
Entrò nel corridoio dei ritratti ed io continuai ad andargli dietro, ad una qualche distanza... la parte razionale della mia testa si opponeva, sapeva che presto o tardi mi sarei pentita, sapeva che ogni volta che avevo tentato di spingermi oltre il confine avevo finito con il farmi male ed era certa che quella volta non sarebbe stata diversa... ed anche io ero assolutamente convinta di questo. Eppure ero lì, ero lì spinta da chissà cosa.
Ad un tratto si fermò ed anche io mi fermai... e mi stupii notando il ritratto che stava guardando.
‘Ti farai male!’ ripeté quella vocina nella mia testa ‘Ti farai molto male... di nuovo!’
Poi all’improvviso, troppo in fretta perché io potessi scappare o nascondermi, si voltò e mi vide...
Rimasi in silenzio per un attimo, immobile e incerta sul da farsi... poi decisi che non gli avrei lasciato il vantaggio di parlare per primo.
“Che cos’è accaduto?” domandai con voce ferma, fredda e forzatamente noncurante “Nel cortile con quell’uomo, intendo... chi è?”

cavaliere25 03-05-2011 13.55.25

Non ti preoccupare dissi Guardando Pasual vedrai che usciremo presto è stato molto duro il capitano continuai a dire speriamo che cambi idea e continuai a camminare verso la prigione

Melisendra 03-05-2011 14.28.57

"Che cosa intendete?", domandai con voce annoiata. Ero sorpresa da quella affermazione.
La guardai per un attimo e poi tornai a concentrarmi sull'orizzonte, tenendola a bada con la coda dell'occhio.
Darle più peso del necessario sarebbe stato un eccesso di considerazione.
Feci per girare sui tacchi e avviarmi verso le scale che mi avrebbero ricondotta nei cortili, ma me la trovai davanti.

Morrigan 03-05-2011 17.59.46

Istintivamente la mano corse a stringere l'elsa di Samsagra, come se avesse voluto nasconderla da quello sguardo curioso... non pensavo l'avesse notata...

"Questa spada..." rispose, e impercettibilmente la sua voce, prima scanzonata, si fece più bassa, scura "è solo una vecchia spada, un cimelio di famiglia... ma mi è molto cara!"

Sollevò di nuovo lo sguardo, superando finalmente quell'incertezza e rivolgendo a Guisgard un sorriso dolce e beffardo insieme.

"Siete bizzarro, voi, mio caro messer Curioso... scucirvi un'informazione è peggio che duellare, eppure volete conoscere la storia della mia amata spada... be', quando un giorno mi racconterete qualcosa di voi, allora avrete in cambio il mio racconto... in fondo, nella mia storia c'è pure un Guisgard, proprio come lo siete voi!"

Gli lanciò uno sguardo strano, misto tra la curiosità e la ricerca di un'intesa, poi, cambiando tono:

"Quanto alla caccia... avete detto bene, ho gusti bizzarri e adoro ogni forma di caccia... ma la preda di stanotte era per il capitano Monteguard, quindi non posso dirvi nulla al riguardo... se volete, possiamo attendere insieme che arrivi il suo commento in merito... chissà che poi non ci sia qualche altra cosa da andare a cacciare insieme, se ne avete gusto!"

Lady Dafne 03-05-2011 18.24.08

Appena fossero usciti Pasuan e Cavaliere25, liberi o in catene, avrei fatto qualcosa...

"Ma cosa!?" continuavo a ripetermi mentre tendevo l'orecchio nella speranza di udire qualcosa che provenisse dall'interno della caserma. Nulla, non sentivo nulla, nel cortile c'era un lento andirivieni di cavalieri e soldati. Nessuno, ma proprio nessuno faceva caso a me e sì che probabilemente lì una donna non avrebbe avuto motivo di stare
"Meglio così" pensai "se mi notassero mi inviterebbero sicuramente ad andarmene".

Ad un tratto sentii la pesante porta di legno che chiudeva l'entrata principale della caserma aprirsi cigolando. Mi alzai in piedi di scatto. Uscirono due guardie seguite da Pasuan e Cavaliere25. Avevano una faccia atterrita, le mani legate. Pasuan subito non mi notò. Io rimasi pietrificata, sentii le lacrime salirmi agli occhi tanto mi era caro quell'uomo. Mi mossi verso di lui e subito sompresi che cosa avrei dovuto fare. Sapevo che dietro Pasuan c'erano altre due guardie e fermo sulla porta stava Montaguard con il viso torvo e contrariato. Decisi che l'unica soluzione possibile era cimentarmi in un gesto tanto drammatico quanto plateale sperando che Pasuan comprendesse e stesse al gioco!

"Cavalieri, cavalieri miei! Aspettate vi prego" dissi mentre con slancio mi lanciavo in un abbraccio doloroso su Pasuan e Cavaliere25 "Lasciate che questa povera vedova, madre di un bambino che pur non essendo ancora nato è già orfano, vi ringrazi per il soccorso che le avete perstato. Senza il vostro valoroso intervento quei delinquenti che si erano introdotti in casa mia mi avrebbero certamente violentata e uccisa strappandomi dal ventre questa creatura" piangevo e parlavo con un tono di voce che fosse più alto possibile per essere udita bene da molte orecchie.
"Vi devo la vita, vi devo tutto, non possiedo nulla ma se possedessi una miniera d'oro la darei a voi che avete messo a repentaglio la vostra vita per me, povera sciagurata, senza più nessuno in questa vita. Voi siete il meglio che Capomazda possegga. Dio può anche non proteggere il Duca se egli dispone di cavalieri come voi" e dicendo questo mi inchinai profondamente a terra accarezzando e baciando la punta degli stivali prima di Pasuan e poi di Cavaliere25.

Guisgard 03-05-2011 19.43.29

“Non è colpa nostra tutto questo.” Disse Aytli quasi impedendo a Melisendra di andare via. “Sono gli uomini che arbitrariamente decidono le sorti delle terre e di coloro che le abitano… forse tutto è frutto del caso… forse è solo per una fatalità che ci ritroviamo a combattere per lord Cimarow, invece che per i Taddei… come una grande partita a scacchi…” continuò dopo un attimo di silenzio “… bianchi o neri poco cambia… conta solo la vittoria… perché se c’è una cosa che la vita mi ha insegnato è che in guerra nessuno è mai totalmente dalla parte del giusto… siamo tutti come maschere… maschere di una grande tragedia…”
Fissò poi la brughiera che pian piano andava ad assumere i colori del crepuscolo.
“E tu…” aggiunse “… tu cosa celi sotto la tua maschera? Chi sei veramente?”

Guisgard 03-05-2011 20.02.21

Pasuna restò stupito da quella scena.
Il suo sguardo cadde prima su Dafne, poi su Cavaliere25 e di nuovo sulla ragazza.
“Dafne, io…” disse titubante.
La guardia che accompagnava i due prigionieri arrestò il passo e si voltò verso la caserma.
Monteguard aveva visto tutto e si avvicinò a Dafne.
“Damigella, il vostro stato non vi consente di agitarvi troppo…” aiutandola ad alzarsi “… Teseo fu aiutato da Arianna, come Erec da Enide per vincere le loro sfide… ma stavolta, il nostro Teseo non uscirà tanto presto dal labirinto!” Esclamò voltandosi verso Pasuan e fingendo un’espressione più dura di quella che in realtà fosse.
Questi, davanti allo sguardo del suo capitano, chinò il capo, ma un sorriso compiaciuto animò il suo volto.
“Damigella, ora vi farò riaccompagnare da una guardia…” fece Monteguard rivolgendosi di nuovo alla bella ragazza “… così che possiate riposarvi… ad attendere, forse, il ritorno di Teseo.”
Fece un cenno e Pasuan e Cavaliere25 furono condotti verso la prigione.
“Torna a casa e riguardati…” disse Pasuan a Dafne mentre veniva condotto via “… ricorda di non affaticarti, né di sforzarti troppo… e non dimenticare che…” allora le mandò un bacio, facendole l’occhiolino.
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Guisgard 03-05-2011 20.28.27

Guisgard sorrise a quelle parole di Morrigan.
“Un altro Guisgard? Non immaginavo fosse così diffuso il mio nome!” Disse ridendo di gusto. “Colui che mi ha allevato parlava del mio nome scomodando i grandi condottieri normanni che fecero grande questa terra” continuò “e non credevo certo che altri avevano tanto a cuore le imprese di quei grandi giunti dalla Francia!” Scoppiando a ridere.
“Quanto alla vostra spada…” aggiunse “… ahimé, non ho simili cimeli! Chissà che un giorno non vi proponga di giocarcela ai dadi! Vi ricordo che sono sempre in cerca di un cavallo ed il gioco è il sistema più veloce che conosco per guadagnare qualcosa!”
Nel frattempo, Finiwell raggiunse il capitano Monteguard.
“Oggi è un giorno fortunato!” Esclamò il capitano nel vederlo. “I miei cavalieri smarriti ritornano tutti all’ovile! Però con te sarò più clemente… dammi un buon motivo per non sbatterti al fresco insieme ai tuoi compari!”
“Cosa intendete dire?” Domandò stupito il cavaliere. “Chi sarebbero i miei compari?”
“Cosa volevi dirmi?” Chiese il capitano.
“Un momento…” fece Finiwell “… parlate di Pasuan e Cavaliere25?”
“Insomma, perché mi cercavi?” Tuonò Monteguard.
Finiwell allora raccontò tutto l’accaduto al suo capitano, dei misteriosi personaggi nascosti nei meandri della cittadella, fino alla cattura di uno dei due nella brughiera.
Un attimo dopo Finiwell tornò da Morrigan.

Lady Dafne 03-05-2011 20.32.24

Cercai di oppormi, volevo seguire i due "carcerati". Lanciai occhiate supplichevoli alle guardie che mi tenevano per le braccia con forza e tentai in tutti i modi di divincolarmi dalla loro presa. Non ce la feci. Dovetti rassegnarmi mentre uscivamo dal cortile delle caserma.
Mi scortarono fino a casa, mi fecero entrare e sentii la porta chiudersi dietro di me.

"Bene! Ora sono io la carcerata, non Pasuan!"

Mi stesi sulla sedia imbottita di coperte che tenevo davanti al camino e poco dopo, per la stanchezza, mi addormentai.

Melisendra 03-05-2011 23.37.45

Ero perplessa. Le uniche parole che avevo scambiato con lei erano state di odio malcelato. La osservai bene per qualche istante prima di risponderle.
"Io sono esattamente come te... prospero nel caos di questi eventi. Ma non uccido sul campo di battaglia. Tempo fa ero un'assassina... non per mia volontà, ma perché quello era ciò che qualcun altro aveva stabilito per me... quei tempi sono finiti." La osservai di sottecchi.
"Non vi scomodate a informare i vostri superiori. Gouf è già a conoscenza di tutto ciò." Mantenni un'espressione neutra. "Non ci sono maschere che possano nasconderci a noi stessi... voi lo sapete quanto me che quello che facciamo finirà per prendersi fino all'ultimo brandello della nostra umanità."
Feci per aggirarla e raggiungere la scala.

Guisgard 04-05-2011 00.44.44

La sua voce.
Era fredda, distaccata.
Il suo sguardo appariva indecifrabile, enigmatico.
Icarius si fermò un istante in quegli occhi, come a volerli interrogare.
Gli occhi conducono sempre al cuore e all’anima delle persone.
Così recitavano i bardi ed i poeti.
Ma quegli occhi sembravano chiusi al suo sguardo.
Come alte mura non gli permettevano di oltrepassare quella barriera che lei aveva alzato.
Continuò a fissarla.
“Credo viva nel borgo…” disse Icarius “… o in qualche tenuta in campagna… non so chi sia, non conosco neanche il suo nome…” sospirò “… ma forse un nome non vuol dire niente… io stesso conosco il mio perché gli altri non fanno altro che ripetermelo… che sia Icarius, Tristan o qualsiasi altro non credo faccia poi tanta differenza… quell’uomo…” avvicinandosi di qualche passo a Talia “… mi odia… mi odia come molti altri, immagino… chissà quanti dei miei cavalieri nutrono questo stesso sentimento, ma sono costretti a tenerlo nascosto... quell’uomo è giunto qui perché mi odia… e forse chiedersi il perché è inutile… e tu…” mormorò “… tu perché mi odi?”
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Talia 04-05-2011 01.28.55

Non distolsi gli occhi da lui neanche per un attimo e non mi mossi quando si avvicinò, lo scrutai per un lungo momento... infine sorrisi, di un sorriso senza allegria.
“Io non ti odio, Icarius!” dissi lentamente “Non ti ho mai odiato, nonostante tutto! Al contrario, non eri tu a dichiarare a gran voce il tuo odio verso Capomazda, verso la tua stirpe, verso il tuo destino... e verso di me? Non ti è mai importato che si sapesse, così come non ti è mai importato che chicchessia ti ripagasse con lo stesso sentimento...”
Sospirai e gli voltai le spalle mentre, distrattamente, la mia mano scivolava nella tasca nascosta del mio abito, dov’era ancora quella pergamena che avevo trovato giorni prima in biblioteca... la lettera di mio marito...
La punta delle mie dita sfiorò quel foglio ruvido per qualche istante... e mi chiesi se avrei avuto il coraggio di ammettere di averlo scoperto!

Guisgard 04-05-2011 01.33.16

“Io non sono come te!” Disse Aytli a Melisendra. “Non lo sono e non lo sarò mai!” Restò allora a fissare la brughiera, mentre un debole vento cominciò ad alzarsi. “Tu nascondi qualcosa…” continuò “… lo so, lo sento… e sei giunta qui per un motivo… ma io lo scoprirò.”
La guardò diritta negli occhi, poi scosse il capo ed andò via.
Poco dopo Melisendra incrociò il giovane Nyclos.
“Perdonatemi, ma questo genere di faccende sono tanto importanti, quanto inopportune!” Disse il nobile signorotto. “Ora però che tutto è sistemato, posso dedicarmi a qualcosa di decisamente più piacevole” continuò “e se non sbaglio vi avevo promesso un giro per il castello, milady!”
La prese per mano e la condusse a visitare alcune sale del maniero.

Guisgard 04-05-2011 01.51.14

Talia si voltò per andare via, mentre ancora le dita della sua mano sfioravano quella lettera.
Ma ad un tratto lui le prese per mano, impedendole di andare.
“Credi…” disse Icarius “… credi che si possa amare qualcuno anche senza conoscerlo? Amare qualcuno anche senza averlo mai incontrato prima? Fissarlo negli occhi e comprendere che c’è qualcosa che vi unisce?”
Diceva queste cose, senza lasciarle la mano.
“Io…” continuò “… io vedo ogni cosa che mi circonda per la prima volta… questo palazzo, le sue statue ed i suoi simboli… per me tutto è senza significato… coloro che mi circondano sono per me degli estranei… tutti… tutti tranne te… e percepisco la tua indifferenza, il tuo distacco… dici di non odiarmi… eppure… eppure il tuo sguardo è freddo… e questo palazzo… ne avverto la solitudine, l’angoscia… ed il saperti così distante non fa altro che aumentare queste sensazioni… Talia, io…”
In quel momento qualcuno giunse dall’altra parte del corridoio e vide Icarius che stringeva la mano di Talia.
“Va tutto bene, Talia?” Chiese Matthias avvicinandosi ai due.

Melisendra 04-05-2011 01.59.39

Il mio umore era decisamente ombroso.
Ed ero distratta. Sovrappensiero.
Sorrisi al giovane lord e lo seguii nelle sale del castello, ascoltando le sue parole e annuendo. Mi sentivo esausta dei miei pensieri. La guerra continuava e non potevi più temporeggiare e perdermi in giochetti.
"Milord, sono lusingata delle vostre premure, ma credo che mi ritirerò nella mia stanza..."

Morrigan 04-05-2011 02.26.38

"Anche io giungo dalla Francia, signore," rispose Morrigan, guardandolo negli occhi, e nel dire il nome di quella terra qualcosa sembrò addolcirsi in lei per un istante, facendo scivolare quella parola tra le sue labbra come se fosse stata di miele "e anche a me sono cari quei condottieri..."

Poi le ritornò sul viso il suo sorriso beffardo.

"Giochiamoci a dadi anche questa storia, chissà che non riusciate a vincere questo mio segreto!"

Un attimo dopo, dall'altro lato della corte, Morrigan vide Finiwell tornare verso di lei a passo svelto.

"Ah, ecco il levriere che ha stanato la cacciagione... forse adesso potrete saperne di più su questa fortunata battuta, mio caro Guisgard!"

Fece cenno con la mano a Finiwell di avvicinarsi.

"Allora? Cosa ha detto Monteguard?" chiese a quel cavaliere.

Guisgard 04-05-2011 02.31.55

“Mi spiace…” disse visibilmente deluso Nyclos a Melisendra “… contavo di mostrarvi il nostro castello… vorrà dire che continueremo domani… vi auguro un buon riposo, milady.”
Ma rimasta sola, la ragazza cominciò ad avvertire un senso di angoscia.
Quel castello, così freddo, antico, silenzioso, sembrava provocarle una strana agitazione.
La pioggia aveva fatto la sua comparsa sulla brughiera e lo scroscio dell’acqua portata dal vento riempiva quel silenzio che dominava ovunque.
Nell’aria si avvertiva ancora l’eco di quella moltitudine di voci che si erano levate dalle fiamme di Corsus e questo rendeva ancor più ombrosa e malinconica Melisendra.
Aveva già imboccato il corridoio che l’avrebbe condotta alla sua stanza, quando da una porta chiusa udì alcune voci.
“Non mi piace questa storia…” mormorò Gouf “… sarebbe già dovuto essere qui…”
“Sospettate qualcosa?” Chiese Cimarow.
“Io sospetto sempre di tutti e tutto…” rispose Gouf “… e questa storia puzza troppo di bruciato…”
“Cosa proponete?”
Gouf restò pensieroso.
“Abbiamo solo una cosa da fare, milord…” disse.
“Vi ascolto, cavaliere…”
Ma proprio in quel momento Melisendra avvertì dei passi provenire alle sue spalle.
Erano Nyclos ed Aytli che si avvicinavano alla stanza in cui discutevano Gouf e Cimarow.
Erano dall’altra parte del corridoio e non si erano accorti di Melisendra.

Melisendra 04-05-2011 02.41.16

Ero combattuta tra il desiderio di sentire quello che sarebbe accaduto e l'istinto di nascondermi.
Arretrai di qualche passo, silenziosamente e voltai l'angolo.
Non sapevo che fare, ma rischiare il collo non sarebbe stato d'aiuto.
Decisi di ripercorrere il corridoio e attardarmi vicino alla porta, senza fermarmi troppo a lungo, cercando di cogliere qualche parola.

Guisgard 04-05-2011 02.53.47

“Giocare ai dadi? Quando vorrete, milady!” Disse divertito Guisgard a Morrigan.
In quel momento li raggiunse Finiwell.
“Ho raccontato l’accaduto al capitano Monteguard…” fece questi “… vuole che raggiungiamo subito la caserma. Credo debba rivolgerti qualche domanda.” Rivelò a Morrigan.
“A quanto sento la caccia di stanotte è stata piuttosto fruttuosa!” Escalmò Guisgard.
“Statene fuori, cavaliere!” Lo ammonì Finiwell. “Questa storia è cosa delicata e voi non avete sentito nulla!”
“Io nulla ho sentito, se non il tono da gran segreto con cui vi state parlando.” Replicò Guisgard.
“Perché non vi andate a fare una bella bevuta? Del buon vino vi farà dimenticare questo incontro e domattina avrete la testa sgombra da ogni cosa accaduta stanotte!”
Guisgard sorrise.
“Tranquillo, cavaliere…” mormorò “… dei vostri affari non mi interesso… milady, vi auguro una serena notte.” Disse poi a Morrigan.
“Andiamo, il capitano ci attende.” Fece Finiwell a Morrigan.

Morrigan 04-05-2011 03.16.09

Un rapido cenno di saluto, nulla più di un'occhiata, e poi solo un sorriso.
Quindi Morrigan seguì Finiwell che già la precedeva a lunghi passi, come fosse in preda ad una viva agitazione, così evidente che si trasmise fino a lei.

"Perchè l'avete trattato a quel modo?" gli chiese infine, quando furono abbastanza distanti "Quell'uomo fino ad ora ci ha solo aiutato... E perchè siete così agitato? Cosa vi ha detto Monteguard?"

Guisgard 04-05-2011 03.24.27

Melisendra finse di riattraversare il corridoio e questo le permise di non farsi vedere dai nuovi arrivati.
Questi poi entrarono nella stanza dove già si trovavano Gouf e Cimarow.
Melisendra potè così, un attimo dopo, tornare ad ascoltare.
“Sir Gouf mi parlava dei suoi sospetti sul mancato arrivo dell’informatore da Capomazda…” Disse Cimarow a suo fratello e ad Aytli.
“Forse stiamo ingigantendo la questione.” Mormorò Nyclos.
“Milord…” rispose Gouf “… voi stesso ritenevate fondamentale la possibilità di avere occhi ed orecchi nel palazzo di Capomazda… ora invece sottovalutate il fatto che il nostro uomo non è giunto qui con le sue preziose informazioni.”
“Potrebbe essergli accaduta qualsiasi cosa…” replicò Nyclos “… forse una belva della brughiera l’avrà aggredito, o magari avrà incontrato dei briganti… non mi preoccuperei più di tanto, del resto nessuno dei nostri nemici conosce l’ubicazione di questo castello.”
“Già, forse le cose sono andate come avete ipotizzato voi…” disse Gouf “… ma potrebbero essere andate diversamente… e nel mio lavoro assicurarsi sempre di ogni particolare è fondamentale per restare in vita…”
“Di cosa avete paura?” Domandò Nyclos.
“Milord…” alzandosi in piedi Gouf “… io non ho paura poiché non ho nulla da perdere, dato che in un modo o nell’altro avrò il denaro che mi è stato promesso… forse voi dovreste avere paura… “ lo fissò “… paura di ritrovarvi nel cuore della notte una spada conficcata nel petto, mentre il vostro castello brucia…”
“Se ciò accadesse” replicò quasi divertito Nyclos “voi perdereste il vostro prezioso denaro, cavaliere.”
“Credete? Eppure sono certo che se tutto andasse perduto i miei uomini riuscirebbero comunque a portarsi via qualcosa… anche solo per non lasciare tutto ai Taddei…”
“Direi ora di concentrarci sulle cose serie…” intervenne Cimarow “… cosa proponete, sir Gouf?”
“Di mandare qualcuno a Capomazda per capire cosa è accaduto al nostro uomo.”
“E’ rischioso…” mormorò Cimarow.
“Sono d’accordo.” Disse Aytli, in silenzio fino a quel momento. “E so anche chi sarebbe perfetta per questa missione…”
“Chi?” Domandò Cimarow.
“Lady Melisendra…”
Tutti restarono stupiti da ciò che aveva detto Aytli.
Gouf invece sembrò non tradire alcuna emozione, limitandosi a fissare Aytli con un enigmatico sguardo.

Guisgard 04-05-2011 03.33.44

“Perché ciò che è accaduto deve restare segreto!” Disse Finiwell a Morrigan. “Non possiamo rischiare che la notizia trapeli… sarebbe il caos a Capomazda.”
Restò un attimo in silenzio ed aggiunse:
“E poi quel tipo non sembra certo ispirare fiducia. Più che un cavaliere mi sembra un avventuriero… meglio non rischiare… quanto al capitano, tra poco ascolterai ogni cosa dalla sua voce.”
Giunsero allora alla caserma e subito furono ricevuti dal capitano.
“Questo che è accaduto è molto grave!” Disse subito Monteguard. “Ora voglio sapere per filo e per segno cosa avete udito nei sotterranei del palazzo, milady.” Rivolgendosi a Morrigan. “E voglio che mi descriviate al meglio la voce dell’atro uomo, quello che ha incaricato l’altro di portare informazioni a Cimarow.”

Morrigan 04-05-2011 03.56.35

Morrigan non replicò a quell'appunto, e non commentò nemmeno il brusco cambiamento che Finiwell aveva mostrato per tutta quella sera, ma le era ormai chiaro che il cavaliere aveva già da un pezzo cambiato umore. E anche se avesse pensato di chiedergli altro, non avrebbe avuto il tempo, perchè già erano al cospetto di Monteguard, che ragionevolmente era ansioso di avere da lei ogni possibile informazione.

"Signore," disse Morrigan "purtroppo temo che non potrò esservi di grande aiuto. Io sono straniera da queste parti e ancora non parlo nemmeno a perfezione la vostra lingua. Non sono certa che saprei riconoscere quella voce, se la udissi. Era bassa, e l'uomo parlava in fretta, e il suo accento non sembrava avere una particolare inflessione... tuttavia credo di aver compreso abbastanza del discorso. Il messo è stato inviato a lord Cimarow, per informarlo sugli intenti di lady Melisendra e sullo sfortunato incidente accaduto al vostro duca. L'uomo gli ha anche raccomandato di riferire che attendessero suoi ordini. Ma questo è tutto quello che posso dirvi, capitano"

Guisgard 04-05-2011 04.41.43

La campagna era come uno sterminato manto verde, attraversato dai più bei colori che la Primavera sapeva donare alla natura.
Una lieve e fresca brezza soffiava dai monti, rendendo il cielo di un azzurro vivo e l'aria intrisa dei profumi inebrianti dei mille e più fiori sbocciati in quell'incanto.
Dafne era immobile a fissare quell'incantevole scenario, quando qualcuno le coprì gli occhi alle sue spalle.
"Dimmi che non è passato un istante senza che tu abbia pensato a me..."
"Pasuan!" Disse lei accarezzandogli le mani.
"Non voltarti..." fece lui.
E le mise un ciondolo al collo.
"La zingara che mi ha donato questo vecchio monile" continuò "mi ha giurato che è appartenuto ad una nobildonna greca vissuta qui più di cento anni fa! Nelle notti di Luna e chiare di stelle, portandolo ad un orecchio, è possibile sentire il rumore del mare ed un canto lontano... chiunque ascolti quel canto è destinato ad una felicità senza fine..."
La strinse a sè e la baciò.
"Mammina, mammina!" Gridò una voce dal cortile.
"Ah, sei qui, birbante!" Fingendo di rimproverarlo Dafne.
Il bambino sorrise sotto i baffi.
"Tra un pò si va tutti a tavola!" Esclamò Pasuan fissandolo.
"Avevi promesso che mi avresti insegnato ad usare la spada!"
"Hai chiesto alla mamma?"
"Posso, mamma?"
Dafne allora sorrise.
Il vento aumentò di colpo e nel cielo comparvero delle nuvole grigie.
Un attimo dopo Dafne era da sola, col cuore denso di tristezza e nostalgia.
In lontananza alcuni cavalieri portavano via Pasuan in catene.

Si svegliò di colpo.
Era a casa ed era da sola.
Allora quel senso di tristezza e malinconia divenne reale.

Guisgard 04-05-2011 04.46.59

Monteguard ascoltò con attenzione le parole di Morrigan.
“Dunque vi è una spia qui al palazzo…” disse camminando nervosamente nella stanza “… ora comincio a capire come facevano i nostri nemici a conoscere in anticipo ogni nostra mossa… per loro è stato un gioco da ragazzi sconfiggerci nella battaglia delle Cinque Vie…”
Fissò poi Morrigan e Finiwell.
“Ottimo lavoro!” Esclamò. “Se non fosse stato per voi, quel bastardo a quest’ora sarebbe già al castello di Cimarow e per lady Melisendra…” esitò “… ricordate che l’accaduto deve restare un segreto. Ora sapete anche di lady Melisendra... è in missione per volontà di lady Talia… ora andate a riposare voi due… io domattina mi recherò da sua signoria a riferirgli ogni cosa. E’ tutto, potete andare.”
Morrigan e Finiwell uscirono così dalla stanza.
“Io non credo che riuscirò a chiudere occhio stanotte…” mormorò Finiwell “… e poi ho un’altra faccenda da risolvere… devo capire in che guai si è cacciato Pasuan… tu invece dovresti riposarti… credo che da domani ci aspettino tempi tutt’altro che tranquilli.”



Nel frattempo Pasuan e Cavaliere25 erano in prigione.
"Qui dentro sembra che il tempo non passi mai..." disse Pasuan sbuffando "... scusami, ragazzo, se ti ho messo nei guai..." rivolgendosi poi al suo compagno di cella.
Si avvicinò poi alla finestra e poggiò le mani sulla grata.
"Piove stanotte..." mormorò "... piove su tutta la campagna... forse su tutto il mondo... chissà cosa starà facendo lei ora..."

llamrei 04-05-2011 09.51.09

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 29905)
“Ma perché mai siete tanto interessata alle storie su quella fantomatica maledizione? Guardate che dobbiamo preoccuparci di chi ci odia ed è in vita, non di spettri e fantasmi! E comunque, mia monaca dagli occhi blu e dai capelli rossi… .

"difficilmente potrei scegliervi come compagno di ventura e come amico fidato al quale affidare la mia protezione...quando non prestate attenzione ai minimi particolari. NOn ho gli occhi blu ma verdi.
E per quanto riguarda la maledizione che incombe su questo luogo...credete voi di riuscire a sconfiggere chi è in vita senza conoscere il perché delle sue azioni? Noto spesso negli uomini l'irruenza di fare senza pensare...sarà tipico del genere maschile...per fortuna la mia educazione mi ha portata a riflettere sulle cose prima agire. Dovreste ponderare anche voi. E il mio ciuffo? Credo sia arrivato il tempo di tagliare i miei capelli. Troppo lunghi da tenere sotto la cuffia...a malincuore cercherò una forbice..."
Mi avviai verso la piazzetta all'interno del maniero. Lì avrei trovato qualcuno che potesse rispondere alle mie domande...
Uscii all'aperto e notai un vociferare agitato . Mi fermai a guardare la scena. Un miscuglio di uomini e donne innervositi...
Mi affiancai ad una donna e le chiesi:
"signora, è successo qualcosa di grave?"

Talia 04-05-2011 10.32.47

Mi afferrò la mano un secondo prima che mi allontanassi... un gesto tanto rapido quanto inatteso così, con il cuore inspiegabilmente accelerato, mi voltai di nuovo verso di lui.
Le sue parole mi lasciarono perplessa... non capivo che cosa volessero dire, sebbene avessi la netta sensazione che stesse disperatamente cercando di dirmi qualcosa...
I miei occhi si allargavano ad ogni parola, ad ogni pausa... quasi attendessi inconsciamente qualcosa, ma temessi quel momento... o forse temevo lui?
Poi, all’improvviso, una voce lo interruppe.

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 30113)
In quel momento qualcuno giunse dall’altra parte del corridoio e vide Icarius che stringeva la mano di Talia.
“Va tutto bene, Talia?” Chiese Matthias avvicinandosi ai due.

Mi voltai appena verso quella voce, poi tornai a guardare mio marito...
“Non lo so...” mormorai in risposta alla domanda di Matthias, fissando Icarius sempre più intensamente.

Lady Dafne 04-05-2011 19.30.50

Mi svegliai che era mattina, avevo dormito tutta la notte su quella poltrona. Ero tutta indolenzita.

"Chissà dove sei ora Pasuan! Chissà se stai bene... chissà se... chissà se mi pensi ancora..."

Mi rinfrescai, mi pettinai e mi cambiai d'abito. Misi un vestito color blu

"Accidenti, con questa pancia che cresce mi dovrò cucire un nuovo vestito. Andrò a vedere se trovo qualche nuova stoffa su all'emporio"

Uscii di casa e mi diressi verso la cittadella. Passai sotto la torre carceraria, guardai su

"Pasuan dove sei? Io ti penso sempre e ti aspetto. Torna presto da noi"

Rimasi lì con la testa rivolta alle piccole finestrelle delle carceri...

Guisgard 04-05-2011 19.36.41

Guisgard sorrise a quella monaca.
“Perdonate, sorella... disse divertito “… ma mi hanno insegnato a non fissare troppo una monaca, per non attirarmi le ire dal Cielo! Ora, però, che mi fate notare il giusto colore dei vostri bellissimi occhi, beh, devo dire che mi sarà difficile riuscire a non fissarli con l’attenzione che meritano!”
Le fece l’occhiolino ed aggiunse:
“Mi spiace di avervi indisposta, sorella… avrei voluto invitarvi per una passeggiata in campagna, dove mi attende una vecchia faccenda da risolvere… peccato, perché la vostra compagnia mi avrebbe assicurato un occhio benevolo dall’alto. Vorrà dire che sarà per un’altra volta! I miei saluti, sorella!”
I due si separarono e Llamrei raggiunse il centro della cittadella, dove fu incuriosita dall’agitazione che animava la gente.
“Il capitano Monteguard ha fatto incarcerare due uomini…” rispose la donna alla quale la monaca aveva chiesto notizie “… sembra si tratti di un cavaliere e di un cadetto… non è ancora chiaro cosa sia accaduto, ma il capitano era molto contrariato…”

Guisgard 04-05-2011 19.49.51

Mentre Dafne fissava malinconica e preoccupata la torre delle prigioni, notò un cavaliere che si avvicinava all’ingresso delle segrete.
“Qui non si passa, cavaliere!” Disse fermandolo la sentinella.
“Che diavolo ti prende, Marten? Non riconosci più nemmeno gli amici ora! Forse sei da troppo tempo a fare la guardia a questo posto!” Esclamò Finiwell.
“Ah, sei tu… cosa cerchi da queste parti?”
“Cos’è la storia che ho udito? Hanno davvero arrestato Pasuan?” Domandò.
“Già e con lui è finito al fresco anche un giovane cadetto.”
“Si, ho sentito…” annuì Finiwell “… ora ascolta, lasciami passare, voglio far visita a quei due… sono miei compagni.”
“Niente da fare, nessuna visita ai prigionieri! Ordini del capitano!”
“Avanti, non fare storie…” replicò Finiwell “… sarà solo un istante…”
“Mi spiace.”
“Vedo che hai già dimenticato gli innumerevoli favori che ti ho fatto!” Esclamò Finiwell. “Bell’amico!”
“Non dipende da me… sono gli ordini.”
“Già, come quando non ti concessero quella licenza per tornare da tua moglie… chi le portò le medicine per i bambini? Chi accompagnò il tuo figlioletto dal medico in tua assenza? E chi prese a calci il dottore quando si rifiutava di visitarlo nel cuore della notte?”
“E sia…” sbuffò la sentinella “… ma, mi raccomando, solo pochi istanti…”
“Contaci, amico!” Ridendo Finiwell.

Guisgard 04-05-2011 20.08.27

Prima la voce di Matthias, poi le parole di Talia.
“Non lo so…”
Parole che colpirono Icarius.
Forse per l’apparente freddezza, forse per quel distacco nel pronunciarle.
“Non lo so…”
Perché? Si domandava Icarius.
Temeva davvero che lui potesse farle del male?
Si sentiva dunque in pericolo quando lui le stava vicino?
“Non lo so…”
Lasciò allora quella mano e si ritrasse di qualche passo.
“Stai bene, Talia? Sono qui io.” Disse Matthias avvicinandosi.
Icarius per qualche istante fissò Talia, per poi chinare il capo.
“Lady Talia qui è al sicuro…” mormorò, senza però mai guardare il nuovo arrivato “… più al sicuro di qualsiasi altra donna del ducato…”
La fissò un’altra volta e poi si avviò verso la fine del corridoio.
“Certo che è al sicuro…” disse ad alta voce Matthias “… sono qui per proteggerla!”
Icarius si voltò verso di lui.
I due si scambiarono allora un lungo ed inquieto sguardo.
“Già… ora si sentirà più al sicuro…” rispose Icarius, per poi andare via.

cavaliere25 04-05-2011 21.14.06

Guardai Pasuan e dissi ora amico mio che ci succederà quanto tempo resteremo rinchiusi in questa fredda cella io voglio uscire mi sento un animale in gabbia dobbiamo trovare un modo per uscire da qui se no sarà la nostra fine e aspettai un suo commento mentre mi appoggiai al muro davanti alle sbarre

Lady Dafne 04-05-2011 21.14.28

Ascoltai quel cavaliere parlare con la sentinella che montava la guardia al cancello davanti le prigioni. Mi sembrava di conoscerlo, sì ricordavo, doveva chiamarsi Finiwell. Aveva convinto la guardia, stava per entrare.
Mi misi a correre, per quanto potevo nel mio stato, e lo chiamai

"Cavaliere, cavaliere, aspettate vi prego. Devo parlarvi!" dissi mentre l'alabarda della guardia si poneva tra me e Finiwell impedendomi di raggiungerlo. Mi arrestai ma continuai a parlare

"State andando da Sir Pasuan? E' colpa mia se è rinchiuso lì, assieme al giovane cadetto mi ha salvato da tre malintenzionati. Vi prego, fate ciò che è in vostro potere per farlo uscire di prigione. E' un uomo buono e giusto, si sta prendendo cura di me e di questo bambino che sta per nascere. Vi prego, fate qualcosa". Mi si riempirono gli occhi di lacrime che poco dopo iniziarono a rigarmi il viso. Misi una mano tra i capelli e levai uno dei pettinini lavorati che ornavano l'acconciatura, poi lo avvolsi nel mio fazzolettino e porsi il pacchettino a Finiwell.

http://img109.imageshack.us/img109/4657/pettine.jpg

"Vi prego Signore, date questo al prigioniero, dite che glielo manda lady Dafne come pegno del.... suo amore! Ditegli anche che deve fare in modo di uscire prima che questa cratura venga al mondo. Lui deve essere presente come lo sarebbe un vero padre".

Mi voltai e me ne andai prima che il mio pianto singhiozzante si palesasse.

llamrei 04-05-2011 22.09.18

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 30131)
“Il capitano Monteguard ha fatto incarcerare due uomini…” rispose la donna alla quale la monaca aveva chiesto notizie “… sembra si tratti di un cavaliere e di un cadetto… non è ancora chiaro cosa sia accaduto, ma il capitano era molto contrariato…”

"Incarcerare? Per quali colpe sono stati accusati? ...... Mi potete indicare chi è, tra questi uomini, il capitano Monteguard?"
Senza attendere risposta dalla donna mi avviai verso colui che sembrava essere il capo.
"Capitano"...."CAPITANO" gridai più forte. "Capitano, mi è giunta voce che avete catturato ed incarcerato due uomini. Posso conoscerne il motivo? Vorrei offrire loro una preghiera..." speravo di essere stata convincente. Volevo arrivare ai due uomini per chiedere notizie in merito a questa oscura storia. Chissà forse avrei trovato la cima della corda...o solo un buco nell'acqua....

Guisgard 05-05-2011 01.21.44

Finiwell fissò e Dafne e sorrise.
“Ma certo…” disse “… avrei dovuto immaginarlo…”
Prese poi il pacchetto che la ragazza gli aveva chiesto di portare a Pasuan.
“Aspettate!” La chiamò. “Aspettate, damigella…” raggiungendola “… io porterò questo al vostro Amico…” sorridendo “… però credo che la faccenda sia alquanto seria… il capitano sembra molto in collera e forse solo il duca potrebbe farlo tornare sui suoi passi… comunque ora andrò da lui” aggiunse “e gli porterò il vostro dono, insieme alle vostre parole…”
La salutò e tornò verso le prigioni.
Qui, intanto, Pasuan e Cavaliere25 erano rinchiusi in una delle celle.
“Cerca di non pensarci, ragazzo…” disse Pasuan steso sulla brandina “… meglio attendere qui tranquilli, o finiremo col metterci in guai ancora più grossi…”
“L’ho sempre detto che le donne sarebbero state la tua rovina!” Esclamò una voce dall’altra parte delle sbarre.
“Che mi prenda un colpo!” Esclamò Pasuan. “Finiwell!”
“Già…” annuì questi “… vedo che non posso lasciarti da solo, che subito finisci nei guai!”
“Risparmiami la predica…”
“Tranquillo, immagino ci avrà già pensato il capitano.”
Pasuan gli lanciò un’occhiataccia.
“Comunque devo dire che è davvero molto carina…” sorridendo Finiwell “… non c’è che dire, ottima scelta, amico mio!”
“Cosa vuoi dire?” Domandò Pasuan.
Per tutta risposta Finiwell gli lanciò il pacchetto di Dafne.
“Questo è un pegno del suo amore.” Disse poi facendogli l’occhiolino.
“Dafne…” sospirò Pasuan, mentre fissava il dono della ragazza nel fazzoletto.
“E cerca di non fare altre sciocchezze, visto che presto qualcuno ti chiamerà papà!”
“Non è come credi…” mormorò Pasuan.
“Avrai tempo di spiegarmi ogni cosa appena uscirai.”
“Già… chissà quando…” fece Pasuan.
“E tu come te la passi, ragazzo?” Chiese poi Finiwell a Cavaliere25. “Non dovevo lasciarti solo con questo tiratardi di Pasuan! Questa prigione non è un posto adatto a te.”
http://www.comune.vicopisano.pi.it/t...a-prigioni.jpg

Guisgard 05-05-2011 01.32.44

“Quegli uomini, un cavaliere ed un cadetto, sono accusati di negligenza, sorella.” Disse Monteguard a Llamrei. “La sicurezza del ducato, di sua signoria e di noi tutti dipende dal valore e dall’impegno dei nostri cavalieri. Su questo c’è poco da discutere. Però il conforto della Fede non va mai negato” aggiunse “e chissà che qualche preghiera non illumini le loro coscienze riguardo ai propri doveri. Avete il permesso di recarvi dai prigionieri, sorella.”
Chiamò allora una delle guardie e diede ordine di accompagnare la monaca dai due prigionieri.

Talia 05-05-2011 02.27.10

Lo guardai allontanarsi nel corridoio e, per qualche ragione, qualcosa nella sua figura mi colpì e mi fece male.
“C’era proprio bisogno che gli dicessi questo?” sbottai verso Matthias, senza riuscire a trattenermi.
Alzai quindi gli occhi sull’amico e incrociai il suo sguardo... uno sguardo che non lasciava dubbi circa ciò che pensava...
Mi allontanai da lui di qualche passo, respirando forte... mi massaggiavo la mano che Icarius aveva stretto e intento riflettevo su mille e più cose, su mille e più dettagli...
Poi un ricordo lontano fece breccia nella mia mente..

Guardavo il cerchietto di teneri rami intrecciati ardere tra le fiamme del rudimentale falò mentre la luce di quell’improvvisato fuoco si rifletteva nei miei occhi, il crepitare basso cullava la mia mente e i miei pensieri.
Lentamente alzai gli occhi oltre le fiamme ed osservai il ragazzino di fronte a me...
“Questo è un giuramento vero...” dissi.
Anche lui alzò gli occhi e li puntò nei miei.
“Si!” annuì “Un giuramento fatto con il fuoco è un giuramento per sempre!”
Sorrise e io feci lo stesso.
Il cerchietto legnoso, che fino ad un istante prima aveva stretto insieme i nostri polsi, si esaurì in un ultimo crepitio e il fuoco bruciò più piano.
“Adesso siamo davvero amici!” dissi ancora “Da adesso in poi niente ci separerà più!”
“Da adesso in poi...” mi corresse lui “La nostra amicizia sarà indissolubile e io la proteggerò verso chiunque la minaccerà... e proteggerò te, a qualsiasi costo!”

Per un istante le fiamme di quel lontano fuoco bruciarono di nuovo nei miei occhi...
Mi voltai quindi verso Matthias e lo fissai per un attimo, poi mi avvicinai di qualche passo.
“Mi dispiace!” dissi lentamente “Perdonami. E’ che... non so, lui mi sembra così cambiato in questi ultimi giorni... non so più chi sia, non so che cosa pensare... una parte di me vorrebbe tanto credere che vi sia qualcosa di nuovo in lui, ma l'altra parte ha talmente paura... e sono così confusa!”
Mi passai una mano sulla fronte, come cercando di calmare quel tumulto di sensazioni che mi straziavano il cuore, feci una breve pausa, poi sospirai...
“Anche se non è la sola cosa che mi preoccupa...” ammisi, quasi a voler cambiare discorso. Esitai un attimo, poi chiesi “Ricordi il nostro giuramento di eterna amicizia, Matthias? Ci credi ancora?”

Guisgard 05-05-2011 02.54.43

Matthias la guardò negli occhi e poi si avvicinò per abbracciarla.
“Quel giuramento…” disse “… è vivo più che mai nel mio cuore… e proteggerti è ciò che più desidero… occuparmi di te… per sempre…” aggiunse.
Tornò a fissarla.
“Sono giunto qui da Sygma per starti accanto…” continuò “… ho percorso miglia e miglia per… per la tua felicità… nulla mi sta più a cuore…” attese qualche istante “… questo posto non è fatto per te… sono così diversi da noi qui… e quell’uomo… quell’uomo probabilmente vede il vostro matrimonio come l’unica possibilità per tenere in piedi l’unione fra la sua terra e Sygma! Ha paura. Paura di perdere il suo potere, ora che quel barone gli si è rivoltato contro. Tutto il suo interesse è una finzione, un gioco! Vieni via da tutto questo, Talia… torniamo a Sygma e saremo di nuovo liberi. Il tempo della nostra sottomissione a questa gente è finalmente finito!”

Talia 05-05-2011 03.35.45

Chinai la testa e sorrisi... ero felice che almeno lui capisse, felice che almeno lui non mi volesse lasciare sola...
Ma ciò che disse dopo stonò alle mie orecchie.
Alzai in fretta gli occhi e lo fissai incredula...
“Ma che cosa stai dicendo?” mormorai “Come puoi dirmi queste cose in questo momento? Andarmene, lasciare Capomazda, tornare a Sygma con te... se facessi queste cose adesso sarebbe come condannare questa città alla rovina, perché nessuno qui potrebbe fronteggiare la rivolta di Sygma compatibilmente a quella di Cimarow...”
I miei occhi si velarono appena e io feci qualche passo indietro, allontanandomi da lui...
“E comunque...” proseguii “Se anche le cose non stessero così, io non vorrei andarmene da qui. Non me ne andrò... almeno finché non sarà lui a mandarmi via! E tu, tu che sei il mio migliore amico, avresti dovuto capirlo questo: io sono stata davvero innamorata di lui... e anche se adesso sono spaventata e confusa, anche se adesso non so più che cosa provo, lui resta mio marito e io condividerò la sua sorte, qualunque essa sia!”
Sentivo gli occhi bruciarmi pericolosamente... mi sentivo ferita dalle parole insensibili e campaniliste di Matthias... e iniziai a chiedermi chi fosse quell’uomo che mi stava davanti e dove fosse finito il ragazzino scanzonato con cui ero cresciuta.

Guisgard 05-05-2011 04.11.31

“La stessa sorte!” Disse Matthias stringendole le braccia. “Cosa c’è qui che ti lega a questa vita? Lo sfarzo di queste corti? La fama della loro aristocrazia?”
Allentò poi quella presa.
“Hai detto che un tempo l’amavi…” mormorò “… ma amavi un volto, un ritratto… ora hai compreso chi sia veramente quell’uomo… Talia, io… io non comprendo… ma ti sento lontana, diversa… e non accetterò questa tua scelta… almeno fino a quando non capirai davvero i tuoi sentimenti… solo se mi dirai di amarlo io… io rispetterò la tua decisione… ho giurato di proteggerti…” aggiunse “... anche da te stessa, se necessario… e lo farò, qualsiasi cosa accada… ricordalo sempre…”


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