Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 09-10-2013 17.19.20

Guardai in giro al salone..vuoto e la finestra spalancata...le tende svolazzavano al vento e mi affacciai per vedere se era entrato qualcuno di nascosto nella dimora e poi uscito furtivamente...quasi mi venne in mente Azable.
Mi voltai per chiamare Madama Irene quando intravidi in penombra una figura...cercavo di metterla a fuoco nella fievole luce e dentro me stessa mi ripetevo di stare calma.
Mi avvicinai di più per vedere chi fosse..."Siete voi, Madama Irene...che strano mi era sembrato qualcuno suonasse questo clavicembalo e ho trovato le finestre aperte" e osservavo la figura.

Eilonwy 09-10-2013 17.29.35

Bussai alla porta dello studio di mio zio.
Attesi che mi disse di entrare o che mi aprisse la porta.

Guisgard 09-10-2013 17.49.11

Madama Fleur-de-Lys e Cestia prepararono ad Eilonwy quanto da lei richiesto.
La giovane così restò per un po' in quel meraviglioso bagno rivestito da maioliche di Amalfi, marmi di Carrara e mobili ad intarsio di gusto barocco.
L'ambiente era poi ingentilito dalle essenze esotiche del sandalo, dell'ambra malese e della vaniglia del Madagascar.
E così, rilassata, Eilonwy si lasciò avvolgere da quelle delicate sensazioni.
Poi raggiunse suo zio che era in biblioteca.
Ed egli le disse di entrare.

Eilonwy 09-10-2013 18.35.26

Aprì lentamente la porta, che era stata fatta con l'ebano del Madagascar.
Vidi mio zio Nicolò seduto nella sua poltrona di velluto rosso e un uomo seduto, nella parte opposta, su una poltrona di cuoio.
Richiusi la porta alle mie spalle e feci un leggero e timido inchino.

Guisgard 09-10-2013 19.21.50

Altea parlava a quella figura, ma essa restava immobile e silenziosa, quasi protetta dall'incerta penombra che l'avvolgeva.
Le tende continuavano a volteggiare sotto il soffio del vento, diffondendo in tutta la stanza un'aria che pareva rinfrescarsi sempre più.
Poi uno scroscio di pioggia e in un attimo l'acqua finì per bagnare i vetri e i mobili più esposti alle finestre spalancate.
“Vi stavo cercando, milady...” disse all'improvviso quella figura “... dove eravate?” Era la voce di Azable. “Sta cominciando a piovere... sarà meglio chiudere tutte le finestre.” Aggiunse.
La figura avanzò allora verso di lei, abbandonando la penombra e mostrandosi finalmente ad Altea.
Era madama Irene e non Azable.
http://images.movieplayer.it/2009/04...lie-112445.jpg

Clio 09-10-2013 19.26.48

Lessi il biglietto tutto d'un fiato, con la rabbia che saliva ad ogni parola.
Cosa si aspettava da me? Che scoprissi Mirabole in un giorno?
Quando tutte le guardie del regno non ci riuscivano?
Mi accorsi di Roberto quando fu a un passo da me, alzai gli occhi dal foglio per posarli nei suoi.
Sorrisi alle sue parole.
Ma prima che potessi rispondere, arrivò Selenia, e mi affrettai a distogliere lo sguardo da suo marito.
In quel pomeriggio fuori dal tempo, avevo dimenticato anche lei.
Citazione:

“Addirittura.” Arrivando all'improvviso Selenia. “Devo quindi essere io gelosa del mio maritino? Visto che a lui stanno tanto a cuore le sorti amorose di sua cugina.” Sorridendo.
“Beh, è mia cugina e devo essere vigile.” Ridendo Roberto. “A meno che non voglia maritarla al primo venuto.”
“Si, in effetti potresti presentarla a qualche giovane dell'alta società cittadina.” Annuì Selenia. “Ma temo che ciò sia complicato se ogni volta non perdi occasione per starle vicino. Dopotutto deve anche avere un po' di libertà questa ragazza. Dico bene, vero?” Rivolgendosi poi a Clio.
"In verità, Milady.. Mio cugino mi conosce molto bene, e con lui posso essere me stessa, senza cerimoniale o etichetta, e non conosco libertà maggiore.." Sorrisi "..mi rincresce di avervelo tenuto lontano.. Non fatevi idee sbagliate su di me, siamo cugini, suvvia.. E anche se così non fosse, non potrei mai competere con voi.." sorrisi "Quanto al resto.. Beh, non credo che potrei trovare marito qui a Sygma.. Voi due siete fortunati.." guardando Roberto per un breve momento "..ma a me é stato insegnato che l'amore, in un matrimonio è solo una piacevole possibilità.. E che l'unica cosa che conta è il lignaggio o le alleanze, la politica.. Tutto questo temo che mi porterà lontano da qui.. Dato che a quanto pare, il mio destino è nelle mie mani.. Potrei persino dimenticare chi sono e sposarmi per amore...".
Restai in silenzio, per non sentire la fitta che mi trapassò il cuore.
"Ma non è da me, il dovere prima di ogni cosa.. Ora più che mai..." Sospirai.
Non mi sarei mai sposata per amore, l'unico uomo con cui avrei passato volentieri la vita sarebbe stato accanto ad un'altra.
C'erano molte cose che non potevo dire, nemmeno a Roberto, per quanto lui avesse la capacità di leggermi nell'anima.
"E quanto a te, caro cugino.." Dissi, tornando a sorridere "Non era uno spasimante sta tranquillo, ma uno scocciatore.. È Misseri... Vuole che vada da lui al più presto.. Ma non ho intenzione di correre ad un suo cenno, per la miseria..".
Mi voltai verso Selenia.
"Stavamo per fare una gara, e vostro marito mi batterà senza dubbio.. Volete restare con noi?" Dissi, sorridendo.

Guisgard 09-10-2013 19.27.14

Eilonwy entrò così nella stanza, salutando con un delicato inchino.
“Vieni avanti, cara...” disse suo zio “... tanto qui abbiamo finito... potete andare, signor Fieri.” Rivolgendosi all'uomo che era nella stanza con lui.
“Ero qui col mio segretario...” spiegò Nicolò alla ragazza, appena Fieri uscì “... stavamo sistemando gli ultimi dettagli del contratto che ho stipulato col vescovo. Prima vi era il Priore Adamo, l'inviato di Sua Grazia, per il contratto. E appena è andato via ho subito fatto chiamare il signor Fieri per sistemare ogni punto del documento.” Fissò la fanciulla. “Ma sei un vero splendore, mia cara! Un incanto! Farai innamorare tutta Sygma temo!” E sorrise.

Altea 09-10-2013 19.40.25

Sobbalzai, sentivo i tuoni, lo scroscio della pioggia....e poi le finestre che sbattevano..ma più di tutto...fu la voce di Azable..si era la sua...volevo urlare.
Ma poi, improvvisamente, vidi Madama Irene...ma come...avevo avuto una visione? E il suono del clavicembalo?
Mi guardai attorno...ma che mi stava succedendo?
Non risposi nulla...ero sconvolta da quel posto, corsi verso la porta di uscita e senza pensarci due volte uscii e corsi sotto la pioggia fino alla dimora del Cavaliere e bussai alla porta..."Apritemi sono lady Altea".
Dovevo parlare di questo con lui...non potevo essere impazzita.

Eilonwy 09-10-2013 19.44.53

Risi e incominciai ad arrossire (come al solito).
"Oh caro zio..." lo abbracciai "...a me basterebbe soltanto far innamorare il Cavaliere d'Altafronte! Lui è il mio faro e il mio Sole. Comunque andrò per gli allenamenti da domani! Ogni giorno tranne di Domenica, che è giorno di preghiera." dissi serenamente.
Gli sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia.
"Grazie ancora per avermi fatto venire in questa meravigliosa città!".

Guisgard 09-10-2013 19.53.08

“Oh, che assurdità...” disse ridendo Selenia a Clio “... non siate sciocca... non sono certo gelosa di voi. E poi la gelosia è un sentimento così borghese, molto prossima all'invidia. Oh, di certo non ne nutro verso di voi, mia cara.”
Ma proprio in quel momento cominciò a piovere.
I tre così rientrarono in casa.
“Credo che si dovrà rinviare la nostra gara...” mormorò Roberto.
Ad un tratto, però, una carrozza si fermò davanti al cancello di Palazzo Fiosari.
Recava lo stemma dei de' Gufoni.
“E' la carrozza del capitano de' Gufoni.” Fece Roberto.
Ma dal veicolo non scese nessun membro di quella famiglia.
Poco dopo i domestici annunciarono una visita.
Erano Riano de' Binardi e sua figlia di Sara.
“Cosa volete voi?” Chiese loro Selenia.
“Sono qui per una questione d'onore, milord...” disse Riano a Roberto “... mio figlio Francesco è scappato via all'improvviso... siamo usciti a cercarlo e abbiamo saputo che ci sarà un duello fra voi e mio figlio... un duello che si terrà fra due giorni...”
“Si, è così.” Annuì Roberto. “Ebbene?”
“Sono qui per scongiurarvi di annullarlo, milord...”
“Impossibile.”
“Voi siete un abile tiratore, mentre mio figlio non ha mai sparato neanche ad un animale. E' una lotta impari.”
“Doveva pensarci prima di offendermi.”
“Vi supplico...”
“E' una questione d'onore.” Sentenziò Roberto.
“E' onorevole sparare ad un ragazzo?” Intervenne Sara.
“Ha pressapoco la mia età.” Rispose Roberto.
“Ma lui non sa usare le armi!” Fece Sara. “Sparare ad un rivale praticamente inerme serve a salvaguardare il vostro onore?”
“Chi è causa del suo mal” replicò Fiosari “pianga se stesso.”
“Come fate ad avere la carrozza del capitano de' Gufoni?” Domandò Selenia, come se quella sua curiosità fosse la cosa più importante in quel momento.
“E' stata lady Talia, la moglie del capitano, ad offrircela.” Rispose Riano.
“Comunque perdete il vostro tempo, signore...” scuotendo il capo Roberto “... il duello si terrà regolarmente nel giorno e nell'ora stabiliti.”

Clio 09-10-2013 23.48.11

Sorrisi a Selenia, lieta che non mi fosse nemica.
"No, in effetti nemmeno io invidierei me stessa..." sussurrai quasi, mentre le prime gocce di pioggia inumidivano il giardino.
"Già, dovremo rinviare.." Assentii.
Così, rientrammo in casa e poco dopo una carrozza si fermò davanti al palazzo.
Restai in silenzio per tutto il tempo.
Alzavo di tanto in tanto lo sguardo verso Roberto, quasi temessi che qualcuno si accorgesse dell'effetto che avevano su di me quel tono della sua voce e quello sguardo, così decisi.
Eppure, sapevo che avevano ragione.
Non era un duello alla pari, tanto più che Francesco non era nemmeno nobile.
Stavo per dire qualcosa, ma avevo promesso a Roberto che sarei stata al mio posto.
"Permettete, un momento?" Dissi, rivolta ai due Binardi.
Mi alzai e mi avvicinai a Roberto, guidandolo delicatamente con una mano perché si voltasse verso di me.
Quando fu davanti a me, alzai lo sguardo e sussurrai "..potresti concedergli una grazia.. No, non intendo annullare il duello... Ma potresti cambiare l'arma e far finire il duello al primo sangue.. Vinceresti ugualmente, salvando l'onore, ma sembreresti magnanimo e non crudele.. I duelli infondo sono faccende da nobili.. A questi uomini non importa dell'onore, ma della vita" abbassai lo sguardo "..non intendo intromettermi, ti ho promesso che sarei stata al mio posto.. Era solo il mio pensiero..".
Mi accomiatai con un cenno del capo senza staccare gli occhi da quelli di Roberto, e tornai a sedermi.

Guisgard 10-10-2013 00.16.27

“I duelli non sono cose da nobili” disse Roberto a Clio “ma da uomini. E' il barlume della civiltà che illumina le tenebre di un mondo altrimenti selvaggio. Se non ci fosse questa cavalleresca regola che custodisce onore e dignità, allora tutti potrebbero tutto, infischiandosene del rispetto e della libertà altrui. Quel ragazzo merita una lezione. Si, probabilmente sarà una lezione definitiva, ma servirà ad altri come lui affinchè in futuro rispettino il ruolo e il posto che compete ad ognuno di noi in questa società.” Guardò poi il vecchio de' Binardi e sua figlia. “Vostro figlio per troppo tempo ha abusato della clemenza degli uomini del mio rango. Ora dovrà affrontare da uomo ciò che ha causato il suo essere stolto.”
“Già una volta” fece Riano de' Binardi “ho perduto qualcuno che mi era caro come un figlio a causa di una faccenda simile. Perdonatemi, ma per me è inconcepibile come si possa salvaguardare il proprio onore se si affronta un avversario del tutto incapace di difendersi.”
“Caro signore, ascoltatemi...” mormorò Roberto con freddezza “... un duello non deve essere giusto, ma esemplare. Deve cioè sancire un verdetto, ripristinare qualcosa che è stato violato. I contendenti impugnano le medesime armi e ciò consente di avere a quelli come voi e vostro figlio, per una volta, la stessa possibilità che spetta a chi invece vi è superiore per nascita. Comunque... mia cugina mi ha fatto una richiesta ed io sono solito accontentarla in tutto... avvertite vostro figlio che l'arma scelta per il duello non sarà più la pistola, ma la spada. Resterà tuttavia immutata la regola. La contesa sarà all'ultimo sangue come richiede l'affronto subito. E' tutto.”
“Pistola o spada cambia poco...” disse Riano “... mio figlio non sa usare nell'una, né l'altra.”
“E' tutto.” Sentenziò Roberto. “Non ho altro da aggiungere.” E si voltò a fissare Clio.

Guisgard 10-10-2013 00.24.20

Nicolò sorrise a quelle parole di Eilonwy.
“Eh, mia cara, vedo che il nostro cavaliere ti ha colpito molto. Ma bada di non idealizzarlo troppo. Del resto sappiamo molto poco sul suo conto. E' molto ricco, certo, ma per il resto ignoriamo praticamente tutto di lui. Di cosa si occupa per vivere, ammesso che abbia un'occupazione e non viva solo delle sue favolose ricchezze. O di quale terra è originario.” La fissò, per poi accarezzarla. “Magari, se vorrai, potrei fare delle ricerche su di lui. Magari scopriremo un po' di più della sua misteriosa vita. Cosa ne pensi?”

Clio 10-10-2013 00.43.15

Abbassai lo sguardo, poi mi alzai nuovamente.
"Non sapevo di avere tutta questa influenza su di te.." Sorrisi a Roberto "Non intendo contestare le tue decisioni, comunque vada, ti appoggerò.. però non capisco.. perché cambiare l'arma se le regole sono invariate? Io dicevo di cambiare perché con la spada è più facile capire il primo sangue.. Tutto qui.." Sorrisi, non mi dispiaceva affatto l'idea di vederlo combattere "..non che mi dispiaccia, intendiamoci.. È un'ottima scelta.. Infondo, eravamo andati dai Binardi per comprarne una.." Sorrisi.

Guisgard 10-10-2013 00.46.49

La pioggia cadeva giù fitta e in lontananza si udivano i tuoni, sempre preceduti dal chiarore dei lampi che squarciavano il cielo della sera.
Altea era giunta davanti alla dimora del Cavaliere di Altafonte, bussando al portone per farsi aprire.
Ma nessuno giungeva ad aprire.
Intanto la pioggia aumentava d'intensità.
Poi, ad un tratto, tutto cominciò a girare in modo confuso attorno ad Altea, fino a quando cadde a terra priva di sensi.

Altea correva sotto la pioggia, mentre il resto della città appariva vuota e silenziosa...
Solo il rumore della pioggia battente, il sibilo inquieto del vento e il boato dei tuoi lontani...
Raggiunse allora la casa di Altafonte e trovandovi la porta aperta vi entrò...
Chiamò il cavaliere e le sue guardie, senza però udire risposta...
Fino a quando le apparve un'ombra...
Poi un'altra...
E un'altra ancora...
“Vi attendevo, milady...” disse una di quelle ombre che in un attimo assunse le sembianze di Azable...

Altea si svegliò di colpo.
Ansimava ancora per lo spavento causatole dal sogno.
Fu in quel momento che si accorse di essere in un letto.
E accanto al letto vi era un uomo magro che la fissava.
http://i20.photobucket.com/albums/b2...ankenstein.jpg

Guisgard 10-10-2013 00.58.21

“Infatti non vi è differenza.” Disse Roberto a Clio. “Per me una vale l'altra. Intendo dare a quel tipo una lezione esemplare e l'arma scelta mi è del tutto indifferente.”
“Certo!” Esclamò Sara. “Tanto che differenza fa, vero? Sapete benissimo che con una pistola o con una spada cambia poco per mio fratello! Parlate di onore, ma siete solo un vigliacco!”
“Sara, calmati.” La riprese suo padre.
“Uscite da casa mia.” Fece Roberto. “E ringraziate il Cielo di essere una ragazza.”
“Certo, l'onore vi vieta di battervi con una donna!” Con rabbia Sara. “Ma non di affrontare un uomo che non sa neanche impugnare un'arma! Si, siete un vigliacco!”
“Uscite ora!” Gridò Roberto.
“Deve esserci una Giustizia Superiore” fissandolo Riano “che dia voce a chi non ne ha.”
“Infatti.” Annuì Roberto. “Per la giustizia io ucciderò vostro figlio. Ed ora andate.”
Riano e Sara allora lasciarono quella casa.
“Che gente...” scuotendo il capo Selenia “... prima vogliono la parità e i nostri privilegi, poi quando hanno la possibilità di affrontarci alla pari protestano e chiedono clemenza... come possono esistere essere simili?”
“In verità” mormorò Roberto “il mio non è solo un atto dettato dall'onore, ma anche da una giusta causa.”
“Ossia?” Chiese Selenia.
“Sono convinto che Mirabole sia uno dei de' Binardi” rispose Fiosari “ed io ucciderò uno di loro, facendo un favore alla mia terra.” Si voltò a fissare Clio. “E magari farò un favore anche a te, cugina.” Sorridendole.

Eilonwy 10-10-2013 08.11.45

"Mi pare un'ottima idea, caro zio" dissi sorridendogli.
Così avrei saputo di piu' sul suo conto e non correre il rischio di innamorarmi della persona sbagliata.
Quel giorno, però, anche se stava piovendo e c'erano i fulmini, ero serena e felice come non mai.

Talia 10-10-2013 08.53.55

Sospirai appena...
poi piano mi chinai sull’inginocchiatoio del confessionale...
vedevo qualcuno muoversi piano oltre la grata che ci separava...
esitai solo per un istante...
“Padre...” iniziai poi a dire, piano “Per la verità, Padre, io non ero venuta qui per confessarmi... no, io... io ero venuta qui per parlarvi. Ho bisogno di parlarvi di tante cose... sono così confusa... così in difficoltà...”
Sospirai...
“Nessuno mi conosce da così tanto tempo come voi, Padre Roberio... mi conoscete da quando ero piccola...” proseguii poi “Conoscevate sia me che Jacopo quando eravamo solo dei ragazzini... e conoscevate a quel tempo anche i de’ Binardi, i tre figli del vecchio Riano...”
sospirai...
“E ricorderete, certo, quella storia... quella brutta storia su uno di loro... su...” mi torcevo le mani sempre più, qualcosa dentro di me tremava mentre le parole uscivano così, senza che le potessi controllare “Quella brutta storia su... su Guisgard...”
Tacqui e chiusi gli occhi a quel nome, chinando la testa.
Quel nome che per più di sette anni non avevo più pronunciato... che mi era stato proibito persino di pensare...
“Fu Jacopo a raccontarmi ciò che era accaduto...” ripresi poi a dire, in un sussurro “Mi raccontò di un delitto e di una fuga... mi raccontò tante altre cose orribili... e poi... poi della sua morte accidentale in quel fiume.”
Sospirai, tentando di dare voce a quell’angoscia che ormai mi opprimeva...
“Ed io... io gli credetti. Jacopo era suo amico, erano cresciuti insieme... non c’era ragione per cui mi mentisse su quella cosa... perciò io gli credetti. Con dolore, ma gli credetti. E da quel giorno, Padre Roberio, io ho creduto sempre a Jacopo... gli ho creduto tanto da giungere a sposarlo.”
Esitai solo per un istante, poi portai gli occhi sulla grata tentando di scorgere i tratti della persona celata al di là...
“Io so cosa voi pensate di lui... Jacopo non è perfetto... e, certo, oggi è molto cambiato da quando era un ragazzo. Adesso è rigido... per molti versi può sembrare intransigente, duro... ma io ero comunque sicura che non mi avrebbe mai mentito... ero sicura che non mi abbia mentito mai... ero sicura, fino ad oggi...”
Un brivido involontario mi percorse la schiena, scuotendomi tutta...
ed improvvisamente mi accorsi di avere paura.
Non avrei saputo dare un nome ed un volto e quella paura... eppure era così presente e viva che, quando ripesi a parlare, mi accorsi che anche la mia voce tremava...
“Sono stata dai de’ Binardi...” sussurrai “Ed ho parlato con loro... era tanto che non ne avevo occasione: Jacopo non me lo permetteva... ma oggi ci sono stata e... ed ho parlato con Sara... con Sara e con Riano... e...”
Di nuovo abbassai gli occhi...
“Io ho paura, Padre Roberio...” sussurrai “Non so più cosa credere ed ho paura... non so più chi sia mio marito... e, anzi, ora... ora... so che è terribile, Padre, ma... ma l’idea di rivedere Jacopo adesso mi terrorizza...”
La mia voce si spense in un tremito ed io rimasi lì, china, la testa bassa e gli occhi che bruciavano di dolore, di paura e di confusione... tremavo forte...

Clio 10-10-2013 12.08.09

Restai in silenzio ad ascoltare le suppliche colme di rabbia dei de'Binardi.
Mi morsi la lingua per non rispondere alla ragazza, non ero a casa mia, non potevo parlare senza essere interpellata, e Roberto se la cavava benissimo da solo.
Tuttavia restai sorpresa quando Roberto gridò loro di uscire, raramente lo avevo visto così, ma, infondo, io conoscevo il ragazzo più che il conte.
Quando se ne andarono, restammo solo noi tre nel grande salone.
Sorrisi alle parole di Selenia, e annuii "Non potrei essere più d'accordo.." Sorridendo, cominciava a starmi simpatica.
Quando Roberto nominò Mirabole, mi rammentai del biglietto di Simone Misseri.
"Già.." Sbuffai "..me ne stavo dimenticando con questa storia del duello.. Di certo con questa pioggia non andrò dal viceprocuratore.. E poi non saprei cosa dirgli.. Tuttavia, vorrei evitare che si irriti con me, per quanto mi disgusti pensare di dovermi curare del suo umore.. Posso chiederti un messo per mandargli un messaggio in cui gli dico che, a causa di questa pioggia, potrò andare da lui solo domani?" Chiesi.
"Anzi, a proposito di Mirabole... Sarà meglio riordinare le idee.. Allora, io scommetto che chiunque ci sia dietro sia legato a Capomazda, considerando che l'unico motivo per rubare quel quadro è il Fiore Azzurro.. In questo senso potrebbe avere senso un legame coi de'Binardi, anche se non lo saprei definire.. Ma da qui a capire chi sia Mirabole ce ne passa.. Anche perché non conosco bene questa città... Non c'è qualcuno.. Non lo so, qualcuno che viene da Capomazda, diventato abbastanza ricco da assoldare Mirabole, o abbastanza lesto da esserlo lui stesso? Se in più è anche legato ai de'Binardi abbiamo completato il giro.." Dissi, sorridendo a Roberto.

Altea 10-10-2013 14.55.48

Chiamavo e battevo al portone ma nessuno apriva, forse non vi era nessuno in casa...la pioggia iniziò a scrosciare forte e lampi e fulmini rendevano il cielo inquieto e selvaggio.
Il cuore iniziò a battere forte finchè iniziai a sentirmi male, tutto roteava attorno a me e persi i sensi.
E in quello stato confusionale fui colta da mille incubi...e apparve Azable che voleva riportarmi via con lui.
Mi svegliai di colpo..ero sudata e confusa, mi trovai in un letto e mi accorsi dopo un pò di un uomo anziano davanti a me.
Mi alzai lentamente dal letto, scossi il capo e riguardai di nuovo e l'uomo mi fissava..."Messere chi siete...ditemi che è successo e dove mi trovo?" e mi guardavo attorno.

Guisgard 10-10-2013 16.44.37

Roberto annuì a quella richiesta fatta da Clio per avere un messo da inviare a Simone.
Poi ascoltò attentamente il ragionamento della principessa di Crysa.
“In effetti” disse alla fine “il tuo ragionamento ha un filo logico sicuramente interessante... tuttavia alcuni punti non mi convincono del tutto... perchè, ad esempio, ritieni che c'entri Capomazda? Il mito del Fiore Azzurro, sebbene non conosciuto da tutti, non è specificatamente legato a Capomadza... e poi perchè credi che il tanto decantato valore di quel quadro dipenda solo ed esclusivamente dalla leggenda legata a quel Fiore? E' comunque un dipinto prezioso, opera di un artista affermato e che per i letterati romantici, per via del legame con Novalis, rappresenta una sorta di archetipo del loro pensiero culturale...”
“Che discorsi noiosi!” Esclamò Selenia.
“C'è però qualcuno che forse potrebbe illuminarci su alcune di queste cose...” fece Roberto, quasi indifferente alle parole di sua moglie “... è un uomo giunto qui molto tempo fa proprio da Capomazda... ha acquistato un'azienda agricola fuori città, tra le colline... praticamente è un filosofo che ha deciso di dedicarsi alla proprietà fondiaria... magari si potrebbe andare da lui... lo conobbi di sfuggita ad un pranzo a casa del console... il suo nome è Joseph Duon... un tipo decisamente eccentrico...”

Guisgard 10-10-2013 16.50.21

Quell'uomo, che solo la stanchezza e l'agitazione avevano spinto Altea a vederlo anziano, si avvicinò al letto ed offrì alla donna una tisana calda.
“Questa vi rimetterà in forze, milady...” disse “... siete stata un bel po' sotto la pioggia e i vostri abiti erano completamente bagnati... dentro” indicando la tisana “vi sono più di quindici erbe aromatiche e subito vi darà beneficio... non alzatevi, vi prego, altrimenti prenderete di nuovo freddo...”
E infatti, in quel momento, Altea si accorse di essere nuda sotto le coperte.
I suoi abiti bagnati le erano stati tolti.

Guisgard 10-10-2013 16.53.08

“Bene, allora.” Disse sorridendo Nicolò ad Eilonwy. “Ci rivolgeremo al miglior investigatore della città. Così, in modo discreto ma sicuro, avremo presto notizie sul nostro misterioso cavaliere.” Chiamò il suo segretario e diede ordine di cercare il più affidabile investigatore della città.

Altea 10-10-2013 17.23.48

L'uomo si avvicinò più a me, non era poi cosi anziano, e mi porgeva con voce gentile una tisana, era molto premuroso, e alle sue ultime parole trasalii.
Mi infilai sotto il letto con le coperte..."Ma siete impazzito? Ma porgetemi una qualsiasi veste, ma chi si è permesso di togliermi i vestiti...ditemi chi...e dove sono o vi getterò addosso la tisana bollente".
Ero a dir poco adirata...ma che cosa stava succedendo? Ero passata da un problema all'altro?

Guisgard 10-10-2013 17.40.31

Dopo quelle parole di Talia, il sacerdote dietro la piccola grata a forma di Croce restò in silenzio.
Un lungo ed indefinito silenzio, quasi scandito dai volti delle statue dei Santi che nell'incerta penombra delle cappelle parevano assumere fattezze e tratti di una sovrumana severità, come se fossero lì per giudicare tutta quella storia.
“Figliola...” disse infine il sacerdote “... è vero... conosco te e gli altri protagonisti di questa tragedia... vi conosco bene, da sempre... e in principio mi aveva stupito la tua premura verso il dramma dei de' Binardi... loro sono poco più che conoscenti per te... ma poi ho capito che il tuo malessere è un altro... la paura, il dubbio... temi di non poterti più fidare di tuo marito... sai, le persone raramente cambiano... ciò accade in casi particolari... davanti ad una conversione religiosa, o a causa di una grande tragedia vissuta... e naturalmente in seguito all'aver conosciuto l'Amore Vero... ma io so che tu ami tuo marito... è lui l'uomo che hai avuto sempre accanto... colui che è in grado di offrirti quanto chiedi... e anche lui ricambia questi tuoi sentimenti... io lo so bene... e forse sta solo cercando di proteggerti, di tenerti fuori da un qualcosa che lui, in cuor suo, sa di non essere né bello, né giusto...”

Eilonwy 10-10-2013 17.51.51

"Grazie di cuore zio" dissi devotamente e vivacemente.
Ero stata veramente fortunata ad avere uno zio così!
La serata anche se piovosa era veramente magnifica.
C'era un'atmosfera di mistero e serenità.

Talia 10-10-2013 18.16.44

Fissai la grata di fronte a me, oltre la quale vedevo solo un’ombra muoversi...
“Padre Roberio, vi prego, non siamo ipocriti: so cosa pensate...” sussurrai “Voi ritenete che io abbia scelto di credere a Jacopo... già sette anni fa... avrei potuto scegliere di non credergli, e invece ho deciso di credere alla sua versione. Forse per questo sono colpevole? Si, forse si... sicuramente si! Colpevole per avergli sempre e solo creduto sulla parola! Ma vi dico una cosa: non sarò colpevole di restare in silenzio, ora che la questione è stata, bene o male, posta sotto i miei occhi!”
Abbassai gli occhi, poi tornai ad alzarli...
“Perché dite che sta cercando di proteggermi? Proteggermi da cosa, poi?”

Clio 10-10-2013 18.22.26

Ascoltai Roberto con attenzione.
"Non lo so, in effetti.. Ma se penso al Fiore Azzurro la prima cosa che mi viene in mente è Capomazda.. I Taddei, la maledizione, il Codex Noliano.. Non saprei dirti perché.. Hai ragione nel dire che il mito è diffuso in molti luoghi, ma ho sempre avuto l'impressione che i capomazdesi, più di tutti, vi fossero legati.. Ma magari è solo una mia impressione.." Sorrisi "..dici che ho letto troppo? Può darsi.. Quanto al valore del quadro, insomma già che sfidi un'intera città, dicendo che ruberai un suo tesoro, scegli qualcosa di più prezioso, qualcosa di unico.. Invece ha scelto proprio quel quadro.. Deve pur esserci un motivo.. Non può averlo scelto a caso, non ha senso.. Comunque mi piace la tua idea.. Domani andrò a fargli visita, dopo aver visto il viceprocuratore.. Tu puoi accompagnarmi o hai impegni?".

Guisgard 10-10-2013 18.59.47

“Magari dalla verità...” disse il sacerdote a Talia “... una verità che forse lui teme possa essere pericolosa... del resto lo conosci da sempre, no? E' l'uomo che hai scelto per la vita, figliola... forse dovresti cercare di parlargli tu... di far si che lui possa raccontarti tutto... dopotutto chi ama non nasconde mai nulla... soprattutto la verità... se lo ami, devi agire così... ed io so che lo ami, figliola... posso ben dirlo, io...”

Talia 10-10-2013 19.52.09

"Se si ama qualcuno..." mormorai "Non le si nasconde la verità! Jacopo temo lo abbia fatto, non mi ha detto la verità ed io voglio sapere perché..."
Esitai...
"Ma temo di ciò che potrebbe dirmi..."
Per un istante un'immagine attraversò la mia mente... gli occhi duri di Jacopo, una lite, la sua voce, la sua mano che mi stringeva con forza il braccio...
chiusi gli occhi...
"Lo temo..." mormorai.

Guisgard 10-10-2013 20.10.12

Passarono così alcune ore, senza che nulla turbasse la serena atmosfera al palazzo degli Accio.
Poi, verso sera, il segretario di Nicolò ritornò.
Il banchiere lo ricevette nel suo studio e dopo un po' fece chiamare Eilonwy.
“Mia cara...” disse alla ragazza “... abbiamo trovato l'uomo giusto.” Sorridendo. “Si tratta di un ex militare che ora si è dedicato all'investigazione privata. Mi dicono essere un vero fenomeno. L'ho fatto chiamare e ci raggiungerà tra breve.”

Guisgard 10-10-2013 20.12.41

“Milady...” disse quell'uomo ad Altea “... i vostri abiti erano bagnati fino a strizzarli e potevano causarvi una polmonite... per questo il mio padrone ha deciso che andavano tolti... ma non temete, qui siete al sicuro, milady... avanti, prendete questa tisana... vi farà bene...”

Eilonwy 10-10-2013 20.17.12

"Davvero? Ma è fantastico!" dissi con emozione.
Ero lieta ed eccitata di scoprire di piu' sul Cavaliere d'Altafonte.
"Non vedo l'ora che arrivi! Grazie zio, ve ne sarò sempre grata" dissi abbracciandolo teneramente.
Era un angelo....anzi era un serafino, mio zio.

Guisgard 10-10-2013 20.21.24

“Certo che ti accompagnerò.” Disse Roberto a Clio. “Ci andremo appena ritornerai dall'incontro col viceprocuratore del re. Anzi, se vorrai, verrò con te da lui, così potremo poi andare insieme da messer Duon.” Poi restò un attimo in silenzio. “Però ripensandoci... non è meglio andare prima da Duon? Così potrai magari raccogliere qualche informazione da dare poi al viceprocuratore. Perchè credo che comunque lui pretenda già di vedere qualche risultato... non pensi?”

Guisgard 10-10-2013 20.24.10

A quelle parole di Talia, il sacerdote restò in silenzio.
“Dimmi, figliola...” disse infine “... parliamo di lui... di ciò che dirà o farà... ma tu... tu cosa pensi? Tu cosa provi? Dimmi... tu lo ami? Ami tuo marito?”
http://new.caffe.ch/media/2012/04/15991_17_medium.jpg

Altea 10-10-2013 20.38.47

Presi la tisana, facendo attenzione a non scoprirmi..."E come posso fidarmi a bere questa tisana...se nemmeno so l'identità del vostro padrone? Io so solo che mi sono recata presso la dimora del Cavaliere di Altafonte e poi...il nulla. Mi volete dare una spiegazione?"
Non capivo tutto questo mistero...ma ero a casa del Cavaliere oppure qualcuno mi aveva raccattata per misericordia?
"E poi non posso rimanere in queste condizioni...per favore, procuratemi una veste..sono impresentabile e inizio ad avvertire freddo".

Clio 10-10-2013 21.53.21

Annuii a Roberto "Ma certo, hai perfettamente ragione... andremo prima da Cuon, così avrò qualcosa da raccontare al viceprocuratore.. ma se vorrai accompagnarmi anche da lui te ne sarei grata, l'idea di stare da sola con lui non mi alletta per niente, anzi... Spero solo che possa darci qualche informazione utile..." sorrisi "..eh, temo.. con molto dispiacere, che la nostra gara con la pistola non abbia più ragion d'essere.. vorrà dire che ci rifaremo con la spada.. come ai vecchi tempi.." srizzando l'occhio.

Eilonwy 10-10-2013 22.15.52

Sciolsi mio zio dall'abbraccio e gli diedi due baci sul volto.
Poi, mi avvicinai alla finestra e chiusi gli occhi.

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Riuscivo a sentire distintamente la pioggia che cadeva sulla strada, sulle foglie, sui fiori sul vetro.
Il suono della pioggia mi pareva un valzer leggero, dolce e malinconico.
Mi immaginai di ballare questo valzer con il Cavaliere di Altafonte.
Mi sorrideva e mi corteggiava.
Era bellissimo tutto era bellissimo!

VALZER:
http://www.youtube.com/watch?v=7WburyGyO3M

Guisgard 11-10-2013 04.27.58

“Cara cugina, sappi che posso batterti tenendo la spada con la sinistra.” Disse Roberto a Clio con tono divertito. “Così cadrà questo finto mito che vuole te più abile di me con la spada.” Rise. “Si, andremo prima da messer Duon allora.” Tornando serio. “Magari scopriremo qualcosa di interessante. Poi verrò con te dal viceprocuratore.” Si voltò verso sua moglie. “Verrai con noi, vero?”
“Assolutamente no.” Rispose Selenia. “Detesto queste passeggiate in campagna. E poi con le ultime piogge ci sarà fango ovunque.”
“Come desideri.” Fece Roberto.
I tre andarono così a cena e poi si ritirarono per la notte.
Ma prima di seguire sua moglie, Roberto raggiunse Clio nella veranda.
“Tra feste, impegni mondani e visite in chiesa” le sussurrò lui “non ho avuto ancora la possibilità di dirti che... che sono felice di averti rivisto... sono felice che tu sia qui... sono felice di svegliarmi al mattino sapendo di trovarti in questa casa... ecco... questo volevo dirti...” le prese la mano, quasi accarezzandola “... solo questo...” e baciò quella mano, senza togliere mai i suoi occhi da quelli di lei “... buonanotte, Clio... a domani...” e si ritirò.
Il mattino seguente la carrozza era già pronta per condurli a casa di Duon.

Guisgard 11-10-2013 04.30.20

Al mattino seguente la pioggia aveva smesso di cadere.
Il cielo, di un azzurro terso e limpidissimo, frastagliato da alte nuvole bianchissime che sembravano gonfiarsi quasi alla deriva sull'orizzonte, cominciava a scoprirsi, abbagliando la città con i suoi colori.
Il palazzo degli Accio era animato da un vivace via vai di domestici e Nicolò attendeva qualcuno.
Poi, verso Mezzogiorno, una carrozza si fermò davanti al portone.
Da essa scesero due uomini.
Uno dagli abiti e dal portamento distinto, l'altro alto e robusto, dai modi rozzi e dall'espressione accigliata.
I due furono condotti nel salone, dove trovarono ad attenderli lo stesso Nicolò e sua nipote Eilonwy.
“Salute a voi, messer Accio...” disse l'uomo dai modi distinti “... sono l'uomo che avete fatto chiamare...”
“L'investigatore privato?” Fissandolo Nicolò.
“Si, messere...” annuì quello “... vi basterà chiamarmi Colonnello Cesare... e questi” indicando l'uomo che era con lui “è il mio assistente Lutor...”
E Lutor annuì senza mostrare alcuna espressione.


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