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Ballammo ancora e ancora le nostre labbra si incontrarono in un gioco appassionato.
Rimanemmo così a lungo e mi ritrovai a desiderare di non interrompere mai quel momento, che pareva così perfetto. Così avevo immaginato la mia vita con il matrimonio e finalmente le cose si stavano avverando. |
“I tuoi capelli rossi mi fanno già impazzire...” disse Elv sorridendo, avvicinandosi alle labbra di Gwen “... non te l'ho detto ancora?” Mentre le sue mani si muovevano lente sul corpo di lei, accarezzando e stringendo fra le dita la stoffa dei suoi abiti. “Però vedo non ti sei scomposta per quel poliziotto... magari io sono davvero un tipo poco raccomandabile, no? Non hai paura del lupo, Cappuccetto Rosso?” Sfiorando la bocca di lei con la sua.
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“Non è colpa tua, Clio...” disse Iasevol, mentre il furgoncino li riportava al centro “... siamo una squadra, quindi si vince e si perde insieme... gli insuccessi fanno parte del gioco...” arrivarono al centro.
Allora lo scienziato chiese alla ragazza di seguirlo nel suo ufficio. “Clio...” fissandola “... devi adattarti alle tue capacità... sei un androide, non un semplice robot... parte di te è umana... per buona parte sei una ragazza normale, quindi hai bisogno di apprendimento, assimilazione, adattamento, proprio come una normale persona. Poi ovvio che le tue capacità rendono questo processo molto più rapido. Perciò non puoi e non devi rammaricarti più di tanto, ma solo pensare a migliorare.” |
Sorrisi divertita, per poi sospirare quando le sue mani si mossero lente su di me.
Sentivo il tocco caldo attraverso la stoffa della camicia, che lui stringeva fra le dita. Sorrisi poi di nuovo, accennando una risata. "Io ho davvero un pessimo carattere, sei sicuro di essere tu il lupo?" gli chiesi, baciandolo e affondando le mani nei suoi capelli lunghi e neri. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Tardes e Dacey si baciarono ancora ed a lungo.
“Che buon sapore hai...” disse lui sussurrando sulle labbra di lei ancora calde. Poi la prese per mano, si sedette sul divano e fece accomodare sua moglie sulle sue ginocchia. Accese il pc e cercò la casa sul lago. “Ecco...” mostrandola alla ragazza “... questa è la nostra casetta... il nostro nido...” http://4.bp.blogspot.com/-BcIqZggcbo...4rfyn4.jpg.gif |
Annuii a Iasevol, e lo seguii nel suo ufficio.
Lo ascoltai attentamente ma poi scossi la testa. "I tessuti che circondano il mio scheletro di titanio sono umani..." precisai "Questo è fatto unicamente per potermi confondere tra gli uomini, non mi rende certo una ragazza normale... se la parte umana avesse delle influenze negative sulle mie capacità, il professor Anellos l'avrebbe rimossa..." alzando le spalle "Se fossi una ragazza normale non sarei qui... non avrei preso vita in un laboratorio, non avrei imparato a usare ogni arma esistente con un semplice driver, sarei andata a scuola, avrei dovuto studiare, avrei avuto amici, amori e tutte quelle cose che vi rendono umani..." sospirai "Apprezzo molto il tuo trattarmi come se fossi umana ma so bene chi sono e qual'è il mio posto..." annuendo. "Bene.." dissi, sforzandomi di sorridere "Quali sono i tuoi programmi per i prossimi test, ora?". |
“Vogliamo scoprire” disse Elv baciando Gwen “se sono davvero io il lupo cattivo?” Con le sue mani che si facevano sempre più audaci sul corpo di lei. “Altrimenti pagherò pegno...” cominciando a sbottonare la camicetta di lei “... ora però dovresti fermarmi, piccola Cappuccetto Rosso...” scoprendo il petto della ragazza e lasciandola solo col reggiseno.
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Iasevol guardò Clio.
“In parte ciò che dici è vero, ma resta il fatto che il dottor Anellos non ti ha costruita dal nulla... come detto non sei un robot, ma un cyborg, un umanoide... non dimenticarlo mai, Clio.” Annuendo. “I programmi? Continuare a testare la tua capacità di interagire con atri piloti umani. Quando sei in auto con un altro pilota devi confrontarti con quelle che sono le normali capacità umane. Se dimentichi ciò finirai nel mettere in pericolo la vita di chi ti è accanto. Un po' come accaduto oggi con Foju.” |
“Si, ti capisco...” disse Ardes a Gaynor “... so che ha il suo studio in periferia... ho l'indirizzo scritto su un bigliettino... devo trovare il modo di arrivarci senza essere visto da nessuno...”
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" Oh ma sembra un piccolo paradiso" mentre fissavo lo schermo del pc.
" Il nostro piccolo paradiso" dolcemente, con le mie mani tra i capelli di lui. " Vorrei poterci andare fin da subito!" |
“Ci andremo molto presto...” disse Tardes fissando Dacey, mentre l'immagina della casetta sul pc veniva accarezzata dalle onde verdi del laghetto.
Un attimo dopo qualcuno bussò alla porta. “Chi sarà?” Tardes. |
Sorrisi appena, incuriosita dalle sue parole, mentre le sue mani diventavano più audaci, più desiderose di scoprire il mio corpo.
Ed è quello che fecero. Rimasi a lungo coi miei occhi nei suoi, per poi sorridere leggermente e riabbottonare la mia camicia. "Non mi accontento di essere Cappuccetto rosso..." Sussurrai al suo orecchio, cercando le sue mani. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Oh, dai...” disse deluso Elv “... perchè?” Cercando di fermare, inutilmente, le mani di Gwen che riabbottonavano la camicetta. “Un vero peccato...” mormorò lui, accarezzando poi la pelle nuda di lei, prima che la camicetta coprisse tutto. “E sentiamo... chi vorresti essere invece?” Fissandola negli occhi.
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"Beh il miracolo del professore è stato proprio unire tessuti umani alla più alta tecnologia... anche se ovviamente c'è del tessuto biologico, questo non significa che non mi abbia creato dal niente...".
Quel mettere in dubbio le scoperte di mio padre mi stava infastidendo. "Sono un androide, certo..." annuendo "E se persino voi rischiate di confondermi con un essere umano, allora vuol dire che il lavoro di mio padre è stato fatto più che bene!" Sorridendo. Poi annuii a quelle parole. "Considerando la mia capacità di analizzare dati superiore a quella che può essere l'esperienza sul campo di un pilota, posso stare dall'altra parte se preferisci..." annuendo "Così non farò conto sulle mie capacità fisiche che si sono rivelate inutili, dato che la mia forza non è bastata a tenere la macchina, nonostante tutti i test che avevo effettuato col professore..". Poi mi resi conto che aveva parlato di piloti al plurale. "Ci sono altri piloti che dovrei affiancare?" Chiesi "State cercando quello giusto, mi pare di capire!". |
" Si, molto presto" con un grande sorriso, abbracciando Tardes e respirando a fondo il suo profumo.
Fummo interrotti da un rumore sordo, il bussare alla porta. " Non lo so, non aspettavamo nessuno... Vado a vedere" alzandomi per poi raggiungere l'ingresso e mettere mano alla porta per controllare chi fosse. |
“Si, esatto...” disse Iasevol annuendo a Clio “... stiamo cercando un pilota speciale, quindi sono diversi i campioni che stiamo analizzando e testando... sfortunatamente non è semplice questa nostra ricerca...”
In quel momento squillò la linea interna del telefono. “Si, pronto?” Rispondendo lo scienziato. “Bene, arrivo subito.” Riattaccando. |
Sorrisi.
"Sì, mio padre diceva sempre che ci sarebbe voluto un pilota speciale, un superuomo..." un velo di malinconia attraversò i miei occhi ma cercai di nasconderlo. Poi suonò il telefono, e il professore rispose. Allora mi alzai in piedi a mia volta. "Se dovete andare non vi trattengo..." annuendo con deferenza. |
Sorrisi piano alla sua espressione.
"Non correre, aspirante pirata, calma i bollenti spiriti..." sussurrai, vagamente divertita. Se pensava che sarebbe stato facile si sbagliava. "Perché devono esserci per forza un lupo e una ragazzina? Perché invece non due lupi?" col mio sguardo di sfida nel suo "Cappuccetto Rosso in fondo era una ragazzina un po' ingenua, che non sapeva quello che faceva... Io invece so bene quello che faccio..." sussurrai, col mio viso vicino al suo, mentre le mie mani scorrevano sul suo petto perfetto e ben fatto, che non a fatica traspariva da sotto la maglietta chiara e attillata. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"È rischioso per te spostarti da qui..." risposi ad Ardes "Se vuoi ti ci porto io, magari nascosto nel bagagliaio..."
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Dacey si alzò ed andò ad aprire la porta.
“Salve, signora...” disse un poliziotto sulla soglia “... cercavo suo marito, il tenente Tardes... è cosa molto urgente...” |
“Si, devo scendere un attimo...” disse Iasevol a Clio “... tu puoi fare un giro per il centro, o magari andare a riposare un po'. Tra un'ora riprenderemo i test.” Sorridendo, per poi uscire dalla stanza.
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" Buongiorno agente" dissi aprendo a metà la porta.
" Si certo comprendo. Un attimo che lo chiamo" dissi cortese anche se ero infastidita da quella interruzione. Tornai in salotto e guardai Tardes. " É per te, il lavoro ti chiama. Va o quel poveretto starà lì davanti alla porta come uno stoccafisso" avvicinandomi a mio marito. " Fammi sapere se torni per cena... " con un tono vagamente malizioso. " Su va... E mi raccomando sta attento okay?" |
Annuii al professore, e lo osservai uscire.
Riposare non mi aveva mai divertito particolarmente, ma visitare il centro: quella si che era una bella idea. Ero davvero curiosa di cosa nascondesse quel centro così segreto in cui avevo la fortuna di stare. Così non me lo feci ripetere due volte e uscii dallo studio del professore per andare a curiosare in giro, chiedendomi quali meraviglie mi aspettassero. |
Elv sorrise a Gwen.
“Ok, forse hai ragione tu” disse e magari sarà più divertente.” Annuendo. Allora lasciò che la ragazza facesse scorrere le sue mani sul petto di lui. “Dimmi la verità...” fissandola “... quello sbirro poco fa alla porta... crede io sia un assassino, vero? Puoi dirmelo, tranquilla... tanto si è capito che non sei l'ingenua Cappuccetto Rosso, quindi non hai bisogno di dire bugie per evitare di spaventarmi.” Facendole l'occhiolino. |
Ardes guardò Gaynor, come se cercasse di leggerle dentro.
“Perchè mai” disse “dovresti correre un rischio simile? Per un estraneo poi? Guarda che è pericoloso... se ci beccano tu sarai accusata come complice... lo sai, vero?” |
"Non so nemmeno io perché..." risposi alla lecita domanda di Ardes. "Resta il fatto che se ti nascondi non possono beccarci... a nessun posto di blocco aprono i bagagliai..."
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Sorrisi soddisfatta e divertita alla sua conferma, mentre le mie mani continuavano a scoprire e delineare il suo petto.
Poi alle sue parole lo guardai e non seppi perché, ma mi fece pena, per le sue parole, il suo tono. "Mi ha solo detto di essere stato avvisato dalla portiera che c'era gente sospetta in zona, gente che pensavano potesse avere a che fare con un brutto incidente sull'Asse" risposi, poi le mie mani raggiunsero il suo viso, stringendolo dolcemente "Tu non sei un assassino... Non lo sei..." sussurrai, scuotendo la testa e lasciando un bacio sulla sua guancia, per poi abbracciarlo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“In verità il mio turno è finito per oggi...” disse Tardes a Dacey, per poi alzarsi e raggiungere la porta “... Palos?” Sorpreso. “Cosa succede?”
“Volevo avvertirti che sono sulle tracce di un gruppo di centauri, teppisti e ho ragione di credere che possano essere coinvolti nella morte di quel giovane.” “Centauri?” Ripetè Tardes. “Ma noi cerchiamo un'auto nera, non delle moto.” “Magari l'hanno usata loro.” Palos. “Che prove hai?” Chiese Tardes. “Solo intuito per ora...” “Un po' poco, non ti pare?” “Meglio di niente.” Replicò Palos. |
" Ha detto che è urgente" spiegai a Tardes quindi lo seguii con lo sguardo mentre andava all'entrata.
Discretamente ascoltai in silenzio la conversazione, effettivamente non era molto ma se quell'agente aveva ragione potevano essere salvate delle vite. " Tardes..." chiamai " va...sembra importante. Magari non è nulla ma è sempre meglio controllare... " lo strinsi a me dolcemente," sai che sono fiera di ciò che fai, va e quando torni potrebbe anche esserci una sorpresa per te" e lo baciai con un sorriso. " Forza, va con quell'agente che sta fremendo dall'attesa." |
Clio uscì dalla stanza e cominciò a girare per il centro.
Molte cose di quel luogo le aveva già viste grazie a Iasevol, ma molto altro aspettava di essere visitato. Ma mentre camminava nei corridoi, si imbattè in un attimo. Era di bell'aspetto, moro ed alto. “Ehilà...” disse lui avvicinandosi “... immagino tu sia un'infermiera o qualcosa di simile, giusto? Cercavo proprio qualcuno a cui chiedere informazioni...” sorridendole. |
Iniziai a girare per i corridoi di quella futuristica struttura, cercando di scoprire i posti dove ancora non ero stata.
Era la mia nuova casa, dopotutto, e io ne ero affascinata. D'un tratto però incrociai un tizio che si rivolse a me. "Salve!" gli sorrisi "A dir la verità non sono un'infermiera ma forse potrò comunque aiutarti, se non hai bisogno di una medicazione.." vagamente divertita. "Che informazioni stai cercando?" Chiesi, alzando gli occhi su di lui. |
“Si, dopotutto hai ragione...” disse pensieroso Ardes a Gaynor “... così facendo ci sono molte più possibilità di riuscita... è difficile che i poliziotti chiedano di controllare l'auto di una giovane donna, perlopiù molto bella...” annuendo “... e sia...” fissandola “... non ho poi molta scelta... poi capirò magari perchè mi stai aiutando... eppure ti avevo detto che sarei andato via domattina... ma tu comunque hai deciso di aiutarmi lo stesso...”
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“Ti sembrerà sciocco...” disse Elv a Gwen, dopo quel dolce e spontaneo bacio sulla guancia “... ma per me è importante che tu mi creda...” sorridendo ed abbracciarla “... però forse è meglio che vada via ora... la mia presenza qui potrebbe metterti nei guai prima o poi...”
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Tardes sorrise a Dacey.
“Così è scorretto...” disse divertito “... ora non potrò fare altro che immaginare quella sorpresa...” stringendo poi a sé sua moglie. Prese pistola, distintivo e cappello, andando poi via con Palos. |
"Non credo affatto che sua sciocco..." dissi piano, sorridendo e lasciandomi cullare.
Mi sentii persa, spaesata ed impreparata quando disse di dover andare. Buffo, prima non volevo che restasse, ora non volevo che andasse via. Lo abbracciai d'istinto, stringendolo forte e nascondendo il viso fra i suoi capelli. "No..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
" Concentrati sul caso per ora... " divertita dalla sua affermazione.
" A più tardi" aprendo la porta per permettergli di uscire dopo l'abbraccio. " Arrivederci agente" salutai entrambi e tornai in casa. L'occhio mi cadde sull'orologio. Ero ancora in tempo per prepararmi al colloquio. Mandai quindi un messaggio a Simon: " Dimmi ora e luogo del colloquio e vedrò di essere puntuale ( faccina che sorride). E per essere davvero puntale inziai già a cambiarmi d'abito e sistemare le bozze della traduzione che stavo facendo in una valigetta. |
“Molto spiritosa, oltre che carina...” disse quel tipo fissando Clio in tutta la sua persona “... beh, io sono uno dei piloti chiamati per quei test... ma sono ore che attendo di essere chiamato e non mi sembra una cosa molto cortese... a meno che tu non resti a farmi un po' di compagnia...” accarezzandole il viso.
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Sorrisi a quelle sue parole, spostando delicatamente la sua mano dal mio viso, senza darci peso.
"Oh, allora hai trovato la persona giusta.." annuendo appena "Faccio parte del team SuperCar, e affiancherò voi piloti nei test, che riprenderanno tra un'ora.." spiegai "Mi spiace se ti hanno fatto aspettare, ma il professor Iasevol è impegnato in questo momento... se vuoi posso mostrarti qualcosa del centro intanto che aspetti". Poi ricordai le abitudini umane sulle prime interazioni con nuovi individui e diligentemente gli tesi la mano. "Ad ogni modo, io sono Clio.." con un sorriso cordiale. |
“Ehi, che fine ha fatto” disse Elv stringendo Gwen “il lupo cattivo che voleva gareggiare con me? Sei tornata ad essere la dolce ed indifesa Cappuccetto Rosso?” Sorridendo. “O forse ti addolora non poter più giocare col mio petto se vado via?” Divertito.
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Il cellulare di Dacey suonò per un sms che così recitava:
“Mmm... forse è un tantino tardi... però magari se vengo anche io riusciamo a trattenere il mio principale ancora un po' in ufficio. Passo a prenderti, ok?” |
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