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L'infermiera guardò Gwen e non la forzò.
“Come vuoi...” disse “... cerca di riposare ora...” ed uscì. Poco dopo arrivò un dottore di mezz'età. “Buongiorno, signorina.” Avvicinandosi al lettino. “Vuol fare una chiacchierata con me?” Gentile. |
L'infermiera se ne andò, ma dopo poco arrivò un dottore.
E anche lui voleva parlare. Ma perché tutti volevano sempre parlare? Scossi allora la testa fissando il soffitto. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Arrivammo all'arena Fap, e Lord Corcionne ci illustrò la situazione.
Era peggiorata terribilmente, a quanto diceva. Dovevo assolutamente avvertire gli Antichi di tenersi pronti, perchè davvero questa potrebbe essere la nostra occasione. Ma poi venne un giudice di gara ad informarci che c'erano dei sospetti. Per un momento mi si gelò il sangue nelle vene: e se ci fossero sospetti su di noi? Dopotutto sapevano dei nostri boicottaggi. Sì, ma noi li distruggevamo i robot non li rendevamo più pericolosi! Ad ogni modo, era bene sapere di quei sospetti. "Di che sospetti parlate?" chiesi allora. |
Il dottore guardò Gwen.
“Ok, non sarà una passeggiata...” disse, per poi sedersi accanto al lettino “... vediamo un po'... hai tentato di toglierti la vita... quale può essere il motivo? Sei giovane e molto carina... allora per problemi di cuore? Hai litigato col tuo ragazzo?” Con tono comprensivo. |
“Fuori fra la gente c'è isteria...” disse il giudice di gara a Clio “... alcuni parlano di cataclismi naturali, segni che preannunciano la fine del mondo... altri ancora poi credono a fatti assurdi, tipo l'arrivo degli alieni...”
“Questi sono i sospetti?” Corcionne. “Mi prendete in giro?” “No, signore...” l'altro “... i sospetti delle autorità sono ben altri... si teme un attacco terroristico...” |
La fine del mondo...
Oh quante volte ne avevamo parlato, preventivando però più un'autodistruzione dell'uomo moderno piuttosto che qualcosa che implicasse piaghe bibliche 2.0 e calamità naturali. Ma poi, ancora, mi si gelò il sangue. "Un attacco terroristico?" candidamente "Da parte di chi?". |
Erano qui curarmi il braccio, o per psicanalizzarmi?
"Saperlo non guarirà il mio braccio" Chissà dov'era Elv... Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Eh, bella domanda, dottoressa...” disse il giudice di gara a Clio “... chi può dirlo... forse anarchici, forse fanatici religiosi, o addirittura golpisti... chi può dirlo.”
“E questi terroristi” intervenne Icarius “come hanno fatto a far impazzire animali, robot e persino piante?” Ma il giudice di gara non rispose nulla. |
“Si, vero...” disse il medico a Gwen “... ma magari saperlo ci permetterà di salvare non solo il tuo braccio, ma la tua vita la prossima volta...”
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"Beh, chi le assicura che ci sarà una prossima volta? Magari, non succederà più, o magari, riuscirò a farla franca ancor prima di arrivare qui."
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Beh, noi non eravamo in nessuna delle categorie citate dal giudice di gara, di conseguenza pensai che non era in pericolo la nostra organizzazione.
Anche perchè.. non c'eravamo noi dietro tutto quello, ed ero sempre più curiosa di scoprire chi ci fosse dietro tutto quello. Ma Icarus aveva ragione, come poteva esserci un gruppo terroristico dietro a un attacco così globale? Passino i robot ma.. i petali? E da come parlava lui sembrava che anche gli animali fossero impazziti. Era tutto così assurdo. "Lei ha qualche idea, signor Hero?" rivolta ad Icarius, con tono distaccato e professionale. |
Le sue mani accarezzavano sicure i miei bianchi e morbidi seni provocando un forte piacere..quell ' attimo di attesa passionale che è il preludio di un momento travolgente. Sospirai di piacere socchiudendo gli occhi.."Oh si..so benissimo come è il mondo degli artisti...
.allora sono curiosa come mi ritrarrai. .sarò la tua Musa" con occhi di desiderio. |
Il dottore guardò Gwen negli occhi per un lungo momento.
Quasi volesse analizzarne non solo la mente, ma forse anche lo spirito. Questa almeno fu la sensazione che ne ebbe lei. “Quindi” dissi ad un tratto il medico “per farla franca significa forse che intendi ucciderti prima che qualcuno ti salvi? Beh, è un tuo diritto... nessuno dovrebbe imporre agli altri qualcosa di brutto, foss'anche la propria vita... ma mi incuriosisce sapere il perchè... perchè non vuoi più vivere?” |
Icarius guardò Clio e poi si mise a fare origami con un foglietto davanti a lui.
“Idee nessuna” disse “ma in base alle statistiche possiamo avere solo due possibilità... ossia siamo davanti ad un fenomeno chimico... oppure davanti ad un fenomeno fisico... nel secondo caso sono accadimenti del tutto naturali, bensì apparentemente inspiegabili... nel primo invece, beh, ci troviamo alle prese con qualcosa di indotto... ebbene, davanti alla natura c'è poco da fare... quanto all'altra possibilità... beh, è da capire chi ha causato tutto ciò e perchè...” |
Quel modo fisso di guardarmi senza dire nulla mi ricordò tanto Elv.
Chissà dov'era Elv... "È troppo complicato da spiegare." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Hiss sorrise in un sospiro a quelle parole di Altea, senza però smettere di accarezzare e toccare i suoi bianchi seni.
Le dita affusolate di lui giocavano con quei seni, lambendo e tormentando i rosati e dritti capezzoli. Era un gioco insistente, accattivante, sensuale e più quelle dita toccavano e premevano quei capezzoli, più quelli diventavano turgidi. “Si, ormai è da qualche anno che mi sono dedicato alla pittura...” disse piano lui “... il mio vecchio lavoro non mi gratificava più... ora invece basta una modella e...” sfiorando la bocca di Altea con le sue labbra. |
Le sue mani scivolavano sui miei seni provocando un forte piacere che penetrava nello stomaco fino alla testa, posi le braccia semiaperte attorno al suo collo respirando irregolarmente per il forte piacere, la sua bocca sfiorò le mie labbra che in quel momento si lasciò in un gemito, ascoltai le sue parole e pronunciai leggermente.."e.."
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Guardai Icarius prendere quel foglietto ed iniziare a fare un origami, seguendo con lo sguardo il movimento delle sue mani.
Nascosi un brivido al ricordo di quando, poco prima, le nostre mani si erano incrociate. Ascoltai attentamente le sue parole, e mi resi conto che erano anche decisamente sensate. Un fenomeno fisico, o un fenomeno chimico... Non ero molto propensa a credere che fosse tutto un fenomeno naturale, per quanto inspiegabile, da perte mia ero convinta che ci fosse qualcosa sotto, che tutti questi eventi avessero un responsabile. "Interessante..." dissi ad Icarius, sorridendo "E mi dica... lei verso quale di queste due possibilità propende?" sempre più incuriosita dalla sua opinione. |
“Beh, ho fatto cinque anni alla facoltà di medicina” disse sorridendo il medico a Gwen “quindi credo di poterti ascoltare con una certa attenzione. Che ne dici di cominciare dall'inizio? Tenersi dentro le cose brutte non è mai una grande idea.”
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“E le modelle rendono infinitamente più bello e piacevole la mia pittura...” disse Hiss, per poi baciare con passione e trasporto Altea.
Un bacio che li portò a stringersi, a toccarsi, l'uno contro l'altra, con gesti sensuali, caldi. |
“Beh, lei è la studiosa...” disse Icarius fissando Clio portandosi l'origami alle labbra “... me lo dica lei... sono certo che ha un'immaginazione, una fantasia molto spinta... no?”
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Cinque anni di medicina?
Mi spiegherebbe gentilmente cosa c'entrano i suoi cinque anni di medicina col capire la mia totale dipendenza da chi mi teneva prigioniera da un anno e che amo, forse troppo, visceralmente? "Non si offenda, ma le ho fatto capire che la mia vita è complicata, non che voglio tenere un convegno medico" risposi, atona "Comunque, vorrei riposare, ora." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Eravamo uniti..corpo a corpo..bocca a bocca..tolsi la sua camicia e iniziai ad accarezzare il suo petto leggermente dandogli lo stesso piacere per poi scivolare verso il basso ventre e con un gesto repentino slacciai la cintura..."E quante modelle avresti?" .E con gesto veloce strinsi con la sua cintura le braccia portandole dietro di lui e lo guardai con sfida.."Sarai un donnaiolo?".
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Il medico sorrise ed annuì a Gwen.
“Va bene, riposati pure.” Disse alzandosi. “Se hai bisogno di me, non si può mai dire, chiedi all'infermiera e lei mi farà chiamare. Buon riposo.” Ed uscì. |
Sorrisi ad Icarius, continuando ad osservarlo.
"Io non credo che la natura sia maligna di per sé, signor Hero..." guardandolo negli occhi "Ma credo fortemente che l'uomo possa esserlo... di conseguenza sono pronta a propendere per l'opzione di un fenomeno chimico, indotto da qualcuno per un qualche scopo, che ora ci sfugge..." sospirai "E so anche che una volta scoperto il responsabile, avremo una possibilità di contrastare tutto questo..." guardandolo sempre intensamente. Non mi ero persa nemmeno un istante della lavorazione di quell'origami, e la cosa mi parve alquanto strana, e insieme mi incuriosiva. A maggior ragione quando se lo portò alle labbra. "Posso chiederle..." osai poi "Che cosa rappresenta quell'origami?" incuriosita ma lievemente titubante, come se temessi di urtarlo. |
“Un donnaiolo...” disse Ridendo Hiss, stretto contro il petto nudo di Altea “... chissà... sta a te scoprirlo, no? I donnaioli si dice siano bravi a letto... sanno far impazzire...” baciandola con la lingua.
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“Questo” disse Icarius a Clio indicando l'origami “rappresenta un fiore... si dice ogni donna ne simboleggi uno... chissà, questo magari è il fiore di una di voi tre...” fissando lei e le altre due scienziate.
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Finalmente uscì anche lui ed io rimasi sola.
Sola coi miei pensieri, le mie angoscie, i miei demoni e non erano male, come compagnia. In assenza di Elv. Chissà dov'era Elv... Forse, camminando camminando aveva ritrovato suo nonno e magari avevano lasciato la città, visto che la loro casa fra un cane morto, maree di uccelli e zombie allucinati era impraticabile. Elv avrebbe continuato a costruire robot, avrebbe preso un altro cane. E io? Bella domanda... Io intanto ero in ospedale e non c'era altro da fare, finché avevo quell'affare doloroso attaccato al braccio, se non aspettare. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Strinsi la cintura ancora di più. .O..Non lo neghi allora?Te la farò pagare se fosse cosi. ." e quel bacio profondo quasi a voler scavare ed entrare nell' animo e corrisposi con un gioco sensuale di labbra volgendo il capo verso destra.."Vorrei poter entrare dentro il tuo animo.." poi guardai i suoi occhi azzurri e sorrisi correndo verso la camera da letto ove il fuoco scoppiettava ancora nel camino rendendo l'atmosfera ancora più calda e lo aspettai.
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Quelle parole di Icarius mi strapparono un sorriso.
In mezzo a tutti quei petali potenzialmente assassini, quel fiore mi appariva bellissimo e incontaminato. Lo guardai negli occhi, sentendo il cuore accelerare alle sue parole, senza un motivo apparente. Scambiai uno sguardo con le altre due, e poi tornai a guardare Icarius. "Beh, credo dipenda dal tipo di fiore che state rappresentando..." tornando ad osservare le sue mani che lavoravano la carta, che la tenevano così delicatamente. |
In balia di pensieri, paure, angosce e dubbi Gwen finì per addormentarsi.
Forse dormì per un'oretta, risvegliandosi a causa dell'infermiera venuta a controllare il suo lavaggio. “E' terminato...” disse indicando il lavaggio “... come si sente?” Chiese alla ragazza. |
Hiss vide Altea andare da sola verso la camera da letto.
Allora la raggiunse ed arrivato accanto al letto si inginocchiò e comincio a sfilarle le scarpe, poi ciò che restava del vestito. Infine le tolse anche l'ultimo intimo che lei indossava, guardandola negli occhi. Nello spogliarla più volte le sue mani furono audaci, intime e maliziose. Alta così restò completamente nuda davanti a lui, che non smetteva di fissarla. |
Icarius guardò Clio e sorrise.
“Chissà...” disse. “Sembra che Internet ora vada meglio...” intervenne Lord Corcionne guardando il computer sulla sua scrivania “... al telegiornale continuano a raccontare ciò che accade in città... pare ci sia caos ovunque...” |
Stremata, mi addormentai.
Mi svegliai dopo un po', perchè l'infermiera era rientrata. "Un po' meglio..." risposi, con voce un po' impastata dal sonno. "Quando posso andarmene?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Mi seguì fino la stanza e lentamente mi spoglio' e la mia pelle ebbe dei brividi ad ogni suo movimento e mi lasciai trasportare da quella sensazione che prendeva il corpo, la testa e l' anima. Nuda..davanti ai suoi occhi..sorrisi e mi stesi sul letto su un fianco.."Sono pronta per essere dipinta come tu mi vuoi..vediamo se terrai ancora la tua maschera da finto donnaiolo. .vero Hiss?" ridendo e giocherellando con la cintura tra le mani.."Potrei legarti al letto e farti solo mio..se lo sei" con aria di sfida.
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Restai a guardarlo, per un lungo ed interminabile istante.
Mi chiedevo cosa stesse pensando, cosa stesse provando in quel momento, mentre le sue mani così abili avevano composto quel fiore, rendendo un semplice pezzo di carta qualcosa di magico. Eppure... qualcosa che non voleva rivelare. Mi ritrovai ad arrossire, a quel suo "chissà", come se nascondesse chissà cosa. Oh, forse ero io a suggestionarmi, dopotutto non sembrava nemmeno essersi accorto di quando, in macchina, le nostre mani si erano sfiorate. E forse ero troppo maliziosa io a cogliere quelle velate allusioni nelle sue parole. Perciò restai lì, con gli occhi fissi in quell'azzurro così singolare, profondo, intenso, capace di ipnotizzarmi, confondermi, eppure dal quale non riuscivo a staccarmi nemmeno per un momento. Concionne mi destò da quello che mi parve un sogno, e mi riportò alla realtà. Arrossi lievemente, abbassando lo sguardo imbarazzata. "Che cosa dicono di preciso?" incuriosita. |
“Serve l'autorizzazione del dottore...” disse l'infermiera a Gwen “... lui deve darle il permesso di andare. Ha fame? Vuole che le porti qualcosa?”
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“Che tutto in città non funziona...” disse Corcionne a Clio “... l'elettricità va a singhiozzi, così come tutti gli accessori elettronici... Internet sembra voler collassare e gli animali stanno diventando un problema... senza dimenticare l'anomalo comportamento di piante e fiori...”
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Hiss finì di spogliarsi, restando anche lui completamente nudo davanti ad Altea.
“Interessante...” disse “... ma se mi leghi poi come farò a ritrarti?” Sarcastico. |
Ecco, ovviamente.
Speravo solo che non pretendesse il resoconto completo di vent'anni di vita, per farmi uscire. Poi, in effetti realizzai che era da un bel po' che non mangiavo e sentivo un certo appetito, infatti annuii. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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