Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 12-03-2018 18.31.05

"Un impostore...no...non è possibile...e come mai lo hanno fatto entrare, certo è un ragazzo strano...perché sarebbe un impostore?" ma mi fece male...male da morire...non perché non fosse un Taddei ma perché non potevo credere quel ragazzo così dolce e bello fosse un impostore "Ma Guadagn vi ha dato tutto il necessario per comprare il castello.. e non lo avrebbe fatto arrivare se fosse un impostore ma perché ora ve lo vende?."
Appunto se lui era il legittimo proprietario pretendeva la sua eredità e basta, era sciocco far arrivare l' erede e poi vendere il castello..che mistero.

Lady Gwen 12-03-2018 18.33.58

Perdizione.
Totale e assoluta perdizione.
Sentivo questo, mentre lui continuava avidamente a raggiungere la mia anima sconvolgendola e ad assaporarmi.
Sentivo solo i miei gemiti, non c'era spazio per nient'altro.
Il mio corpo reagiva spontaneamente e incontrollato a quel piacere irrefrenabile, contorcendosi e vibrando senza fermarsi mai, cosparso com'era di brividi caldi ovunque.
E ne volevo sempre di più, non bastava mai, man mano che ne arrivava ancora al contempo ne desideravo sempre di più.

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Guisgard 12-03-2018 18.49.14

“Infatti io non voglio acquistare il castello.” Disse il vecchio ad Altea. “Il castello mi spetta di diritto, come l'intera eredità. Io sono il successore di Sir Taddeo.”
“Quel giovane impostare sarà smascherato ed arrestato.” Fece Bell. “Lavoreremo per questo.” Sicuro di sé.

Elv non smetteva, non cessava di muovere la sua mano, di spingere oltre le sue dita.
Baciava i seni di Gwen, assaporandoli uno per volta, con la bocca, la lingua, con tutto il suo volto caldo.
E la sua mano non dava tregua, libera e profano fra le gambe di lei che la giovane doveva stringere tanto era il piacere folle. Travolgente che provava.
Poi lui la baciò.
Raggiunse la sua bocca e la incatenò alla sua.
Un bacio intimo, profondo, lungo.
Un bacio come preludio a ciò che sarebbe stato.

Lady Gwen 12-03-2018 18.54.50

Non mi dava tregua, nè possibilità di trattenere quel poco di lucidità rimasta.
Continuava a farmi impazzire, in maniera instancabile, attraverso quel godimento proibito.
Le gambe erano quasi tese e strette per quel piacere travolgente e ancora non riuscivo a star ferma, mi era impossibile.
Vibravo e gemevo.
Sentii poi le sue labbra di nuovo sulle mie, assaporarle con profonda intensità ed io avvolsi le braccia intorno al suo collo, stringendolo a me.
Mi sentivo imprigionata da quella bocca avida e vogliosa, totalmente incatenata da essa e dal suo corpo che bloccava il mio in una morsa di piacere.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...8747744fb7.jpg

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Altea 12-03-2018 19.03.16

Rimasi senza parole..sentii freddo...Sicuro era lui l' impostore o loro...non fosse un modo per prendersi l' eredità di Taddeo..questa storia era intricata, dovevo fare il doppio gioco per scoprire la verità...con tutti ma non dire nulla e sorrisi.."Beh avete ragione...eh...vi aiuterò...nel mio piccolo..proprio domani vi porterò a colazione al castello" annuendo.."Bene avete dove dormire?" chiesi con garbo.

Nyoko 12-03-2018 23.34.38

Era tutto tranquillo fino a quando non udii delle voci e delle grida. Allora mi affacciai alla finestra per vedere cosa stesse succedendo.

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Clio 13-03-2018 00.19.34

Oh eccolo... il suo sguardo velato di eccitazione folle, desiderio, ardore.
Sapevo che dentro quegli occhi da cucciolo nascondeva un fuoco che aspettava solo di essere svelato.
Il suo essere candido mi aveva attirato fin dal primo momento come una falena alla fiamma, era così seducente quell'innocenza, così pura da dover essere contaminata, raggiunta, posseduta, invasa.
Ora era lì, in mezzo a noi, a un pazzo dalla follia, con un membro che stentava a resistere, che sentivo voler esplodere, scoppiare, ma che tenevo saldo in quell'agonia di eccitazione e piacere.
Poi il suo "Sì" sussurrato con voce estatica, quell'annuire timido e impacciato.
Chiuse gli occhi e si sporse verso di me per farsi baciare.
Oh piccolo mio..
Restai per un momento a guardarlo, com'era bello con quell'espressione dipinta sugli occhi chiusi, com'era bello il suo volto in quel momento, sembrava quasi strizzasse gli occhi per sopportare quel momento così intenso, potevo vedere chiaramente la pelle intorno agli occhi formare delle piccole linee che convergevano al centro e gli conferivano quell'aria assorta, come se al mondo non esistesse nient'altro che quel momento.
Oh si... era così.
C'eravamo solo noi al mondo, quella stanza, le nostre voglie, i nostri corpi frementi, le nostre bocche.
Oh si, le nostre bocche.
Avvicinai il mio viso al suo, risalendo con le mani il torace, per stringerlo a me, mentre il mio corpo si strusciava contro il suo sesso sempre più eccitato.
Dapprima sfiorai solo le mie labbra sulle sue, come una carezza, poi iniziai a sfogliarle, quasi fossero petali di un fiore, le accarezzai con le mie, che si insinuavano piano, cercando di schiuderle.
Poi fu la volta della lingua, che le percorse tutte, da fuori, studiandone il sapore, la consistenza, tastandone l'ardore.
Ma non riuscii a resistere molto perchè quella lingua si insinuasse tra le sue labbra, schiudendole delicatamente, cercando e trovando la sua per poi iniziare a giocarci lentamente, con infinita passione e voglia smisurata.
Quel gioco lento e sensuale mi stava consumando... ed io mi lasciavo totalmente andare perchè se c'era una cosa che volevo in quel momento era bruciare, bruciare e portare Guisgard nel rogo della mia passione che ci avrebbe consumato entrambi ma consacrati anche l'uno all'altra.

Guisgard 13-03-2018 00.31.56

Quel gioco durò un tempo indefinito.
Ormai Gwen non riusciva più a comprendere con quante dita Elv la stava toccando, la stava facendo impazzire.
Non riusciva più ad essere lucida, poteva solo godere, impazzire.
L'altra mano stringeva il suo seno, tormentandole il capezzolo, mentre la guardava godere, gemere, diventare folle.
Allora la baciò, impedendole di gridare.
La sua mano bagnata lasciò le gambe della ragazza e la strinse contro il suo petto.
“Ti voglio da morire, Gwen...” disse baciandola.

“In effetti dobbiamo trovare un posto in cui alloggiare...” disse Bell ad Altea.
“Già, un albergo o qualcosa di simile...” Taddei “... lei non può consigliarci dove alloggiare nei paraggi?” Alla stilista.

Nyoko si affacciò in strada dalla finestra e vide diverse persone in strada.
Gridavano, erano agitate e terrorizzate.

Nyoko 13-03-2018 00.37.39

Di certo non si grida e si corre come pazzi per strada per un gioco di ruolo, no? Che diamine stava accadendo? Misi una giacca ed uscì in strada, cercando di fermare qualcuno per farmi spiegare cosa stesse capitando.

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Lady Gwen 13-03-2018 00.40.42

Quasi lo odiai quando ostacolò il mio urlo liberatorio di piacere con un bacio.
Poi rimasi ad ansimare quando la sua mano alleviò quel dolce tormento e mi strinse.
Avevo il fiato corto e quel poco che avevo lo impiegai in quel bacio quasi esasperato.
"Anche io... Anche io..." ansimai, baciandolo senza sosta e stringendo il suo viso fra le mani.
Non ce la facevo più ad aspettare, un altro istante di attesa e sarei del tutto impazzita.

Guisgard 13-03-2018 00.56.51

Nyoko corse in strada, dove quelle persone gridavano.
Ne fermò una, cercando di capire cosa stesse succedendo.
“Una ragazza...” disse agitato l'uomo “... era uscita per andare al bar a comprare del latte ma non è più tornata... sua madre ha dato l'allarme ed ora la stiamo cercando...”

Erano in estasi, folli, eccitati da morire.
Elv prese Gwen con fare virile, guardandola con desiderio ed allargandole le gambe.
Allora si chinò su di lei, baciandola ed unendosi a lei.
La teneva per le caviglie, entrando nella sua anima, fin dentro il suo cuore.
I loro occhi i suoi neri e quelli di lei rossi, si fusero in quel momento, come i loro corpi caldi e sudati.
L'uno nell'altra, un'intimità totale e perfetta.
Lei si sentì invasa, lui avvolto.
Piano raggiunse i suoi sensi.
“Ohh... Gwen...” disse lui gemendo piano “... Gwen... è meraviglioso...” godendosi quel contatto unico.
Allora tornò a baciarla, unendo le loro labbra ed incatenando le loro lingue.
Cominciò così quella danza, sempre più folle, più ardente, più appagante, più travolgente.

Le altre risero eccitate, continuando a toccare il corpo nudo di Guisgard, mentre Clio si strofinava col corpo contro il rampollo, facendogli sentire il latex che la rivestiva ed avvertendo lei la virilità di lui al massimo dell'esasperazione.
Giocò con le sue labbra, poi cercò la sua lingua.
Guisgard era incredulo, credeva di sognare, godendosi le labbra di lei sulle sue.
Lei giocava con la bocca su quella del rampollo, in un gioco sempre più folle.
Lui con gli occhi chiusi si godeva tutto ciò, con le mani che piano raggiunsero titubanti i glutei sodi di lei, lasciati in buona parte scoperti dalla tutina di latex.

Nyoko 13-03-2018 00.59.53

Stavano accadendo troppe scomparse in poco tempo. Mi stavo sempre di più allarmando.
Allora mi misi a cercare la madre della ragazza, così da poterle fare delle domande.

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Guisgard 13-03-2018 01.10.47

Erano tutti agitati.
Nyoko notò una donna che gridava spaventata.
Chiamava sua figlia nel buio della brughiera intorno a loro.

Lady Gwen 13-03-2018 01.14.22

Finalmente mi prese e non fu solo meraviglioso.
Fu liberatorio.
Mi sembrava di aver aspettato questo momento da tutta la vita e di non essere mai stata così bene in vita mia.
Era tutto perfetto, come se fossimo stati creati l'uno per l'altra.
Sentivo decisa la sua presa sulle mie caviglie e sentivo la mia femminilità accogliere perfettamente la sua virilità, un'intimità perfetta e sublime, mentre inclinavo il bacino per amplificare quel piacere.
Ai miei gemiti si unirono i suoi e sì, era meraviglioso.
Accolsi le sue labbra e la sua lingua offrendole la mia, mentre quella nostra danza si faceva più folle, ardente ed appagante.

Clio 13-03-2018 01.17.04

Quel gioco di labbra e lingua era eccitante, rovente, sensuale.
Sentivo l'eccitazione di lui farsi sempre più intensa, umida, salda.
Le sue labbra morbide, la sua lingua fremente, che sembrava in costante attesa.
Oh, lasciati andare piccolo...
Ormai ero al limite, ero fuori di me, folle, avevo totalmente perso il controllo.
"Oh Guisgard.." sussurrai sulle sue labbra.
Allora mi staccai da lui quel tanto che bastava per guardarlo negli occhi, afferrai le mani che aveva messo sui miei glutei e le guidai verso il bordo di quell'abitino di latex che accarezzava così bene il mio corpo.
Con le mani nelle sue, me lo sfilai, accompagnandole sulla mia pelle che pian piano si mostrava nella penombra, bianca e lattea come si fosse specchiata nella luna. Lanciai il vestitino in un angolo e a quel punto, completamente nuda davanti a lui mi avvicinai, inesorabile, con lo sguardo dritto in quello chiaro di lui, lo strinsi a me, e lo baciai.
Lo baciai con ardore, foga, mentre i nostri corpi nudi si strusciavano l'uno sull'altro, ancora e ancora.
Lo baciai con infinita passione, mentre le mie mani fameliche si muovevano su tutto il suo corpo.
Lo baciai come non era stato baciato mai.

Nyoko 13-03-2018 01.18.37

Vidi una donna gridare e subito capì che fosse la madre.
Allora mi avvicinai, cercando di apparire calma.
"signora posso aiutarla. Mi dia delle informazioni su sua figlia, qualunque cosa va bene!" dissi gentilmente.

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Guisgard 13-03-2018 01.34.22

Era meraviglioso.
Era totale, travolgente, appagante.
La forza di Elv, la sua mascolina virilità, riempiva in tutto e per tutto Gwen, dandole sollievo e piacere.
La teneva ferma per le caviglie, sussultando contro di lei, spingendo all'estremo il suo slancio, il suo volerla possedere e dominare.
Gemevano, gridavano, godevano.
Lei era stesa davanti a lui, nuda e meravigliosa, aperta ed accogliente in quel talamo di pura passione.
Si chinò poi su di lei, rotolarono insieme su quel letto, stretti l'uno all'altra, baciandosi, sentendo reciprocamente ogni forma e tratto dei loro corpi.
Lui strinse le mani di lei, intrecciando le sue dita con quelle di Gwen, riprendendo ad amarsi con nuovo vigore, rinnovata passione.
Stavolta lui era steso sotto di lei, con la ragazza seduta a cavalcioni su Elv.
La teneva per i fianchi, facendola sussultare sopra di lui.
Poteva vederla tutta, meravigliosa e sudata, giocare con i suoi seni, stringerli, sentirli fra le mani, impazzendo.

La madre della ragazza era sconvolta, riusciva solo a gridare il nome di sua figlia, di chiamarla senza sosta.
“Era uscita per prendere il latte” disse un'altra donna vicino alla madre “e poi non abbiamo più avuto sue notizie... il bar è laggiù, ma non è mai arrivata ha detto il barista... nessuno l'ha vista... è sparita nel nulla!” In lacrime.

Lady Gwen 13-03-2018 01.52.39

Era totale.
Quella foga, quella forza, quello slancio, il piacere che ne scaturiva.
E poi i nostri gemiti.
Quella notte, gli unici colori che tinsero le pareti furono quelli della passione.
Sfumature d'ogni tipo, dal rosso scarlatto ai tenui pastello.
Un trionfo di godimento e di sensi che esplodevano sempre più.
Lo sentivo riempirmi ed invadermi completamente, mentre il mio corpo lo accoglieva senza resistenza.
I suoi sussulti erano attimi di pura estasi ed i nostri corpi danzavano all'unisono senza mai smettere.
Finché non ci ritrovammo stretti, a baciarci, accarezzarci, esplorarci reciprocamente.
Un attimo dopo le posizioni erano invertite, lui sotto ed io a cavalcioni su di lui.
Quella danza ricominciò, con un sapore leggermente diverso.
I miei fianchi si muovevano seguendo il ritmo del suo corpo e delle sue mani che li guidavano.
Ed io vibravo e gemevo incessantemente, col capo riverso indietro in cerca di aria, scossa dai brividi, eccezion fatta per quando mi chinavo stendendomi sul suo petto in cerca della sua bocca, ma senza mai fermarmi.

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Guisgard 13-03-2018 02.05.49

Quella danza, quella cavalcata tra le sterminate praterie della passione sembrava non voler finire mai.
Gwen era a cavalcioni sul vigoroso corpo di Elv, muscoloso, resistente, quasi a testarne la forza, a provarne la potenza.
Ad ogni sussulto era sul punto di cedere, di lasciarsi andare ed abbandonarsi al piacere più folle.
Le loro mani si strinsero, i loro corpi erano tesi, sudati, caldi, bagnati.
“Gwen...” disse lui in un gemito “... Oh, Gwen... si...”
un attimo dopo entrambi raggiunsero il medesimo piacere, il più folle e travolgente.
Insieme esplosero e si liberarono, per poi stringersi e baciarsi.

Clio restò nuda davanti a lui.
Tutta nuda, stretta al corpo di Guisgard.
Poteva sentire ogni forma, ogni piega, mentre lei avvertiva la sua mascolinità, stretta fra loro due, durissima e calda.
Le labbra di lei, la sua lingua, poi quel bacio.
Guisgard si lasciò guidare ed assaporò quella bocca calda ed accogliente, mentre lei lo toccava ovunque.
Lui faceva lo stesso.
Le altre tre ridevano e li toccavano entrambi.

Lady Gwen 13-03-2018 02.16.35

Quell'unione folle e sfrenata continuava e incalzava.
La resistenza e la potenza di Elv erano incontrastabili e l'appagamento che ne derivava era assoluto.
Era sempre più bello, sempre più soddisfacente e mi mandava fuori di testa.
Ad un certo punto, le nostre mani si intrecciarono e il culmine era ormai vicino.
L'apice del nostro piacere esplose, come i nostri gemiti, inondandoci completamente con quel meraviglioso godimento.
Quella danza rallentò poco a poco, fin quando i miei movimenti non si arrestarono del tutto.
A quel punto, sciolsi i nostri corpi da quel vincolo d'Amore e mi stesi sul suo corpo, stringendomi a lui e cercando le sue labbra, dolcemente.

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Clio 13-03-2018 02.32.42

Quel bacio, lungo, intenso, caldo.
Quel bacio a cui si abbandonò, completamente.
Ecco... così...
Lo vedevo, lo sentivo quanto era eccitato, folle, quanto stava cedendo alla passione smisurata che c'era tra noi.
Sentivo le sue mani su di me, ovunque, mi facevano impazzire, morire.
Tutto di quella stanza era rovente, intenso, caldo.
Lo stavo portando nell'oscurità, nell'oblio, ma non era abbastanza.
No, non ancora, non ancora.
Doveva bruciare con me ogni singola parte di lui.
Allora lasciai la sua bocca, lo guardai negli occhi e iniziai a scendere, esplorando il suo corpo con la bocca.
La mia bocca calda sul suo collo, il suo petto, il suo bacino, finché non mi ritrovai inginocchiata davanti a lui, a guardarlo dal basso con l'espressione di chi ha comunque la situazione in pugno.
Ma di più... con l'espressione di chi ha in mente qualcosa, di chi ha un asso nella manica.
A quel punto, fissandolo negli occhi mentre la sua virilità umida e fremente torreggiava su di me, schioccai le dita.
Le mie ragazze sapevano sempre cosa fare, era come se fossimo una persona sola, ma sapevano anche di non poter agire finchè io non avessi dato l'ordine.
E quell'ordine era chiaro.
Volevo farlo impazzire, morire, annegare di piacere in un mare che non aveva mai conosciuto.
E lo avrei fatto con ogni parte di me, ogni parte del mio corpo, del mio cuore, della mia anima... e loro non erano altro che quello, parti della mia anima.
Ora quell'ordine diceva alle loro bocche di farlo impazzire come faceva la mia, l'ordine era di assaporarlo tutto, ovunque, mentre io mi prendevo il frutto più prelibato.
Infatti ancora un lungo sguardo e poi la mia bocca si avvicinò pericolosamente alla sua eccitazione che sembrava scoppiare e non poterne più.
Iniziai a lambirla con la lingua ancora e ancora, la mia lingua accarezzava quel membro con movimenti lenti, appassionati, quasi volesse assaporarlo sempre di più, gustarselo, come un gelato troppo buono per finirlo in un morso.
Ma poi, non ce la feci più, allargai piano le mie labbra facendolo scivolare piano dentro la mia bocca, fino a toccare le pareti più nascoste, interne e fonde, tutto questo mentre i miei occhi erano iecatenati ai suoi.
E fu senza mai lasciarli che iniziai quel gioco ardito, muovendo la mia bocca in modo ritmico, appassionato, estatico in modo da fargli perdere ogni controllo e freno.

Guisgard 13-03-2018 02.56.38

Guisgard era in un sogno.
Un sogno erotico, folle, meraviglioso.
Le tre ragazze lo baciavano e le leccavano sulla bocca, sul viso, sul collo, sul petto, mentre Clio era inginocchio davanti a lui, sotto la sua mascolinità svettante.
Lo guardava negli occhi.
Lui era indifeso, eccitato.
Poi lei cominciò a giocarci con la bocca, facendolo impazzire, gemere.
Poi raggiunse il culmine, ingoiando quella virilità e strappando un caldo e basso gemito al rampollo.
“Ahhh... io...” disse lui stravolto.
Lei continuò.
Continuò guardandolo.
I loro occhi erano gli uni negli altri.
Continuò.
Aveva la sua mascolinità tutta in quella bocca avvolgente, bagnata, ardente.
“Ahhhh...” godendo il rampollo.
Ad un tratto si udirono voci e rumori nel castello.
Agitazione nei corridoi del maniero.

Dopo quell'incredibile e travolgente danza, i due corpi si abbandonarono l'uno sull'altro tra le lenzuola.
Stretti ed abbracciati Gwen ed Elv si persero in un dolce bacio.

Nyoko 13-03-2018 09.02.53

Ascoltai le parole della donna accanto alla madre disperata e mi misi un po' in agitazione.
"Dannate emozioni umane" dissi fra me e me.
"Posso aiutarmi. Ho bisogno di più dettagli sul suo aspetto" dissi alle due donne. Il mio animo angelico non riusciva a sottrarsi dall'aiutare il prossimo e questo, a volte, non lo sopportavo.

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Lady Gwen 13-03-2018 12.44.41

Rimanemmo stretti in quel dolce bacio a lungo, stremati ed appagati, finché io, già in parte fra le braccia di Morfeo, non mi voltai su un fianco, trascinando anche Elv e avvolgendo le sue braccia attorno a me.
Ecco.
Se durante questa notte mi ero sentita donna, desiderata, amata, adesso avevo bisogno di sentirmi protetta, abbracciata, coccolata, assecondando questo dolce sentimento sorto dopo tanta sfrenata passione.
Nel piccolo spazio delle sue braccia, con la rassicurante sensazione del suo petto dietro la mia schiena e del suo respiro tiepido e ancora un po' accelerato come i suoi battiti, sospirai di soddisfazione e beatitudine e chiusi gli occhi, abbandonandomi al sonno.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...08e5cf733b.jpg

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Altea 13-03-2018 15.11.53

E se gli impostori fossero stati loro..un parente di Sir Taddeo...avranno avuto quasi la stessa età, tutti avevano parlato di un nipote e d' altronde erano loro i più misteriosi tra tutti...oh, dovevo essere ambi le parti..dovevo scoprire la verità.
"Oh" dissi sorridendo "Per stanotte posso ospitarvi al mio Palazzo, è molto movimentato e pure io lavoro lì...penso vi troverò una sistemazione a casa di Sir Blake..penso tra uomini vi troverete meglio..e poi io e Sir Blake siamo molto uniti..per me lui è stato quel padre mancante" annuendo.
E salimmo sull' auto ma io rimasi in silenzio, ero fortemente turbata..chi non lo sarebbe stato al posto mio, dovevo fare ricerche sull' avvocato Bell, sull' albero genealogico dei Taddei e poi pure su Guadagn che si permetteva di comandare a casa dei Taddei...e nel mezzo ci stava quel magnifico giuggiolone, così insicuro e bello.
Arrivati a Palazzo dissi a Petronilla avevamo degli ospiti per la notte, senza dire chi fossero e prima di congedarmi diedi appuntamento loro al mattino.."A domani mattina, cerchiamo di riposare un po'....poi andremo al Castello...ho un appuntamento a cui non posso mancare".
Oh si, non potevo mancare...aprendo la porta della mia camera e scegliendo l' abito per andarci...volevo stringerlo, strappazzarlo e poi doveva essere mio...mio e solo mio..se aveva osato fare lo scemotto come con le studentesse avrei potuto pure frustarlo.
E mi stesi sul letto, quel letto che ore prima ci vide assieme, quasi nudi..lui con le sue paure e io le mie..e quella promessa..e mi addormentai.

Clio 13-03-2018 16.17.43

Oh si.. ora si che si stava lasciando andare completamente.
Potevo vedere i suoi occhi persi ed eccitati, stravolti da quel gioco così ardito e folle, che diventava sempre più intenso, sempre più travolgente.
Non accennavo a fermarmi, la mia bocca accoglieva sempre più a fondo quell'eccitazione prorompente, forte, salda e massiccia.
Ne gustavo il sapore, ne assaporavo la consistenza, mi godevo l'intesa così forte, quello sguardo nel mio completamente perso e abbandonato.
Oh, non era mai stato più bello di così, in quel momento di pura passione incontrollata.
I suoi gemiti erano lunghi brividi sulla mia pelle, riempivano il cuore, quel suono così soave che mi eccitava sempre di più, ancora e ancora.
Poi quelle labbra, rallentai la mia corsa per un momento, portandomi poi un dito alle labbra, un dito che accarezzò quanto del suo sesso non trovava spazio tra le mie labbra fino ad arrivare alle mie labbra umide.
Lo sguardo con cui accompagnai quel gesto era intenso, forte, penetrante.
Allora feci segno alle ragazze di tappargli la bocca mentre invece aumentavo il ritmo, ancora e ancora, sempre più folle, sempre più in fondo, la mia bocca si contraeva su quel membro saldo, forte e ormai al limite dell'eccitaizone.
Volevo che perdesse ogni freno, controllo, lucidità, inibizione.
Volevo che si lasciasse andare.
Volevo che esplodesse in me, inondando ogni parte della mia bocca con il suo sapore.
Non mi sarei fermata nemmeno se qualcuno fosse entrato in quel momento.
Lo volevo, volevo portarlo al limite, ancora e ancora.
Se stavano per interromperci allora avrei resto tutto ancora più eccitante, intenso, forte.

Guisgard 13-03-2018 16.29.32

“E' una ragazza come tante...” disse la donna a Nyoko “... indossa pantaloni e maglione con un cappotto nero ed una sciarpa bianca... una ragazza come tanta...”
La madre invece era sempre in lacrime, gridando disperata.
Si udì arrivare un'auto della polizia.
Cominciava ad albeggiare.

Dopo l'impeto e la passione, Gwen si accoccolò fra le braccia di Elv, addormentandosi serena.
I due giovani dormirono stretti l'una all'altra fino al mattino.
Poco dopo l'alba lui fu svegliato da alcune voci che giungevano da fuori e dalla sirena di un'auto della polizia.

Altea si addormentò, quasi subito.
A svegliarla fu Petronilla il mattino seguente, avvertendola che i due ospiti erano già scesi di sotto ed attendevano lei per fare colazione.
Inoltre la governante mise al corrente la stilista di strani disordini accaduti la notte nella brughiera.

Guisgard era sul punto di perdere il senno, tanto godeva.
Le tre ragazze lo tenevano fermo, toccandolo ovunque e tappandogli la bocca da cui uscivano solo gemiti soffocati, mentre Clio inginocchiata davanti a lui lo deliziava giocando frenetica e vogliosa con il suo membro.
Il rampollo credeva di sognare, incredulo godeva in quell'orgiastica ed improvvisa situazione.
La teppista non gli dava tregua, mostrando come fosse maestra nel portarlo al limite della resistenza e sopportazione.
Ma Guisgard, nonostante la sua poca dimestichezza con le donne, il suo essere quasi imbelle al loro cospetto, si mostrava dotato di una resistenza non comune che rendeva quel gioco proibito ancora più estenuante ed eccitante.
Ma poi quelle voci, quei rumori.
Si udirono dei passi e qualcuno giunse a bussare.
“Aprite, milord!” Erogolin da fuori. “C'è la polizia!”
“Cavolo, proprio ora!” Lys. “Dobbiamo smammare o finiremo nei guai!” Guardo Clio inginocchiata davanti al rampollo.

Altea 13-03-2018 16.33.01

Petronilla mi svegliò e aprii la porta della camera guardandola "Disordini? Ovvero che è successo? Comunque falli accomodare in giardino dove sta la piscina, l' aria è abbastanza tiepida sebbene il tempo sia nuvoloso" aspettando di sapere gli accadimenti.

Lady Gwen 13-03-2018 16.39.12

Dormii meravigliosamente, tutta la notte, fra le sue braccia.
Addormentarsi in quel modo, con quella bellissima sensazione, era stato fantastico, una beatitudine senza pari.
Sarei voluta rimanere tutto il tempo in quello stato fra il sonno e la veglia solo per assaporare quella sensazione.
Stavo ancora dormendo, o giù di lì, quando sentii Elv agitarsi, allora strinsi, o credetti di farlo, le sue braccia ancor di più attorno a me.

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Clio 13-03-2018 16.41.04

Non cedeva, era resistente e forte.
La cosa mi eccitava, mi eccitava da morire, rendeva quel gioco ancora più appassionante, intenso.
Era innocente, cucciolo, impacciato.... ma incredibilmente ben dotato e resistente.
Mi faceva perdere la testa.
Adoravo vedere quel candore mutare poco a poco, farsi intenso rossore, eccitazione folle, godimento puro e incontrollato.
Tutto quello volevo da lui, tutto, fino all'ultima goccia.
Era meraviglioso, era incredibilmente meraviglioso vederlo così.
Sentirlo godere sulle dita delle ragazze mi eccitava oltremisura.
Ma poi quelle voci da fuori, che lo chiamavano.
La polizia.
Dannazione, la polizia!
Mi fermai a malincure e mi alzai.
"Vieni con noi.." sussurrai con lo sguardo intenso mentre mi rivestivo in fretta.
"Vieni con noi..." prendendo la sua mano, una presa salda, sicura.
"Vieni con noi, Guisgard..." con il tono della voce così incredibilmente simile a quello che avrei voluto usare poco più tardi al culimine del piacere per entrambi.

Nyoko 13-03-2018 16.42.37

Annuì alla donna e avvicinai una mano verso la donna che gridava disperata e la guardai con i miei occhi angelici, affinché mi vedesse solo lei e darle conforto.
"Sua figlia tornerà. Ora si calmi" dissi cercando di soggiocarla in meglio. Mi faceva male vederla disperata e volevo, in qualche modo, diminuire i suoi tormenti.

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Guisgard 13-03-2018 16.50.13

La ragazza farfugliava con la benda stretta sulla bocca e gli occhi arrossati dal pianto.
Era legata mani e piedi e messa seduta contro il muretto di un vecchio capanno abbandonato.
Accanto a lei c'erano due loschi figuri che si spartivano i pochi soldi sottratti alla giovane e decidendo chi per primo avesse abusato di lei.
La ragazza era terrorizzata.
“Cominci tu...” disse uno dei due all'altro “... spupazzala per bene... poi sarà il mio turno...”
“Questo posto è buio...” l'altro.
“Naturale, siamo in piena brughiera, idiota...”
“Non mi piace star qui...”
“Vuoi violentarla in qualche bar davanti a tutti?”
“Hai sentito le leggende, no?”
“Piantala!”
“Ci sono tante leggende qui... il demone che di notte va in cerca dei Taddei... così dicono sia morto il vecchio Lord...”
“Avanti, prendi la ragazza e falla finita!”
“E poi la leggenda del Gufo...”
“Piantala, mi dai ai nervi!”
“Lo spettro di un Gufo sotto forma di un cavaliere nero... mia nonna da piccolo mi raccontava queste cose...”
“Per questo sei venuto su come un imbecille!” Spazientito il primo.
Poi sentirono qualcosa, dei rumori.
“Chi è la?” Il primo col coltello in mano.
Un'ombra.
Uno dei due lestofanti cominciò a sparare nel buio intorno a loro.
Poi più nulla.
http://www.imfdb.org/images/thumb/e/...-Revolver2.JPG

Guisgard era stravolto dall'eccitazione, mentre guardava Clio rivestirsi in fretta e le altre ridere beffarde.
Era imbambolato, eccitato, paonazzo.
Lei gli parlava ma lui come inebetito non sapeva cosa rispondere.
“Sento dei rumori...” disse da fuori Ergolin, chiamando gli altri “... credo sia sveglio.”
“Al diavolo, usi una chiave di riserva ed apra!” Ordinò Ozzlon.
“Presto, Clio, andiamo!” Kyra.
“Per la finestra!” Indicò Lys. “Salteremo per la loggia e scapperemo dal cortile! Ma subito!”
E corsero alla finestra, con Guisgard immobile e nudo contro la parete.
La porta si aprì.

Gwen si svegliò, visto Elv si alzò per raggiungere la finestra.
Davanti all'albergo c'erano molte persone.
Anche la polizia.

“Pare sia scomparsa una ragazza ieri sera tardi.” Disse Petronilla ad Altea. “La polizia la sta cercando.”

Nyoko cerò di tranquillizzare la madre della ragazza, ma quella era sotto shock.
La polizia arrivò e cominciò a fare domande.
Ormai albeggiava e diversi volontari si dissero pronti a cercarla.

Lady Gwen 13-03-2018 16.56.24

Mi svegliai sentendo Elv che si alzava.
Sentivo rumori giungere da fuori, ma non capivo cosa stesse succedendo, intontita com'ero ancora dal sonno.
"Elv... Che fai..." farfugliai confusamente, ancora con gli occhi chiusi, allungando la mano alle mie spalle e sentendo solo il letto ancora caldo del suo corpo.

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Nyoko 13-03-2018 16.58.59

Mi dispiacque molto non averla pototua aiutare e dissi alla signora di farsi forza e che sua figlia stava sicuramente bene. Poi vidi la polizia e capì che sarebbe stato meglio lasciare in mano a loro la situazione. Girai i tacchi e tornai in casa mia, era l'alba e presto Pavel si sarebbe svegliato e, magari, avrebbe voluto un po' di ospitalità. Entrai in casa e mi misi ai fornelli per preparargli una buona colazione.

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Altea 13-03-2018 17.02.21

Alle parole di Petronilla sobbalzai.."Una ragazza è sparita? Nella brughiera...è tremendo...ho detto io girano persone strane, meno male stanotte ho fatto alzare la guardia alla security..tienimi informata" e mi congedai.
Presi un abito molto particolare, d' altronde ero nata come stilista proprio per questo motivo...per i miei vestiti audaci..e non volgari, osare ed essere audaci era ben altro, era pieno di pailettes ma non appariscenti, lo accomodai e sotto il vestito...beh...sotto il vestito..niente...ma niente solo per chi volessi io.
Stavo uscendo e vidi le rose blu..il mistero..rilessi le parole, la notte, la luna..il cuore palpitava, pulsava forte..no era qualcuno che mi prendeva in giro, ne ero certa. Poggiai le rose sul petto e ammirai il colore splendido...era tutto strano.
Uscii in giardino sorridendo al Taddei e al signor Bell..."Sono pronta..avete sentito...una ragazza è sparita nella brughiera stanotte...speriamo non le sia successo nulla" sospirai.."Possiamo andare no, io vado con la mia auto, magari volete essere autonomi e poi farvi un giretto" guardando i due uomini perplessa.

https://www-s.mlo.me/upen/vs/tb2016/...863e71c081.jpg

Clio 13-03-2018 17.08.26

Era ancora perso nei meandri dell'eccitazione.
Non spiccicava parola, era come in trance, come imbambolato e incredulo.
Avanti, avanti, non c'è tempo...
Lui non si muoveva, era lì immobile, con i suoi occhioni cuccicoli nei miei.
"Guisgard,vuoi farci andar via?" lo scossi, guardandolo incredula.
Come poteva non reagire?
Scossi la testa, sospirando rassegnata, e poi lo baciai.
Lo baciai intensamente, uno di quei baci che risucchiano l'anima, tolgono il fiato.
"Vieni a cercarci..." sussurrai sulle sue labbra per poi far scivolare a terra la camicia nera di seta impalpabile che avevo sopra il vestito di latex.
Un gesto lento, delicato, sensuale, mentre lo guardavo negli occhi.
Il mio profumo, il mio ricordo, il pensiero di me e di quella notte.
"Ti aspetterò.." stringendolo ancora per poi dileguarmi come un'ombra insieme alle altre fuori dalla finestra e lasciandolo lì, incapace di seguire i suoi sogni.
Una volta al di là mi voltai per guardarlo ancora una volta, sospirando.

Guisgard 13-03-2018 17.13.43

“Credo sia accaduto qualcosa...” disse Elv guardando dalla finestra “... c'è anche la polizia... qualcosa di grave temo...” rivolto a Gwen.

Nyoko tornò a casa sua, mentre le stradine c'era ancora agitazione e preoccupazione.
Cominciò a preparare la colazione.
Pavel era ancora a letto a dormire.

Altea raggiunse i due ospiti in giardino e naturalmente Bell e Taddei restarono piacevolmente sorpresi dall'abito indossato dalla stilista.
“Buongiorno, signora.” Disse Taddei. “Siete splendida.”
“Si, concordo.” Bell. “Una ragazza scomparsa? Speriamo la ritrovino.”

Clio e le altre teppiste andarono via.
Guisgard le guardò sparire immobile ed ancora eccitato.
In quel momento entrarono Ozzlon e gli altri due.
Il rampollo nascose la camicia nera di seta lasciata da Clio e si buttò sul letto, nascondendo fra le lenzuola la sua eccitazione che era ancora notevole.
“Milord...” disse Ergolin “... c'è la polizia...”
“Pare sia sparita una ragazza.” Ozzlon.
“Perchè la finestra è aperta?” Chiese Lion.
“Ecco...” Guisgard imbarazzato “... avevo caldo... datemi qualche minuto e sarò pronto...”
I tre uscirono e lui si fece una doccia fredda, si vestì e li raggiunse al pianterreno.

Nyoko 13-03-2018 17.15.44

Quando terminai la colazione guardai l'orologio e pensai che fosse ora di svegliarlo. Presi tutto e lo misi in un vassoio, andando poi in camera e bussare.
"Pavel, è ora di alzarsi" dissi aspettando una sua risposta per aprire la porta.

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Lady Gwen 13-03-2018 17.17.15

Mi voltai verso di lui.
"Grave? Sei sicuro? Beh, anche ieri sera c'era..." dissi.
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Altea 13-03-2018 17.27.29

"Si lo spero pure io, in giro vi sono persone davvero strane, bene...andiamo".
Salii sulla mia auto sportiva, seguita da quella dei due uomini e mi guardavo attorno, la brughiera era così strana ed insolita oggi...misteriosa come quelle rose blu.
Arrivammo al castello e feci strada sicura di me e suonai al campanello, mentre mi sistemavo la gonna per non far apparire nulla .. perché sotto vi era qualcosa per pochi uomini o solo uno.


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