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Se sapevo che sarebbe andata così?
In cuor mio sì, dovevo ammetterlo. Ma era la vita, no? A volte ti va bene, a volte ti va male, si doveva accettare. "Pazienza, accetterò la sconfitta" con un'alzata di spalle. "Però, io ho una condizione..." con sguardo furbo ed un sorriso. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Condizione...” disse il capitano guardando Gwen “... sentiamo quale...”
A quelle parole di Clio, Capitan Fiore rise di gusto. Allora estrasse la spada. Ma non era una spada qualunque. La impugnò come fosse una pistola. E tale si rivelò. “Sua altezza può ammirare...” disse, per poi puntare la canna contro una delle soldatesse. Fece allora fuoco. Due spari secchi. Un attimo dopo i corpetti metallici della soldatessa scivolarono rapidi a terra, lasciando la donna a petto nudo. I due colpi, precisissimi, avevano lambito e tagliato i lacci di cuoio senza ferire la soldatessa. “Ecco.” Divertito lui. “Ora è ancora più bella.” Guardando poi la dea. “Vi basta, altezza?” Sarcastico. |
"Sono milady Altea de Bastian" dissi alla guardia "Il Governatore sa chi sono e, probabilmente, anche il motivo per cui sono qui" ricordandomi del patto fatto con lui.
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"Proprio ieri hai detto che se io avessi indossato uno di quei vestiti, tu avresti esaudito un mio desiderio. Ebbene, purtroppo dovrò indossare per forza quel vestito, avendo perso, ma ho sempre il desiderio che tu devi esaudire. Dunque, tu mi dirai il tuo nome e ti leverai il cappuccio ed io metterò uno dei vestiti. Prendere o lasciare" risposi, con un sorriso divertito.
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Il soldato chiese ad Altea di attendere.
Mandò un altro militare a chiedere e poco dopo quello tornò, dando il permesso ad Altea di entrare. La condusse così in una vasta sala, dicendola di attendere. Poco dopo la porto si aprì ed entrò qualcuno. Era di nuovo quello strano giullare. “Madama, che piacere rivedervi.” Disse divertito. “Dite la verità... trovate irresistibili i miei indovinelli, vero? Beh, eccovene un altro... qual'è il colmo per due ginnasti?” Ridendo. Il capitano rise a quelle parole di Gwen. “Ma senti senti...” disse “... eppure ieri quando ti ho proposto questo compromesso tu mi sei sembrata alquanto indifferente... ora hai cambiato idea?” |
Alzai le spalle, mentre giocherellavo con una carta.
"Beh, ieri non dovevo farlo per forza, oggi sì. I debiti vanno pagati" con espressione indefinita, ma rilassata. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Entrai e camminai con disinvoltura, dovevo iniziare la parte...perché qui si trattava di recitare una parte.
E infatti come la mia mente ben immaginò mi trovai il giullare e appena lo vidi, stavolta, salutai cordialmente..."Oh, speravo proprio di incontrarvi sapete, la scorsa volta quell' indovinello era davvero divertente" lo guardai col suo pallore cadaverico e i capelli colorati, era davvero un personaggio ambiguo e mi misi a pensare..."Vediamo...quale colmo può essere per quei due ginnasti? Ahh mi arrendo..ma un giorno indovinerò uno dei vostri indovinelli possibili..avanti ditemelo" sorridendo mentre lo detestavo con tutta me stessa. |
Il capitano sorrise.
“E sta bene...” disse a Gwen “... va nella tua cabina e scegli uno degli abiti. Se sarai bella come immagino al tuo ritorno qui io mi toglierò il cappuccio.” Annuendo. “Ma è semplice...” disse divertito l'insopportabile giullare “... si scambiano gli anelli!” Ridendo forte. “Capito? Gli anelli!” Senza smettere di ridere in quel modo gracchiante. “Troppo divertente questa! Sono decisamente un genio!” Guardando Altea. Ad un tratto la porta si aprì. |
Rimasi a guardarlo basita per un momento e poi iniziai a ridere..ovviamente fingendo.."Ah si gli anelli...gli attrezzi dei ginnasti...oh, siete troppo simpatico" sorridendo tra i denti, quando una porta si aprì e mi voltai per vedere chi fosse.
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Annuii lentamente e con un accenno di sorriso.
Allora mi alzai ed uscii. Quando arrivai in cabina e aprii di nuovo l'armadio, sospirai, come la prima volta. Dovevo scegliere quello messo meglio degli altri, e non era facile. Dopo tanto cercare, trovai un abito, il più semplice. Era bianco, ma sembrava morbido, elegante e senza fronzoli. Misi da parte la camicia e gli adorato pantaloni di pelle e indossai il vestito. Mi ci volle un po' per capire come funzionava, con tutti quei lacci. Dopo tanto faticare, l'abitl era pesante, ingombrante, non riuscivo a respirare e mi sembrava di soffocare, ma il risultato era sopportabile. Mi guardai un'ultima volta allo specchio, i capelli ora del tutto sciolti sulle spalle, lasciate appena scoperte dal vestito e uscii. Bussai un paio di colpi alla porta della stanza quando tornai. Poi entrai. "Beh?" chiesi, facendo un giro su me stessa "È all'altezza delle aspettative?" aggiunsi, ma la mia faccia era poco convinta.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...eba4f8db90.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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