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“Quest'isolotto è indipendente, milady.” Disse il pescatore ad Altea. “Anzi, la sua ubicazione non è segnata da nessuna mappa. Per questo viviamo tutti in pace. Potete chiamarla l'Isola del Duca.” Rise. “Quanto a lord Guisgard, l'ho visto partire poco fa con una carrozza. Ma ignoro dove fosse diretto. Ma credo che a breve lo ritroveremo alla festa. Io sto andando là, se volete ci andremo insieme.”
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"L'Isola del Duca" dissi sbalordita "un nome singolare direi.."
Veramente era singolare come nome..ma si riferiva alla storia di Guisgard? Come sempre..misterioso..se ne era andato via con una carrozza..l' uomo mi invitò ad andare alla festa..tornare là..e se avessi trovato i suoi uomini? Non vi era rimedio..una volta un caro frate mi disse a Corte a Capomazda..."Ciò che è scritto in Cielo, in Terra accadrà" e se dovevo rivederli..pazienza..non sapevo più cosa fare della mia vita, ma ovviamente non mi sarei fermata e avrei espresso la mia opinione al presunto taddeide. "Volentieri...verrò con voi alla festa, siete davvero gentile, solitamente non mi fermo con persone che non conosco..ma in voi leggo gentilezza". |
“Grazie, capitano.” Disse Cid a Clio, per poi, con una tale naturalezza, prenderle la mano, come per andarci insieme.
“Splendido!” Esclamò Yolanda, quasi senza badare alle parole di Clio. I tre allora si avvicinarono su un pontile che conduceva verso una delle aperture sulla fiancata del vascello. Salirono pochi gradini e si ritrovarono così all'interno della nave volante. Erano in un lungo corridoio illuminato da poche lampade. Sulla pareti vi erano quadri di scene marinare e Immagini Sante. E ad un tratto udirono qualcosa. “Cosa ci fate qui voi?” Una voce all'improvviso. “Chi vi ha fatto entrare?” Proveniva da una delle tante porte chiuse lungo il corridoio. |
Altea ed il pescatore si diressero verso la piazzetta, dove ancora tutti erano presi da quegli allegri festeggiamenti.
E nel giungere in quella baraonda, la dama ed il pescatore videro una sorta di gara. Una grossa cesta, colma di vino, formaggi, salumi, pane, vino, frutta secca e fresca, dolciumi e liquori era stata posta su un palo. E chiunque fosse riuscito a farla cadere, mandando in cima al palo un disco di ferro colpendolo con un grosso martello, avrebbe fatto suo l'ambito e delizioso premio. Molti tentarono, ma senza successo. “Prova tu, Ammone.” Disse Palos. “Così vincerai la cesta e magari la dividerai con noi.” “Basta giusto giusto per me.” Sbottò l'omone, per poi prendere il martello. “Aspetta.” Fece Champenuan. “Se provi tu allora dopo nessuno avrà più occasione, visto la tua forza. Voglio tentare prima io.” “Un cuoco forzuto!” Ridendo Afiel. “Va al diavolo!” Esclamò Champenuan. Caricò allora il colpo e poi mollò una decisa martellata sul disco di ferro. Ma il colpo fu così forte ed il gesto tanto goffo che il cuoco finì per far cascare il martello sul suo stesso piede. Lanciò un urlo di dolore, per poi cadere a terra e tenersi forte il piede. I suoi compagni prima risero, poi, accorgendosi del colpo subito dal loro cuoco, si mossero ad aiutarlo, portandolo nell'osteria lì vicino. |
Lanciai un'occhiata sprezzante a Yolanda.
Avevo sempre detestato quelle come lei, che avevano avuto tutto dalla vita, che erano convinte che tutto gli fosse concesso, che non sapevano accettare un no come riposta ed erano convinte che il mondo girasse intorno a loro. Mi limitai a scuotere la testa e seguire Cid che mi aveva preso per mano all'interno della Santa Caterina. Era un luogo dove non ero stata, sontuoso ed elegante come la cabina che mi aveva ospitato. A quella voce mi fermai all'improvviso ma sorrisi. "Salve, sono Clio, il capitano dell'Hydra.. Ho con me un giovanotto che è stato invitato dal capitano Giusgard a visitare la nave.. Se disturbiamo torniamo più tardi.." Dissi, cordialmente. |
Osservai la scena della gara...vi erano gli uomini di Guisgard e mi misi in disparte ma osservai la scena e risi..risi come non mai...come prima
Ebbi un fremito..eppure la loro compagnia mi mancava, avrei voluto essere con loro...li vidi andare via col cuoco dolorante dentro a una osteria. Chiamai il pescatore.."Venite con me messere..ho trovato..i miei compagni". Entra col pescatore nella osteria e mi avvicinai a loro.."Bene..una nobildonna scompare e voi? Non ve ne curate? Dovrei sentirmi offesa?" mi finsi offesa per poi sorridere..."E il piede del nostro cuoco come sta?". |
“Ah, non può essere.” Disse quella voce a Clio. “Guisgard non inviterebbe mai nessun estraneo su questo vascello. Ormai vive come un eremita, nonostante i miei consigli.”
“Ma chi parla?” Chiese Cid a Clio. “Sapete che non è educato e cortese parlare da dietro una porta?” Sbuffò Yolanda. “E voi non sapete che non sta bene entrare nelle dimore altrui senza invito?” “Ci ha invitati il capitano!” Esclamò Cid. “Impossibile.” Sentenziò quella voce. “Invece si!” Annuì Yolanda. “Non può essere.” Replicò la voce. “Ma insomma...” indispettita Yolanda “... uscite fuori e venite a dircelo in faccia che stiamo mentendo!” “Se potessi lo farei!” Esclamò la voce. "Allora verrò io da voi!" Gridò Yolanda, per poi cominciare a fissare ognuna di quelle porte chiuse. |
Champenuan continuava a dimenarsi per il dolore.
“Non bene, milady.” Disse Irko ad Altea. “Una brutta botta direi.” “Mettiamoci sopra del ghiaccio.” Fece Palos. “Voi sapete medicarlo, milady?” Chiese Miseria ad Altea. “In queste condizioni non può muoversi.” |
Mi riaccolsero..capii per loro era stato normale..loro mi davano spazio e libertà e ora chiedevano il mio aiuto, ne fui felice.
"Portatemi dell' alcol puro" dissi all' oste" e poi ghiaccio e una benda." L'oste mi portò il tutto in fretta visto il cuoco era veramente dolente. Passai prima con una pezza l'alcool puro, mia nonna diceva era un ottimo rimedio, fasciai il piede ma senza premere forte.."Non penso dovrei mettere un pezzo di legno" e sopra misi del ghiaccio in un tovagliolo. Mi alzai.."Tenete la gamba sopra la sedia col ghiaccio per un pò..speriamo il piede non si sia rotto" e guardai Irko e poi il pescatore.."Secondo voi ho fatto bene, messere?Io sono una dama di corte solo..non conosco i metodi giusti". |
"Milady, non mi sembrate la persona più adatta per parlare di educazione e cortesia in questo momento..." Secca.
"Mi sembra evidente che Guisgard non abbia avuto il tempo di avvisare.." Conclusi "Beh.." Alzando le spalle, e guardando Cid con aria di scuse "Torneremo quando lui sarà presente, così ti farà lui stesso da guida.." Sorridendo "Andiamo.." a Cid. "Quando il capitano tornerà ditegli che siamo passati.." Alla voce. |
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