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Elv prese la tazzina di caffè che gli porgeva Gwen.
“Forse, chissà...” disse “... ma ora devo pensare alla mia moto... devo ritrovarla... voglio tornare al grattacielo della Società Cibernetica Ateon... voglio scoprire che fine ha fatto e chi l'ha presa...” |
"Raccontamela, questa storia..." risposi al mio uomo, accarezzandogli il petto nudo "Voglio sapere tutto di te... qualsiasi cosa ti riguardi per me ha importanza..."
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La musica ricominciò ed un altro ballo iniziò.
Nyoko mise il fiore nella borsa e Ren la fece ballare ancora. Danzavano nei loro costumi d'altri tempi, magici, cortesi, cavallereschi e sognanti. Ballarono fra le note e luci. Ballarono fra maschere e vestiti variopinti. Ballarono fino alla fine della musica, per poi tornare al loro posto. Allora si accorsero di alcuni ragazzi intorno a qualcuno che li intratteneva con un gioco di prestigio. Si trattava del misterioso ragazzo che aveva donato il fiore a Nyoko. |
Comprendevo la sua frustrazione e il senso di impotenza. E mi dispiaceva non poter far nulla per aiutarlo.
" Tardes..." mordicchiandomi il labbro, " troverai un modo per prenderlo " poggiando una mano sulla sua spalla quindi annuii. " Si certo, subito " andai così in cucina e vista l'ora optai per un caffè forte. Una volta pronto glielo portai. " Senti se devi andare lo capisco " sebbene dentro di me sentivo montare la tristezza perché ormai il nostro momento era stato rovinato. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
"Sì, infatti."
Ripensando a ieri, l'avrei ucciso, per il modo in cui aveva totalmente cancellato la moto in favore di quella macchina. Una volta che finimmo, andai a prepararmi, indossando una canotta nera, dei jeans scuri ed una giacca nera di pelle, raccogliendo i capelli in una coda di cavallo. "Andiamo?" chiesi, sorridendo e tornando in cucina. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...2e6d145877.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Ballammo come fossimo dei reali. Io una principessa e lui il mio cavaliere. Ballavamo coperti dalla musica, fra le risa e le maschere degli altri ragazzi. Fu notte fonda quando la festa finì. Io e Ren ci incamminammo quando vedemmo un gruppo di ragazzi cerchiarne un altro che faceva giochi di prestigio. Guardai bene e lo riconobbi.
"Guarda, è lui il ragazzo che mi ha regalato il fiore" dissi indicandolo. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Sono un ex pilota...” disse lui a Gaynor “... un ex campione di Formula 1... ma un incidente mi ha impedito di continuare la mia carriera, arrivando quasi ad uccidermi... sono stato salvato da un uomo ed ora gli devo tutto... ma devo vivere come un recluso per ora, coprendo il mio volto con una maschera... insomma, sono stato strappato alla mia vita... una vita che ora vive qualcun altro... ” la fissò, per poi baciarla "... ma tu sei vera..." sussurrò sulle sue labbra.
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Guisgard guardò Clio negli occhi, in quegli occhi chiari e dannatamente umani.
Ed ascoltò ogni sia parola. “Se tutto ciò è vero” disse infine “allora vuol dire che mi hai mentito in precedenza... non sei davvero una macchina...” fissandola “... o forse si... insomma, chi diavolo sei? Come diamine devo guardarti? Cosa devo pretendere da te? Cosa pensare ogni volta che ti guardo?” Nervosamente. “Come posso immaginarti? Come sei sotto quei vestiti? Dimmi tu cosa o chi sei davvero... dimmelo!” |
Ascoltai le parole del mio uomo, rabbrividendo al pensiero del suo incidente. Risposi poi al suo bacio, per poi staccarmi dopo qualche istante, la testa piena di domande.
"Si... sono vera... e sono tua..."mormorai "Ma dimmi... quel tipo ti tiene prigioniero o sei tu che resti perché ti senti in obbligo? Che ruolo hai nei suoi sporchi affari? Hai fatto uccidere Ardes sotto i miei occhi... lo hai fatto, eppure incredibilmente io sono qui, avvinghiata a te, legata a doppio filo..." lo baciai, per poi sussurrargli sulle labbra "Dimmi il tuo nome... anche se so che d'ora in poi ti chiamerò Amore..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Mentire...
"Io non ti ho mentito!" sbottai "Non ti ho mai mentito!" ero sempre più alterata. "Che vuol dire chi sono?" incredula "Non lo so, diamine.. te l'ho detto... credi che sia facile per me? Che sia normale sentirmi in questo modo così assurdo.." scossi la testa, con un nervoso addosso che non si placava. "Sono una donna, Guisgard, anche se ho uno scheletro metallico e dei processori nel cervello..." sospirai, esasperata da quella situazione "Maledizione, come posso fartelo capire?" sbottai, tirando per la rabbia un pugno sul muro. Poi mi avvicinai, ancora di più, con aria di sfida. "Vuoi sapere come sono sotto questi vestiti?" con gli occhi nei suoi "Ecco.." lasciando che la giacca scivolasse a terra, rivelando il vestito senza spalline, da cui si poteva benissimo vedere la mia pelle bianchissima. "Ecco come sono.." rabbiosamente, guardandolo negli occhi. |
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