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Sospirai.
Era sempre la stessa storia da giorni, ormai. L'uomo però ci disse di seguirlo. Non sapevo chi fosse Psiche, ma lo seguimmo senza fare domande. Era tutto un intreccio di vicoletti, stradine, fino a raggiungere le fognature. Poi risalimmo e ci ritrovammo in un'altra zona della città. Lì vedemmo una grande costruzione; ci assegnò una stanza all'ultimo piano e andò via. "Che tipo strano..." commentai "Almeno ci ha trovato un posto dove stare..." alzando le spalle. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La segretaria guardò Destresya.
“Perdoni, ma non è mia abitudine annunciare persone sconosciute al nostro presidente.” Disse seccata. “Non credo che lui abbia interesse ad incontrare un nome qualsiasi senza cognome.” |
“Già...” disse Elv gettandosi sul letto “... se questo è il nostro futuro stiamo freschi... beh, almeno è più vivibile di Agnostor... ma mi chiedo come si possa passare da un mondo religioso ad uno del tutto ateo... e poi lo hai sentito, Gwen? Sembra molto colto, oltre che teatrale... invece ad Agnostor era l'ignoranza a dominare e ad ingrassare la gente... forse... si, forse lui riesce a vincere ed allora questo mondo diventerà nel futuro quell'assurdità che è Agnostor!” Esclamò.
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Ascoltai Elv mentre si buttava sul letto.
Seguii il filo dei suoi pensieri, mentre mi sedevo accanto a lui. "Forse hai ragione, ma che ne sai se in realtà questo è il futuro dopo Agnostor?" chiesi "Voglio dire, dai per scontato che Agnostor deve ancora venire, ma siamo nel 2071 e forse Agnostor è già stata distrutta...." ipotizzai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“No...” disse Elv scuotendo il capo “... Agnostor era molto più futuristica, al punto che il mondo era totalmente diverso... un solo continente, forse quindi catastrofi planetarie a mutare l'assetto delle terre emerse... ecco perchè credo che questa epoca sia destinata a diventare Agnostor... ossia il suo opposto... ma mi chiedo... quale delle due è migliore? Forse non è un caso essere arrivati fin qui... forse possiamo partecipare a questo cambiamento... o impedirlo... dopotutto si parla delle sorti dell'umanità...” a Gwen.
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Anche lui aveva ragione...
"Tu dici?" dubbiosa "E come potremmo? Come potremmo impedire una cosa così gigantesca? È... È una missione davvero enorme, come pensi che potremmo contare in tutto questo?" le dimensioni spropositate di tutto ciò quasi mi schiacciavano solo al pensiero, ma lui sembrava essere così sicuro di ciò che diceva. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Forse la vera impresa è capire quale dei due mondi sia da evitare...” disse Elv a Gwen “... ma forse lo capiremo conoscendo meglio quello strano tipo... dopotutto ci ha salvati ed ora ci ha pure ospitati...”
Ad un tratto dal piano inferiore sentirono giungere strani rumori. Tintinnii e clangore. |
"Sì, in fondo non sappiamo ancora chi sia e che cosa faccia, ma aspetteremo" annuii.
Poi si sentirono dei rumori da sotto. "Chissà che starà facendo? Vuoi andare a vedere?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La guardai con sufficienza.
"Il suo lavoro non è pensare al posto del presidente, ma prendere le telefonate e passarle, sbaglio?" fissandola, riprendendo il mio solito tono autoritario, che lì dentro anche i muri conoscevano. "Le sto dicendo che è un'emergenza, se non vuole chiamarmi il presidente vediamo..." cercando di ricordare membri giovani dell'azienda, ma promettenti, che dopo quarant'anni potevano essere ancora lì. Almeno secondo il sistema pensionistico dei miei anni. Una cosa però mi stupì, possibile che non conoscesse il mio nome? La tradizione di famiglia aveva sempre contato molto per la Taddei Corporation, quadri e poi fotografie dei nostri alleati facevano bella mostra in azienda. Ricordo bene come Marzia mi chiedeva sempre di Taddeo l'austero! Giusto, la mia segretaria, lei era molto giovane! "Marzia Treviri?" chiesi, cercando di ricordare altri nomi. "Nino Frotti?" il garzone che girava sempre col nostro fac-totum, era in gamba, sarebbero stati degli idioti a licenziarlo. Pensai ai membri più giovani del team, a quelli che di sicuro sarebbero rimasti in azienda fino al momento di andare in ospizio. "Oh per la miseria.. Guglielmo Dolli, Marco Travilo, Mina Robesi, Diana Girili.." sciorinando i primi nomi di giovani che potevano essere ancora lì. ci sarà pur qualcuno che lavora ancora qui!" alzando gli occhi al cielo "Mi chiami qualcuno di loro, per favore, e garantirà per me!" quasi sfidandola negli occhi. "E se proprio ci tiene a conoscere il mio cognome.. è Taddei!" fissandola con aria austera. |
“Si calmi, la prego.” Disse la segretaria a Destresya. “Non mi costringa a chiamare la sicurezza.”
Arrivò allora un tipo magro, ben vestito, con sguardo ossequioso e modi garbati, forse anche troppo. “Cosa accade, signorina?” Chiese. La segretaria gli spiegò tutto. “Mi dica perchè mai il presidente dovrebbe volerla ricevere.” Lui a Destresya. |
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