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"Dunque" sentenziai.."Due sono le possibilità...o andiamo a cacciare la bestia e questo uomo ci indicherà come trovarla...oppure ce lo portiamo in paese e confesserà tutto e io ho il libro col disegno" fissai Hiss negli occhi azzurri, che erano irrequieti come il mare in tempesta.."Ma attenzione al secondo infiltrato..io ho dubbi su Kimsy mi spiace...scegli tu eroe, rimanere qui è inutile, si deve agire".
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“L'idea di denunciarlo mi piace...” disse Hiss guardando l'uomo “... si, molto... direttamente davanti all'Arciduca... e la legge Capomazdese è molto severa, per usare un eufemismo, con chi compie simili reati...”
“No, vi prego!” Gridò l'uomo. “Dirò tutto ciò che so!” E Hiss fissò Eeila. |
"Sono d'accordo" dissi mettendomi il mantello blu fino in testa. Montai sul mio cavallo e aspettai che lui facesse lo stesso.
"Andiamo" Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Le parole di Hiss furono molto convincenti, i nostri occhi non si separavano come un codice tra noi, un legame indissolubile.."Vero...oh ci dirà la verità..qui o davanti alle guardie capomazdesi..magari entrambe no?Decidi tu Hiss" osservando in modo torvo l' uomo..e feci l' occhiolino ad Hiss e un cenno di intesa.."Avanti parlate ed avrete la vita salva" e mi avvicinai a Hiss mordicchiando l' orecchio suo ma bisbigliai.."Lo facciamo parlare ora? Metti poi succeda qualcosa e questo vile muore..non sapremo la verità..ma poi puoi portarlo davanti alla giustizia capomazdese..decidi tu"
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Quel bacio era meraviglioso, era tutto quello che desideravo in quel momento.
Dimenticarmi del mondo esterno, e vivere solo per lui, in quella notte così intesa e spettrale. Sorrisi alle sue parole, un sorriso complice, intenso. "Oh si.." sussurrai "Mi piace la cosa.." sentivo le sue mani su di me, inebriandomi. Ma poi accadde qualcosa. Un verso terribile, animalesco. "Che sia la bestia di cui parlava la vecchia?" Azzardai, preoccupata, ad Aegos. "Stiamo all'erta.." sospirai, impugnando Damasgrada. |
Era un momento ricco di particolare tensione, in cui io mi divertivo a distrarlo e lui faceva di tutto per resistere e più lui ci provava, più io continuavo.
Sorrisi divertita alle sue parole e ai suoi baci occasionali. "Ma come, io devo continuare a suonare mentre tu mi distrai, ma tu non riesci a slacciare un abito?" mormorai, con tono innocente, mentre continuavo imperterrita stando poggiata sui gomiti e ad un certo punto iniziavo ad accarezzargli lentamente il petto ben fatto. La stanza era ormai unicamente illuminata dalla candela, poiché era già sera e ad un certo punto si udirono rumori confusi provenire dal corridoio. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Hiss godette di quel momento, di Eeila che mordicchiò il suo orecchio.
Ed annuì. Guardò allora l'uomo. “Dicci tutto ciò che sai...” disse “... adesso a noi due... oppure tra un'ora, davanti alle guardie dell'Arciduca... e sappi che il Diritto Capomazdese non riconosce alcun diritto agli eretici ed ai loro complici...” con occhi gelidi. “So che la bestia” fece l'uomo grasso “l'hanno... l'hanno fatta loro... per flagellare queste terre...” |
Sospirai a quel distacco dal suo orecchio e ascoltai le parole di Hiss sul diritto capomazdese e poi l' uomo..."Fatta? Loro chi" E come l'hanno creata?" .Estrassi il libro e glielo mostra i.."Assomiglia a questa?" mostrando l'arcana figura.."Conoscete un certo..Ennius?".
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Quei rumori confusi che provenivano dal corridoio, come se qualcuno si stesse avvicinando alla porta.
Elv allora si voltò verso l'uscio. Poi guardò Cassandra, facendole segno di non fare rumore. Allora si avvicinò alla porta, cercando di capire cosa stesse accadendo. “Sono sul pianerottolo...” disse piano alla ragazza “... davanti alla porta... credo vogliano entrare...” sottovoce. |
Quel verso.
Brutale, feroce, innaturale, cupo. Aegos si guardò intorno, tra le ombre della brughiera e la sinistra luce della Luna inargentata. Strinse ancor più Elyse a sé, quasi a volerla proteggere dagli ignoti incubi di quel luogo. “Potrebbe essere qualunque cosa...” disse “... meglio tornare verso la casa fatiscente... seguiamo il sentiero ed evitiamo di lasciarlo...” La prese per mano e si avviarono verso la casa decadente. |
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