Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 23-03-2015 19.58.01

Non ce la facevo più dal mangiare..eppure notavo una certa tensione..guardai Icarius, era nervoso..già gli allenamenti, ecco allora Clio era sua maestra di armi..ma Guisgard era bravo a combattere..ma non sembrava il presunto duca molto felice di tutto questo. Lo guardai e dissi.."Spero di rivedervi presto.." e guardai la rosa bianca sulla sua giubba "Complimenti per la scelta del fiore" e sorrisi mestamente.
Rodolfo, quindi era legato ai Taddei e pure..all' Austero e allora perchè si era mostrato ostile con me.
Guardai lady Sissi e aspettai ciò che voleva dirci Rodolfo..speravo in positivo e salutai Clio che ci aveva salutato.

Clio 23-03-2015 19.58.47

Restai in silenzio per tutta la colazione, alzando a malapena lo sguardo.
Mi sentivo un pesce fuor d'acqua in mezzo a tanti nobili.
Immaginai come doveva sentirsi Icarius, ma lui non lo trattavano come un pastore, ma come il duca.
Una volta finito, mi alzai e mi inchinai ad Icarius, dopo quelle parole di Rodolfo.
"Se Sua Signoria vuole seguirmi..." mormorai, cordialmente.
"Signore.." salutando entrambe le dame "È stato un piacere...".

Lady Gwen 23-03-2015 19.59.21

"Beh, non mi sembra abbiate risposto a qualche mia domanda fin'ora, segno che non volevate uscire allo scoperto, quindi non credo a questo punto che chiedere il vostro nome avrebbe fatto la differenza" risposi, iniziando a mangiare.

Guisgard 23-03-2015 20.11.11

“Chinatevi...” disse l'attempata figura a Galgan.
Prese poi Arimanna dalle mani del cavaliere e recitò una preghiera:

“Possa Colui che benedisse le armi degli Angeli giusti nello scontro con quelli ribelli e neutrali imporre la Sua Grazie su questa spada.
Che possa sconfiggere ogni forma di male e respingere negli Inferi gli errabondi e rinnegati spiriti che vagano per il mondo nel tentativo di affliggere gli uomini.
Nel Nome del Padre... del Figlio... e dello Spirito Santo... Amen.”

Segnò tre volte con la spada Galgan e poi gli restituì Arimanna.
“Ora siete un cavaliere dell'Ordine dei Puri Folli.” Fissandolo. “Il vostro compito è cacciare da queste terre i nemici della Fede che vi sono giunti. Il vostro nemico, per ora è l'ambasciatore di Maruania. Lasciate questo luogo e cercatelo. Trovate poi il modo di porvi al suo servizio e tenetelo d'occhio. Poiché, ricordate, un solo lupo non è un degno bottino. Ma è utile poiché può condurci dove dimora il branco. Ora andate, figlio mio. E che Dio vi assista e vi risparmi.”

elisabeth 23-03-2015 21.35.25

Quella notte...era una notte non come le altre...era una notte fatta di pensieri nascosti...celati al cuore.....fuori.....il tramonto si scioglieva alla notte....e ogni rumore anche quello piu' familiare diventava sinistro........mi infilai sotto le coperte e mi raggomitolai su me stessa......una sensazione di primordiale calore flui' in me.....accompagnandomi al sonno.........


Leggera...sospinta dalla brezza marina camminavo sulla spiaggia
ero immersa nell'aria salmastra...e piedi nudi ...camminavo
sulla riva del mare.....una giornata splendida.....
Il giorno prima l'Oracolo aveva fatto la sua predizione
Sicura cullata dalla tradizione della Dea Diana....non potevo smarrirmi
Poi lo vidi...era adagiato sulla sabbia...era ferito.....lo toccai
con mano tremante......Mai la mia mano pura aveva toccato
il volto di un uomo.......Ma la vita e' vita e che fosse uomo o donna
doveva vivere.......
L'Amore e' la grazia che si riceve e il dono diventa la gioia
Amai Nettuno....non c'era tra me e lui nessuna storia...nessuna vita
C'erano le parole dell' Oracolo....come urla nelle tenebre......
Se avessi potuto avrei chiesto......e' vento cio' che sento nel mio cuore?...
Se avessi potuto avrei chiesto......e' fuoco cio' che sento nel mio cuore?...
No....era Amore......e questo nel sogno mi fece agitare...mi fece chiamare...parlare
Sino a quando la pace della mia isola non si tramuto...in tragedia
navi volanti che si scontavano...vascelli in fiamme
E tra le acque agitate come ...quel mio sogno.....c'era il corpo di Lia....
C'era lei.....e il suo ventre...ricolmo.....
Sembrava che guardassi tutto dall'alto...volevo svegliarla...toccarla...volevo dirle..che non poteva morire........Tutto sembrava inutile.....ma la vita in lei non sembrava del tutto finita...quel suo ventre sembrava avere quel piccolo filo in argento dove l'anima si unisce al suo corpo....potevo vederlo...toccarlo.......Lia....il figlio di De Gur......


Mi svegliai come se stessi cercando di afferrare qualcosa...annaspando tra le lenzuola parte cadute a terra.....era Solo un sogno.......o era l' Oracolo che aveva ancora una volta parlato attraverso........il riposo notturno.....
Mi alzai dal letto....fuori era giorno...... in mente avevo il volto pallido di Lia il suo ventre bagnato dalle onde...ebbi un moto di pena misto a risentimento.......C'era la colazione quel giorno con Guisgard........e gli altri che abitavano il Palazzo......speravo fosse una cosa semplice rapida e che non fosse iniziata..........
Mi sistemai ....lavandomi ...e mettendo il vestito della sera precedente.....
Così scesi nella sala da pranzo.......
Ero imbarazzata...erano tutti a tavola.....mancavo solo io....

" Chiedo scusa per il ritardo....ma non ho avuto una buona nottata e sembra che l' alba mi abbia portato un po' di riposo....."......Mi accomodai nella prima sedia che mi sembro' disponibile.......ero tesissima......Ora dovevo cercare anche Lia.....

Tessa 23-03-2015 22.27.13

Seduti all'ombra del pino, io ed il prigioniero consumammo la colazione.

"il vecchio pensa che io sia innamorata di voi. Ho sentito la conversazione, sapete..." dissi, improvvisamente.
"Voi non immaginate quanto mi provoca fastidio il fatto che molti pensino che la donna debba necessariamente innamorarsi o sposarsi, per essere felice e realizzata" ripresi con veemenza, dondolandomi energicamente sull'altalena.
"Vedono tutto bianco o tutto nero. Non prendono mai in considerazione che possano esistere persone diverse, con altri obiettivi. O persone che semplicemente, per loro natura, non hanno certi bisogni."
Scossi la testa, infastidita.

"Piuttosto, dovremmo cercare una soluzione per la vostra maschera. O volete restare così per sempre?" Dissi

Guisgard 24-03-2015 00.38.24

Icarius si alzò, salutò Altea, poi Sissi ed infine Rodolfo.
Uscì allora dalla stanza con Clio ed insieme raggiunsero la palestra.
Qui il presunto duca si tolse la camicia per indossare una giubba preparata per lui, da usare durante gli allenamenti.
Era infatti imbottita e dunque capace di proteggere dai tagli più leggeri e superficiali.
Ma mentre il pastore indossava quella giubba, la piratessa si accorse di un particolare.
C'era infatti qualcosa sulla schiena di Icarius.
Qualcosa che appariva del tutto simile a ciò che restava di una ferita che Clio ricordava molto bene.
La ragazza l'aveva infatti vista sulla schiena di Guisgard una mattina, quando lui stava rivestendosi per tornare a corte.
Quella notte infatti i due la trascorsero insieme nella casetta di Clio.

Clio 24-03-2015 00.41.52

Mi si gelò il sangue.
Osservavo quella cicatrice di nascosto, di sopportato.
Non avevamo detto una parola, che potevo dire?
Lanciai un'occhiata lontana e dissi "Come te la sei fatta quella?" Distrattamente.
Era ormai ora dell'allenamento, non avevamo tempo di pensare ad altro, anche se il ricordo di quella mattina mi tormentava.

Guisgard 24-03-2015 00.48.20

Usciti il presunto duca e Clio, nella sala restarono soltanto Rodolfo, Altea e Sissi.
Ma qualche istante dopo arrivò anche Elisabeth.
La donna prese allora posto a tavola insieme agli altri.
“Ebbene...” disse Sissi a Rodolfo “... vi ascolto, messere.”
Rodolfo così narrò della storia che lui stesso aveva preparato per rendere il ritorno di Guisgard credibile agli occhi di tutti.
Raccontò del Gorgo del Lagno e dell'incidente accaduto al duca.
Poi la sua amnesia ed il ritrovamento proprio grazie allo stesso Rodolfo ed ai suoi uomini.
“E questo è quanto.” Concluse l'uomo.
“Dunque mio nipote ha perduto la memoria?” Stupita Sissi.
“Grosso modo è così, milady.” Annuì Rodolfo.
“Ed è un danno permanente?”
“I medici non sanno dirlo con certezza.” Rispose l'uomo.
“Oh, Cielo...” sospirò Sissi.
“Speriamo bene.” Fece Rodolfo. “Anche se è comunque una fortuna che il duca sia ancora in vita. Ed è questo ciò che conta.”
Sissi allora istintivamente guardò Altea.
La donna infatti stava ripensando alla lettera che parlava di un presunto sosia di Guisgard.

Guisgard 24-03-2015 00.53.34

Icarius si voltò verso Clio.
“La cicatrice intendi...” disse toccandosi istintivamente la schiena con una mano “... in verità non lo ricordo con precisione... una sera una delle pecore si spaventò per un ululato e corse via. Io la inseguii, ma quella finì in un piccolo fossato. Allora mi gettai per salvarla, ma finii sotto un bel po' di fango... infatti pioveva a dirotto quella sera... persi i sensi e fui tratto in salvo da alcuni contadini che passavano di là... ripresi conoscenza alcune ore dopo... immagino derivi da quella brutta esperienza questa cicatrice...” e fece per mettersi la giubba.


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