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Icarius entrò da solo nella torre, trovandosi davanti a quella che doveva essere la prima terribile prova.
Clio lo seguiva attraverso lo specchio. Si ritrovò davanti a tre strade, che celavano te cunicoli. Si avvicinò e con sconcerto comprese che i cunicoli erano molti di più, quasi infiniti. “Sembra un labirinto...” disse piano “... che posto è mai questo?” Turbato. Si fece forza ed imboccò il cunicolo più esterno, lontano, posto all'estrema destra rispetto a lui. E nel farlo si Segnò tre volte. |
Da una parte rimasi sorpresa nel trovare quel simbolo, dall'altra non così tante.
Guardai poi Gillen. "Rappresenta gli elementi della natura." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il Tropico Lunare
Sentivo il cuore battere, sempre di più.
Attendevo la sua scelta, trepidamente. Che cosa avrebbe fatto? Ricordavo quel momento, nessu elemento per scegliere che non sia il suo istinto. Cercai di nascondere un sorriso, quando vidi che aveva fatto la mia stessa scelta di dieci anni prima. L'ultimo cunicolo in fondo a destra era buio, forse il più buio di tutti. Quello meno battuto. Quello più in salita. Quello temuto ed evitato dalla maggior parte degli sfidanti. Non è un cunicolo facile. Non è per tutti. Serve un cuore particolare per poterlo percorrere. Le insidie sono dietro ogni angolo. La luce è poca, dunque occorre avere una luce dentro di sè. Ogni passo era faticoso, ma ogni passo ti avvicinava alla vetta. Dopo diversi passi, d'un tratto, si sentì qualcosa. Un sibilo, un sibilo sempre più vicino. Un istante dopo, due frecce puntarono Icarius, sbucate da chissà dove. Non sapevo quando sarebbero arrivate. Sobbalzai appena, sentendo quel suono, e trattenni il fiato. |
“Capisco...” disse Gillen a Gwen.
“Noi” intervenne la bambina “lo usiamo per difenderci. Mia mamma dice che tiene lontano il mostro...” |
Annuii a Gillen, ma poi guardai la bambina.
"Il mostro? Che tipo di mostro?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
I passi di Icarius echeggiavano in quel cunicolo semibuio, stretto, cupo e minaccioso.
Lui avanzava guardingo, temendo, anzi presagendo un ostacolo, una trappola da un momento all'altro. “Troppa calma, non mi piace...” disse. Un attimo dopo le due frecce puntate scoccarono e solo il loro sibilo fece scattare i suoi riflessi. Lesto si abbassò, evitando la prima, ma venendo poi ferito dalla seconda. “Ahh...” in un gemito di dolore, portando subito la mano sul braccio ferito “... dannazione...” guardando la ferita “... è solo un taglio...” mormorò. E riprese il cammino, mentre Clio lo guardava attraverso lo specchio. |
Per poco non cacciai un urlo quando mi resi conto che la freccia lo avrebbe colpito.
Sentivo il cuore battere sempre più forte, sempre più intensamente. Ma poi mi resi conto che era solo un taglio e sospirai di sollievo. Il Cuore vuole il suo tributo di sangue, dopotutto. Penombra e silenzio. Silenzio e penombra. Tutto sembra uguale nel labirinto che sembrava senza fine, senza meta. Poi, accadde qualcosa. come se la terra franasse sotto i suoi piedi. Dal cigolio metallico si poteva intuire la presenza di un meccanismo. Un attimo, e tutto mutò. Le pareti si mossero, si spostarono, si scambiarono. Ora, una nuova scelta. Mantenere la via scelta, o imboccare uno dei cunicoli che ora si aprivano davanti a lui. Il cuore batteva forte. Sempre di più. Chissà cosa avrebbe fatto. |
“Semplicemente perchè il professor Hordafren" disse Raspion ad Altea "mi ha incaricato affinchè voi e la dottoressa Ulpa passiate un degno soggiorno su quest'isola.” Sorridendo. “Vi occorre qualcosa, dottoressa?”
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“Altro non so dirvi...” disse la ragazza a Gaynor “... più tardi la signora vi incontrerà e risponderà ad ogni vostra domanda... ora mangiate, avete bisogno di rimettervi in forze...”
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“Il mostro che dorme nel lago.” Disse la bambina a Gwen. “Quando si sveglia esce dall'acqua e strazia ogni animale che incontra. Quel simbolo lo tiene lontano da qui...”
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