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"Un uomo" risposi "Un uomo di nome Seth. Suppongo sia lui a gestire ed eseguire gli esperimenti, è una persona orribile e sono sicura che ci fosse lui dietro quegli uomini che volevano entrare in camera nostra, prima..." mormorai, spaventata.
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“Certo che ce la faremo...” disse Aegos ad Elyse.
E continuarono a camminare lungo quel sentiero. Intanto era sceso un cupo silenzio sulla brughiera. Un silenzio innaturale. “Non mi piace...” disse lui guardandosi intorno. |
“Capisco...” disse Kimsy “... immagino cosa abbiate passato...” fissando Cassandra.
“Cosa ci consigliate di fare, padre?” Chiese Elv. “Andremo subito al palazzo baronale...” Kimsy “... denunceremo il tutto al maggiore Rodolfo... subito.” |
Accennai una risata stizzita, scuotendo la testa.
"È impossibile, signore..." dissi "Anche Ennius è coinvolto in tutto questo, credo che lui viva in quella casa e oggi stesso due ragazzi di nostra conoscenza, al funerale, hanno pubblicamente denunciato Ennius, ma non avendo prove sono stati da lui derisi e respinti da Rodolfo. Se stiamo rischiando la vita già adesso, sarebbe molto peggio se andassimo al palazzo." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quel rumore non c'era più.
Sembrava fosse dietro di noi, e ora non c'era più. Che si fosse fermato per preparare il suo attacco? Ero preoccupata, non mi piaceva per niente quella situazione. Eravamo entrambi armati e preparati alla situazione. "No, non piace nemmeno a me..." sussurrai, preoccupata. |
“Accusare qualcuno senza prove è un conto...” disse Kimsy a Cassandra e ad Elv “... condurre invece i soldati del barone a quella casa, mostrando il laboratorio di cui dite, è di certo il modo migliore per far valere i vostro sospetti...”
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Quel silenzio.
Innaturale e sinistro. Aegos aveva già impugnato il suo pugnale e con l'altra mano teneva quella di Elyse. Ad un tratto un fruscio. Un fruscio che mise loro i brividi. |
Il paesaggio spettrale intorno a noi.
Quel non sapere, quell'ansia, quel momento di terrore e preoccupazione. Ma anche la vicinanza di Aegos, il suo sostegno, la sua mano nella mia. La portai alle labbra, e la baciai, per poi lasciarla. "Dobbiamo essere pronti a combattere..." guardandomi attorno "Anche se non sappiamo chi o cosa ci aspetti.." preoccupata. Poi quel fruscio, quel fruscio che ci gelò il sangue. |
Astral e Lavaros cavalcarono via, verso la brughiera, nonostante fosse sera inoltrata ormai.
Cavalcarono rapidi, lasciandosi dietro il paese. “Sai...” disse lui “... forse non è il momento adatto... ma... volevo dirti che ripensavo a ciò che è accaduto quando eravamo in quella casa... a quel bacio... tra noi...” guardandola. |
Aegos ed Elyse udirono un fruscio.
Ignoravano cosa fosse. Ed igoravano che qualcosa stava scrutando la vegetazione attorno a loro. http://zohner.ch/wordpress_multisite...-2-800x708.jpg |
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