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Ero in trappola. Ero maledettamente in trappola e mi ci ero messa con le mie stesse mani, ma del resto, se io avessi mandato qualcun'altro per il baule, lei avrebbe trovato qualche altro stratagemma per portarmi qui.
Ad un certo punto, cercai di ricompormi e di fingere che fosse stato solo un breve momento di stupore. Dopotutto, non e` tutto una farsa? "Scusatemi, sono rimasta un po' interdetta, non mi aspettavo di vedere quelle maschere" dissi, cercando di sembrare convincente "Comunque, il vostro baule mi interessa e sono sicura interessera` anche agli altri" conclusi, sorridendo. Era l'unica carta che potevo giocare, fingermi interessata al baule in modo che, speravo, lei me lo cedesse senza problemi e mi riaccompagnasse a Capomazda. Altrimenti, non avrei saputo che fare per uscire da li`. |
Oldano e Vecia spiegarono all'ex galeotto e a Tessa come raggiungere la bottega di Ernò.
Così, poco dopo, i due finti coniugi lasciarono la casa dei due ospitali anziani, diretti da quel fabbro. “Siete stata poco carina a non esprimere un parere su dove Vecia potesse appendere quel suo quadretto ricamato.” Disse l'ex prigioniero durante il tragitto alla giovane donna. “Credo che lei tenga molto a quei lavoretti che poi incornicia. Ho visto che diversi sono appesi alle pareti e ciascuno con una massima ricamata all'interno.” Poi divenne serio, quasi inquieto. “Sul fabbro? Non so, lo spero, ma non mi faccio molte illusioni... chi mi ha chiuso sulla testa questa dannata maschera l'ha fatto col chiaro intento che poi ci restasse... vedremo...” guidando il carretto “... ma comunque è un mio problema, non certo vostro... stare con un fuggiasco che non passa certo inosservato è come avere una Spada di Damocle sulla testa... se come credo neanche questo fabbro riuscirà a togliermela, allora temo che dovrò rassegnarmi... e naturalmente non posso certo farvi correre altri rischi standomi accanto... magari vi lascerò dai due anziani e cercherò un luogo lontano in cui andare... tanto per me, o qui, o anche in capo al mondo cambia poco...” In quel momento arrivarono davanti alla bottega di Ernò il fabbro. |
Arrivai alla Locanda come fiondata dal mio arco........entrando il Priore...smise immediatamente di continuare la sua predica tra quella gente...forse la mia faccia aveva un che di molto nuvoloso...e già,....non avrei mai sottovalutato l'intelligenza del Priore.....uomo arguto...sapeva bene quando una.. persona era sul punto di esplodere.....o magari se troppo educata....di implodere.....Prima che cominciasse a fare il suo sermone nei miei riguardi gli indicai una sedia ad un tavolo lontano ....da occhi ed orecchie indiscrete...ci sedemmo...e poggiai gomiti sul tavolo ....incrocia le braccia e stetti in religioso silenzio ad ascoltarlo sino all'ultima parola........." Perfetto...deduco che ora sia il mio turno .....No..non ho fatto nulla per cercare il pittore...perchè Vostra grazia...mi ha consigliato di attendere perchè alla mia Angelica bellezza sarebbe comparso il famoso pittore.......e così come una bimba diligente ho fatto.....avete detto che bisogna avere inventiva.......la vita e' come un gico di ruolo.....Forse non vi siete accorto...che ho tentato di tutto...e guardate un po'.......La vita mi ha tolto tutto.......Un ultima cosa...ho cosa...ho fatto un sogno stanotte...un sogno meraviglio all'inizio....il mondo dove vivevo De Gur e il mio amore per lui....e poi la catastrofe......Vi ricordate Lia...?......era morta tra le onde....ed era gravida....vogliamo indovinare di chi ?...."..........ero ansiosa.......il Fatto che proprio lui non si rendesse conto di nulla...mi dava letteralmente fastidio......"..Forse del mio amato marito...avete visto ?......come la mia vita sia così simile ad un gioco di ruolo?.....E allora...penso....devo dar retta ai sogni ?...Lia e' gravida ?...il mare in burrasca non porta bene.........Torno al Castello ?....cosa ne dite Tommaso...ho dimenticato qualcosa ?......."........Gia' ho dimenticato qualcosa.........di dirti che non hai compreso come Elisabeth....sia in balia di non sa piu' neanche lei cosa.....e allora e' sempre dalle certezze che bisogna prendere le proprie forze......
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Sissi si voltò e vide Altea.
“Oh, milady...” disse la nobildonna “... non vi avevo sentita arrivare... si, sono un po' inquieta... non so dire perchè... forse perchè ho trovato mio nipote diverso, che neanche mi riconosce più... o forse tutto ciò è solo una conseguenza di quella maledetta Gioia negata...” |
“Sei troppo vaga...” disse la donna a Gwen, assumendo un'aria seria “... si, non dai il giusto peso a ciò che ti ho mostrato... questo baule è straordinario, unico... esso ha un grande potere... talmente grande da far impallidire... e tu invece ne parli con sufficienza... come se ti avessi mostrato maschere di cartapesta e costumi comuni...” i suoi occhi azzurri erano in quelli di Gwen “... e sai perchè? Perchè non dai il giusto peso alle cose... come sulle streghe... quante volte ne parli, eppure come tutti ne ignori la vera essenza...” accarezzando le maschere sul baule “... ma voglio perdonarti... si, voglio darti un'altra possibilità...” battè le mani ed entrarono alcune delle sue serve “... nel baule ci sono anche le maschere di queste mie serve... scegline una e prendi dal baule la maschera della serva che hai scelto...”
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Presi la donna per braccio, provai tenerezza verso di lei..."Si, è cambiato..pensavo in meglio...". Gli narrai della nottata appena trascorsa con lui, della rosa bianca e poi oggi la aveva nella giubba...e poi di quella visione e per questo scappai..era del tutto diverso dalla notte passata e non dovevamo sottovalutare il sosia poi alla sua ultima frase un brivido freddo.."Gioia negata? Cosa intendete..." ebbi un presentimento.."Il fatto del bacio mancato..ma lui non mi amava...beh, non lo ha mai mostrato..almeno, anche se tra noi qualche bacio vi fu ma da parte mia..ma quello veniva da lui...ma non penso per Amore" dissi sorridendo perplessa sfogliando nervosamente il libro.
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Il Priore Tommaso ascoltò Elisabeth.
“Milady, purtroppo io non ho tutte le domande...” disse “... non so cosa abbia fatto vostro marito e soprattutto con chi... non è nel mio potere saperlo e dunque non me ne curo... preferisco concentrarmi su ciò che posso influenzare, cambiare e magari risolvere... è vero, vi ho detto che avreste attirato il pittore, ma dubito che ciò possa accadere in un lasso di tempo così effimero, come quello racchiuso tra l'arrivo, la presentazione al duca, una notte in cui naturalmente si è dormito ed una colazione raggiunta in ritardo... converrete che siete stata poco a corte per riuscire non solo ad incontrare quel pittore, ma anche solo per essere notata da lui... se io dovessi cercare, anzi aspettare di vederlo, non so, passeggerei nei corridoi, nel cortile, mi farei notare e così via... quell'uomo è attratto dalle donne come una falena dalla luce... è il tipico esemplare di uomo comune, del tutto votato ad apparire ed intento a colpire con doti e pregi che, ahimè per lui, non possiede minimamente.” Sorrise. “Siete come un pescatore che getta l'amo. E talvolta non bastano pochi istanti per veder abboccare un pesce. Ecco spiegato il senso di passività in cui sentite di essere piombata. Tutto qui.” Sentenziò con la stessa naturalezza con cui portava a termine i suoi logici ed indiscutibili ragionamenti.” |
“La Gioia mancata, negata...” disse Sissi ad Altea “... la maledizione intendo... le mie sorelle ci credono e... non so... ma vedendo tutto ciò che stiamo vivendo, comincio a credere che la Gioia dei Taddei abbia vinto...” con tono cupo e rassegnato, per poi scoppiare in lacrime fra le braccia della bella dama de Bastian.
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Abbracciai la donna in lacrime..ecco mancava solo questo.."Ma lady Sissi...a quello mi riferivo..la Gioia dei Taddei..è per questo gli uomini dei Taddei non possono innamorarsi..come ha fatto il Duca Ardeliano...quando poi capì di amare la Granduchessa fu maledetto e si tramanda..ma per Amore mancato..e che Amore mancato poteva avere Guisgard? Non quel fatto ho narrato io..per favore non piangete ma dite ciò che pensate..quindi per vostre sorelle è morto per la Gioia mancata..spero non la mia, o avrò pure questo rimorso nella vita..e quindi quello è il sosia?" ma in che pasticcio ero finita?
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Ma come si permetteva?
"Beh, voi chiamate me superficiale, ma quel quadro che amate tanto lo definisco un'idea alquanto banale ed infantile delle streghe, un Sabba ridotto ad una cruda orgia con Satana, niente di piu` superficiale, non certo cio` che realmente e` rappresentato dalla societa` in cui sono cresciuta" dissi decisa, sempre pero` mantenendo la calma. Poi, lei insistette riguardo le maschere. Chiamo` tre ragazze e mi disse di scegliere la maschera di una di loro. Io ero sempre piu` scettica, ma decisi di accontentarla e cercare di velocizzare la cosa, cosi` presi una maschera a caso tra quelle raffiguranti le fanciulle. |
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