Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 14-01-2018 03.33.05

"Si, milady." Disse annuendo Bafon ad Altea. "Ora sarà meglio che vada. I miei omaggi, signora."
E andò via.
Allora tornò la giovane servitrice.
"Vi occorre qualcosa, madama?" Con un inchino gentile.

Altea 14-01-2018 03.41.05

"Si certo a presto..Bafon" sottovoce.
Poi tornò la ragazza e risposi.."Finirò il mio bagno e poi vorrei cenare nella stanza. .il vostro nome?" Nel frattempo le feci cenno di seguirmi al bagno orientale prima di entrare..mi chiedevo perché diceva sempre la stessa frase.

Guisgard 14-01-2018 03.48.34

La giovane servitrice sorrise ad Altea.
"Il mio nome è Didas, madama." Disse con un inchino. "Potete darmi del tu se ciò vi risulta più diretto ed accomodante. Cosa desiderate per cena, milady?"

Altea 14-01-2018 16.57.16

Guardai la servitrice...Didas...e gli antichi avi e sacerdotesse della mia Terra mi mandarono quasi un avvertimento...ricordi di qualcosa di passato, qualcosa di oscuro.
"Vi darò del tu...ma preferisco mantenere un certo distacco...non ci conosciamo no?" dissi con cautela.
Poi la domanda sul cibo..."Vorrei un piatto tipico di questa terra, sono curiosa, che il cuoco dia estro a se stesso, è tutto".
Entrai nel bagno privato orientale e trovai Samia e Josefa.."Mie care ancelle, non dovete dare confidenza alla servitù o estranei, qui non siamo a Serenica...ve lo dico per il vostro bene. Soprattutto a quella ragazza, Didas, mi segue ovunque...gli Avi e Selene, la nostra Dea Madre, mi hanno dato dei segnali di avvertimento, non sono una maga o sacerdotessa ma in noi regnanti di Serenica vi è insito un certo misticismo...Josefa vai da Aos e riferisci queste mie parole senza farti sentire e digli che vorrei controllasse il cibo e come lo preparano...non voglio correre rischi, lo dovrà fare sempre".
Ero tesa, dovevo rilassarmi e passando ad uno specchio guardai la mia immagine, parlavo come la principessa di Serenica e in me viveva, era impossibile distruggere ciò che ero ma l' abbigliamento era proprio diverso, ero una donna di questi posti ma cercai di scacciare ogni pensiero positivo, lo dovevo per Mattion, per Bafon e l' altro sconosciuto ribelle...dovevamo essere uniti.
Mi spogliai ed entrai finalmente nella vasca con il bagno preparato da Samia e Josefa mentre Samia massaggiava la schiena con olii profumati di sandalo e mirra, lentamente le mie membra si rilassarono.

http://comefare.com/wp-content/uploa...agno-turco.jpg

Clio 14-01-2018 23.23.16

Non l'avevo fatto apposta, davvero... ma quella mia leggerezza aveva sortito un effetto inaspettato. Il tono della risposta di Taddeon, il suo sguardo mi mostrarono quanto quella piccola miccia che avevo acceso stesse attecchendo sempre di più.
"Bene, bravo..." guardandolo negli occhi "Perché vedete qui su Brazzen siamo condannate ad essere circondate da uomini inetti, grezzi, insomma che vanno bene per spaccare la legna e lavorare in miniera ma nulla di più..." con disprezzo.
Mi resi conto di avergli dato ancora del lei, e la cosa mi stuzzicò.
Decisi di continuare su quella strada e ascoltare i suoi pensieri a riguardo.
Intanto mi godevo le sue fantasie, così audaci, così intense.
"Uomini devoti ma allo stesso tempo intraprendenti sono merce rara in questo pianeta..." il suono della mia voce era caldo e intenso, ma anche lievemente enigmatico, come se nascondesse una parola segreta, celata tra i movimenti sinuosi delle labbra e della lingua che creavano nuove parole per ammaliarli. Tutte le parole tranne una, quella parola che era nascosta alle loro orecchie e che solo il loro cuore, se avesse ascoltato attentamente sarebbe riuscito a percepire.
“Credi di essere abbastanza devoto per soddisfare il mio volere e sufficientemente audace per sorprendermi?” con un’aria di sfida, maliziosa e calda.
“Chissà...” guardando ora l’uno ora l’altro.
Poi mi alzai e suonai il leggero campanellino posato sul tavolo poco distante da me.
“Venite!” Ordinai con tono mellifluo e seducente “Prenderemo il dolce nel salottino..” guardando entrambi da capo a piedi.
“Così mi racconterete di voi, e delle vostre avventure...” con uno sguardo e un tono che dicevano molto di più.
Parlavano della voglia che avevo di abbandonarmi, del legame insisto è inspiegabile che sentivo verso di loro, delle immagini erotiche e sensuali che si susseguivano nella mia mente, rese sempre più audaci dalle loro che erano un meraviglioso eco delle mie.
Senza aspettarli, raggiunsi il salottino.
Era un ambiente fatto di enormi cuscini, con in mezzo un vassoio su cui venivano disposti i dolci, un peccaminoso e caldo angolo, solo per noi.
Mi stesi su quei cuscini e restai a guardarli, facendo poi cenno ad entrambi di prendere posto al mio fianco, uno alla mia destra, l’altro alla mia sinistra.
E mentre li guardavo avvicinarsi il mio animo divino penetrava nelle loro menti e nei loro cuori, perché non volevo perdermi neanche una di quelle meravigliose scene cariche di passione e sensualità che, ormai sapevo bene, sarebbero diventate presto realtà.
“Accomodatevi!” Dissi, con un sorriso, anche se la vera parola che avrei voluto dire era quella nascosta, segreta, proibita.
Chissà se i miei devoti condottieri sarebbero riusciti a scoprirla...

Guisgard 14-01-2018 23.24.34

Samila e Josefa restarono colpite dalle parole di Altea, tuttavia, pur non comprendendo, annuirono.
L'ex regnante di Serenica così potè dedicarsi al suo bagno rigenerante.
Quando ebbe finito le due fedeli ancelle aiutarono la loro padrona ad asciugarsi ed a prepararsi per la cena.
In tavola furono serviti due invitanti piatti a base di pesce, tipici del posto.
"Spero che il cuoco abbia soddisfatto il palato di milady." Disse gentilmente Didas.

Lady Gwen 14-01-2018 23.33.34

"Sì, credo che tu mi trovi d'accordo..." convenni, sorridendo enigmaticamente.
"Ah, ecco, questo è interessante!" dissi divertita, riguardo i poteri di quelle essenze "Il sogno ricorrente di tutte le donne, probabilmente anche meglio della leggendaria Fonte della Giovinezza..." ancora divertita, con un sorriso incuriosito.

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Guisgard 14-01-2018 23.47.57

Non ebbero tempo e modo di rispondere subito a Clio, affascinati dai suoi modi e dalla sensualità che quella dona trasmetteva.
Così Capitan Fiore e Taddeon seguirono la dea di Brazzen fin nel suo salottino privato, così intriso di sensualità, di un'atmosfera calda ed eccitante.
La guardarono mentre si sedeva su quei cuscini, prendendo poi posto uno alla destra ed uno alla sinistra di lei.
Entrambi i condottieri la guardavano, tutta, con una certa eccitazione nei loro occhi chiari.
E di certo lo sguardo di Clio su di loro, prima di giungere nel salottino, aveva acceso ancora di più il loro desiderio.
E quelle sue ultime parole... accomodatevi, prego... suonarono come un caldo e lascivo invito nei loro pensieri.
Pensieri che la dea poteva leggere chiaramente.
Pensieri appassionati, ardenti, impetuosi, persino lussuriosi lei poteva leggere in quei due uomini che la guardavano come se invece degli occhi potessero quasi attraversare ogni parte del suo corpo con le labbra e la lingua.
Immagini sfrenate, di lei in balia di ciascuno di quei due avventurieri.
Ognuno di loro infatti fantasticava di prenderla, spogliarla, assaporarne ogni parte di quel corpo proibito senza freni, senza limiti, senza tabù.
“Milady...” disse Taddeon guardandola “... soddisfarvi e sorprendervi è il motivo per cui siamo qui... non chiediamo di meglio... non desideriamo altro che appagare ogni vostra richiesta...”
“Siamo uomini veri noi...” Capitan Fiore “... e da quanto ho capito qui è merce rara... si, siamo uomini veri... in tutto, altezza...” con un vago sorriso eccitato.

“Beh, quando vorrai provare” disse Elv fissando Gwen in modo enigmatico “il mio bagno è a tua completa disposizione...” giocando col bicchiere fra le dita “... altro vino?” Chiese.

Lady Gwen 14-01-2018 23.53.19

Annuii lentamente, con un mezzo sorriso.
Poi alla sua domanda gli porsi il bicchiere.
"Anche quello fa parte del tuo invito?" gli chiesi, in riferimento al bagno, con leggera malizia mentre lo guardavo.

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Guisgard 15-01-2018 00.03.24

Elv sorrise piano, guardando Gwen in modo enigmatico con i suoi occhi neri.
Riempì allora il bicchiere della ragazza con altro vino.
"Beh, sarò anche un pirata" disse "ma resto un gentiluomo, no? Naturale dunque che voglia il meglio per gli ospiti della mia nave. Per questo la risposta è si... ogni mia premura e galanteria è parte del mio invito..." facendole l'occhiolino.


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