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Mi guardai intorno, spaesata, socchiudendo gli occhi come se stessi cercando di ricordare qualcosa.
"Il bambino..." dissi poi ”Sono venuta qui per il bambino..." farfugliai. Poi chiusi gli occhi, presi un profondo respiro, come se cercassi di ricordare. Li riaprii e cercai di apparire confusa, come si confà a chi ha subito un trauma. "Dovevamo capire se aveva le allucinazioni o se c'era un maniaco ma... poi.. non ricordo che è successo..." sempre sbattendo le palpebre e fissando un punto, come se cercassi di concentrarmi a ricordare. |
Gwen andò in camera e riposò.
Dormì per un paio d'ore piene e verso ora di pranzo si sentì in grado di alzarsi. Nello stesso momento, alla casa di Grassia, Ester aveva cominciato la sua recita e l'infermiere sembrò abboccare. Poi la dottoressa fu portata fuori nel cortile e qui vide 2 poliziotti. "Siamo l'agente Sard e l'agente Lion." Disse uno dei 2 ad Ester. "Vorremmo farle delle domande, dottoressa." |
Mi si avvicinarono due ragazzini, che si davano un sacco di arie perchè erano degli sbirri, ma guardali.
Come vi farei volentieri sbranare dai miei maiali. Mi chiesero di farmi qualche domande. Che cagnolini ammaestrati. Ci mancava solo che si mettessero a squittire come topolini. Sfoderai il mio sorriso migliore anche se stanco e confuso, dato che stavo sempre recitando la mia parte. "Ma certo agenti, sono a disposizione" annuendo. Dovevo essere insospettabile. |
Dormii almeno un paio d'ore e quando mi svegliai mi sentii davvero rigenerata.
Almeno, ero riuscita a riposare. Misi qualcosa di più comodo, un morbido maglione verde e, dal momento che eravamo ormai prossimi all'ora di pranzo, scesi giù, anche per passare un po' di tempo con Elv. Sentivo che lui fosse il mio rifugio di pace, in questa follia e ne sentivo davvero il bisogno.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...ac505c01cd.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Bene, dottoressa..." disse Sard ad Ester "...ci può riassumere del perchè era qui e quando ha visto per l'ultima volta la donna ed il bambino che vivono qui?"
Nel frattempo alla villa Gwen si era alzata, vestita e poi era scesa al pianterreno, dove trovò già Gan che se ne stava seduto su un divano guardando il cellulare. "Ben alzata." Sorridendole. |
Non trovai Elv, ma Gan, che guardava il cellulare, seduto sul divano.
"Grazie, anche a te. In effetti, mi sento molto molto meglio, ero davvero distrutta..." sedendomi sul divano in un sospiro soddisfatto. "Tu?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si si, mi sono riposato dai." Disse annuendo Gan a Gwen. "Sono pronto a ricominciare le nostre indagini."
In quel momento arrivò Elv. "Ecco i nostri agenti ben riposati." Divertito lui. "Riposato bene?" Chiese, ma guardando Gwen. |
Annuii lentamente al poliziotto.
"Ecco, la madre è venuta a chiedermi aiuto perchè il bambino non sembrava più lui, così l'ho visitato e lui parlava di un amico immaginario che viveva nel pozzo, ma poteva anche essere un maniaco, volevo controllare, soprattutto visto quello che sta succedendo, ho voluto controllare di persona..." ripetei. Parlavo sempre come se ricordare mi causasse un grande sforzo, come se stessi facendo molta fatica a mettere insieme i pezzi. Avevo curato diversi pazienti con dei traumi cranici e sapevo come reagivano in situazioni del genere, per fortuna. "Poi è confuso, ricordo che il bambino si è buttato, la madre che urlava disperata, poi che c'era qualcuno in casa.." agitandomi, come se fosse troppo doloroso ricordare quei momenti. Insomma, erano morte delle persone, per un essere umano con dei sentimenti quello era motivo di angoscia. Patetici! Scossi la testa, fissando il vuoto. "Ricordo che sono corsa verso la casa, avevo visto qualcuno... qualcosa... poi poi non lo so, mi avete svegliato!" con aria sconsolata, prendendomi la testa tra le mani. |
"Bene" annuendo "Però prima mangiamo..." con un sorriso sornione.
Poi, arrivò Elv e gli sorrisi. "Abbastanza, sì" risposi, mentre lo facevo sedere nel posto libero accanto a me sul divano. "Giusto in tempo per un'altra giornata piena..." sarcastica. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Un momento..." disse Lion ad Ester "... lei non si è subito sincerata delle condizioni della donna e di suo figlio finiti nel pozzo? Perchè non ha subito portato soccorso ai 2 nel pozzo, dottoressa?"
Intanto, alla villa, Gwen era con Gan ed Elv. "E le tue... nottate?" Sottovoce Elv a Gwen. |
Sorrisi divertita al sussurro basso di Elv nel mio orecchio, che mi diede i brividi lungo la schiena.
"Quando non vado a raccattare cadaveri, intendi?" dissi, con macabro sarcasmo ed il preciso intento di spezzare apposta quella poesia "Quello lo lascio stabilire al padrone di casa..." sussurrai anch'io piano in risposta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Brava..." disse Elv sottovoce, vagamente sorridente a Gwen "... ottima scelta..." cominciando a giocare con le dita fra i suoi capelli rossi.
In quel momento arrivò Erbert. "Buongiorno." Salutando. "Pranzi con noi, fratello?" Elv. "No, ho un appuntamento con Montes." Risponde Erbert. |
Ma cosa vuoi che fregasse a me delle condizioni del bambino!
"No no.." scossi la testa "La madre stava bene quando l'ho lasciata... era disperata e piangeva, ma viva e vegeta..." sospirai "..si stava sincerando lei delle condizioni del bambino e chiamando i soccorsi, almeno, l'ho dato per scontato". Sospirai di nuovo. "È successo tutto così in fretta, ho visto l'ombra e sono corsa qui, non so che cosa volessi fare... il terrore e l'adrenalina sono un mix letale...." come se non riuscissi a capacitarmi di quanto era successo. Uè, cicci, mai sentito parlare di DPTS? Un po' di aria! Che cavolo, devo fare io anche il vostro lavoro? |
Sorrisi maliziosamente e lo baciai all'angolo delle labbra, sentendo le sue dita intrecciate fra i miei capelli ed era una sensazione bellissima.
Arrivò dunque Erbert. "Buongiorno" risposi educatamente. Nel momento in cui rivelò la natura del suo impegno e la sua destinazione, guardai subito Gan, improvvisamente seria. Due in uno, non c'era che dire... E se fossero stati entrambi e sia io e Goz avessimo avuto ragione? Non era da escludere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ok, per adesso è tutto." Disse Sard ad Ester. "Può andare e tornare a casa sua, dottoressa."
Ma uno dei poliziotti che erano con loro chiamò Sard e Lion. Avevano tirato su i corpi della donna e del figlio e tutti e 2 erano stati sventrati. Com'era possibile? Non poteva essere stata la caduta a ridurli così. Nel frattempo, alla villa, gli sguardi di Gwen e Gan si erano incrociati e capiti. Erbert allora salutò ed andò via, al suo appuntamento. |
"Grazie!" sorrisi al poliziotto, con aria affranta.
Su, non vedi come sono triste per non aver potuto salvare quei poveri sventurati. Ma sono una semplice dottoressa mica un supereroe. Stavo giusto per andarmene, quando sentii i discorsi di due poliziotti. Sventrati, erano stati sventrati. Come gli altri bambini. Anche la madre!!!! Ehi, la madre era una mia vittima! Vabbè, mi hai fatto un favore, nessuno sospetterà di un secondo serial killer. E per gli altri omicidi ho degli alibi, quindi non mi preoccupo. Per uno ero addirittura con quell'ottuso dell'ispettore, figuriamoci. Me ne andai prima che qualcuno indovinasse i miei pensieri. Senza esagerare il passo, col capo chino e mesto, come se tutto mi costasse fatica. Però, sventrarli in quel modo sotto i miei occhi senza che me ne accorgessi. Allora sei davvero bravo amico. Che il pozzo nascondesse un passaggio e lui si nascondesse lì? Sarebbe stato geniale! Si è visto recapitare due cadaveri e li ha sventrati. Chissà perchè sventrarli. Beh io dissanguo le mie vittime e mi ci faccio il bagno, non è che sia la persona giusta per pormi certe domande. Ma mi incuriosisce. Oh se mi incuriosisce. Salii in macchina, restai un attimo come paralizzata, tanto per continuare la recita se mi stavano guardando, poi misi in moto e me ne tornai a casa. Uccidere, tutta quella storia mia aveva messo una gran voglia di uccidere. Ma come di deve però. Lentamente, e con un bel bagno ristoratore. |
Gan aveva afferrato subito quello che volevo fargli capire, nel momento in cui Erbert usciva.
Avevo bisogno di parlare col mio partner e capire cosa fare ora. Guardai Elv. "Perchè non prendi un po' di vino per tutti e beviamo un bicchiere prima di pranzo?" gli chiesi sorridendo, col preciso intento di allontanarlo e restare sola con Gan. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ester tornò a casa.
Ma pochi minuti dopo il telefonò squillò. "Sono io..." disse ancora la voce che si auto accusava degli omicidi "... perchè non fap nulla per fermarmi? Perchè non mi denunci alla polizia? Forse perchè lei non mi credi ancora? Si, ammettilo... tu non mi credi... mi ritieni un pazzo, vero? Magari solo un mitomane, no? E intanto i bambini muoiono." Nello stesso istante, alla villa, Gwen era riuscita ad allontanare Elv, mandandolo a prendere del vino, restando così sola con Gan. |
Elv accettò e si allontanò, lasciandomi sola con Gan.
"Dobbiamo trovare un modo per capire cosa si diranno Erbert e Montes, dobbiamo capire se abbiamo tutti ragione oppure no..." dissi piano al mio partner. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Entrai e mi andai immediatamente a versare da bere.
Ci voleva qualcosa di forte, un whisky invecchiato aromatizzato era proprio quello che faceva per me. Anche se non era proprio il mio genere. Ma dopo quello che avevo visto e sentito, ne avevo davvero bisogno. Avevo appena portato il bicchiere alle labbra quando squillò il telefono. Oh per carità, non dirai sul serio? Dovevo rispondere? I serial killer traumatizzati non hanno giorni di malattia? No, dovevo rispondere. Facevo meglio a darmi malata. Ci mancava solo il mitomane adesso. Perchè non ti fermo? Ma per chi mi hai preso, per una missionaria? Cosa me ne frega a me se i bambini muoiono! Cercai di non dare a vedere la mia indoddisfazione, ma per lo meno potevo chiarire la faccenda una volta per tutte. "Sei tu che mi hai chiesto di non parlare di te alla polizia, ricordi?" gli dissi, in tono conciliante "Ad ogni modo che potrei fare io per fermarti? Oggi ero lì, ho visto come hai ucciso quella madre e il suo bambino, e non ho potuto fare niente per fermarti, sei troppo forte e potente!". Ecco un po' di sana incensazione e vediamo se è davvero il Killer. |
"Si, ho fatto un buon lavoro..." disse il preseunto killer ad Ester dopo un attimo di esitazione "... e sappi che ucciderò ancora se non mi fermerete. Chiaro?"
Intanto, alla villa, Gwen e Gan decidevano il da farsi. "Direi di saltare in auto e metterci alle calcagna di quei 2." Lui a lei. "Andiamo alla villa di Montes e cerchiamo di capirci qualcosa." |
Feci un sospiro un po' avvilito per tutti quegli strani giri che eravamo costretti a fare in quella campagna.
"Sì, probabilmente è l'unico approccio possibile, non ci resta molto altro da fare..." annuii. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi, un sorrisetto divertito mentre prendevo un sorso di Whisky.
"Oh sì, un ottimo lavoro..." con la voce rassicurante perchè non mi leggesse dentro. Era un mitomane, niente di più. Caro il mio assassino, mi spiace deluderti ma la mammina l'ho uccisa io. "Dimmi, come vuoi essere fermato?" gli dissi mentre mi toglievo le scarpe. Ora volevo divertirmi un po' con la sua mente |
"Andiamo, il lavoro ci aspetta." Disse Gan a Gwen. "Elv capirà."
E così i 2 agenti dell'Afrapol salirono in auto e sfrecciarono via, verso le campagna in cui sorgeva la villa presa in affitto da Montes. Lungo la strada però incrociarono la macchina della polizia. Quella lampeggiò, facendo segno loro di accostare. A bordo c'erano Sard e Lion ed informrono Gwen e Gan che l'assassino aveva colpito ancora. Le vittime erano ancora un bambino e sua madre, ritrovati in fondo ad un pozzo. Parlarono loro anche della dottoressa Ester, unica testimone, anche se aveva perso conoscenza per gran parte del tempo. Proprio Ester, in quel momento, era al telefono col presunto maniaco. "Cosa? Semplice... devi venire a letto con me, dottoressa." Mormorò lui. |
Accennai un risolino divertito.
"Ti preoccupi della mia vita sentimentale, ora?" lo punzecchiai. Alla fine, uscimmo, ma lungo la strada incrociammo una macchina della polizia e non avevo dubbi su chi ci fosse a bordo. Sard e Lion ci informarono di un altro omicidio, stavolta doppio. Madre e figlio. "È molto strano, non l'aveva fatto, fin'ora" notai, perplessa. Parlarono poi di una dottoressa, una sorta di testimone. "E cosa ha detto? Qualcosa di utile?" sbarrai gli occhi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, non ricorda nulla." Disse Lion a Gwen. "Purtroppo non credo ci sarà utile."
"La cosa importante è che ora ha cambiato genere di vittime." Gan. "O almeno ha allargato la cerchia dei suoi gusti, avendo ucciso la madre del bambino." "Forse l'ha uccisa perchè lei si è messa in mezzo per difendere il figlio." Pensieroso Sard. |
"Niente di niente? È possibile? Deve aver visto almeno una minima cosa" dissi ancora, sperando di poterci vedere chiaro.
"Potrebbe essere" dissi a Sard, annuendo. "Oppure, potrebbe averla uccisa perchè lei l'aveva visto e per non farla parlare l'ha tolta di mezzo. In ogni caso, credo che la morte della donna sia stato solo un incidente di percorso nel suo solito iter." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Un altro sorrisetto, stavolta perfido mi si dipinse sul viso.
Ma perché gli uomini sono così stupidi? Davvero uno poteva pensare una cosa del genere? Tanto meglio per te che io abbia una grande voglia di uccidere in questo momento. No, beh... peggio per te, meglio per me. Il sesso è sempre il modo più rapido per adescare le mie vittime. "Vediamoci tra un paio d'ore al mio capanno di caccia, dove potremo avere sufficiente privacy, via Pascoli 22" gli dissi, in tono caldo e conciliante, con un sorrisetto, per poi attaccare, senza dargli il tempo di replicare. Ecco i piccoli piaceri della vita. Piccoli enormi piaceri della vita. Una vittima che ti viene servita su un piatto d'argento. Avevo in programma un bagno, ma l'avrei sostituito con una doccia veloce. Prima di cena avrei fatto il mio trattamento di bellezza, dunque. Non c'era tempo da perdere. Mi lavai, mi preparai e in un batter d'occhio fui pronta per uscire. https://pics.jjgirls.com/pictures/re...l-powers-3.jpg |
"Si, concordo con te, Gwen." Disse annuendo Gan.
"Beh, vedremo." Fece Sard. "Vieni, Lion, andiamo a dirlo all'ispettore Goz." Allora Gwen e Gan ripresero il cammino verso la villa di Montes. Era una costruzione grande, ma con un che di misterioso, di sinistro. https://www.mywhere.it/wp-content/up...otel-movie.jpg |
Annuii a Gan e poi ognuno prese la propria strada.
Arrivammo alla villa di Montes, che era sempre più inquietante. "Fermiamo la macchina poco prima, non voglio che ci veda arrivare" suggerii, mentre la villa ci appariva davanti. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Buona idea." Disse Gan a Gwen.
Parcheggiarono così l'auto fra alcuni alberi, per poi avvicinarsi a piedi alla villa. Era molto grande, ma anche avvolta da un cupo silenzio e da una vaga solitudine. Non c'era nessuna macchina nel vasto cortile ed il sibilo del vento sembrava generare un alito di sinistra disperazione. "Proviamo dal retro..." Gan a Gwen. E qui trovarono il garage aperto. Nello stesso istante Ester aveva staccato la telefonata. All'ora stabilita si recò sul luogo dell'appuntamento. Qui trovò uno scooter parcheggiato sotto un albero, senza nessuno accanto. |
La casa era macabra, silenziosa, anzi davvero immobile.
Di quella immobilità sinistra che preannunciava davvero pessime cose. Annuii Gan e lo seguii sul retro, dove trovammo il garage aperto. "Dobbiamo fare più attenzione possibile" dissi piano. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gan annuì a Gwen.
Così entrarono e si ritrovarono nel grande garage della villa, attraverso il quale giunsero ad un corridoio che li portò ad una porta di ferro chiusa. "E' chiusa..." disse lui "... bisogna cercare di aprirla o cercare un altro ingresso..." Tirò allora fuori un taglierino e iniziò a lavorare sulla serratura, riuscendo infine ad aprila. Qui c'erano alcune scale. Presumibilmente portano al pianterreno della villa..." mormorò "... saliamo..." |
Non usavo mai la mia macchina per certe uscite, ma una apposita, non rintracciabile. O meglio, che era quasi impossibile far risalire a me.
Servivano a questo i prestanome e le diverse identità no? Anche questa casa era mia ma tecnicamente non era mia. Vabbè ma queste sono quisquilie, quello che conta è che è un luogo sicuro, dove posso uccidere in santa pace. E dove c'è la mia vasca, ovviamente. Poi è talmente isolato qui, che non ci passa nessuno. Vidi lo scuter ma non c'era nessuno. Ovvio che invece era lì, sicuramente. Beh, poco male, ero lì per questo, per ucciderlo. Parcheggiai la macchina in garage, in modo che non fosse visibile a eventuali improbabili passanti ed entrai in casa. |
Entrammo, ma vedemmo che c'era una porta di ferro chiusa.
A quel punto, Gan si attivò per aprirla e notammo che le scale al di là salivano. Annuii mentre lo seguivo su per la rampa facendo il massimo silenzio possibile. Non potevamo bruciare questa opportunità commettendo anche il più piccolo errore. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ester entrò in casa e poco dopo qualcuno bussò alla porta di casa.
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Mi avvicinai alla porta, prontissima per tutto quello che dovevo fare, con annessi e connessi e andai a sbirciare dallo spioncino.
"Sì, chi è?" chiesi, prima di aprire. Metti mai che era un testimone di Geova passato di lì per caso! Beh, ammazzavo anche lui che problema c'era! |
Attraverso una porticina si ritrovarono in un corridoio.
Erano al pianterreno. "Ad agio..." disse raccomandandosi Gan a Gwen "... nessun rumore ed occhi aperti..." mormorò. Dal fondo del corridoio giungevano delle voci. |
Imboccammo un corridoio e dal fondo provenivano delle voci, presumibilmente quelle di Erbert e Montes.
Annuii a Gan e gli feci cenno di seguirmi, mentre mi avvicinavo in punta di piedi alla porta, per ascoltare. Il mio sesto senso mi suggeriva che il discorso fosse ben oltre le bottiglie di vino che lo scrittore comprava alla villa. Magari mi sbagliavo, ma sempre meglio controllare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen e Gan si avvicinarono alla camera da dove provenivano quelle voci.
Si accorsero, con loro stupore, che le 2 voci erano di mOntes e del giornalista Guerin. "Direi che la sperimentazione ha dato ottimi risultati." Disse Montes. "Si, direi di si." Soddisfatto il giornalista. "Allora può essere venduto." Montes. "No, è ancora presto." Fece Guerin. "Voglio ricavarci un articolo con i fiocchi." |
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