Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 25-06-2014 21.04.55

“Non temete, Altezza...” disse Ismael ad Altea “... mi occuperò io di tutto... ora riposate, vi prego...” mostrò un inchino ed andò via.
Ma poco dopo un'ancella corse da Altea.
“Altezza...” inchinandosi alla principessa “... sono arrivati dei soldati e chiedono di un uomo la cui descrizione è quella di Ismael... credo vogliano arrestarlo...”

Guisgard 25-06-2014 21.07.17

“Uno spettro...” disse ridendo quell'uomo ad Elisabeth “... forse si, lo sono davvero... perchè vago di terra in terra... in cerca di cosa? Eh... chissà... gli stolti sanno tutto...” guardò anche lui l'orizzonte “... il vostro Destino dipende da voi stessa, ragazza mia... e da nessun altro... se volete qualcosa allora fatevi avanti e reclamatelo... un grande matematico dell'antichità era solito dire che quando vogliamo qualcosa dobbiamo chiederlo e se ci viene negato allora si lotta per conquistarlo... io un uomo di Fede?” Rise appena. “Invidio chi possiede Certezze così assolute da riconoscerle in una presunta Volontà Divina... un filosofo diceva che son gli uomini a fare gli dei e non il contrario... posso sapere il vostro nome? Ho sentito dire che nel nostro nome è racchiuso ciò che siamo davvero...”

Altea 25-06-2014 21.14.07

Ismael se ne andò..perchè era così freddo con me...il nostro segreto Amore tenuto nascosto da anni perchè una principessa non poteva prendere in sposa uno dei suoi guerrieri..fino ad Abrham..lui era in guerra e ora non mi perdonava di averlo tradito.
Poi arrivò l' ancella e mi disse quegli uomini, mi sentii quasi male..non potevano prendersi Ismael.
"Non fateli entrare, non vi è nulla da dire...non ho intenzione di parlare con loro".
Corsi via e vidi la sagoma lontana di Ismael...."Fuggi...fuggi Ismael...ti vogliono arrestare, mettiti in salvo..non pensare a me, esci dalla via secondaria".
E lo baciai appassionatamente tra le lacrime...perchè il Destino mi porta via ciò che amavo..Korshid come potevi dirmi di credere nell' Amore?
Staccai le labbra dalle sue...lo accarezzai..."Vai Ismael...non vi è tempo da perdere".

elisabeth 25-06-2014 21.38.26

Lo guardavo mentre parlava........un uomo colto.....ma la notte unita al suo cappuccio non mi faceva vedere il suo volto.....il mio nome.......già chi ero....." "' una notte di confidenze.....Elisabeth...questo e' il mio nome....almeno appena nata.......poi.....il mio nome ...fu Geoffry....al vostro servizio signore.....per anni.....e poi...il ritorno in questa patria...e ritorno ad essere Elisabeth.....che confusione............ho avuto il primo bacio di un uomo stasera.....sino ad ora mi limitavo a pregare con loro....o a combattere per difendere..uccidendo........Il destino....il destino e' racchiuso in un abito verde smeraldo........la bellezza dicono e' un arma letale........ditemi...cosa leggete nel mio nome....."...

Clio 25-06-2014 23.38.16

Sorrisi all'uomo.
"Starò attenta, non temete... Tarantole, serpi.. Beh, a Lortena ci sono i Lupi... Grazie per il vostro consiglio, è stato prezioso.." Sospirai "Aspettate.. Se non ricordo male al cospetto di messer Oxiud c'era uno spadaccino al servizio di Imperion, ricordo che mi sorprese il fatto che, oltre alla spada avesse anche un bastone.. Sarà uno dei traditori? Beh, nel dubbio noi non ci fidiamo di nessuno , come anche Lord Sartios ci ha consigliato di fare.." Sorrisi, mostrando un lieve inchino "Tutti tranne voi..".
Lanciai un'occhiata a Roland "Dovremmo andare ora, non so nemmeno dove alloggeremo.." Alzando gli occhi al cielo "È stato un piacere conoscervi.. Se riusciremo a liberare Lortena, consideratela casa vostra...".

Guisgard 26-06-2014 02.35.15

“Quell'uomo col bastone potrebbe essere uno dei spadaccini che hanno tradito Nagos” disse Bauon a Clio “e chissà, magari proprio quello di cui parlavamo... siate prudente, milady...”
Clio e Roland, sempre insieme alle ancelle, lasciarono allora quella casa e tornarono verso il centro di Amoros.
Qui in piazza, proprio di fronte alla chiese di San Michele, che rappresentava il centro della cittadina, la confusione che durante il giorno aveva animato la popolazione sembrava essersi calmata.
A poca distanza dalla chiesa era fermo quel bizzarro carrozzone con ancora qualcuna delle sue luci interne accese.
“Sarà meglio tornare verso la locanda ora.” Fece Roland.
Là però il locandiere li avvertì della sistemazione che Froster aveva scelto per il loro soggiorno ad Amoros, visto che la sua locanda non aveva altre camere libere.
“Lord Froster” spiegò l'uomo “ha lasciato detto di raggiungerlo alla locanda Casal di Gioia. La troverete imboccando quella stradina e percorrendola tutta.”
Così, Clio ed il suo seguito, seguendo le indicazioni del locandiere, raggiunsero infine la nuova sistemazione scelta da Froster.
Era una locanda semplice ma accogliente, con un piccolo orto posto prima dell'ingresso.
Sull'insegna, dove vi era dipinta la scritta Casal di Gioia, figuravano un bel giglio ed una Croce.
Il locandiere li vide giungere dalla finestra e subito si fiondò ad accoglierli.
“Salute a voi, milady.” Mostrando un goffo inchino a Clio. “Appena vi ho vista arrivare ho compreso subito che eravate la nobile fidanzata di lord Froster.” Annuendo. “Venite, vi mostrerò le vostre camere e poi informerò anche milord del vostro arrivo.”
E infatti, mostrata la stanza a Clio, il locandiere accompagnò poi di nuovo al pianterreno la ragazza, dove Froster la stava attendendo per la cena.
“Ah, finalmente, mia cara.” Vedendola scendere con il locandiere. “Ero ansioso di rivedervi. Venite, tra breve ci sarà servita la cena. Ma ditemi...” pregandola di sedersi accanto a lui “... com'è stata la vostra passeggiata per le vie di Amoros? Avete visto forse qualcosa di interessante?”
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Guisgard 26-06-2014 02.52.59

La mano di Altea che accarezzava il volto di Ismael ad un tratto fu presa da quella della sua guardia.
“Non parlatemi d'amore, Altezza...” disse con occhi cupi Ismael “... voi siete la principessa ed io un vostro soldato... la legge vieta ogni sentimento fra noi... e voi avete preferito un altro a me, vi rammento...” lasciò la mano di lei “... io non andrò via... non vi lascerò... ho giurato di proteggervi e lo farò a costo della vita, Altezza...”
Poi si udirono delle voci e di nuovo l'ancella entrò in quella stanza.
“Altezza...” fissando Altea “... non hanno voluto sentire ragioni e sono entrati...”
Un attimo dopo i soldati con lo stemma di Picche entrarono nella stanza.
“Tu...” il sergente ad Ismael “... sei accusato di aver ferito uno dei nostri soldati... seguici senza resistenze ed avrai un giusto processo. Ma se ti opporrai, allora ti uccideremo qui.”
“Verrò con voi...” annuendo Ismael “... a patto però che lasciate in pace questo palazzo e chi vi dimora...”
“A noi interessi solo tu.” Disse il sergente.
Ismael allora si voltò verso Altea e la guardò negli occhi per un lungo istante che alla principessa parve infinito.
“Tornerò, Altezza...” sussurrò piano “... tornerò, vi do la mia parola...”
Poco dopo le guardie lo portarono via.
Korshid allora, saputo l'accaduto, corse da Altea.
“Altezza...” prendendo le sue mani “... fatevi coraggio... gli dei non ci abbandoneranno... ho fatto chiamare Carjan... gli ho detto di portare qualcosa in grado di farvi calmare e riposare...”
Infatti, pochi istanti dopo, il mago di corte raggiunse la principessa e Korshid con una pozione in una ciotola.
“Bevetene un po', Altezza...” porgendo la ciotola ad Altea “... questo vi aiuterà a stare serena ed a riposare un po'...”
“Cosa proponi di fare, Carjan?” Chiese Korshid al mago.
“Eh, la legge degli Infedeli” mormorò il mago “è diversa dalla nostra e spesso porta ingiustizia invece che giustizia...”
“E se andassimo ad assistere al processo che faranno ad Ismael, Altezza?” Korshid ad Altea. “Gli staremo vicino e magari tenteremo di aiutarlo o di chiedere la grazia per lui...”

Guisgard 26-06-2014 03.36.54

“Elisabeth...” disse l'uomo incappucciato “... un bellissimo nome... un nome molto femminile... e quasi posso vedervi con quell'abito verde smeraldo... ma una gemma, seppur preziosa e meravigliosa, non può splendere da sola nella notte... non può luccicare dove nessuno può vederla... disfatevi di quella corazza da cavaliere se essa vi imprigiona... vivete invece... vivete cercando ciò che amate... ciò che avete sognato... quel bacio di cui mi avete parlato... chissà, forse è simile ad un sortilegio... forse ha dissolto esso stesso un sortilegio... magari è magia... la magia più vera, reale... quella ossia della vita che ci porta a scoprire il mondo senza pregiudizi, senza vincoli e senza nulla che possa impedirci di vivere totalmente questa esistenza... la vita di un uomo è racchiusa in pochi istanti... la luce del giorno al nostro risveglio, un lieve torpore per il primo freddo della sera e poi l'incanto della notte e dei suoi sogni... in queste cose è racchiusa la nostra vita, Elisabeth... e non esiste il Bene o il male... e neanche il peccato che tanti vogliono farci credere per ammonirci... o forse l'unico vero peccato è quello di non vivere liberamente e fino in fondo la nostra vita... ecco cosa leggo nel vostro nome, Elisabeth... e vi ho parlato come un padre parla ad una figlia...” si avvicinò a lei e con un gesto semplice e spontaneo si abbassò il cappuccio, scoprendo finalmente il suo volto.
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Clio 26-06-2014 16.09.17

Raggiungemmo la locanda, ringraziai il locandiere guardandomi intorno.
Non ero mai stata in un ambiente simile.
Lasciai che le mie ancelle sistemassero i miei bagagli e poi raggiungemmo Froster per la cena.
Gli sorrisi.
"Oh, benissimo.." Gaiamente "Questa cittadina è davvero incantevole.. Poi c'era un'atmosfera festosa per le strade.. Dovevate vedere quel carrozzone.. Andava senza cavalli.." Stupita "Oh, e dentro c'era una specie di compagnia.." Risi appena "Ma non erano saltimbanchi.. Dicevano di essere eroi a noleggio.. Mai sentita una storia simile.. Davvero divertente.." Sorrisi.
"Bene.. Sono affamata e stanca.. Ripartiremo già domani?".

Guisgard 26-06-2014 17.40.36

“Eroi a noleggio...” disse Froster divertito “... che cosa assurda... beh, direi di ordinare qualcosa per la cena...” con un cenno chiamò il locandiere “... cosa ci consigliate? Ho sentito dire che da queste parti la cucina ed il cibo sono straordinari... ci rimettiamo dunque ai vostri consigli.”
“Non temete, signore...” compiaciuto il locandiere “... saprò io servirvi quanto di meglio la nostra tradizione culinaria può vantare... e vi farò assaggiare un vino eccezionale, giunto direttamente da Solpacus, la città dei vini.”
“Ottimo.” Annuì Froster, per poi congedare il locandiere. “Si, era mia intenzione ripartire domani stesso, mia cara...” rivolgendosi a Clio “... preferisco ritornare presto a Lortena... la storia di quei ribelli mi secca alquanto... anche se in realtà non dovrei pensarci più di tanto, visto che le nostre milizie controllano perfettamente ogni angolo della nostra contea.”
Il locandiere portò in tavola del vino e subito Froster propose a Clio un brindisi.
“A noi...” fissandola “... e alla nostra Lortena...”
Ma proprio in quel momento si udì arrivare una carrozza davanti alla locanda.
Alcuni istanti dopo degli uomini entrarono.
E fra loro vi era Oxuid.
“Mi spiace interrompere la vostra cena, miei signori, ma giungo con notizie spiacevoli...” avvicinandosi questi al loro tavolo.
“Cosa succede?” Alzandosi Froster.
“Un dispaccio appena giunto” rispose Oxuid “mi ha informato che a Lortena è in atto una ribellione... pare che i ribelli siano riusciti ad occupare il Castello Eubeo, la sede del vostro potere e centro dell'intera contea.”
“E' impossibile!” Esclamò Froster. “Com'è potuto accadere?”
“Questo sarei tentato di chiederlo a voi, milord...” fissandolo Oxuid “... ma questa discussione per adesso è inutile... sono in attesa di ricevere ordini da Imperion sul da farsi...”


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