Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gaynor 14-01-2016 08.23.52

Il paesaggio che si ammirava attraversando il bosco era bello da mozzare il fiato. Mi stavo godendo il ritorno a casa, quando d'improvviso sentii un fruscio alle mie spalle. Mi guardai indietro, ma non vidi nessuno. Pensai che si trattasse di un animale, disturbato dall'incedere di Elinor. La spronai di più, d'un tratto desiderosa di arrivare a palazzo prima possibile.

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Marwel 14-01-2016 14.15.32

Marwel si avvicinò e si morse il labbro per l'agitazione, poi trasse un lungo respiro e cercò di mantenere un'espressione neutra per non destare sospetti.
"Elisabeth Warwick, vengo dallo Hampshire e sono una guaritrice. Seguo le leggi di Cristo e non ho alcuna idea politica, in fondo sono solo una donna..." cercò di giustificarsi.
Era pienamente consapevole dei rischi che stava correndo in quel momento.

Altea 14-01-2016 14.39.34

Li guardai mentre scambiavano le battute.."Già" dissi trattenendo un risolino "chissà cosa avrà fatto per attirare gli uomini del maresciallo..un pò imprudente o impudente, non pensate..grazie per la informazione". Non parlavano..nessuno parlava...potevano essere vari i motivi..o per paura del barone, o per difendere il famigerato malcapitato o semplicemente perchè ero una donna, non sapendo qualcosa sapessi sulla politica.
Presi i secchi per rientrare, era tardi meriggio e quindi avrei potuto prendere la palla al balzo per andare a casa..non che avessi paura, abitavo in quel rudere vicino all' uscita del bosco e lo attraversavo tranquillamente conoscendo i pochi abitanti e la gente che vi lavorava..ma, ovviamente, nessuno sapeva nulla della mia vita e questo era pure triste, non poter condividere i propri problemi e pensieri con nessuno. Poi pensai a una frase dettami da Tomas la sera prima..il censimento era fatto per gli stranieri..per rintracciare..li aveva definiti i Guelfi di Capomazda. All' inizio non avevo dato peso a quelle parole ma realizzai che, probabilmente, vi era una fazione filocapomazdese e probabilmente ben organizzata..però qui si parlava di un malcapitato che voleva attirare l' attenzione delle guardie..o sviarle?Scacciai quei pensieri, io dovevo accertarmi non fosse Tomas, lui le leggi del Barone Ferico le violava eccome..però non gli davo torto.
Entrai in locanda e misi l' acqua a bollire e mi avvicinai al locandiere.."Ho finito, lo stufato è pronto e ho messo pure dell' acqua a scaldare...io vado a casa un pò prima oggi, con questi accadimenti mi sento più al sicuro visto devo tornare a casa sola, mi farò accompagnare" fingendo e poggiando un sacchetto "Vi lascio le mie mance per queste poche ore di lavoro non fatto e domani mi fermerò di più". Sorrise, in fondo, era un uomo bonario e mi trattava come una figlia.
Uscii e presi Cruz per le briglie e mi avviai verso la strada che portava al bosco, il fatto era successo in queste parti, quindi balzai sulla sella e andai piano a trotto, scrutai ovunque avanzando lentamente verso il bosco, udivo se vi fosse vociferare di uomini , e aguzzai la vista per vedere se trovavo i soldati e cosa stesse succedendo..se gli animali scappassero da qualche zona spaventati da qualcosa. Altrimenti sarei partita verso il bosco e stavolta mi sarei davvero fermata dalla anziana Odina per sapere se avesse visto mio fratello o sapesse qualcosa.

Guisgard 14-01-2016 17.14.06

Clio ed i suoi, una volta pronti, lasciarono i loro alloggi e raggiunsero il vasto cortile del castello, dove gli uomini del Maresciallo attendevano, anch'essi pronti per cominciare la caccia.
Fagan arrivò poco dopo, avvolto nel suo largo mantello foderato, la giubba di daino, i calzoni di pelle e gli stivali alti di cuoio nero.
“Formeremo una squadra” disse ai mercenari “che poi si dividerà in due drappelli una volta raggiunto il cuore del bosco. Ci sarà si e no un'ora buona di luce, cerchiamo dunque di sfruttarla.”
E diede l'ordine di partire.

Clio 14-01-2016 17.16.15

Armati di tutto punto, avvolti nei nostri neri mantelli, giungemmo nel cortile dove ci aspettava il maresciallo con i suoi uomini.
Annuii alle parole del militare.
"Muoviamoci allora.." dissi soltanto, salendo sul mio cavallo nero, pronta a partire.

Guisgard 14-01-2016 17.16.28

Il misterioso uomo bardato si avvicinò al giaciglio di Gwen, fissandola tutta, come il leone fa con la gazzella prima di sbranarla.
“Sta a te decidere” disse togliendosi la corazza “se godere con me o costringermi ad infliggerti dolore. Per me cambierebbe poco...” e si avvicinò ancor più alla giovane.

Guisgard 14-01-2016 17.22.28

Dacey, Betta e Jean entrarono nella stanza assegnata come alloggio alla bella principessa orientale.
“Sarò franco con voi...” disse Jean all'ostaggio “... secondo il Diritto Feudale tutto ciò che si trova su queste terre, oggetti, animali o uomini, appartiene al barone. Egli ha persino diritto di vita e di morte su chiunque di noi. Come impone la giurisdizione, voi, in qualità di ostaggio, dipendete in tutto e per tutto da lord Ferico. Egli può assoggettarvi come qualunque delle sue serve.” Guardò Betta per un istante e poi tornò a fissare Dacey. “Io però vi prometto che farò il possibile per starvi accanto. Sono onorato che vi fidiate di me...”

Lady Gwen 14-01-2016 17.24.37

Quell'individuo mi disgustava sempre di più.
Sorrisi enigmaticamente e misi su una faccia spavalda.
"Avvicinati" dissi piano, con un gesto della mano.
Mi avvicinai al suo orecchio, sussurrando un incantesimo che lo stordì all'istante.
Lo lasciai quindi a terra e uscii da lì, vedendo se ero ancora da qualcher parte nel bosco oppure chissà dove.
Maledicevo ogni istante, da quando mi ero svegliata, il momento in cui avevo deciso di crrcare quella nana.

Dacey Starklan 14-01-2016 17.31.00

<< Il diritto...Il vostro diritto non è il mio... Ma è inutile stare qui a parlare come dei giuristi, non ne usciremmo più giusto?>> la mia era una ironia triste, quasi sconfitta dall'evidenza, dall'impossibilità di trovare un cavillo per uscire da quella situazione.
<< La mia pagherà, su questo sono certa, ma a determinate condizioni... E la prima è che non mi succeda nulla, sono sicura che ne comprendete il motivo... Betta, per favore, potrei avere del thè?>> domandai quindi alla serva non volendo che ascoltasse oltre, infatti ripresi a parlare solo quando questa uscì.
<< Fidarmi di voi? Non lo so se sto facendo bene ma non vedo molte alternative... Esattamente qual è il vostro ruolo alla corte di Lord Ferico? Non vi ho ancora del tutto inquadrato>>

Guisgard 14-01-2016 18.01.56

Gaynor cercò di non badare a quei rumori nella vegetazione e spronò oltre la sua cavalla.
Ma poco dopo udì di nuovo un calpestio alle sue spalle, come se qualcuno la stesse seguendo.
Ad un tratto sentì delle voci, seguite da uno scroscio di risate.
Vide allora un uomo, insediato su un trono di zolle erbose eretto sotto i rami nodosi di un'enorme quercia, circondato da altri individui, che come lui erano tutti armati.
L'uomo era di corporatura robusta, nel fiore degli anni, con lo sguardo pulito, i lineamenti marcati ed arsi dal Sole e dalle battaglie.
Indossava una giubba da brigante, un corto mantello che scendeva a tracolla e sui polsi ampi bracciali di cuoio.
“Perdonate la licenza, nobile dama, ma in questi boschi io sono sovrano ed essi sono il mio regno.” Disse con tono sicuro. “Per questo i miei selvatici sudditi non avrebbero molto rispetto per il mio potere se nei miei domini lasciassi passare chiunque senza richiedere degni tributi. Foss'anche una bellissima donna come voi.” Fissandola.
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