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"Un bagno?" ma certo, di quello ne sapevo dell'esistenza, e ne avevo proprio bisogno. Stavo per rispondergli, quando dalla strada si udirono delle urla disperate. Subito mi affacciai alla finestra per vedere cosa stava accadendo.
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I tre uomini si guardarono per un breve istante, per poi tornare a guardare la fredda e bella Elyse.
“Non pensavamo questa città avesse i confini chiusi...” disse l'uomo dagli occhi azzurri alla regina “... non era certo nostra intenzione entrare di nascosto... e comunque non siamo spie... neanche immaginavamo ci fosse una città simile in questa zona...” guardando la regina. Guardandola tutta. |
Rimasi in silenzio, il cocchiere correva veloce e arrivammo in un posto strano, un paese...lo aveva chiamato. Non avevo mai visto delle case così normali e guardavo la gente e per la prima volta ebbi un senso di smarrimento.
A Serenica vi era solo il Palazzo Imperiale dove abitavamo noi Sacerdotesse e delle domus eleganti per le apprendiste. Jaime si avvicinò a me e vedemmo una donna piangere.."Non so Jaime, ma io nella brughiera ho avvertito un forte senso di inquietudine..io penso il Male ha avuto il sopravvento stavolta..vedi quella donna? Soffre...ecco la rappresentazione del Male che domina il Bene" e le feci cenno di seguire gli altri. Nel frattempo presi un velo legato alla veste e lo posi sul capo. http://68.media.tumblr.com/tumblr_lr...lclno1_500.jpg |
Ormai gli altri due non esistevano più.
Guardavo quegli occhi, e quel corpo racchiuso in abiti troppo poco indulgenti nel mostrarlo, lasciando la mia mente a perdersi nell'immaginazione. Sarei potuta andare avanti a guardarlo per ore e ore, eppure sapevo che quell'udienza non poteva durare in eterno, eppure non ero ancora pronta a lasciar morire quella meraviglia. Così mi venne un'idea, che forse lo avrebbe tenuto lì un po'. "Non siete spie?" sistemandomi meglio sul trono "Ebbene dimostratemelo.." con un gesto plateale della mano "Raccontatemi chi siete, da dove venite, la vostra storia insomma.. e io vedrò se credervi o meno...". Lo guardai con un'espressione indefinita, intensa, enigmatica. "Potreste iniziare dal vostro nome, ad esempio..". https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...1fce0e1d5d.jpg |
“Si, in effetti ho un certo appetito ora che ci penso...” disse Elv “... credo che mangerò qualcosina... mi fai compagnia? Non credo però tu possa mangiare, giusto?” Fissando lo spettro di Cassandra.
Si avviò così verso il salone, facendo cenno alla ragazza di seguirlo. Il giovane mangiò così un po' di frutta raccolta nel giardino della magione. “Parlami un po' di te...” mangiando lui “... della tua vita prima dell'incantesimo... e poi dimmi di quella strega... cosa sai di lei ora?” |
Quelle grida e subito Astral e Chrienz corsero alla finestra.
Videro così moltissima gente in strada attorno ad una donna disperata. Tutto ciò mentre la campana della chiesa suonava con rintocchi funerei. “E' accaduto ancora...” disse il giovane medico. |
La carrozza arrivò in paese e tutti loro scesero a terra, comprese Eeila e Jaime.
Subito Kimsy si fece largo tra la gente e raggiunse la donna disperata. “Aiutatemi, monsignore...” disse in lacrime lei “... mia figlia... aiutatemi... mia figlia...” straziante. “Calmatevi e ditemi cos'è accaduto?” Kimsy. “E' uscita nella brughiera ed è tornato solo il suo cane...” folle di paura lei “... solo il cane!” Urlò. |
La regina si sedette sul trono ed i tre uomini capirono che la loro Sorte era in bilico.
Si guardarono annuendo, decidendo che continuasse a parlare lui. “Come detto, altezza, siamo avventurieri...” disse ad Elyse “... andiamo in cerca di fortuna, quella vera... quella che spesso gli altri uomini non hanno in dono dalla Sorte... una storia mai raccontata... o una senza ancora un finale... una terra vergine... un luogo sconosciuto... magari qualche suo tesoro... ma anche lo sguardo di una donna, il suo sorriso... insomma tutto ciò che rende la vita piacevole, gratificante, eccitante... cerchiamo la fortuna, quella dei romanzi, delle poesie, dei desideri e dei sogni, altezza... cerchiamo parole perdute, segreti, misteri e i giochi della sera, della notte... cerchiamo insomma l'avventura... la vita...” |
Dalla finestra, vidi una donna disperata, cerchiata da altra gente. Ai miei occhi, sembrava uno spettacolo, ricordandomi una ragazza della compagnia che piangeva cristalli. Poi le parole di Chrienz mi fecero capire che non si trattava di ciò. "Non è la prima volta che accade? Cos'è successo a quella donna?" chiesi curiosa e frenando la lingua per evitare domande sciocche.
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Scossi la testa con lo sguardo basso.
Odiavo questo stato di cose... Lo osservai poi un attimo. "Davvero vuoi mangiare solo quello?" chiesi, schioccando le dita e facendo apparire un degno pranzo sulla tavola. "Ora va meglio. Vedi di mangiare anche per me..." scherzando, con una leggera risata. Mi sedetti su una sedia accanto a lui. "Te l'ho detto, ero venuta qui come domestica... Comunque, è scappata quando alcuni del villaggio avevano scoperto i suoi esperimenti, così, per evitare il linciaggio dell'intera popolazione, è scappata durante la notte e dopo di lei anche le altre domestiche... Ma io, ovviamente, non potevo andare da nessuna parte..." https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...58046c5e38.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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