![]() |
“Questo è ciò che mi interessa sapere, madame.” Disse Wolfen con un sorriso a quelle parole di Gaynor. “Sono i valori che fanno una persona, non i suoi Natali.” Guardando poi Bastiano. “Siete fortunato...” a lui “... la vostra bella moglie non potrebbe mai nutrire simpatia per i famigerati Beati Fragoli...”
“Beati Fragoli?” Ripetè Bastiano. “Si, una banda di criminali nemici dello stato e della libertà...” Wolfen “... si tratta di Afragolignonesi che si aggirano tra noi...” “E cosa vogliono?” Chiese Bastiano. “La nostra libertà, le nostre ricchezze ed anche le nostre teste.” Svelò Wofen. http://1.fwcdn.pl/ph/12/23/11223/337487.1.jpg |
“Incredibile...” disse Elv ripetendo le parole di Gwen “... devo prenderlo come un complimento?” Per poi riempire i bicchieri di entrambi con il vino. “Brindiamo?”
|
Risi di gusto alla domanda.
"Certo che è un complimento" annuendo, divertita. Poi riempì I bicchieri e propose un altro brindisi. "A cosa, questa volta?" curiosa, prendendo il bicchiere. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
I Beati Fragoli!
Non diedi a vedere nessuna emozione mentre ridavo il libretto a Tafferouille. Anche se non avevo così bisogno di fingere, dopotutto nessuno avrebbe sospettato di me, ero frivola e certo non mi intendevo di politica. Eppure ricordavo che Lelandro ne aveva parlato. Chissà che non mi potessero essere utili una volta in città. Sentii una stretta al cuore. Quel giorno aveva scombussolato tutte le mie certezze. Mi rendevo conto che forse tutto quello che credevo di sapere era una menzogna. Tutto.. quale potere poteva avere un bacio. Ma no, quello non era un bacio qualunque, e io avevo un disperato bisogno di sapere se lui pensava alle stesse cose o se forse ero io a suggestionarmi. Ma poi ripensai al suo sguardo, al modo in cui mi teneva la mano, è quel bacio, quel bacio capace di sconvolgermi. No, non poteva non aver contato niente per lui. "Ora che si fa, capo?" Chiedi ad Ozillonne. |
In breve Altafonte e Dacey uscirono dal teatro e si ritrovarono nella carrozza del cavaliere.
“Devo dire che siete molto abile ad inventare bugie...” disse lui divertito “... o meglio, siete affine ad immaginare e fantasticare... aiutata naturalmente dal vostro aspetto... avete infatti l'aspetto, la bellezza ed i colori di una principessa greca.” Guardandola. |
Nyoko restò in silenzio, dopo aver udito di nuovo quei rumori alla finestra.
Sentì allora i vetri che si aprivano e dei passi leggeri fino al suo letto. Poi avvertì il calore di una presenza accanto al suo letto. “Nyoko...” disse qualcuno. Era Pavel. |
Il cuore mi batte nuovamente forte, non so se per la felicità o per la preoccupazione. "Pavel. Sei tornato? È pericoloso, ci sono i badanti che ti cercano" dissi preoccupata cercando le sue mani.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Non so...” disse Elv alzando il bicchiere e guardando i rossi capelli di Gwen screziati attraverso la trasparenza rosata del vino “... ai tuoi capelli rossi? Ai tuoi occhi indagatori che mi studiano ad ogni istante? Oppure al tuo sorriso sbarazzino? O magari alle tue mani che sanno lavare così bene la schiena?” Facendole l'occhiolino.
|
“Beh, noi sistemeremo il carrozzone in modo di ripartire domattina...” disse Ozillonne a Clio “... tu puoi riposarti se vuoi. Dopotutto hai dormito poco e provato abbastanza per stanotte.” Sorridendole.
|
Lo osservai e ascoltai divertita, poggiandomi sullo schienale della sedia.
Risi divertita. Era stupendo, sotto tutti i fronti. E davvero i miei occhi erano indagatori e lo guardavano continuamente? Sì, probabilmente sì... Mi piaceva guardarlo. "Io direi a tutte queste cose insieme" dissi, con un sorriso divertito, anzi sbarazzino, come lo aveva definito lui. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi a Ozillonne.
Ripartire! Ripartire domattina! Significava andarcene e io non avrei mai saputo. Sarebbe venuto con noi? Non potevo rischiare. Sorrisi a Ozillonne, e annuii. "Sì, mi farà bene, grazie..." gentilmente per poi tornare nel castello. Ma quando poi fui certa che nessuno mi stesse seguendo mi incamminai verso la biblioteca, seguendo la strada che mi aveva fatto fare, sperando di trovarlo lì. |
Tutto ciò” disse Pavel a Nyoko, stringendo le sue mani “valeva il rischio di rivederti, di tornare qui... di toccarti ancora...” vicinissimo al volto di lei.
|
Sorrisi alle sue parole, al contatto con le sue mani. "Beh... Non nego che sia piacevole la tua presenza qui" dissi sentendo il suo volto vicinissimo al mio. "è solo che non voglio farti finire nei guai..." dissi con un cenno di tristezza. "Le mie badanti sanno essere cattive, a volte" dissi sentendo dentro di me tanti sentimenti contrastanti.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Elv sorrise a Gwen, per poi bere il suo vino.
“Se non erro” disse posando il bicchiere “io e te avevamo un bagno in sospeso...” guardandola con uno sguardo diverso, più profondo, deciso “... fuori fa freddo e magari un bagno caldo renderà la notte più bella...” sussurrò piano. |
Clio raggiunse la vecchia biblioteca del castello, trovando là Cristiano, impegnato a leggere e scrivere fra tre grosse candele accese e diversi libri e fogli sparsi ovunque.
|
Ricambiai il sorriso, dimezzando il bicchiere.
Poi mi voltai al suo tono, al suo sguardo, profondo, intenso. Un forte brivido mi percorse la schiena. Già, il bagno... Non lo aveva scordato... pensai, sorridendo fra me e me. "Chissà..." sussurrai "Sì, forse potrebbe riuscirci..." aggiunsi, con un accennato sorriso. Il cuore stava per esplodere tanto batteva forte al pensiero di noi due in quella vasca, in quell'acqua calda e profumata. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Arrivai in biblioteca, e lui era lì, immerso nelle carte alla luce delle candele.
Restai per un lungo istante a guardarlo, non vista, cercando di immaginare i suoi pensieri. Sentivo il cuore battere forte. Quella non era una scena, quello non era il copione. E se fosse stato diverso? E se mi avesse parlato in malo modo? E se... Sospirai, non l'avrei mai saputo restando lì ferma. Allora mi avvicinai piano, un passo alla volta. "Ciao.." sussurrai piano, lasciando scivolare una mano sulle sue spalle, dolcemente. Un gesto intimo che mi venne incredibilmente spontaneo. "Posso?" dolcemente, cercando i suoi occhi "Non voglio disturbarti..." arrossendo appena. |
“Non mi importa...” disse Pavel a Nyoko “... non mi importa di nulla...” stringendo le mani di lei.
Nyoko lo sentiva vicinissimo al suo volto. “Solo se mettessi te in pericolo, solo se tu fossi rimproverata io andrei via da questa stanza...” per poi lasciare la sua mano ed accarezzare piano il suo viso, accomodando dolcemente una ciocca di capelli sul suo orecchio “... dimmi cosa pensi... ti prego...” |
Sentivo scorrere le sue parole dentro di me, mi sentì così dannatamente felice. "Penso..." dissi sentendolo accarezzarmi il volto, "penso che non voglio più separarmi da te" dissi accarezzando la mano con la quale mi carezzava.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
A quella parola e a quel tono di Gwen, Elv la guardò negli occhi.
“Allora andiamo...” disse piano prendendole la mano “... il palazzo dorme... forse tutto il mondo dorme ora... tutti e tutto tranne noi...” alzandosi e conducendola nella sua stanza. Attraversarono nella penombra le lunghe salinate, poi il semibuio corridoio, fino alla porta della camera di lui. E da qui raggiunsero il bagno del giovane padrone. |
Quel gesto, poi il suo tono dolce, la voce bassa e quel vago rossore sul suo bel volto.
Cristiano si voltò, sorridendo a Clio. “Ehi, ciao...” disse lui con la medesima dolcezza “... disturbarmi? Affatto... leggevo un po' i vostri copioni e poi cercavo fra i testi classici e medioevali qualcosa adatto ai vostri personaggi... dopotutto è ciò che devo fare ora, no? Un po' come il pittore che deve trovare il modo migliore per ritrarre la sua modella...” guardandola. |
Spontaneamente, quando i suoi occhi trovarono i miei e mi prese la mano, trattenni il fiato, mentre i brividi lungo la schiena continuavano e mi lasciavo trasportare dalle sue parole.
Tutti, tranne noi... Mi lasciai condurre docilmente nella sua camera, attraversando il corridoio buio e deserto, fino a raggiungere il bagno. Lì allora lasciai la sua mano e iniziai a riempire la vasca, per poi versare essenze di vari tipi che profumassero l'acqua e la stanza,che dopo poco divenne satura di vapore. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il suo sguardo, il suo tono.
Mi illuminai, allora non avevo sognato tutto. Osservai i nostri copioni, e non mi erano mai parsi così belli, così ricchi di magia e poesia come mentre lui li stava studiando. Chi era quell'uomo capace di sconvolgere così tutto il mio mondo? Arrossii piano a quelle parole. "E che hai trovato di bello in queste pagine?" sorridendogli, mentre lo sguardo vagava piano sui fogli sparsi nella dolce penombra delle candele. Poi sospirai, ricordando il motivo che mi aveva spinto fin lì, che mi aveva spinto da lui. Forse era solo una scusa per vederlo ma, comunque, volevo dirglielo. "Ozillonne ha detto che domani partiremo.." sussurrai piano, quasi non volessi ammetterlo, allora lo guardai negli occhi per un lungo istante e poi gli presi le mani nelle mie "Verrai con noi?" col cuore che batteva e la voce colma di speranza. |
Pavel continuò ad accarezzare il volto di Nyoko, per poi lasciare le sue dita scivolare sulle labbra di lei, sfiorandole piano, quasi giocandoci.
“Nyoko...” disse “... e se ora... se ora io... ti baciassi?” |
Sentivo le sue carezze ed il suo viso vicino al mio, poi le sue dita sulle mie labbra facendomi sussultare. A quella parola mi si spezzò il respiro. Lo voleva veramente? "Se tu ora mi baciassi..." dissi ripetendo la sua domanda "...potrei non staccarmici mai più. Potrei tornare a vedere e saltare dalla gioia..." dissi tremando sotto di lui esprimendo i miei pensieri sinceramente e dolcemente.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Gwen, appena entrata in bagno, cominciò ad occuparsi della vasca.
La riempì di acqua calda ed essenze naturali, fin quando il bagno fu avvolto dal vapore e dal profumo dei sali. Elv era rimasto a guardarla, per poi cominciarsi a spogliare, fino a restare completamente nudo davanti a lei. |
Cristiano guardò Clio prendere la sua mano.
“Magari sarei un peso per voi...” disse “... voi siete artisti ed ognuno ha il suo ruolo e la sua posizione nella compagnia. Ogni gruppo, come le società ed i governi, hanno gerarchie ed equilibrio... io cosa potrei fare? Aggiornare i vostri copioni con aggiunte e postille?” Fissandola, per poi giocherellare con una ciocca dei suoi biondi capelli. “Secondo io che ruolo potrei avere nella vostra compagnia?” |
Era rimasto a guardarmi tutto il tempo a guardarmi, ogni istante, ogni movimento.
Si era poi spogliato completamente. Fissandolo, iniziai lentamente ad allentare il vestito, nastro dopo nastro, bottone dopo bottone. La gonna scivolò giù, poi anche il corpetto, rivelando il mio corpo, ornato unicamente da quel cuore di oro e granati al centro del petto, quel ciondolo, quel medaglione che non avevo mai più tolto. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...dcad5c8ca2.jpg Sciolsi poi i capelli e mi avvicinai a lui. Assaporai intensamente la lontananza che spariva e la vicinanza che sorgeva, mentre io mi avvicinavo al suo viso e lo baciavo. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...1d535dae7b.gif Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Pavel sorrise e poi, senza dire nulla, raggiunse con le sue labbra quelle di Nyoko.
E la baciò. La baciò prima con dolcezza, poi con sempre più impeto e passione. Quel ragazzo selvaggio aveva un fuoco indomito dentro, una forza che sapeva di libertà. E tutto ciò Nyoko provò assaporando la sua bocca. |
Lo ascoltavo rapita, parlare della compagnia, del futuro.
Che cosa poteva fare? Poteva sostituire Tafferouille, poteva... In realtà sapevo solo che lo volevo con noi, che non sopporto l'idea di lasciarlo per quanto fosse assurdo. "Puoi scriverne di nuovo!" esclamai entusiasta "Non abbiamo un drammaturgo come si deve, Ozillonne si è spesso lamentato di questo..." speranzosa. "Oppure puoi sostituire Tafferouille quando è ubriaco, sono scura che poi non ti lascerebbe più andare.." sorrisi "Oppure potresti.." cercando una terza opzione fattibile. "Oppure non lo so ma.." sospirai "Vieni con noi.." sussurrai, con voce calda "Ti prego..". |
Non disse nulla, e piano, dolcemente, mi baciò. Un bacio prima piccolo e delicato, poi sempre più travolgente. Tramite le sue labbra riuscivo a sentire il suo spirito, uno spiriti selvaggio, uno spirito che bramava libertà e che forse, ne stava dando tanta anche a me. Mi lasciai trasportare dalle sue labbra, senza staccarmi un attimo, assaporando ogni istante. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...c7b26dffb9.jpg
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Elv si era spogliato davanti a Gwen, restando poi nudo davanti a lei.
Anche a la ragazza, allora, prese a spogliarsi. Allentò il suo abito e poi lo fece scivolare via, restando tutta nuda davanti a lui. Elv la guardò tutta, ovunque, con desiderio. Tanto desiderio. L'aveva immaginata tante volte guardandola nel suo palazzo. Infinite notte l'aveva sognata, l'aveva avuta fino all'alba, dopo la quale i sogni svaniscono sempre. Ora era lì davanti a lui. Meravigliosamente nuda e generosamente disponibile a concedersi al suo signore, a dividere con lui emozioni e sensazioni, passione, piacere ed ogni estasi d'amore. “Sei bellissima, Gwen...” disse lui in un sussurro “... bella più di qualunque altra donna... se davvero esistono ninfe e fate, tu ne sei la regina...” Poi lei si avvicinò e si baciarono, stringendosi l'una all'altro, con lui che la toccava ovunque, mentre le loro bocche non cessavano di cercarsi. |
“Beh, a giudicare da quanto ci tieni ad avermi con voi” disse Cristiano sorridendo a Clio “sembra che io debba avere un certo talento... talento per il teatro che io stesso ignoravo, no?” Fissandola divertito.
|
Arrossii violentemente a quelle parole, ritraendo d'istinto le mani dalle sue.
Forse avevo sbagliato a parlargli in quel modo. Dopotutto era solo una recita, che mi aspettavo. "Sì ecco.." balbettai "Credo sia così, hai talento per il teatro, davvero.." sorrisi. Mi sentivo davvero sciocca, e il cuore batteva sempre più forte. "Beh, io te l'ho detto.." imbarazzata "Sarà meglio che torni dagli altri ora.." farfugliai, arrossendo, mentre arretravo di un passo. |
Quel bacio durò a lungo, travolgendo i due giovani.
In breve Nyoko si ritrovò in balia di quel ragazzo e del suo ardore. Un bacio profondo, che sembrò giungere fino in fondo al suo cuore. Un bacio che sembrò voler mostrare alla ragazza il tempo di diventare donna. Poi le loro bocche si separarono tra sospiri e lui la guardò negli occhi. |
Mi ero nutrita avidamente del suo sguardo bramoso e desideroso su di me.
Un desiderio che mai avrei immaginato potesse celarsi in un uomo. Un desiderio viscerale, profondo e che mi faceva sentire speciale, unica, come una di quelle sculture classiche che la gente si fermava ore a contemplare. Le sue parole mi giunsero come il sollievo di un'oasi per un pellegrino nel deserto. Fremevo. Fremevo alle sue parole, ai suoi baci, alle sue carezze, al suo tocco, i brividi percorrevano non solo la mia schiena, ma tutto il mio corpo, dall'inizio alla fine. Lo attirai dolcemente verso la vasca, entrai e feci immergere entrambi in quel tepore liquido e profumato, abbandonandomi ad un silenzioso sospiro di sollievo. Cercai poi di nuovo i suoi occhi e poi le sue labbra ancora, affondando le mani in quei capelli corvini che bramavo fin dal primo istante. Intanto l'acqua calda attorno a noi rendeva tutto più coinvolgente ed intenso. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Clio arretrò, quasi per andar via, ma Cristiano prese la sua mano bloccandola.
“Prima leggevo una novella che mi ha fatto pensare a te...” disse fissandola “... si, più leggevo, più immaginavo la protagonista col tuo volto... il tuo aspetto...” guardandola tutta “... si, saresti proprio adatta per quella parte...” |
Mi fermò, e strabuzzai gli occhi a quel contatto.
Sentivo il cuore battere sempre più forte. Non capivo cosa c'entrasse ma restai ad ascoltarlo affascinata. Avevo negli occhi e nel cuore così tante emozioni da non riuscire nemmeno a descriverle. "Che novella era?" riuscii poi a dire, con un filo di voce. |
I due si immersero in quell'acqua calda ed in quel vapore avvolgente, per poi baciarsi ancora, toccarsi, stringersi l'uno all'altra.
Elv si chinò sui seni di Gwen e cominciò a giocarci con la bocca e con le mani, per poi salire a cercare di nuovo le labbra di lei. Tutto ciò mentre il calore della stanza rendeva tutto più eccitante. Ma ad un tratto lui si fermò. “Aspetta...” disse in un sussurro, come se questo gli costasse una fatica immane “... aspetta, Gwen...” allontanandosi appena “... forse... si, forse dovresti tornartene in camera tua... ora però... prima che... si, torna nella tua camera...” visibilmente nervoso. |
Eravamo un tutt'uno, un'unica anima.
Non finivamo mai di toccarci, stringerci, cercarci. Riversai il capo sul bordo della vasca quando le sue mani e le sue labbra assaporarono e accarezzarono i miei seni, poi la sua bocca raggiunse di nuovo la mia e mi sembrava di impazzire per quanto tutto quello fosse meraviglioso. Ad un certo punto lui si fermò. Mi crollò il mondo addosso. Cosa poteva impedire un momento così? Lo guardai smarrita, senza sapere che dire. "Dimmi che succede" mormorai con un filo di voce, per poi prendere il suo viso fra le mani "Dimmi che succede e andrò via, altrimenti non mi muoverò di qui" sussurrai decisa, accarezzandogli il viso e i capelli. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 07.30.24. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli