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Mi sedetti al tavolo, incuriosita da tutto quello.
Non vedevo l'ora di assaggiare il cibo degli umani, e sorrisi al locandiere. "Una cenetta coi fiocchi?" gentilmente "Sembra promettente.." annuii "Sì, vorrei mangiare qualcosa grazie.." mi resi conto che non ero sicura di riuscire a tornare in città prima di sera. "Se avete la disponibilità vorrei restare anche questa notte.." annuendo. Così mi sedetti al tavolo guardandomi intorno. A quel punto interrogai di nuovo il ciondolo, sperando avesse indicazioni più specifiche su Icarius. |
“Eh, ma lei qui sarà la regina della brughiera.” Disse con un largo sorriso il locandiere a Clio. “Le darò la stanza più confortevole e tra pochi minuti le servirò una cena speciale.” Ed andò in cucina.
Nel frattempo la musa stellare prese il suo medaglione per consultarlo di nuovo su Icarius. Il suo alone si diffuse piano intorno a lei, mostrandole strane ed indistinte figure. Ruotavano attorno a qualcosa. Poi le apparve la figura di un giovane. Lei ebbe una forte sensazione. Lo sentiva bene. Era lui e non era molto lontano secondo il medaglione. Arrivò in quel momento il locandiere con un piatto fumante. “Ecco a lei...” disse l'uomo posando il tutto davanti a lei “... salsiccia alla bracia aromatizzate con peperoncino fresco, accompagnate da broccoli fritti ed insaporiti con peperoni all'aceto.” Orgoglioso. “Inoltre una bella fetta di pizza casareccia appena sfornata da mia moglie. Rigorosamente mozzarella fresca e pomodoro verace.” Ridendo. “Buon appetito.” http://www.agrodolce.it/wp-content/u..._1-640x399.jpg |
“Sono io che aspetterò tu abbia voglia di un bel bagno caldo...” disse sorridendo lui ad Altea.
Lei andò nella sua camera per coricarsi e riposare. Da donna libera finalmente. |
Un cameriere mi aveva appena portato da bere quando notai un uomo scendere da un'auto e guardare verso il bar.
Ipotizzai fosse il signor Fixer e infatti poco dopo mi si avvicinò presentandosi. " Si sono io, piacere di conoscerla" porgendogli la mano con un leggero sorriso, " la prego di sieda" lo invitai e feci altrettanto. " La ringrazio molto per essere qui. Vedo sto svolgendo una ricerca e il suo nome mi è saltato all'occhio più volte. Si tratta di una ex gloria del calcio ora praticamente scomparsa... Hiss. Cosa sa dirmi al riguardo?" Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Entrammo nel cunicolo. Era poco illuminato e si vedeva a stento, ma il mio udito ed il mio tatto erano ben attivi. Infatti sentì qualcosa formicolarmi addosso. Mi erano saliti addosso un sacco di insetti che io mi limitai a scacciare con le mani, proseguendo senza accennare alcuna lamentela.
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Mi alzai..non riuscivo a dormire ed uscii in corridoio. La mia prima idea era quella di guardare per la casa ma mi sembrava maleducato..mi diressi verso la camera dove avevo visto entrare Alvis, la aprii lentamente e lo vidi con sguardo preoccupato ed entrai guardandolo in silenzio..Alvis forse mostrava una maschera pure quando non la indossava.
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Sospirai alla discussione fra i due.
Niente, forse dovevo davvero convincermi di averli immaginati... "Va beh, comunque sia, ora devi riposare, dobbiamo tornare in camera..." dissi ad Elv, prendendo il suo braccio, nel tentativo di chiudere quella situazione che iniziava già a starmi stretta. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi all'oste.
Dovevo ammettere che non era poi così male scappare dalle faccende di corte, per una volta. Non dover costantemente rendere conto delle mie azioni, avere sempre la risposta pronta per tutti, la soluzione in tasca per ogni problema. Così mi accomodai tranquillamente e interrogai il medaglione. L'energia era forte, intensa, e potente. Era vicino, molto vicino. Lo sentivo. Aprii gli occhi proprio mentre il locandiere mi posò davanti tutte quelle leccornie. Lo ringraziai, e iniziai a mangiare, incuriosita ed entusiasta. Restai affascinata e incredula dall'effetto che mi fece il portare alle labbra quegli alimenti, per poi mangiarli. Era qualcosa di davvero incredibile, delle sensazioni che non avevano alcun significato per me. Restai piacevolmente colpita da tutto quello, mangiando con voracità. Mi chiesi se esistesse alimento più buono e soddisfacente di quella cosa chiamata "pizza", probabilmente no. Intanto che mangiavo mi guardavo intorno, magari ero fortunata ed Icarius era direttamente lì, oppure dopo mangiato sarei uscita per cercarlo nella brughiera, seguendo il potere della Gemma Azzurra. |
Teos ascoltò Dacey e mostrò una smorfia.
Allora ordinò da bere ad un cameriere. "Capisco..." disse lui bevendo "... o meglio, non capisco affatto... perché proprio un'impiegata della Gazzetta Rosa chiede notizie su Hiss? Voglio dire, è stato il suo giornale a rovinarlo... lei conosce tutta la storia? Se si, allora è cinica, oppure una delle tante oche di bell'aspetto interessate solo ad obbedire scodinzolando davanti al proprio padrone." Senza mezzi termini. |
"Va bene..." disse Elv a Gwen "... torniamo in camera, in effetti sono un pò stanco..."
I due così tornarono in camera. "Sai a cosa pensavo?" Lui fissando lei. "Sei una studentessa, no? Magari potresti mostrare la Bibbia a qualcuno dei tuoi professori e forse scopriremo qualcosa su quelle annotazioni..." |
Salutai Arow e tornammo in camera.
Lo guardai e accennai una risata. "Tesoro, studio medicina, non teologia" dissi divertita, per poi scuotete la testa "Dubito potrebbero aiutarci, lì..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
" Davvero molto gentile" aggrottando la fronte e fulminandolo con lo sguardo.
" Se pensa che io sia qui per farmi insultare da lei ha sbagliato di grosso" e incrociai le braccia. " Ho sentito la storia si e se quell'uomo ha barato nelle partite allora è giusto che sia stato punito. Se invece non è così ha diritto a dire la sua versione e a pulire la sua immagine definitivamente " e guardai fisso il signor Fixer sperando di captare i suoi pensieri. " E credo che stia al signor Hiss decidere se vuole o meno questa possibilità o sta a lei? Mi dica dove trovarlo" Visto che Teos sembrava dalla parte del giocatore calcistico pensai che quella potesse essere una buona tattica per farmi dire quello che volevo. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Clio scoprì nuove sensazioni assaporando e gustando il cibo terrestre.
Il suo palato, la lingua e le labbra si inebriarono a quel contatto, in un sublime trionfo di gusto. A lungo godette di quel particolare ed assoluto piacere che le mostrò una delle cose più belle che animavano la vita dei terrestri. Ma mentre mangiava il suo pensiero era tutto rivolto alla ricerca di Icarius. Ad un tratto il locandiere accese la radio, sintonizzandosi sulle notizie del giorno. "Altre manifestazioni contrastanti da parte di molte persone, circa il misterioso avvistamento di quello che sembrerebbe essere un oggetto non identificato nei cieli di Afragolopolis. Sempre più persone affermano infatti di aver visto fenomeni simili in diverse fasi del giorno." Il notiziario radiofonico. |
Mentre il mio palato era avvolto in quel nuovo e inebriante piacere terrestre, e la mia mente vagava alla ricerca di Icarius, qualcosa attirò la mia attenzione.
La radio. Ancora parlavano degli avvistamenti: poteva essere un caso che quella notizia fosse giunta il giorno del mio arrivo? Mi venne il sospetto che il mio scudo riflettente potesse essere rotto, ma poi quando dissero che gli avvistamenti erano stati più di uno nell'arco della giornata, mi tranquillizzai. O meglio, non mi tranquillizzai affatto, perchè se non ero io.. chi altro era arrivato? Che Athia non fosse sola ma ci fosse un piano intergalattico per la Supernova? Non sapevo che pensare. Una cosa era certa, prima trovavo Icarius, prima avrei potuto indagare su quella storia. Sicuramente lui mi sarebbe stato utile. Quegli occhiali, il segnale: dopotutto nulla accade per caso. |
Come sempre prima di andare a dormire, anche quella sera entrai nella Stanza della Lavanda e mi sedetti sulla sedia a dondolo in vimini, ricoperta da cuscini dal delicato motivo floreale. Tutto in quella camera era sui toni del bianco, del lilla e del malva. Era il mio rifugio sin da quando ero bambina, un luogo sicuro e familiare in cui rilassarmi, sognare o leccarmi le ferite.
Una larga finestra dava sul giardino interno, che in primavera vedeva sbocciare profumati fiori dalle mille sfumature. Sotto la finestra c'era una lunga panca ricoperta di cuscini, dove spesso mi sedevo a leggere o semplicemente a pensare, con lo sguardo perso tra il giardino e il cielo, osservando di giorno le nuvole e contando le stelle quando invece calava la sera. In un angolo, proprio di fronte al dondolo, c'erano i miei tesori, una collezione tanto amata da me quanto criticata da chi mi stava intorno. Da quell'angolo, tanti occhietti ricambiavano il mio sguardo, tante fossette sulle guance parevano tendersi in altrettanti sorrisi. In quell'angolo, c'erano le mie amate bambole. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...9f9106747c.jpg Due erano le mie grandi passioni... le bambole e le automobili. Mentre le prime mi piaceva averle lì, dando un nome ad ognuna di loro, le seconde amavo cambiarle spesso. Nella rimessa ce n'erano sempre due per volta, una chiusa e spaziosa, l'altra scoperta e sportiva. Al momento, possedevo una Ford Model b ed una Aston Martin Mark II, una americana e l'altra inglese. Erano due gioiellini ed io ne andavo fiera, a dispetto delle critiche che ricevevo per pretese di eccentricità. Una rendita perpetua, lasciatami da speculazioni fortunate di mio padre, mi permetteva una vita agiata ed ero libera di concedermi ogni capriccio. Al diavolo ciò che pensava la gente, non avevo bisogno di attirarmi le simpatie altrui con falsi codici sociali e morali. Mi alzai, spensi la luce e chiusi piano la porta, per poi andare in camera mia per mettermi a letto. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...c6e340319d.jpg Inviato dal mio P00C utilizzando Tapatalk |
"Ed io che pensavo tutte le università fossero uguali." Disse Ridendo Elv. "Beh, magari qualche professore in grado di chiarirci le idee potresti trovarlo lo stesso... infondo a noi interessa sapere cosa indicano quelle strane annotazioni, non farci spiegare chissà quale Dogma o passo di Patristica... che ne dici? Anche perché altre soluzioni ora non ne vedo..." guardando Gwen.
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Risi scuotendo la testa con gli occhi al cielo.
Pensai qualche istante alle sue parole. Poi sospirai e lo guardai. "Non so, potrei... Tanto, a questo punto..." alzando le spalle. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Teos rise di gusto a quelle parole di Dacey, per poi finire il suo bicchiere.
"Che tempi assurdi sono questi in cui viviamo..." disse sorridendo sarcastico "... un tempo le mie parole sarebbero suonate come un complimento e magari mi avrebbe fatto anche gli occhi languidi." Facendole l'occhiolino. "Ora invece mi ha quasi fulminato con lo sguardo." Divertito. "Si metta l'animo in pace, bellezza... Hiss non vuole saperne più nulla di questa lercia storia... le do un consiglio, indirizzi le sue vispe meningi e la sua briosa fantasia ad un altro genere di notizie... ha pensato di dedicarsi ad una di quelle rubriche culinarie? Di quelle che compaiono sulla terza pagina dei giornali." Ironico. |
" Essere definita un'oca per lei sarebbe un complimento? Crede che le basto atteggiarsi un po' per avere le donne ai suoi piedi? "
Avevo preso la borsa e mi ero alzata in piedi. " Non vuole aiutarmi? Molto bene, me la caverò senza di lei. Dei suoi consigli e dei suoi modi non me ne faccio nulla. A non rivederci spero" e mossi qualche passo. " Ah e non mi chiami bellezza" e tirai per la mia strada, infuriata e delusa. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
"Questa storia non mi convince affatto..." disse sottovoce Vale a Clio in modo che nessuno nella locanda potesse sentirla "... questi strani avvistamenti nascondono di certo un bel mistero..."
"Eh, so io cosa c'è dietro a tutta questa storia..." il locandiere uscendo dalla cucina "... visitatori, ecco cosa. E quando dico visitatori intendo proprio visitatori giunti da lontano. Molto lontano. Visitatori dallo spazio." Indicando il cielo. |
Annuii gravemente a Vale, aveva ragione, quella storia non convinceva nemmeno me, anzi.
La cosa era sempre più preoccupante. Poi per poco non mi soffocai con il vino a quelle parole del locandiere. Oh dici.. tipo.. me? Ero davvero stupita che gli umani cominciassero ad avere per lo meno il dubbio di non essere gli unici al mondo. Diamine, erano lo zimbello di tutta la galassia per questa loro convinzione largamente diffusa. Era interessante essere lì in incognito, e spiare un po' le opinioni della gente. Infondo, era un po' come essere invisibile, dato che loro non avevano idea di avere di fronte la regina di un pianeta lontano e sconosciuto. |
Gaynor raggiunse le morbide, lisce e profumate lenzuola del suo letto per stendersi e dormire.
La radio sul comodino trasmetteva una canzone lenta e romantica, che fu però interrotta dalle ultime notizie. "In città" disse il notiziario radiofonico "ormai impazza la mania per gli ufo. Molti infatti credono che dietro gli strani e misteriosi avvistamenti nei nostri cieli possano nascondersi visitatori giunti da un altro pianeta. Cosa c'è di vero dietro tutto ciò? Una bufala? Isteria di massa? Oppure davvero qualcuno dallo spazio è giunto a visitarci?" |
Quegli insetti sembravano spuntare da ogni parte, aumentando sempre più, tanto che Nyoko li sentiva tutti che le formicolavano addosso.
Alla fine, finalmente, quel cunicolo terminò e lei è Mario si ritrovarono in una sorta di antro circolare scavato nella roccia sotterranea. "Questa proprio non me l'aspettavo..." disse il bel professore guardandosi intorno "... cosa potrebbe essere questa? Forse una nicchia sotterranea, chissà..." |
Altea entrò dove Alvise stava facendo il bagno, trovandolo immerso nell'acqua calda della vasca.
Sembrava rilassato, ma guardandolo meglio lei vide sul suo volto un'espressione pensierosa. "Pensavo stessi già dormendo..." disse lui fissandola "... immagino tu sia qui per un motivo..." |
Sorrisi in modo enigmatico e mi poggiai sul bordo della sontuosa vasca di ceramica giocando con la schiuma. ."Vari motivi..il fatto che in una notte la mia vita è cambiata, che mi sentivo sola in quella camera..della curiosità sulla tua invenzione..e poi..magari farti sorridere ed eliminare i tuoi cupi pensieri" soffiando la schiuma addosso a lui ridendo..ma sapevo era turbato..chissà quando mi avrebbe raccontato di lui..la vera verità.
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Gli insetti sembravano aumentare e salirmi addosso "cosa c'è? Non avete mai visto una signora?" dissi scherzando agli insetti. Finalmente giungemmo alla fine del cunicolo ed io potei liberarmi da quei fastidiosi insetti. Ci ritrovammo in una sorta di antro circolare scavato nella roccia ed io non potei rimanere più che sorpresa. "Questa sì che è una sorpresa" dissi entusiasta nel vedere quel antro. "...sì potrebbe essere..." dissi poi alle parole di Marios. "Un bel posto per un appuntamento romantico direi" dissi ironica portando le mani sui fianchi. "Vediamo dove conduce".
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Mentre mi infilavo nel letto, ascoltai le ultime notizie provenienti dalla radio. Sorrisi distrattamente, visto che poco mi interessava degli ufo. Che ci fosse qualche altra forma di vita nell'universo mi pareva assai probabile, molto meno invece che un abitante intergalattico decidesse di farci apertamente visita, scatenando un putiferio generale. Mi sistemai meglio sul cuscino, aspettando che la radio trasmettesse presto una dolce canzone che mi avrebbe accompagnata verso l'oblio...
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"Eh, mi sa sei troppo colta per me, povero ragazzo di strada..." disse Elv stendendosi sul letto con le braccia incrociate dietro la testa "... dopotutto mi sono fermato alle scuole medie e ho subito preferito una vita libera a quella che invece vedevo toccare ai miei amici..." sorridendo beffardo a Gwen "... come non detto, futura laureanda in odore di rampante dottorato." Ridendo. "Significa che quelle annotazioni resteranno per sempre un mistero, ammesso che davvero abbiano a che fare con qualcosa di strano..."
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Teos fini' un secondo bicchiere e poi alzo' lo sguardo verso Dacey, che ormai voltatasi stava andando via.
"Si fermi..." disse alzando la mano "... come siamo permalose... eh, comunque il mio voleva davvero essere un complimento..." notando compianciuto che la ragazza non era affatto male "... ho sempre pensato che solitamente i ricchi datori di lavoro cercassero ed assumessero segretarie per usarle poi come tappezzeria... invece pare lei sia un'eccezione ed abbia anche qualcosa da dire... se intelligente o meno lo appureremo subito... su, si sieda e mi spieghi esattamente cosa vuole da quel tipo... da Hiss..." |
" Dovrebbe imparare a ragionare e non lasciarsi condizionare dai pregiudizi e dai luoghi comuni" voltandomi di scatto.
" D'accordo ma un'altra delle sue battute e me ne andrò" quindi tornai a sedermi. " Ho il compito di trovarlo ma sembra praticamente sparito dalla circolazione. Ho perfino trovato un necrologio su di lui ma all'ufficio anagrafe non c'è alcun documento. So che lei si è occupato di lui in passato per cui mi farebbe piacere se potesse darmi qualche informazione." Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Accennai una risata.
"Se proprio ti interessa saperlo, sono stata io ad obbligare quasi i miei genitori per farmi iscrivere all'università" dissi, poi lo guardai, fra il divertito e l'attento "Bene, allora se io e te, a tuo dire, non abbiamo nulla da dirci, posso anche andarmene..." mormorai, alzandomi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gaynor sorrise a sentire quella notizia alla radio e come avesse alzato un simile putiferio fra la gente.
Si corico' ed attese allora che il notiziario finisse e che cominciasse qualche canzone per accompagnare il suo sonno. Finito il notiziario partirono i programmi della notte e fu trasmessa Perfidia, le cui melodiose e struggenti note, spesso in grado di accompagnare le meravigliose scene di indimenticabili film sentimentali, presero a volteggiare leggere e sognanti, fino a quando la giovane donna si addormento'. La radio, rimasta accesa, suono' per tutta la notte e solo poco dopo l'alba riprese un nuovo notiziario. Stavolta preannunciando un'ultimora stupefacente. |
Finalmente la radio riprese a trasmettere musica, diffondendo le dolci e struggenti note di Perfidia, la cui melodia era perfetta per addormentarsi sognando ad occhi aperti.
Dopo un sonno tranquillo, poco dopo l'alba lo squillante jingle del notiziario mi fece svegliare di botto e, ancora mezza intontita, ascoltai la voce concitata che sembrava apprestarsi a dare una notizia sconvolgente. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Il locandiere continuo' con i suoi discorsi su visitatori alieni, tirando in ballo varie storie e luoghi comuni su tali argomenti.
"E come immagini" disse uno dei clienti "possano essere questi visitatori?" "Beh, come gran parte dei testimoni li descrive..." rispose il locandiere "... piccoli, verdi e con le teste grosse a forma di uovo." "Peccato..." ridendo un altro dei clienti "... io invece preferivo qualche bella imperatrice spaziale, di quelle che rapiscono gli umani per analizzarli, studiarli... magari anche sessualmente!" Ridendo lui e facendo reagire tutti gli altri allo stesso modo. "Sara' meglio andare in camera a dormire." Sottovoce Vale a Clio. "Questi esemplari di umani non mi sembrano granche' da studiare o osservare." Perplessa. |
Alvis guardo' Altea accennando un sorriso, per poi farsi subito serio.
"Ho idea" disse "che a te interessi perlopiu' il mio segreto... la mia misteriosa invenzione, giusto?" Rilassandosi in quella vasca calda e rigenerante. "Beh, in fondo e' anche giusto cosi'... come ti ho detto sono uno scenziato... un brillante scienziato... e vengo da lontano... molto lontano..." fissandola negli occhi "... vengo dal domani, Altea..." |
Non scoppiare a ridere fu davvero impossibile.
Fiondai la testa nel piatto, nascondendo la mia espressione incredibilmente divertita. Perché mai dovevamo essere tutti come gli Ottoniani? Che cosa assurda! Metti un Ottoniano vicino a un Droico, vedi come sono diversi! Ah, ma che parlo a fare! Per poco non mi soffocai quando nominò l'imperatrice aliena. Regina, prego. L'imperatrice ce l'hanno si Frosia, ed è insopportabile. Però è verde, in effetti. "Si andiamo..." annuii a Vale, per finire il vino "Anche se volevo fare prima una passeggiata per captare il segnale di Icarius.. è qui.. lo sento..". |
"A me interessa tutto di te, lo sai? Altrimenti non ti avrei seguito...non pensi, ti trovo un uomo affascinante ma vorrei pure sapere di te..ovvio, conoscerti" poi quella confessione e mi alzai sbiancando.."In che senso dal domani...vieni dal futuro? Dici la verità?" stringendomi nella mia vestaglia a fiori.
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"E sia..." disse Teos accendendosi una sigaretta "... io posso darle tutte le informazioni che vuole, naturalmente in base ai fatti da me conosciuti... ma mi chiedo... io cosa ci guadagnero'? Dopotutto sto vendendo le confessioni di un uomo, probabilmente un morto, al suo carnefice, visto lei lavora per il giornale responsabile della fine di una carriera sportiva, del blasone di una societa' sportiva vecchia piu' di cent'anni e probabilmente della piu' infamante ingiustizia sportiva del nostro calcio... quindi..." fumando "... dato che sto vendendo l'anima di un uomo al diavolo mi chiedevo cosa potro' mai guadagnarci..."
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"Va bene, usciamo fuori per una passeggiata..." disse Vale a Clio "... l'importante e' uscire da qui... non sopporto piu' l'ignoranza di questi terrestri..." sottovoce.
Cosi' la bella regina galattica ed il suo robottino uscirono nel cortile della locanda per fare due passi. Il cielo era velato e verso Levante gia' si intravedeva il chiarore dell'imminente alba. |
Scossi la testa a quelle parole di Vale.
"Si, sono così limitati!" Alzando gli occhi al cielo "Parliamo di gente che credeva che il Sole si muovesse!". Allora uscimmo nella brughiera, così sognante e soffusa. L'alba. Non avevo mai visto un'alba da quella prospettiva. Era davvero bello quel chiarore soffuso. Camminammo un po', ma non troppo perché avevo avvertito la presenza di Icarius poco distante, e interrogai di nuovo il medaglione. |
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