Asfald guardò Gwen negli occhi.
"Sono stato fortunato..." disse "... si, fortunato... il fisco su cui mi avevano teletrasportato a causa di un'avaria precipitò ed io mi risvegliai in un campo di carciofi... ma il ricordo dei loro esperimenti era vivo in me..." con lo sguardo perso nel vuoto della stanza.

"Altezza..." disse telepaticamente Parvia ad Altea "... purtroppo non abbiamo conoscenze su questa razza di invasori ed ignoriamo il modo per combatterli. Il parere del Consiglio Galattico è che voi lasciate il pianeta Terra e torniate subito a Serenica. Per la vostra sicurezza."
Era ormai chiaro che nessuno a Serenica poteva essere d'aiuto ad Altea in quella missione.

Sogea guardò Destresya negli occhi mentre la mano di lei risaliva fino al petto di lui, accarezzando anche la sua mascolinità ormai troppo castigata per resistere in quei pantaloni stretti.
"Ossia" disse il principe delle galassie, con l'azzurro del suo sguardo ormai divenuto troppo frequentemente incerto e sensibile a quei contatti sensuali "vuoi combattere contro di me e testare le mie capacità combattive?"

"D' accordo, infatti Sua Altezza Serenissima sta correndo un grande rischio".
Fu un attimo, il mio corpo si staccò da quello di Yvaz a malincuore, ma forse era meglio così...e mi trovai seduta sul Trono Reale di Fuoco.
"Oh" sospirai guardando tutti quanti che si inginocchiavano "Stavo quasi rischiando di innamorarmi, qualcuno sulla Terra risolverà questo problema...a Serenica è tutto a posto?" sorridendo.

"Oh, capisco..." con tono mesto.
"Mi dispiace per la sua esperienza e vi capisco... In un giorno solo ho perso tre miei amici a causa loro... Ed è terribile per me e sicuramente anche per loro..." sospirando.

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"Moriremo tutti..." disse Asfald a Gwen "... faremo tutti la fine dei vostri amici..."
"Non c'è un modo per fermarli?" Elv. "Deve pur esserci qualcosa che si possa fare per non perire!"
"Ci stiamo confrontando con una civiltà aliena" fissandolo il vecchio "che era già avanzatissime quando da noi regnavano da poco i grandi rettili..."

Tutti si prostarono davanti ad Altea, salutando il suo ritorno.
Ora la regina era lontana dalla Terra e da questa storia.

Asfald era parecchio pessimista, ma io non volevo mollare, non potevamo.
Non dovevamo.
"Io sono certa che ci sia un modo. Un uomo che abbiamo conosciuto è riuscito ad ucciderne uno, vuol dire che se scopriamo il loro punto debole possiamo abbatterli!" Convinta e testarda io.
Fino all'ultimo non mi sarei arresa.

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"Siete stati dei perfetti inetti" urlai.. "Vorrei vedere se invadessero Serenica, vi avevo chiesto di chiamare qualcuno di veramente forte in mio aiuto pure.. Non ricordate? Ho detto dovevo salvare la Terra" sguainando Volpe Ambrata mentre il tappeto davanti si incendiava per la mia rabbia.

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"Sono proprio curioso di sapere chi è questo temerario che ha ucciso uno di quei maledetti..." disse sarcastico Asfald a Gwen.

"Ora è morto, è stato infettato mentre lo uccideva... Ma ci è riuscito, è questo l'importante" dissi ancora.

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Il mio sguardo si accese in modo repentino a quelle parole.
Voleva combattere con me?
Oh non chiedevo di meglio.
Il suo corpo bellissimo era così invitante, che una bella lotta poteva essere quello che ci voleva per fiaccare la sua resistenza.
Del resto, la Miss era esperta del combattimento corpo a corpo, era una delle attività della sottomissione per soggetti più combattivi.
"Oh ne sarei ben felice, principe.." fissandolo tutto "Adoro il combattimento corpo a corpo, sapete?" con un sorrisetto divertito.

Tutti si intimidirono davanti all'ira di Altea.
"Altezza galattica..." disse Perché cercando di farla calmare "... non evitare di... se questo è ciò che desiderate allora sarà fatto... ora faremo chiamare i migliori guerrieri della galassia e voi sceglierete quello che vi ispira più fiducia..." con un inchino.

Osservai l' uomo che aveva parlato e risi.."Finalmente qualcuno che ragiona in questo Regno...ci voleva tanto?" osservando tutti quanti "Quel giornalista non poteva fare nulla, come tutti i terrestri e io voglio salvare pure lui, per quello che ha fatto per me...perché si era innamorato di me e pure io molto...ma ovviamente avrei dovuto lasciarlo, ora è Tempo della Vendetta e del Riscatto...fateli chiamare...immediatamente" senza si e ma ovviamente.

"Interessante..." disse sospettoso Asfald a Gwen "... e ditemi... avete visto il corpo di questo alieno morto?"

"Dunque" disse il principe a Destresya "sei una guerriera anche tu?"

Spiegai ad Asfald cosa era successo, omettendo che fossi stata io a dargli fuoco, ma la sua espressione sospettosa non mi convinceva, facendomi dubitare delle mie stesse parole.


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Parvia e tutti i cortigiani si inchinarono ad Altea e furono fatti chiamare i più importanti guerrieri della galassia.
Giunsero così oltre cento combattenti, ma il Consiglio Galattico ne scelse solo tre.
Questi allora furono condotti al palazzo reale.
"Altezza, i tre migliori guerrieri della galassia sono giunti." Disse Parvia. "Ora voi sceglierete il più adatto fra loro."
Ed entrarono i tre nella sala del trono.

"Oh, in un certo senso..." sempre fissandolo con sguardo famelico.
"Vuoi riscaldarti prima di salvare il mondo?" intrappolando il labbro inferiore tra i denti mentre trattenevo a stento la voglia che mi divorava.

"Su 100 solo 3....gli altri dovevano essere favolosi" sarcastica e rimanendo ferma sul Trono e guardai Parvia e i membri del Comitato Galattico assieme ad Ismael.."Sua Altezza Serenissa desidera facciate entrare i tre prescelti e contendenti" con tono duro.

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Asfald ascoltò con attenzione ogni parola del racconto di Gwen.
"Quindi..." disse Elv "... mi sembra un racconto convincente, No? Nessuno invrnterebbe una simile storia. Nessuno sano di mente."
In quel momento si sentì arrivare un'auto davanti alla baracca.

Il principe guardò prima gli occhi famelici di Destresya, poi le sue labbra ardenti e lussuriose.
"Si, perché no..." disse lui con tono deciso, ma con lo sguardo che sembrava invece celare un che di incerto, quasi debole nel fissarla.
Garion se ne stava in silenzio ad osservare la scena, ma col viso lungo ed imbronciato.

Asfald ci ascoltò senza interromperci ed Elv cercò di convincerlo, trovando ovviamente il mio appoggio.
Era una storia impossibile da inventare, doveva per forza essere vero che avesse ucciso quell'alieno.
Poi, si sentì arrivate un'auto davanti alla casa e mi affacciai per vedere chi fosse.

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"Altezza..." disse Parvia ad Altea "... i cento sono stati sottoposti ad una durissima selezione, proprio per avere il meglio che la galassia potesse offrire. I tre guerrieri prescelti sono davvero il massimo in fatto di coraggio, forza ed abilità." Per poi fare un cenno all'araldo di corte.
"I tre pretendenti alla missione sul pianeta Terra sono..." annunciò l'araldo "... Manel di Burone, conosciuto come il più abile cacciatore di taglie della galassia... Capitan Evan del sistema di Petra, famigerato pirata spaziale... infine Dottor Whi, il più giovane e geniale scienziato della galassia..."

Il mio sguardo non si staccò nemmeno per un momento da quello del principe.
Poi mi ricordavo che c'era ancora il piccolino lì accanto a me, tutto bello imbronciato.
Allora mi voltai a guardarlo con un leggero sorriso.
Che fare del piccolo?
Gli accarezzai dolcemente i capelli.
Oh era un'occasione troppo ghiotta per lasciarmela scappare.
Due a prezzo di uno, così diversi tra loro.
"Vuole venire anche il mio coccolino a giocare?" dandogli un bacino dolce sulla guancia.
Oh, era da così tanto che volevo turbare quel ragazzino, eppure il principe era più di quanto avessi mai potuto immaginare in vita mia.
Non volevo scegliere.. perchè avrei dovuto?

Annuii a Parvia.."Avete fatto un eccellente lavoro, complimenti...bene presentate i pretendenti".
Entrarono tre guerrieri, ognuno diverso per bravura ma sicuramente tutti imbattibili...forse.."Vostra Altezza Serenissima vi da il benvenuto nel Regno di Serenica, penso siate a conoscenza del vostro compito...ora ognuno di voi si presenterà e mi dirà le proprie abilità e perché dovrebbe venire con me sulla Terra per sconfiggere questa non conosciuta civiltà, parlo di abilità ovviamente...non siamo in viaggio di piacere" ridendo appena con aria indifferente ma osservando i tre...Manel di Burone, Capitan Evan e Dottor Whi".

Era un'auto di grossa cilindrata e si fermò proprio davanti alla baracca di Asfald.
Il vecchio allora subito corse fuori a vedere, con Elv che fece cenno a Gwen di fare altrettanto.
I tre videro così un uomo scendere dall'auto.
Di bell'aspetto e dai modi sicuri.
“Il signor Asfald, immagino...” disse quello “... l'ho cercata per tutta la mattinata... io mi chiamo Ivaz e sono un giornalista... le va di farsi intervistare?”
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Era una macchina di grossa cilindrata.
Uscimmo a vedere e scese un uomo di bell'aspetto, dirigendosi verso Asfald.
Riconobbi subito il suo nome.
Era alla radio!
"Lei è quello che parlava alla radio di quei segni nel campo, e poi parlò anche di quello strano oggetto che era caduto in diretta, non è vero?" chiesi subito.

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Il primo ad avvicinarsi al trono della regina Serenissima fu Manel di Burone, il cacciatore di taglie.
Indossava una tuta da combattimento ed un elmo copriva il suo volto.
“Sono pronto per la missione, altezza.” Disse ad Altea inginocchiandosi. “Sono in grado di combattere in ogni ambiente conosciuto, sia in scontri a fuoco che corpo a corpo. Inoltre sono un esperto in esplosivi, signora.”
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A quelle parole di Destresya, Garion restò a bocca aperta e sgranò gli occhi, puntandoli in quelli della bella e disinibita zia.
“Io...” disse sorpreso e spiazzato “... io? Ma io non so combattere, zia Destresya...”

Ivaz guardò Gwen e sorrise.
"Si, sono proprio io..." disse "... io ho dato per prima la notizia dell'arrivo degli alieni... ma guardando in che stato è il nostro pianeta, beh, non ne vado affatto fiero..." scuotendo il capo.
"Non sappiamo nulla del resto del mondo..." fece Elv "... ogni tipo comunicazione sembra interrotta... in pratica Tavernova è isolata dal resto del pianeta..."
"Ammesso esista ancora il resto del pianeta..." con tono cupo Ivaz.

Annuii gravemente ad Ivaz.
In effetti, era stato anche il primo a dare la notizia, sì, ma erano notizie catastrofiche e non c'era da esserne fieri...
Impallidii alle sue parole.
Già.
Il resto del mondo.
Non avevamo idea di cosa stesse succedendo fuori da qui.
C'era già a Tavernova il caos più totale, non immaginavo altrove...
Chiese di intervistare Asfald ed io guardai il vecchio, con fare incoraggiante.

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"Interessante" scrutando il cacciatore di taglie "Avanti il prossimo" guardando verso il pirata.

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Allora avanzò verso il trono un uomo dagli abiti pittoreschi, l'aspetto temerario ed il fascino tipico delle romantiche ed avventurose ballate spaziali.
Dai lunghi capelli di un castano scuro, quasi bruno e gli occhi di un chiarore simile al cielo nel primo crepuscolo.
"Sono Capitan Evan, altezza." Disse ad Altea con un galante inchino. "Sarò sincero poichè non amo mentire ad una donna. Sono spinto dal guadagno. Per una bella somma di denaro e per magari qualcuno dei tesori del pianeta Terra, sono pronto a sfidare ogni sorta di pericolo." Con un sorriso beffardo.
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Asfald guardò Gwen e poi si voltò verso il giornalista.
"Vi ascolto..." disse.
"Si dice che lei vada a raccontare in giro di essere stato rapito da quegli alieni..." Ivaz "... sono disposto ad ascoltarvi ed a scrivere un articolo su ciò che mi direte."
Asfald allora raccontò al giornalista tutto ciò che aveva detto precedentemente a Gwen e ad Elv.

Alle parole del pirata feci una smorfia.. "Non compero mercenari, la Terra è in pericolo è nostro dovere salvarla" e mi voltai verso il Dottor Whi.."E voi? Siete uno scienziato?".

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Quegli occhioni azzurri azzurri che si ingrandivano mi facevano impazzire.
Gli sorrisi, maliziosa e dovetti resistere all'impulso di mangiarmelo, ma solo perchè mi stava divertendo quella sensazione.
"Oh lo so piccolino..." sfiorandogli lentamente il viso, per poi scendere piano lungo il collo con la mano, per poi arrivare al petto e scendere ancora, sempre con gli occhi fissi nei suoi.
"Ma non vorrai startene qui tutto solo, no, coccolino?" senza smettere di far scendere quella mano che si avvicinava pericolosamente alla sua cintura e stava per superarla, mentre i miei occhi ardenti dominavano i suoi, così azzurri e bellissimi.

Ivaz iniziò a fare domande ad Asfald, il quale raccontò tutto ciò che aveva raccontato a noi.
Speravo che Ivaz si rivelasse un giornalista serio e non strumentalizzasse la storia del vecchio.
"È davvero incredibile la sua storia..." dissi ad Elv.

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Il terzo ad avanzare verso il trono di Altea era un giovane uomo bruno e dall'aspetto serio.
Indossava una lunga giacca agomata, pantaloni attillati ed alti stivali.
"Altezza..." disse inginocchiandosi davanti alla sovrana "... sono il Dottor Whi... i miei studi sono volti a cercare i segreti dell'universo, a conoscere le leggi naturali che lo regolano ed a combattere le forze che cercano di alterarle o negarle."
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Osservai attentamente il dottor whi e poi il cacciatore di taglie.. "Il pirata può andare.. Vi ringrazio per la disponibilità".
Guardai I due.. "Cosa sapete di questa razza aliena e i punti deboli? Uno alla volta".
"Manel potrebbe togliersi la maschera? Davanti a Sua Altezza Serenissima non è concesso celarsi" accavallando la gamba sinistra leggermente innervosita ma sorridendo a dottor whi.. Il suo volto è sicurezza mi piacevano ma si doveva sapere i punti di forza degli invasori.

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