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Cominciarono a cenare, ma lui notò il modo con cui Gwen continuava a guardare il suo cellulare.
"Qualche tuo spasimante" disse Cappuccio Nero "si fa attendere? In Amore bisogna essere la luce e non la falena, mia cara..." bevendo. |
Alzai gli occhi sul di lui, a quelle parole.
Non mi andava di parlare con lui di Yldama e non solo perchè fossero cose private, ma proprio perchè si trattava di Yldama. Allora assunsi un'espressione sicura e disinvolta. "Io sono già una luce abbagliante di mio" con un sorriso beffardo "E poi non sai che le spie non hanno spasimanti?" aggiunsi alla fine, prendendo un sorso di champagne e assaggiando un'ostrica con una deliziosa salsa francese. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Le spie no, ma le donne si, mia cara." Disse lui fissando Gwen. "Aiutami in questa missione e potrai tornare da lui, Gwen..." bevendo.
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Sapevamo entrambi di chi stavamo parlando, ma nessuno dei due lo diceva.
E andava bene così. "Beh, devi essere davvero sicuro di cambiare le cose domani, per pensare che dopo domani non avrò più questo lavoro e sarò una donna come tutte le altre" commentai "Ma sai se io voglio essere solo una donna come le altre?" gli chiesi, guardandolo. "Magari, ho scelto questa vita proprio per questo motivo." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui la guardò attraverso la sua maschera.
"Se vuoi essere credibile" disse a Gwen "allora dovresti smettere di guardare così frequentemente il celullare, mia cara." |
Mi inalberai, innegabilmente, ma cercai di non farlo a vedere.
"E tu dovresti evitare di farmelo notare" dissi schietta, allontanando il cellulare da me e riprendendo a mangiare in silenzio, concentrandomi sulla cena. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ora possiamo parlare della nostra missione..." disse lui a Gwen "... per quale ruole ti sentiresti più portata? Moglie o figlia? In quali vesti pensi di poter meglio ammaliare il nostro chierico?" Fissandola.
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Sì, meglio parlare di lavoro.
Rimasi a pensarci un po' su. "Direi che la figlia va bene" dissi solo, anche se dubitavo che per l'uomo avrebbe fatto una reale differenza, ma dovendo scegliere... Sì, il ruolo di mogliettina non mi si addiceva per niente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Perfetto." Disse lui a Gwen. "Sarai la mia adorabile figliola, adolescente, carina e provocante. Il buon chierico ci andrà pazzo e cascherà nella nostra trappola." Ridendo. "Brindiamo allora alla riuscita della nostra missione." Riempiendo i loro bicchieri. "Finito di mangiare potrai andare a riposare, così domani sarai bella pimpante, mia cara."
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Esibii un falso sorrisetto forzato, facendo tintinnare le flute di champagne e vuotando la mia in pochi lunghi sorsi.
"Allora buonanotte" dissi dopo un po', a fine cena. Andai in camera, mi preparai per la notte e mi misi a letto, sperando in un sonno ristoratore e più tranquillo dell'ultimo, agitato da quell'incubo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai attentamente quello che mi diceva il produttore.
Sì, quello non era un ateo qualunque e ciò rendeva la caccia ancora più esaltante. "Sì, sono tutte informazioni utili!" annuii al telefono. "Ora ti saluto, perchè i candidati saranno arrivati, prima cominciamo questa. caccia, meglio è!" talgiai corto. Star lì a parlare non serviva a niente. |
"Uno scienziato" esclamai mentre osservavo il suo sguardo percorrermi. Versai del tè in due tazze e lo porsi al dottore "Allora sarà lei stesso a scegliere i suoi vestiti, a cosa aveva pensato?" sorridendo appena. Sicuramente era una persona interessante.
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"Buonanotte, Gwen." Disse lui.
La ragazza allora andò nella sua camera, dove si coricò. Pochi istanti dopo cominciò a piovere sulla campagna con forti raffiche di vento e tuoni che in lontananza facevano sussultare i vetri. Come se davvero Gwen fisse finita in un vecchio romanzo gotico. Sentì nei passi del corridoio e poi più nulla. Il furore della tempesta non rese però il sonno di Gwen tranquillo e praticamente le rendeva impossibile dormire. Alla casa di moda Altea era con il brillante scienziato. "Non lo so, voglio affidarmi al suo gusto." Lui a lei. "Mi guardi e giudichi lei come potrei apparire in questo mio soggiorno ad Afragolopolis. Voglio fidarmi del suo istinto. Incontererò personaggi importanti e quindi voglio fare bella figura." Sorridendole. Nello stesso momento negli studi televisivi Destresya era al telefono con Zulian. Il direttore allora la salutò e staccò la telefonata. Poco dopo qualcuno bussò alla porta del suo ufficio. Erano di certo i cacciatori. |
Appena mi coricai, iniziò una violenta tempesta.
Sembrava davvero di essere in uno di quei romanzi, visto anche l'arredamento della camera e la campagna fuori da qui. Sentii probabilmente Cappuccio Nero raggiungere la sua stanza, ma la tempesta continuava a svilirmi durante la notte. Era praticamente impossibile dormire! Il vento soffiava con violenza sempre più crescente, lo scroscio del temporale si abbatteva impietoso sulle finestre e il tutto mi dava una sensazione di angoscia senza pari. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il furore della pioggia, la forza del vento, il fragore dei tuoni, tutto sembrava essersi scatenato sulla campagna e sulla casa.
Gwen non riusciva a chiudere occhio e dal corridoio sentiva giungere scricchiolii e strani rumori. |
Niente, non c'era verso che io riuscissi a prender sonno.
A quel punto, indossai una vestaglia che trovai nell'armadio e decisi di raggiungere la cucina per prendere un bicchiere d'acqua. Oltretutto, gli strani scricchiolii che sentivo provenire dal corridoio non aiutavano per niente la mia già totale assenza di sonno, nè quella strana atmosfera carica creata dal temporale. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen lasciò la sua camera e scese nella cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
La casa era al buio, con il furore della tempesta che veniva da fuori. C'erano strani rumori ovunque, segno che che la casa era molto vecchia, sebbene tenuta benissimo. Giunta in cucina, la ragazza intravide una testa che stava immobile nella penombra. |
La casa era antica e gli scricchiolii erano ovunque, non solo in corridoio.
Mi immaginavo già tutta la magione spazzata via dalla tempesta... Stavo sorseggiando la mia acqua, quando notai una testa nella penombra. Forse era Cappuccio Nero, poteva avermi sentita mentre scendevo giù... Incuriosita, mi avvicinai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non vesto nemmeno mio marito" sorridendo "Direi per le conferenze un elegante inglese sobrio, per il tempo libero sportivo ma non troppo.. E poi per la sera I nostri migliori abiti.. Ma dovrò chiedere a mio fratello aiuto.. Io.. Io curo i gioielli" bevendo il te' è sorridendo. Osservai l'orario.. "Se non è un problema possiamo vederci stasera per i dettagli o domani, oggi avrei fissato un appuntamento". Ricordai dovevo uscire con il bel l'accompagnatore che ora era come una persona semplice.
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Gwen si avvicinò alla testa che aveva visto e proprio in quel momento un lampo illuminò la stanza.
La ragazza si accorse così che era una maschera rossa. Quella indossata da lui, appoggiata sul divano. https://i.etsystatic.com/13965964/r/...59177_kal8.jpg |
"Naturalmente." Disse Masper ad Altea. "Allora le loascio il mio biglietto da visita, così sarà lei a contattarmi appena vorrà." Stringendole la mano e guardandola negli occhi, per poi andare via.
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In quel momento, un fulmine illuminò quella che era la sua maschera.
La maschera di Cappuccio Nero. Lì, abbandonata. Possibile che durante la notte la togliesse? Con me in casa, peraltro. Si fidava così tanto? Beh... Sbagliato. Presi la maschera e mi avviai per il corridoio superiore, cercando di capire quale fosse la sua camera. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Strinsi forte la mano al dottor Masper, era davvero un tipo enigmatico. Raccontai tutto ai miei collaboratori e cosa dovevamo preparare per la prossima visita del misterioso cliente. Poi dissi avevo un appuntamento di lavoro, indossai un giacchino di pelle ricamato e scesi nel parcheggio aspettando Dafaun.. O così si faceva chiamare.
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Gwen prese la maschera e salì al piano superiore, percorrendo il corridoio semibuio illuminato solo dai bagliori dei lampi.
Era lungo, con tante porte chiuse che si affacciavano, ciascuna segnata dal simbolo di un frutto. |
La stretta di mano di Masper era forte, virile.
Altea la sentì potente, mentre lui la guardava negli occhi. Per un istante lei ebbe la netta sensazione che lui stesse per tirarla a sè, contro il suo petto, fino alla sua bocca per baciarla con impeto, con passione. Una sensazione così reale che davvero per un lungo attimo Altea vide l'immagine di loro due che si baciavano e si stringevano in modo inequivocabile, con la lingua del fascinoso scienziato tutta nella bocca della bella stilista. Ma fu solo una sensazione. Lui la salutò, sempre guardandola in un modo misterioso, per poi andare via. Arrivò allora il momento dell'appuntamento di lei con il bel gigolò. Infatti Dafaun era appena giunto con la sua Lamborghini davanti alla casa di moda ad aspettarla. |
Mi guardai attorno stranita, perché non avevo notato che ogni porta fosse contrassegnata da un frutto diverso.
Ora restava solo da capire quale fosse la sua stanza e quale dettaglio attenzionare. Così, continuai ad avanzare nella penombra, la maschera stretta nelle mani. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Vi erano raffigurati diversi frutti su quelle porte: mela, pera, uva, albicocca, amarena, fico, pesca, arancia, mandarino, melone e banana.
Gwen percorreva quel lungo corridoio con tutte quelle porte, tenendo in mano la maschera rossa fra le mani. |
Beh, da qualche parte dovevo pur iniziare.
Così, a istinto, mi avvicinai ed aprii la porta che raffigurava una mela, aprendola silenziosamente e senza fare il minimo rumore, per poi sbirciare dentro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen aprì la porta contrassegnata dalla mela, vedendo solo una camera immersa nel buio più profondo ed impalpabile.
Per dalla parete giungeva un rumore, quindi in una stanza adiacente doveva esserci qualcuno. |
La camera era avvolta dalla penombra, ma era anche vuota.
Tuttavia, dalla camera adiacente giungevano dei rumori. Dunque, chiusi la porta e mi avvicinai alla stanza accanto, contrassegnata dal simbolo di una pera. Prima di aprire, rimasi ad ascoltare, poichè non volevo rischiare di entrare mentre era sveglio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Origliando alla porta Gwen sentì dei rumori giungere dall'interno della camera contrassegnata dalla pera.
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I rumori c'erano ancora.
Allora, per essere ulteriormente sicura, spiai dalla serratura, per capire se fosse la stanza di Cappuccio Nero. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Guardando dalla serratura Gwen vide un letto sfatto e diversi vestiti poggiati sulle poltrone.
Erano quelli che indossava lui. E dall'interno giungevano diversi rumori. |
Dalla serratura, pur nella penombra, vidi un letto sfatto e dei vestiti.
I suoi. Adesso avevo fatto centro. Allora, sentendo quei vaghi rumori, bussai un paio di colpi decisi e sicuri. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen bussò, ma nessuno rispose.
La porta però non era chiusa a chiave e si aprì per quei colpi. Dall'interno giungeva il rumore della doccia aperta, segno che qualcuno si stava lavando. |
La porta si aprì, sospinta dai miei colpi, facendomi trattenere il fiato, ma per fortuna lui non era in stanza.
Era infatti nel bagno adiacente, sotto la doccia. Allora, entrai in camera. Sbirciai dalla porta del bagno per vedere dove avrei potuto lasciare la maschera, altrimenti l'avrei lasciata sul letto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il bagno aveva la porta aperta e Gwen poteva vedere la cabina doccia dentro la quale qualcuno si stava lavando.
"Vieni pure avanti senza timore, Gwen..." disse ad un tratto l'uomo sotto la doccia "... non riesci a dormire? Il temporale ti inquieta come accade ai bambini?" Divertito Cappuccio Nero, ora evidentemente senza la sua maschera rossa. https://st2.depositphotos.com/296485...der-shower.jpg |
Cappuccio Nero era dentro la cabina della doccia, il getto dell'acqua che imitava lo scroscio della pioggia ancora fitta.
Accennai un sorriso enigmatico e divertito. "È molto interessante ciò che si può trovare, quando si esce per un bicchiere d'acqua..." mormorai enigmatica, poggiando la maschera sul mobiletto del bagno e tornando in camera, osservando il temporale fuori dalla finestra. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Quindi..." disse lui continuand a lavarsi nella doccia "... la mia maschera è interessante?" Divertito a Gwen che era ora nella camera da letto.
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Mi feci pensierosa.
"Non so, forse lo è di più l'idea che giri per casa senza di essa..." risposi a quel punto, con divertita onestà. Non sapevo quale fosse il suo vero volto, ma forse, l'idea che fosse sempre coperto lo rendeva più interessante di quanto potesse essere in realtà e mi incuriosiva parecchio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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