Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 15-02-2016 17.02.41

“Sicuro, madama.” Disse lesto lo scudiero a Clio, mostrando l'anello che aveva al collo. “Scudiero e servo di un nobile cavaliere.”
“Come lo sono anche io.” Annuì il contadino, sempre tenendo al guinzaglio il suo cane che non smetteva di abbaiare.
“E voi?” Chiese lo scudiero. “Cosa ci fate da sole in questo bosco?” Col suo accento tipicamente del Mezzogiorno.

Guisgard 15-02-2016 17.05.10

“Venire con voi...” disse Didas, sorpresa da quell'invito di Altea “... venire dove? Nel bosco più profondo dite? A cercare quei banditi?” Fissandola quasi intimorita.

Lady Gwen 15-02-2016 17.05.10

La stanza era ancora densa di vapore, che inumidiva sempre più il mio vestito e appannava leggermente lo specchio, mostrando però ugualmente il corpo nudo del padrone.
"Vedrò di fare più attenzione, allora.." guardandolo con un'espressione indecifrabile, per poi distogliere lo sguardo.

Altea 15-02-2016 17.06.30

"Prima andremo dal cavaliere...poi andremo a cercare i briganti, non abbiate timore, uno di loro ha un pegno verso di me...avanti..su...toglietevi questo telo di paura" sorridendo.

Clio 15-02-2016 17.10.50

Il suo accento non mentiva, doveva essere sicuramente lui lo scudiero di cui ci aveva parlato Elas.
"Davvero?" esclamai, con gli occhi sgranati e sognanti "Oh, che cosa affascinante..." sospirando quasi "Devo dire che non mi dispiace affatto vedere la città invasa da tanti nobili cavalieri, anche se a sentirli parlare, ognuno crede di essere il migliore..." sorridendo.
Chissà se sarei riuscita ad estorcere qualche informazione a quei due, dunque anche il contadino era al servizio del misterioso cavaliere.
"Oh, ma che scortesi siamo.." scuotendo piano la testa "Io sono Clio e lei è Estea, siamo uscite per fare una passeggiata lungo il fiume...".
Non aveva senso nascondere il mio nome, Guisgard mi aveva visto e Ferico mi aveva presentato, e se non era lui il misterioso cavaliere, un nome valeva l'altro.

Guisgard 15-02-2016 17.20.10

Adespos strinse a se Gaynor e la incatenò alle sue labbra con un lungo ed appassionato bacio.
Un bacio caldo, lento, dolce, pieno di enfasi e trasporto.
Ma un attimo dopo si udirono dei passi avvicinarsi alla capanna.
“Capo, capo...” disse qualcuno.

Lady Gaynor 15-02-2016 17.35.29

Mentre Adespos mi accarezzava e mi baciava come se fossi la cosa più preziosa del mondo, qualcuno venne a chiamarlo.
"Oh! Ti prego, esci tu, non fare entrare nessuno... non sono nelle vesti migliori per incontrare gente..."

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Guisgard 15-02-2016 17.40.18

Chi, come chi ora scrive, ha percorso i lunghi e solitari sentieri tra le ridenti pendici dei docili colli di Clantes, dove borghi e casolari appaiono assopiti tra alti ed austeri cipressi, stuole di girasoli e colori che tingono di fanciullesco pastello quel mare infinito di valli e campagna, avrà potuto notare, proprio a metà tra Florenza e Seina, una rustica locanda sulla cui facciata pende una cigolante insegna di legno su cui è dipinta un botte.
Questa locanda, seguendo il corse del fiume Helsa e risalendo poi il colle che divide l'abitato antico di Fertaldos da chi abita la campagna sottostante, è posta poco prima del borgo, quasi a fungere da tappa obbligata per chi va e per chi arriva.
L'edificio, come detto rustico ed invitante, mostra, di fronte all'ingresso, un piccolo spiazzo che il locandiere chiama giardino e in cui sono coltivate verdure varie e qualche albero da frutto.
Ed in questo spiazzo si fermò la carrozza di Dacey.
I due cocchieri restarono a sorvegliarla, mentre il valletto condusse la principessa e Betta all'interno della locanda.
Si sedettero e subito si avvicinò il locandiere.
“Salute, signori...” disse l'uomo col suo accento spagnoleggiante “... cosa vi servo?”
Intanto alla locanda, giungendo dalla stessa direzione della carrozza, si avvicinava un uomo a cavallo.
http://i2.ytimg.com/vi/AaGmSd57pvM/0.jpg

Guisgard 15-02-2016 17.44.31

“Si, sarà opportuno.” Disse il padrone, per poi prendere il telo e coprirsi le spalle.
Allora si voltò verso Gwen, restando a guardare il suo corpo avvolto da quell'abito ormai zuppo, che ben mostrava le forme della ragazza.

Guisgard 15-02-2016 17.46.45

Didas sorrise ad Altea, per poi alzarsi e correre come una fanciulla a prendere la sua umile mantellina.
“Sono pronta.” Disse. “Però io non ho nessuna cavalcatura...”


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