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La luce cominciava man mano a calare, l'aria si faceva ancor più umida e tutto intorno diveniva incerto, inquietante.
Come una discesa nell'Oltretomba, Icarius si addentrava in quella serie di cunicoli e gallerie, archi e volte, simile ad un Teseo in cerca del terribile Minotauro. Avanzava adagio, prudente, con i sensi all'erta per quanto potessero servire in quell'Averno di mistero e penombra. Poi un passo incerto ed una botola scattò. In un attimo il pilota sentì la terra sotto i piedi venire meno e poi cominciò a scivolare. Solo un degno riflesso gli permise di aggrapparsi al bordo della botola e di non precipitare. Si tirò su e riprese il suo incerto cammino verso l'ignoto. Tutto ciò Clio vide attraverso lo specchio. |
“Sarà lei a farvi chiamare.” Disse la ragazza a Gaynor. “Ora mangiate, vi rimetterete.” Un inchino ed uscì, lasciando la diva da solo in quella stanza, mentre da fuori si udiva il ritmico mormorio delle onde del mare.
Solo un'ora dopo la ragazza tornò, si accertò che Gayor avesse mangiato e poi la pregò di seguirla. |
Mi divertiva vederlo agire così, quel piccolo segreto che avevamo in comune mi faceva sentire viva come non mai.
" Vi ringrazio Altezza" con un inchino per congedarmi ma rimasi nella sala, mentre il resto delle persone si avviava alla porta per uscire. Restammo soltanto io e il principe insieme a due cortigiani. " Si certo Altezza" mantenendo un atteggiamento da protocollo visto che comunque non eravamo soli. |
La giovane continuò a mantenersi vaga, spronandomi solo a mangiare per rimettermi in forze. Mi venne in mente la strega di Hansel e Gretel, che voleva rimpinzare il bambino a tutti i costi per poterlo gustare meglio. Presi a mangiare controvoglia, dato che la frutta ed io non eravamo mai stati molto amici, ma in effetti ero digiuna da troppo tempo. Continuavo a fare congetture sulla mia situazione attuale, ma era tutto inutile. Da una bella stanza sul mare, c'era poco da capire. Dopo circa un'oretta, la ragazza tornò e, dopo uno sguardo compiaciuto al vassoio, mi chiese finalmente di seguirla.
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“So solo che si tratti di antichissimi miti” disse Selia a Gwen “che ci raccontavano da piccole per farci stare buone... poi, crescendo, abbiamo fatto finta di non crederci più...”
“Pare però che questa gente ci creda ancora...” Gillen “... forse dovresti raccontare anche noi di questi miti...” “Sono tutte cose un po' fantasiose ed anche impressionanti...” mormorò Selia “... riguardano il sacrificio dei serpenti, l'Isola Perduta ed appunto le strane bestie che un tempo dominavano sulla Terra...” |
Ascoltai Selia, sempre perplessa.
Possibile che io non li ricordassi? "E secondo te potrebbe trattarsi di ciò di cui parla la profezia?" chiesi, anche se dentro di me sapevo la risposta. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Dopo una mattinata di udienze” disse Taddeus con fare formale “ho bisogno di aria fresca... vi aggrada accompagnarmi in giardino, milady?” A Dacey, fingendo quai indifferenza per via dei cortigiani.
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Raspion guardò Altea con un'espressione indefinita, come a volerla studiare da capo a piedi.
“Come desiderate, dottoressa...” disse poi “... ricordate solo che qui siamo ospiti e ci sono zone in questo palazzo in cui non è possibile accedervi.” Quasi fosse un monito, forse una velata minaccia. Ed andò via. |
" Ma certo Altezza, come desiderate. Sono lieta di accompagnarvi" cercando di restare impassabile mentre gli porgevo il braccio e insieme uscimmo, allontanandoci agli occhi indiscreti dei cortigiani.
" Sono felice di poter restare un po' sola con voi" confessai una volta nei giardini. " Devo confessare che tutta questa faccenda di mio padre mi sta preoccupando parecchio e ho proprio bisogno di un volto amico." |
La ragazza accompagnò Gaynor attraverso un lungo corridoio intonacato, con vari motivi floreali e geometrici incisi con tinte blu e verdastre.
Infine giunsero in una grande sala illuminata da ampie vetrate aperte sul mare. E qui vi era una bellissima donna dai capelli lunghi e biondi, la pelle candida e pallida, gli occhi azzurri e profondi come il cielo che sovrastava il castello. La donna annuì e la ragazza uscì, lasciandola sola con Gaynor. “Finalmente incontro la mia misteriosa ospite...” disse fissando la bella diva.http://i.onionstatic.com/avclub/5681/76/16x9/960.jpg |
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