Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 02-03-2017 01.34.12

“Come nel passato...” disse Stewart seguendo Gaynor nel cortile “... quando cioè molti approfittavano del Carnevale per mascherarsi e commettere ogni sorta di scelleratezza... comunque, per arrestare quel tipo, di certo le forze dell'ordine avranno avuto le loro ragioni...”
Raggiunsero l'auto e partirono.
Dopo un po' arrivarono davanti al locale scelto per il galà.
All'esterno la polizia aveva il suo da fare per allontanare alcuni manifestanti.
Protestavano contro il film ed i valori che imponeva.
Ma alcuni inneggiavano anche sospetti sul protagonista, accusando non fosse il vero Guisgard.

Clio 02-03-2017 01.34.21

Era ovvio che non poteva capire.
Non mi importava in quel momento, volevo solo che capisse che ero lì con lui, anche se gli sarebbe sembrato assurdo.
Avrei stesso il momento giusto per mostrarmi.
Lo seguii nella macchina della polizia, sedendo accanto a lui sul sedile posteriore.
Lo guardavo, e avrei voluto stringerlo a me, prendergli la mano e dirgli che andava tutto bene.
Fu così difficile non toccarlo.
Non volevo spaventarlo, ma quello sguardo spaventato mi avrebbe spinto a compiere qualunque crimine pur di salvarlo.
Ma ora dovevamo capire che cosa stesse succedendo.

Guisgard 02-03-2017 01.38.23

“Pensavo volessi tornare a casa tua...” disse Marot a Nyoko “... comunque io non ci vedo alcun problema... andando con lui potrai fargli compagnia, visto che altrimenti andrà da solo...”

Guisgard 02-03-2017 01.41.58

“Qualcosa in più...” disse piano lui guardando Gwen sul vetro della finestra “... cosa?” Senza smettere di giocare con i suoi capelli rossi e sfiorando ora il collo di lei, con le sue dita affusolate, in un gioco di carezze molto sensuale.

Guisgard 02-03-2017 01.44.37

Icarius fu caricato in auto e portato via, alla stazione dei carabinieri poco distante.
Clio però non l'aveva abbandonato, usando il suo potere di rendersi invisibile.
Poco dopo arrivarono alla stazione dei carabinieri ed Icarius fu portato in cella, in attesa di essere interrogato.

Lady Gwen 02-03-2017 01.48.37

"Non saprei..." risposi, piano "Magari il bello è proprio non saperlo, così da poterlo sempre cercare in una persona. Che gusto c'è a scoprire tutto subito?" aggiunsi, mentre la sua mano raggiungeva il collo, sfiorandolo con le dita sottili, affusolate, delicate ma al contempo sensuali, che mi provocavano dei brividi lungo la schiena ed io iniziavo ad avere seri problemi di lucidità.
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Nyoko 02-03-2017 01.50.48

"Beh... Sempre se non è un disturbo. Poi, per mia sorella posso anche telefonare. In fondo sono adulta" dissi ridendo piano e serena. Non che non fossi preoccupata per lei e per Carl, o anche per Marios, ma lì mi sentivo in qualche modo al sicuro e volevo rimanere ancora un po'.

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Guisgard 02-03-2017 01.54.03

“Si, hai ragione...” disse lui con una voce più bassa e calda, senza che le sue dita smettessero di scivolare sensuali sul collo e poi sulle spalle di Gwen, accarezzandola a fondo, lambendo il suo petto, quasi scendendo sulla sobria scollatura del suo abito “... scoprire è più bello... più audace... talvolta anche più rischioso...”

Guisgard 02-03-2017 01.58.25

“Nessun disturbo, ci mancherebbe.” Disse ridendo Marot. “Beh, tu finisci pure la tua colazione, io intanto avvertirò Pavel che andrai con lui.”
Uscì ed avvertì il ragazzo.
Terminata la colazione, Marot accompagnò la giovane al furgoncino di Pavel.
“Mi raccomando...” Marot a suo nipote “... bada a lei.”
“Non preoccuparti.” Annuì Pavel.
Il furgoncino allora partì.
“Come mai hai deciso di venire con me?” Chiese lui alla ragazza mentre guidava. “Voglia di aria fresca? O forse ti annoiava tornare a casa?” Divertito.

Lady Gwen 02-03-2017 02.04.30

La sua voce, bassa, calda e profonda, accompagnata dalle sue dita sulla mia pelle, sulle spalle, sul petto, quasi lambendo la scollatura del vestito, mi faceva fremere.
E le sue parole, erano qualcosa di indicibile e indescrivibile.
Non avevo mai provato qualcosa di simile, delle sensazioni così forti, travolgenti.
"Beh, una volta ho sentito dire che la vita è di chi sa rischiare... Quindi il rischio è ardito, ma necessario..." ribattei, con tono più caldo.

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