Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 22-04-2016 04.15.58

Corremmo a perdifiato, e l'uscita fu più facile del previsto.
Il fuoco aveva gettato il forte nel caos e dopo poco eravamo liberi.
Poco lontano c'era Ercole legato, e con lui andammo più lontano possibile.
Controllavo di tanto in tanto di non essere seguiti.
Quando tutto mi parve tranquillo mi fermai, all'ombra di un albero.
Uno scenario fin troppo tranquillo ripensando ai pericoli appena trascorsi.
Mi voltai a guardare Icarius e gli sorrisi.
"Stai bene?" Chiesi, scrutando i suoi occhi.

Lady Gwen 22-04-2016 04.16.54

"Probabile" fingendo altezzosità, per poi ridere "Quanto al debito, non sono esosa... Un bacio sarà sufficiente...'' sorridendo.

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Guisgard 22-04-2016 04.23.50

Icarius e Clio fuggirono veloci dalla torre che bruciava.
Prima a piedi, di corsa, poi su Ercole, lasciandosi tutto dietro.
Si fermarono tra alcuni pini, tra un crepuscolo che lento diventava sera.
I due poi si guardarono e sorrisero.
“Sei in gamba a correre così con questo vestito...” disse lui “... e comunque ti sono debitore... mi hai salvato... e questa è tua... gran bella spada...” ridandole Damasgrada.

Guisgard 22-04-2016 04.31.33

“Ah, ti contenti di poco...” disse Velvot stringendo piano il volto di Gwen fra le mani.
E la baciò.
Un bacio lento, profondo, fatto di labbra e lingue che si incatenavano, si rincorrevano, si legavano, si cercavano, si assaporavano.
Un bacio che voleva mettere a nudo la ragazza, succhiandole ogni sussurro, sospiro, muovendosi nella sua bocca e con le mani sul suo corpo che stringeva a sé.

Lady Gwen 22-04-2016 04.41.11

Sorrisi mentre stringeva piano il mio viso fra le mani ed era così tenero quando lo faceva.
Un dolce gemito appena udibile sfuggì alle mie labbra quando queste incontrarono le sue.
Quel bacio così lento, profondo, in cui le nostre bocche si cercavano e si assaporavano instancabilmente, senza sosta, come le sue mani che senza sosta vagavano sul mio corpo, stringendolo al suo, quasi volessero carpire insieme ai suoi baci ogni mio segreto, sussurro, sospiro.
Come avrei potuto dimenticarlo? Come? Eravamo una cosa sola, un unico essere ormai, e nulla ci avrebbe più divisi.
"Mi sei mancato... Troppo..." sussurrai.
Tutto questo mentre le mie guance andavano letteralmente a fuoco.

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Altea 22-04-2016 09.01.51

Osservai l' uomo che aveva parlato risentita. ."Se eravate a conoscenza di queste tribù, potevate avvisare e non saremmo usciti..bene..ma spaiamoci così li confondiamo tra la boscaglia". E al tre..partii correndo forte raggiungendo di nuovo l' angusta grotta..era destino dovessi scoprire cosa fosse l' oggetto misterioso..e lo vidi li..vicino la roccia e il bastone forse sembrava a me eppur brillava...e Guren dormiva.

Dacey Starklan 22-04-2016 10.11.09

<< Grazie >> quando prese il baule e mi fece cenno di entrare.

<< Pepino salutate lo zio da parte mia >> dissi sempre con un po' di preoccupazione. Saperlo solo in quella grande bottega mi dava pensieri.

Salutai quindi l'ometto che ripartii di gran fretta.

<< Posso sempre cucinare qualcosa se lo desiderate >> dissi quindi a Ser Ehiss mentre mettevo finalmente piede nella Marchesa.

Quasi non mi sembrava vero di trovarmi lì.

C'erano tante cose che volevo chiedere e sapere, sul mio ruolo, i miei compiti , ma non volevo tormentare il cavaliere durante la cena.

Lady Gaynor 22-04-2016 14.13.09

Mi inginocchiai sul letto, mentre il Capitano mi spalmava l'unguento sulla fronte. La sua vicinanza mi turbava, nonostante tutti i pericoli corsi e quelli imminenti.
"Grazie caro..." gli risposi quand'ebbe finito, gratificandolo con un bacio sulle labbra.

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Clio 22-04-2016 17.20.17

Eravamo in salvo.
Presi un profondo respiro e mi lasciai cadere all'ombra di un pino, guardando il bellissimo spettacolo del tramonto sulla brughiera.
Sorrisi ad Icarius.
"Dovere!" Facendogli l'occhiolino.
Poi risi piano a quelle parole.
"Beh, ci ho anche combattuto..." Divertita "Quest'abito è stato un ottimo investimento, utilissimo quando non ho tempo di cambiarmi e mi serve un travestimento..." Sorridendo.
Poi presi la spada che lui mi porgeva.
"Sì, lei..." Guardandola "Lei è speciale..." Rimettendola nel fodero.
Restai seduta in silenzio per un lungo istante.
"Che facciamo ora?" Alzando lo sguardo su di lui.

Guisgard 22-04-2016 17.25.38

La sera appariva fresca, silenziosa, ammaliante ed avvolgente, proprio come l'atmosfera che si era formata tra loro due.
Quella sensuale alchimia, quel bisogno reciproco di sguardi, carezze, baci.
Quel rapporto fatto di giochi, talvolta dolci, altre volti provocanti, ma sempre frutto di quell'empatia così profonda.
Velvot baciava Gwen come se le sue labbra non fossero mai sazie di assaporare quelle di lei.
“Hai fatto tanto per me...” disse sussurrando “... ed io mi sento in dovere di rivelarti un segreto...”


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