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“Gaynor, io...” disse Adespos fissandola.
Ma prima che potesse aggiungere altro, si udirono altri passi all'esterno della capanna. “Capo, c'è Arcon...” uno dei suoi compagni “... ha avuto un'altra visione...” “Vieni, Gaynor...” Adespos alla dama “... usciamo...” |
Adespos non ebbe il tempo di rispondere, uno dei suoi uomini venne a chiamarlo. "Una visione? C'è un veggente fra i tuoi?"gli chiesi incuriosita.
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Seguendo i due uomini, Clio ed Estea li videro chiamare un fabbro.
I tre si salutarono. “Dunque...” disse Pepino “... è pronta la corazza per il nostro padrone?” “Si, manca poco.” Annuì il fabbro. “Ma venite dentro, sarà più sicuro parlare.” Ed entrarono. |
“Possiamo andare.” Disse il padrone a Gwen dopo essersi vestito.
Aprì la porta e fece cenno alla ragazza di seguirlo. Scesero così nella corte e poi in cortile. “Andiamo nel giardino.” Il padrone. Aprì il cancello del verziere ed entrarono. Fu in quel momento che Gwen si accorse per la prima volta di alcune rose nere, fatte sbocciare lontane da tutti gli altri fiori. http://1.bp.blogspot.com/-9pf_K0vvDl...ti,+Turkey.jpg |
“Diciamo che Arcon è un uomo alquanto sensibile...” disse Adespos a Gaynor “... e spesso vede più lontano di tutti noi... vestiti, così lo incontreremo.”
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Sorrisi. Una corazza, ma certo, la prudenza non era mai troppa, ed entrarono. Scesi da cavalo e mi avvicinai
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Ad un tratto Altea e Didas, sempre condotte da quei briganti, cominciarono a sentire voci e risate intorno a loro, come se fossero giunte in un luogo abitato.
Dopo un po' Cruz fu fatto fermare e le due donne furono fatte scendere dal cavallo e condotte all'interno di una capanna. E qui furono loro tolte le bende. |
Mi vestii, come mi chiese Adespos, per poi uscire con lui dalla capanna, curiosa di conoscere l'uomo di cui lui parlava.
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Una volta che il padrone fu pronto, uscimmo dalla camera.
Scendemmo poi nella corte e nel cortile, per raggiungere poi il giardino. Fu lì che mi accorsi di un cespuglio di rose nere. Erano bellissime e particolari e crescevano lontano dagli altri fiori. "Come mai crescono lontane dagli altri fiori?" Mi azzardai a chiedere. |
Senza il finto valletto l'atmosfera a tavola era decisamente più piacevole e cordiale, forse per la prima volta dopo il mio rapimento ero seduta a tavola e sorridevo spontaneamente e non a forza.
Ascoltai attenta la domanda del pellegrino, era diretto proprio dove dovevamo andare noi. Guardai i suoi soldati e Betta, incerta sul da farsi poi rifletterei che anche loro dovevano ubbidirmi, altrimenti qualcuno avrebbe potuto insospettirsi. << Noi andiamo a Fertaldos signore>> |
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