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"Oh no assolutamente. .ero assieme a un chierico e conversavo con lui..forse ero troppo presa dai miei discorsi..ma scusate cosa è successo?" chiesi perplessa e pure incuriosita.
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“Un galeotto è fuggito dalla prigione nel cuore della foresta.” Disse il militare ad Altea. “Ora lo stiamo braccando con uomini, droidi e cani. Lo troveremo.”
“Non sarà pericoloso?” Chiese la perpetua. “E' molto pericoloso, ma lo cattureremo presto.” Rispose il soldato. “Ma non verrà qui. Non avrebbe vie di fuga poi.” |
"Deve essere una persona pericolosa se lo cercate in questo modo..diteci almeno che reato ha commesso..ladro..assassino? Almeno sapremo come comportarci" dovevo stare all'erta..sarebbe potuto venire qui.
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“E' un prigioniero pericoloso.” Disse il militare ad Altea. “Assassino e ladro. Come comportavi? Non potreste fare nulla se giungesse davvero qui. Ma non temete, lo fermeremo in tempo.”
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Clio lasciò la sua cabina e raggiunse il ponte.
Era una notte stellata, chiara e fresca. L'aria era profumata ed un vento appena deciso lambiva i pennoni della Divina Misericordia. E ad un tratto la ribelle udì delle voci. Poco distanti, infatti, due dell'equipaggio erano sul parapetto a parlare fra loro. “Tutto è nato per quella strana faccenda...” disse Palos a Rancesco. “Ancora io non me la spiego...” mormorò questi “... ma cos'ha visto?” “Non lo so...” scuotendo il capo Palos “... so cosa abbiamo visto noi prima che poi rapisse il capo, mostrandogli chissà cosa...” |
Accidenti. .sembrava un tipo pericoloso."Speriamo riusciate a prenderlo..altro non abbiamo da dirvi..ma dobbiamo sentire il diacono di questa chiesa" e guardai la perpetua.
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Prese ad accarezzarmi la schiena nuda, che fremeva sotto il suo tocco. Aveva ancora la voce roca per il sonno e impazzivo ad ogni sua parola.
"Stanotte e` stata la notte piu` bella della mia vita" guardandolo e passando una mano fra i suoi capelli scompigliati. "Anche tu hai fatto battere forte il mio" accarezzandogli il volto ambrato. |
Quel momento di dolce magia durò a lungo tra Gwen ed Elv e lui ancora la baciò, stavolta piano, lievemente, come una leggera carezza sulle labbra di lei.
Poi, ad un tratto la voce della vedetta che annunciava terra in vista. |
I due soldati chiesero ad Altea e alla perpetua di poter vedere il curato e nel cortile trovarono Don Bravo intento a pregare.
Chiesero anche a lui se avesse notato qualcosa di strano e ricevendo risposta negativa salutarono ed andarono via. “Brutta storia questa dell'evaso...” disse la perpetua. “Qui al villaggio siamo al sicuro.” Annuì il curato. |
Le guardie se ne andarono...fissai la perpetua e Don Bravo..ovviamente la perpetua aveva le sue giuste ragioni e dubbi..poichè li avevo pure io..ma non avevo paura..ma Don Bravo era troppo sicuro di sè.
Chiesi alla perpetua se potesse preparare del thè e mi fermai a parlare con Don Bravo sola..."Padre...voi siete troppo sicuro di voi...sembra quasi sappiate per qualche motivo a me sconosciuto ma non a voi..che qui non verrà..ve lo leggo in volto e non lo dite per scacciare la paura" e cercai almeno di vedere la sua reazione, anche se non mi avesse detto nulla. |
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