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Mi guardavo attorno ansimando...scossi il capo, gli altri non erano arrivati..non arrivavano e io lo avevo sospettato..non erano riusciti a salvarsi o erano prigionieri degli indigeni.
Mi sedetti di fronte a quell' oggetto misterioso e guardavo Guren dormire...mi sentivo sola...non vi era via di scampo..prima o poi sarei morta pure io..sarebbe arrivato pure il mio momento. Non potevamo scappare..presi il bastone e la pietra e presa da una cieca rabbia verso Johnata iniziai a scavare e afferrai l' oggetto..."Ed esci, maledizione" esclamai con furore. |
“Certo che potete mangiare con me.” Disse Ehiss a Dacey. “Non sono mica un imperatore romano.” Sorridendo. “Comunque sono lieto che vi stia piacendo...” guardandosi intorno “... un po' alla volta e Marchesa delle Rose tornerà bella come un tempo.” Annuì soddisfatto. “Sheylon? Oh, credo sia qui intorno. Solitamente fa un giretto la sera prima di mettersi a dormire. Mangiate e poi andremo a cercarlo.”
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“Si, in effetti è strano...” disse Icarius a Clio “... ma ci sto facendo l'abitudine da quando sei arrivata tu.” Ridendo. “Beh, direi di riposare ora... e visto che tornare al villaggio potrebbe essere un azzardo, la cosa migliore è stendersi qui e dormire un po' sotto le stelle... se per te va bene, ovvio...”
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Mi sedetti allungando la mano a prendere un po' di frutta .
<< Sono certa che ce la farete ma.. Forse dovreste considerare di prendere alcuni operai, i lavori precederebbero più velocemente >> mormorai masticando la mela. << Oh capisco, ha le sue abitudini>> sorrisi, << ehm Ser mi chiedevo quale sarà la mia sistemazione qui>> |
A quelle parole di Gwen, i due si baciarono ancora.
E a lungo. “Non sono riuscito a trovare Runka...” disse poi Zoren “... non so, spero solo che non sia stata catturata dai soldati... ma forse è solo fuggita... dopotutto se avessero voluto arrestare i miei compagni lo avrebbero fatto al palazzo, no?” |
Dapprima risi alle sue parole.
"Già, immagino vorresti non avermi mai incontrato..." Divertita, per poi tornare seria. "Credimi, non sarei venuta a scombussolarti l'esistenza se non fosse stato davvero importante.." Con un leggero sorriso. Era vero, e un po' mi dispiaceva, ma il destino di un taddeide non è starsene nascosto nella brughiera. Il suo posto è a Capomazda, sul seggio ducale. Poi sorrisi alla sua proposta, lasciandomi cadere all'indietro. "Sì, mi sembra un'ottima idea..." Sorridendo mentre osservavo quel po' di cielo che si intravedeva dal pino. "È una serata mite..." Voltando il viso verso di lui. "Cerca di riposare ora..." dolcemente "Direi che è stata una giornata piuttosto movimentata.." Facendogli l'occhiolino. Non gli dissi che io non l'avrei fatto, che sarei rimasta di guardia. Quello era il mio compito, e non c'era bisogno che lui sapesse tutto. |
"Già. Beh, spero che riusciremo a trovarla sana e salva..." annuendo "Comunque, visto che siamo in tema di confessioni..." chiusi la mano in un pugno, poi la riaprii e al centro del palmo apparve una piccola fiamma.
"È fredda, non ti scotti... Prova..." sorridendo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Con rabbia Altea prese a scavare intorno a quell'oggetto nel terreno.
Era di metallo, conficcato in profondità e di un discreto peso. Ne liberò un bel po', osservandone la forma in modo un po' più preciso. Era una sorta di cilindro metallico, sigillato da una serratura. Intanto Guren dormiva. |
Dovevo sfogare la mia rabbia e tensione...mia zia Sibille aveva avuto una ottima idea a invitare quell' individuo ma al tempo stesso mi chiedevo cosa ne fosse stato di lei e Sophie.
E ad un tratto mi resi conto quel oggetto era lievemente spuntato fuori di più, lo guardai perplessa eppure aveva una forma cilindrica e si poteva aprire con una serratura e pesava pure...e Guren dormiva..."Guren" cercai di svegliarlo "Venite ad aiutarmi...questo oggetto è pesante..forse per me ma non per voi, sono riuscita ad estrarne un pezzo..ma secondo me vi è dell' altro". Mi misi sulle ginocchia e iniziai a sollevare di più, lentamente...senza fare sforzi enormi. |
“No, gli operai fanno troppo chiasso” disse Ehiss a Dacey “ed io amo la tranquillità. Comunque procedere a rilento non è un problema. Dopotutto non ho una moglie che richiede una casa già pronta. Dunque ho tutto il tempo che voglio.” Guardò le scale. “Quanto alla vostra sistemazione, penso vi darò una stanza al primo piano, quella che si trova in condizioni migliori.” Sorridendole.
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