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La Freccia Gigliata
Annuii ad Estea.
"Mi hai tolto le parole di bocca.." Sorrisi. Poi uscirono. "Vediamo dove vanno adesso.." Mormorai piano. Avremmo continuato a seguirli. |
Didas rispose con un timido cenno del capo a quel sorriso di Altea.
Pochi istanti dopo qualcuno entrò nella capanna. E Altea subito lo riconobbe: era Solo. http://1.bp.blogspot.com/-MX5a9IadBo...chael+york.jpg |
Un uomo entrò nella capanna e lo riconobbi e guardai Didas sorridendo ed annuendo.."Messer Solo...è un piacere rivedervi e vedervi in forma e sano. Vi presento Didas, l' ho conosciuta stanotte per caso nella sua casa nel bosco. Ser Alvaro è nella mia rocca, presumo, si è iscritto al torneo..sono venuta qui per esporvi alcune perplessità..e pure un piccolo aiuto per mio fratello...forse ricordate quando vi parlai mi trovavo nella Pieve e un uomo si nascose dietro una colonna appena entrati i soldati...ho un dubbio..e poi mi affascinava il vostro mondo" ammisi sorridendo.
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Seguirono lunghi momenti di silenzio, nel quali Gwen procedeva con il lavoro che le era stato assegnato.
“Appena hai finito con le rose” disse ad un tratto il padrone “ti porterò con me in un posto. Ammesso che tu voglia venirci. L'unica cosa a cui sei vincolata è il tuo lavoro. Svolto ciò sei libera o meno di venire con me.” |
“Che il Cielo vi Benedica, milady.” Disse il pellegrino a Dacey. “Ditemi come posso sdebitarmi, vi prego.” Sorridendole.
Intanto i due falsi cocchieri uscirono e raggiunsero il finto valletto. “Prepariamo la carrozza che si riparte.” Uno dei due cocchieri. “Quella dannata infedele ha offerto un passaggio a quel miserabile pellegrino.” Sputando a terra. |
<< Mi basterà una delle vostre storie >> dissi con un sorriso prima di alzarmi per pagare il locandiere con qualche moneta. Era il momento di rimettersi in marcia.
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Seguì un lungo silenzio, che benedissi, poichè mi aveva aiutata a sbollire in parte la rabbia.
Voltai di poco la testa per ascoltarlo, poi ripresi a lavorare. Sarei andata con lui, ma non mi andava ancora di parlargli e continuai in silenzio a sistemare le rose. |
Clio ed Estea decisero di continuare a seguire i due uomini.
Allora videro lo scudiero ed il contadino addentrarsi sempre più nel folto bosco, percorrendo la strada lungo il margine del fiume Helsa, fino a raggiungere ciò che restava di una vecchia casa colonica. Entrarono, accesero un rudimentale braciere e cominciarono a giocare ai dadi. “Godiamoci un po' di tranquillità...” disse Pepino a Lignas. |
Li seguimmo fino ad una casetta nel bosco.
"Bene.." Annuii "Che dici, abbiamo scoperto abbastanza?" Piano ad Estea. "Magari però il loro padrone tornerà e potremmo aspettarlo.." Pensierosa. |
“Sono lieto di rivedervi, madama.” Disse Solo sorridendo ad Altea, per poi sedersi accanto alle due donne. “La ferita ormai è guarita e sto decisamente meglio. E tutto ciò grazie a voi.” Ascoltò le sue parole. “Vi affascina il nostro mondo? Bene, ne sono lieto, visto che per il Maresciallo siamo poco meno che feccia.” Ridendo. “Un uomo nascosto nella Pieve? Forse era uno dei tanti perseguitati dal barone... lo avete veduto? Potete descriverlo?”
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