![]() |
<< Cosa ve lo fa credere? Che una moglie richieda una casa già pronta? Mica ci si sposa per la casa giusto?>> chiesi osservandolo prima di alzarmi.
<< Credo che andrò a portare il baule di sopra e dopo tornerò a sistemare la tavola se per voi va bene>> |
Il pirata sorrise a Gaynor mentre riponeva l'unguento su un basso comodino di acero e madreperla.
“Attenta con questi baci...” disse “... non ti conviene turbare il tuo capitano... devi riposare...” accarezzandole il viso così ben incorniciato dai suoi lunghi capelli. |
Icarius sorrise a Clio e si stese accanto a lei, sull'erba e sotto quel pino.
Era ormai sera. “Mi chiedevo...” disse “... e se io non fossi quello che credi? Se magari avessi preso un abbaglio?” |
"Davvero preferisci che io dorma?" risposi al Capitano "Quand'è così, devo aver frainteso la tua natura..."
Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Quel Gesto di Gwen sorprese Zoren.
“Ehi, ma...” disse “... come ci sei riuscita? Svelami il trucco, per favore...” |
Risi facendo sparire la fiamma.
"Non c'è alcun trucco, è tutto vero. È anche il motivo per cui ho lasciato casa dei miei per venire qui..." aggiunsi poi, più mestamente "Quando avevo circa tredici anni, mia zia, la sorella di mia madre, morì per cause sconosciute. Era la persona con cui condividevo tutto riguardo la magia, le raccontavo tutto, ma quando morì i miei mi proibirono di praticarla, pensando che fosse la causa della morte. Dopo un po' però questa situazione diventò insostenibile. Non è facile reprimere qualcosa che hai dentro, che ti scorre nelle vene e che chiedere solo di venir fuori, così sono venuta qui. Per essere libera..." continuando a giocherellare con delle piccole fiammelle nella mano. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole di Altea, Guren iniziò a svegliarsi.
“Maledizione...” disse sbadigliando “... ma cosa avete da urlare tanto?” Si alzò, sgranchendosi. “E gli altri dove diavolo sono?” |
Quella domanda.
Già, potevo sbagliarmi. E Don Nicola? E la misteriosa bambina? E quegli uomini? No, non mi sbagliavo. Ma comprendevo il suo stato d'animo. "Allora saresti libero di vivere la tua vita come più ti aggrada..." Sorridendo. Poi forse compresi il senso più profondo di quella domanda. "Ma sarò comunque contenta di averti incontrato, di averti salvato oggi... E ci sarò, se avrai bisogno di me.." Sorridendo. Era il minimo, dopo avergli scombussolato in quel modo la vita. E poi era vero. |
"Gli altri...mi hanno detto volevano uscire pure loro e siamo andati verso la spiaggia..i contrabbandieri se ne erano andati, ma abbiamo trovato degli indigeni..sono armati di cerbottane e frecce avvelenate, hanno ucciso uno, siamo tornati qui..ma degli altri non so nulla...e penso moriremo in questa grotta...ora volete aiutarmi..." e presa da nervosismo la presa fu forte e sentii l' oggetto misterioso salire lentamente dalla roccia..."Magari se volete, potete andare a vedere degli altri..io non mi metto più in pericolo" tuonai.
|
“Beh, una moglie vuole solitamente una bella casa, ben arredata e magari in un posticino grazioso.” Disse divertito Ehiss a Dacey. “Su, porto io questo baule di sopra, visto è bello pesante.” Prendendolo. “Venite, vi mostrò la vostra camera.” E salirono sopra.
La camera non era certo una stanza regale, ma comunque era la migliore dell'intera tenuta. “Ecco, questa è la vostra stanza...” indicandola il cavaliere “... la mia è in fondo al corridoio e se di notte vi occorrerà qualcosa non farete fatica a raggiungerla al buio. Ah, vi consiglio di bussare, non tanto per il Galateo, ma piuttosto perchè dormo poco vestito.” Ridendo di gusto. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 11.54.26. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli