Camelot, la patria della cavalleria

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Drusus 17-10-2011 20.09.00

Mors infanti felix
 
MORS INFANTI FELIX

Gaio ‘l fanciullo che morte coglie
Quand’ il viso sorride giocondo:
Quand’ ei non conosce le doglie
Che danno la vita ed il mondo.
Gaio ch’ avrà qual prima moglie
Colei che del vivere è ‘l fondo:
E silente sarà placido e sdraiato,
Qual fine d’ un dì, addormentato.

Morris 17-10-2011 20.28.33

Graziosissime!

Sir Morris:smile:

Drusus 28-10-2011 09.05.36

Rivisione della metrica
 
Salve a tutti. Quando ho cominciato a comporre poesie non ebbi ad interessarmi molto della loro divisione in sillabe. Componevo le stesse in ottonari, nonari, decasillabi, tutti in una sola poesia. Ora, da un po' di tempo sto cercando di aggiustar il tutto in un conteggio di sillabe, e sperando esto mi riesca per il meglio, posto delle poesie da me giù postate, ma riviste in una, spero, giusta metrica, cangiando anco qualche parola.

L’ AUGELLO INNAMORATO

Fermo il passero su di un ramicello
Rivolge il mesto guardo all’orizzonte,
Dove poi muore il dorato ruscello:
Là, dove degli Ernici sorge il monte.

S’ ode del bosco la quiete, ed ello
Sospira vederla inceder sul ponte:
Desia, ma l’ incanto non è quello
Del sole baciante all’ alba la fonte.

Quel bacio al maitino più non indora
Quel ansimante cuore di gioventù,
Quando ardente cantava sì ognora

Di dolci baci che volgono or lassù:
Là, dove lei ama, canta ma ignora
Un passero che gioire non sa più.


AL MIO BISNONNO

D’ Italia fosti un Alpino,
Di Puglia fosti pastore,
Un soldato ma bambino,
Sì della guerra un attore:
Il cuore tuo a Carpino
Tornò ai campi vincitore,
E tornasti al lieto sonno;
Io fiero ti chiamo nonno!





MORS INFANTI FELIX

Gaio ‘l fanciullo che morte coglie
Quando il viso sorride sì giocondo:
Quando poi non conosce le doglie
Che regalano la vita ed il mondo.
Gaio che avrà come prima moglie
Colei che del vivere è ‘l fondo:
E silente sarà quieto e sdraiato,
Qual fine d’ un dì, addormentato.





IL VENTO SUL COLLE

Sulla fredda altura il vento
Carezza il viso solingo,
Il cielo posa un accento
Sul meo cuore ramingo.
Sento le voci montane:
Soavi, molto lontane.




GIUGNI OR, MORTE!

Or arrivi nello meo tetto
Che teco vorria danzare:
De sorrisi non sarò gretto
Che solo te vorria amare.
Come te amore son retto
E qui sarò ad aspettare
Il tuo alito, che giungerà
Assieme a tanta felicità.

Altea 28-10-2011 17.58.24

messere molto belli questi componimenti, mi ha toccato molto quello dedicato a suo nonno, è un pò lo vorrei dedicare a mio nonno pure, che combattè da partigiano.

Drusus 28-10-2011 19.45.15

Citazione:

Originalmente inviato da Altea (Messaggio 39924)
messere molto belli questi componimenti, mi ha toccato molto quello dedicato a suo nonno, è un pò lo vorrei dedicare a mio nonno pure, che combattè da partigiano.

Dedichiamola a tutti i nonni che combatterono per l'Italia :) son felice che ti piaccia :)

Altea 28-10-2011 20.57.23

Citazione:

Originalmente inviato da Drusus (Messaggio 39969)
Dedichiamola a tutti i nonni che combatterono per l'Italia :) son felice che ti piaccia :)

Ne sono pienamente d'accordo. E per quei nonni che come il mio mi prendeva in braccio da piccola insegnando i valori della uguaglianza e libertà e di combattere per essa, anche con piccole gesta

Lancelot 28-10-2011 21.02.17

Seguire una metrica precisa e ritmata rende tutta la poesia più melodiosa, una marcetta di versi che rende maggiore giustizia agli ottimi contenuti che avete espresso, Sir Drusus.
Devo farvi i complimenti, oltre che per la perizia tecnica che avete dimostrato rivisitando i vostri componimenti, anche per le tematiche con le quali vi siete cimentato, molto profonde, attuali, e sicuramente non semplici da mettere in rima. Bravissimo!

(Fra l'altro mi sono reso conto grazie a voi dell'utilità di avere un unico topic dove raccogliere le proprie poesie, che altrimenti resterebbero disperse nel topic generico... credo vi emulerò a breve)

Drusus 28-10-2011 22.06.18

Vi rendo grazie Lancelot per le Vostre parole. Amo molto la poesia, anche non mettendola in metrica; a mio avviso conta più il succo della metrica, ma adoro pur cimentarmi, oltre a comporre in rime, nella metrica. Spero sol di far bene. Ancora mille Grazie!

UN RAGAZZO DEL ‘99

Novantanove, m’ han chiamato,
Ti stringo al petto mamma mia!
Pria bambino, ma ora armato
Per l ‘asburgico cacciar via !
Se dopo m’ avranno ammazzato,
Dite il vero a chiunque sia:
Che qui morimmo arditi e stretti
Pur essendo giovani ometti!



(Dedica al mio bisnonno, nato nel 1899, soldato della Prima Guerra Mondiale)



AL SESTO REGGIMENTO ALPINI

Sesto Alpini Reggimento!
Vostro l’ italico onore,
Vostro codesto momento,
Brillate d’ immane ardore!
More il giovine contento,
Per l’ Italia il vostro core:
Moveste al grido “Savoia!”,
Ma vittorioso fu il boia.


ALLA MORTE NON NE CALE



La vita è un alloggio in affitto
Che pria o dopo ci darà lo sfratto;
E’ da stupidi essere sì poi afflitto,
Alla morte di te non frega affatto:

Ad essa non ne cale del diritto
De ‘l viver del fior e del cerbiatto:
Arriva l’ ora ed il corpo diritto
E disteso recita l’ estremo atto.

Non piangere la tua dipartita
Che men sicuro avrai da soffrire:
Come il riposo a giornata finita,

Anche se lungo sarà il dormire.
Godi or che profumata è la vita,
Che dimane sarà ratto il partire!

Altea 28-10-2011 22.18.35

Messer Drusus i miei rinnovati complimenti
molto bella quella dedicata ai ragazzi del '99, capii subito il significato appena letto il titolo. Ne morirono molti di quei ragazzi in queste terre a me vicine, il Carso e la stessa Gorizia ne rende onore.

Drusus 29-10-2011 09.08.56

Citazione:

Originalmente inviato da Altea (Messaggio 39981)
Messer Drusus i miei rinnovati complimenti
molto bella quella dedicata ai ragazzi del '99, capii subito il significato appena letto il titolo. Ne morirono molti di quei ragazzi in queste terre a me vicine, il Carso e la stessa Gorizia ne rende onore.

Grazie per l'omaggio da Voi reso a quei ragazzi. Anco mio nonno apparteneva a quella classe 1899, partì nel 1917, fece la campagna del 1918, sul Piave, sul Valbella ed altri campi. Vorrei altresì poetare di mio zio morto in Albania nel 1943, Medaglia al V.M. Appena scorgo l'estro per rendergli onore scriverò qualcosa :)


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