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Appena uscimmo il cuore cominciò a battermi forte e la testa girava.
Alcune fate iniziarono a volare attorno a noi, mentre dalle ali cadeva la polvere che si disperdeva in numerosi e luccicanti granellini. Dopo, anche una pioggia di lucciole ci circondò e tutta questa magica atmosfera mi tranquillizzò, facendomi sentire quasi a casa, nonostante fossimo entrate in una foresta sconosciuta. "È bellissimo..." mormorai quasi sussurrando, in sella al mio fantastico frisone. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...9b9658a23d.jpg |
Annuii al gufo.
"Sì, hai ragione..." sospirai "Potrebbe essere entrambe le cose, ma ora che hanno segnato la torre, non è detto che non tornino armati.." alzai le spalle "Dopotutto, saremo pronti.." sorridendo. Poco dopo partirono, e io avevo un'intera giornata per me, a quanto pareva. Così rientrai nella torre. Dopotutto avevo imparato che il mondo andava avanti, imperi crescevano e crollavano e nulla di tutto questo intaccava la vita della Torre di Giada. "Vieni, andiamo in biblioteca.." sorrisi al gufo. Così, mi avviai verso la mia stanza preferita, immensa e piena di libri. I libri mi permettevano di sognare il mondo fuori di lì, di conoscerlo, di scoprirlo. Avevo talmente tanto tempo a disposizione, da poter leggere una grande quantità di libri, così amavo sceglierne uno a caso. E così feci anche quel giorno, roteando un paio di volte su me stessa, per perdere l'orientamento, azionai la passerella meccanica che mi portava su tutti gli scaffali, poi la bloccai di colpo, mi avvicinai poi alla parete, e sfiorai un libro. Aveva la copertina rosso scuro, un po' consumata. Chissà che titolo aveva. Chissà di cosa parlava. Chissà quante custodi prima di me l'avevano letto. Sorrisi, togliendolo dal suo polveroso scaffale. Lo avrei portato nelle mie stanze, e lì lo avrei aperto, e con esso avrei aperto un nuovo mondo che mi portasse lontano da quella torre e dai suoi misteri. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...6b285948da.jpg |
Mi sorrise e mi fece un occhiolino. Sentì le guance diventare più rosse dei miei capelli e gli occhi brillarmi. Quanto avrei voluto accarezzare quelle labbra morbide e rosee. Distolsi lo sguardo e continuai il discorso.
"Io credo..." dissi schiarendomi la voce "che possano essere nelle mani di qualche guardiano. O forse sono state trasformate in altre cose come delle armi..." stringendo la mia spada. "Non nego che mi piacerebbe possederne una per poterne verificare l'esistenza. Chissà cosa si prova?" dissi con gli occhi sognanti. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...9f18fec14d.jpg Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Rimasi sbigottita davanti a tutto questo.."Cosa...ma era con me prima...avete visto che faceva? Stava facendo una chiamata...doveva chiarire un fatto grave..." deglutii sbiancando.."Doveva parlare col professor Raspion". A questo punto dissi il tutto..non poteva esserci già una vittima..era un cattivo presagio...e ora..se Raspion lo sapeva magari mi avrebbe minacciata o chissà cosa, il fatto grave era che non era mosso da studi per la Università questa spedizione ma da cosa poi..preoccupata perchè volevano la mia presenza.
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"Ogni volta che parli ti ci vorrebbe un registratore vocale, così che tu non possa poi rimangiarti ciò che dici..." risposi a Ken "Ti assicuro che prima non hai parlato di sensualità... E poi questo discorso di arte a tutti i costi... bocca mia taci...E poi tieni le mani a posto, ci manca solo che pensino che io e te abbiamo una tresca..." sbottai innervosita.
Poco dopo, giungemmo finalmente sull'isola. Una volta sbarcati dalla Seagull, lo spettacolo che si presentò ai miei occhi era a dir poco mozzafiato. Una folta e lussureggiante vegetazione sovrastava una spiaggia dalla sabbia bianca e finissima, che a sua volta si perdeva in un mare che sembrava appena uscito da un dipinto ad acquerello. L'acqua era di un verde trasparente ed io, abituata all'azzurro delle Flegee, rimasi incantata ad osservarlo. Non c'era nulla da dire, quell'isola era decisamente incantevole. "Devo proprio ammetterlo... uno spettacolo così vale anche due settimane trascorse in mare..." http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...af7f62d183.jpg Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Il necessario.” Disse a mò di sentenza uno dei militari a Dacey.
Il dirigibile si alzò da terra e prese poi a volare al di sopra della foresta. In un attimo tutto si rimpicciolì, divenendo lontano e sfocato. La sterminata foresta ora appariva come un'informe macchia verde e solo i monti ormai gareggiavano con la vastità del panorama che poteva essere ammirato da lassù. In balia di venti e correnti d'aria, raggiungendo le nuvole più alte e bianche, il dirigibile attraversava con buona velocità quel mondo vaporoso e vasta, screziato qui e là d'azzurro e vicinissimo al chiarore del Sole. “Sta tranquilla, Dacey...” la tranquillizzò suo padre “... vedrai, andrà tutto bene.” Sorridendole e stringendo la mano della ragazza nella sua. “Guarda...” indicando il finestrino “... si intravede il mare... è bellissimo...” Ammirando la Luna che sorgeva tra le nuvole e sul mare. http://cdn.sosyalmedyakulubu.com.tr/...ral%C4%B1k.jpg |
“Io invece lo trovo umido e per niente poetico...” disse Selia guardandosi intorno “... sfido che gli uomini si annoiano... beh...” guardando Gwen “... ed ora? Che strada prendiamo per raggiungere la meta del nostro viaggio?”
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Ancora una volta i due soldati non facevano che confermarsi antipatici.
Sbuffai e poggiai la testa sulla spalla di mio padre, chiusi gli occhi cercando di riposare e non pensare a dove ero. Solo al cenno di mio padre aprii gli occhi, in effetti il panorama era davvero mozzafiato. Quasi un dipinto tanto i colori erano immobili nella loro bellezza Sarei comunque stata più felice di essere a terra, magari passeggiando sulla sabbia baciata dal mare. |
Clio volteggiò su stessa più volte, come era solito fare, per poi scegliere a caso uno dei tanti libri di quella biblioteca infinita.
Pescò un libro dalla copertina di velluto, color pesca, con le parole impresse in inchiostro dorato. Portè il libro nella sua stanza e qui ne scoprì il titolo: “La ballata di messer Teos e Monna Milesa” |
Erin sorrise a Nyoko.
“Beh, ipotesi affascinante, fantasiosa e non del tutto assurda.” Disse fissandola. “A me invece pare alquanto possibile.” Annuì Oltram. “Magari sono custoditi davvero da qualcuno. Chi può dirlo...” “Peccato che non lo sapremo mai...” fece Erin. “Perchè?” Oltram. “Perchè sono secoli che nessuno ha più visto quelle armature...” spiegò Erin “... ammesso siano mai davvero esistite...” |
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