Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   L'intricato Enigma Fiesolano (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2145)

Eilonwy 13-10-2013 14.25.50

Dopo quella volta, i nostri investigatori incominciarono le ricerche sul misterioso Cavaliere d'Altafonte.
Passarono 2 mesi e io andavo ogni giorno al palazzo del Cavaliere per allenarmi
e conquistarlo.
Intanto prendevo lezione di cavalleria dai migliori insegnanti di Sygma.
Ma dopo questi 2 mesi dissi a mio zio di licenziare i due investigatori. Non volevo piu' saperne del Cavaliere. Ormai avevo capito che si prendeva gioco di me e di tutte le dame di Sygma. Voleva amare, ma non sapeva amare!
Chiesi a mio zio di benedirmi e di lasciarmi arruolare in un gruppo di cavalieri già noti. Mi diede la benedizione e io partì.
Insieme a questa comitiva vissi meravigliose avventure e ci guadagnai la gloria. Per cinque anni combattemmo tutti insieme.
In tutti posti che andavo sentivo parlare di me, la Dama Guerriera della Luna, e del mio nuovo amico, compagno di avventure e vero amore Riccardo degli Angeli, il Cavaliere della Fenice.
Con grande gioia di mio padre e di mio zio Nicolò, felici di aver trovato il Vero Amore e di aver scelto come sposo un Duca degli Angeli, mi fecero sposare dal Papa in persona a Roma. Io e il mio amato Riccardo andammo a vivere in un castello sul mare a Sparta, in Grecia. Come balie per i miei figli presi Cestia e la mia dolce balia Olimpia.
Diedi alla luce cinque meravigliosi bambini e vivemmo tutti un'esistenza felice, piena di amore, passione e serenità.

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(Mio marito e Vero Amore Riccardo, Duca degli Angeli)


(Il mio primogenito: Federico)


(Il mio secondogenito: Alessandro)


(La mia terzogenita: Dafne)


(La mia quartogenita (quella che mi somiglia di piu'):Ginevra)


(La mia quintogenita: Esmeralda)

Clio 13-10-2013 18.34.50

Sorseggiai l'ottimo vino rosso che ci aveva portato Censone, ed ascoltai divertita i suoi buffi discorsi.
Quando poi arrivò Duon, la sua reazione, così inequivocabile, mi spiazzò.
Cosa avremmo potuto dirgli? Si notava che per quell'uomo non eravamo che scocciatori.
Ma non avevo altra scelta, allo sguardo imbarazzato di Roberto, sfoderai il mio miglior sorriso.
"In verità, milord, temo che questa visita sia colpa mia, e mi scuso se siamo giunti così, senza avvisare.. ma vi prometto che non ci tratterremo molto.." presi un profondo respiro e continuai "..vedete, sono giunta da poco in città, e sto svolgendo, per i miei studi, delle ricerche sul Fiore Azzurro... mi è stato riferito che voi siete un filosofo... posso permettermi di chiedervi se potete dirci qualcosa a riguardo? Sono giunta proprio qui appena ho saputo di quella storia del quadro, il Verziere Fiesolano.. insomma, se davvero fosse stato dipinto sotto dettatura di Novalis, sarebbe un esempio unico.. tuttavia, com'era prevedibile, con un ladro del genere in circolazione, il quadro è presidiato e io non posso portare avanti le mie ricerche.." sorrisi nuovamente, con aria supplichevole "...voi potete aiutarmi a saperne di più?".

Guisgard 14-10-2013 00.26.31

“Non temete, milady...” disse Ermiano ad Altea “... vi offrirò questa mantellina...”
Così, con quella mantellina, Altea uscì in giardino, sotto un delizioso gazebo, per la colazione.
Le furono serviti latte caldo, pasticcini, confettura, miele e frutta.
Accanto al gazebo vi erano due guardie orientali che immobili facevano la guardia a quel luogo.

Altea 14-10-2013 00.33.24

Indossai..mio malgrado anche se con riluttanza, la mia mantellina e pensai tra me e me.."Eh si, questo posto ha proprio bisogno della presenza di una donna se non vi sono vesti femminili".
Mi accomodai in un gazebo e vidi due guardie orientali fare la guardia, diedi loro il saluto sorridendo e iniziai a gustare la gustosa colazione.
Mi guardavo attorno, per notare se qualcuno mi vedesse...ma sembrava tutto fosse recintato.
Ad un tratto chiesi ad Ermiano sotto voce..."Ma il vostro signore...tarda ad arrivare?Sapete se è innamorato...so che è in cerca di una moglie, voi come mi trovate?" e sfoderai un grande sorriso guardandolo.

Talia 14-10-2013 00.33.59

Uscii per strada quasi sospinta da Jacopo...
vedevo che era arrabbiato, nervoso, potevo sentire la sua irritazione chiara come se me l’avesse gridata.
Dalla soglia, lanciai un’ultima occhiata nella chiesa, nel buio dell’interno, quasi mi aspettassi di vedere qualcosa... qualcuno... ma tutto taceva in quella oscurità, tutto era immobile... e per un attimo pensai quasi di aver sognato, pensai di aver immaginato quella voce, quelle parole, quella mano...
impercettibilmente, dunque, strinsi di più la rosa.
E solo quando, infine, padre Roberio chiuse il portone alle nostre spalle, mi ritrovai in strada.
Vidi Jacopo chiamare a sé alcuni soldati...
“Stai esagerando!” dissi quindi “Ho qui il cavallo con cui sono venuta e sono perfettamente in grado di tornare a casa da sola... non ho bisogno della scorta armata, Jacopo... cosa ti aspetti che mi succeda in pieno giorno per le vie di Sygma?”
Lo osservai per un attimo, era scuro in volto.
Per un attimo fui tentata di porgli quella domanda che mi frullava per la mente da quando avevo parlato con Sara... mi chiesi se ne avrei avuto il coraggio... poi decisi che non lo avrei avuto.
Senza aggiungere altro, quindi, mi diressi verso il cavallo con cui ero arrivata... era ancora legato ad uno degli anelli incastonati al muro di un palazzo lì di fronte...
lo sciolsi, presi le briglie e salii in sella...
“Credo che dovremmo parlare, Jacopo...” dissi allora “Sono stata dai de’ Binardi e ci sono molte cose che vorrei tu mi spiegassi! Questa sera! Non tardare!”
Poi, senza aspettare i suoi soldati, voltai il cavallo e partii al trotto, diretta a casa.

Guisgard 14-10-2013 01.20.25

Duon fissò Clio come se volesse quasi studiarla.
Poi, di colpo, invitò lei e Roberto a prendere posto alla sua tavola.
Censone arrivò dalla cucina con una grossa teglia di porcellana, ricolma di spaghetti fumanti.
“Non potrei vivere senza pasta.” Disse Duon, mentre il suo servitore riempiva i loro piatti. “E gli spaghetti sono il massimo. Una delizia. E non date credito a ciò che dicono in Cina... li abbiamo inventati noi Italiani, non loro! Anzi, sono nati a Napoli!”
“Davvero ottimi...” assaggiandoli Roberto.
“Ma voi non siete qui per gli spaghetti...” sbottò Duon, per poi fissare Clio “... il fatto che quel quadro lo abbia ispirato Novalis può significare tutto, oppure niente...” con indifferenza lui “... lui è l'autore che ha scritto del Fiore... ma perchè? Questo è il punto. Nessuno, per fare un esempio simile, prima di Chretien de Troyes aveva scritto dela Santo Graal... e allora gli studiosi si chiedono... perchè? Una sua geniale invenzione letteraria, oppure c'è dell'altro sotto? Ecco... lo stesso può dirsi per Novalis ed il Fiore Azzurro...”

Guisgard 14-10-2013 01.31.36

Ermiano sorrise ad Altea.
“Eh...” disse arrossendo “... non spetta a me dirlo, ma voi, milady... si, ecco... siete una gran bella donna... avete il portamento di una signora, la bellezza di una Venere e l'avvenenza di una ninfa...” si accorse di essersi spinto un po' troppo in là “... oh, perdonatemi... ma in tutta onestà io invidio non poco il mio padrone... e sono certo che lui, da intenditore ed esteta, sa apprezzarvi...”
All'improvviso si udirono dei rumori.
Una carrozza entrò nel palazzo.
"Sua signoria è tornato." Rivolgendosi poi Ermiano alle guardie orientali. "Andatelo a ricevere." Ordinò loro.

Guisgard 14-10-2013 01.46.15

Capitolo VII: Il duello

“- Per che ragione volete uccidere Ole Andreson? Che cosa vi ha fatto?
- Non ha mai avuto nemmeno l'occasione di farci qualcosa. Non ci ha neanche mai visto.”

(Ernest Hemingway, Gli uccisori)



Così Talia, in sella al suo cavallo, lasciò Santa Felicita e ritornò a casa.
Qui attese il ritorno di Jacopo per parlargli.
Ma un'ora dopo, una carrozza si fermò davanti al cancello del loro palazzo.
Poco dopo, una domestica avvertì Talia che vi era una visita.
Si trattava di Sara de' Binardi.
La ragazza appariva pallida e avvilita.
“Milady...” disse “... abbiamo... abbiamo saputo cosa sta per combinare Francesco... quel pazzo ha sfidato a duello il conte Fiosari... domani dovranno battersi all'ultimo sangue... è... è terribile... Francesco non sa usare nessuna arma... mio padre è disperato e lo sta cercando ovunque... abbiamo provato a casa di parenti e di amici, ma non riusciamo a trovarlo... ma il vero problema sarà farlo desistere dal suo proposito... quella testa dura non ascolta nessuno... in passato solo nostro fratello riusciva a tenerlo a bada... ma dopo la sua morte Francesco è diventato ancora più ribelle... vi prego... aiutateci... siamo disperati... preferirei vederlo in prigione... almeno non sarà costretto a battersi...” e scoppiò in lacrime.
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Altea 14-10-2013 14.15.36

Osservai il volto di Ermiano imbarazzato e mi feci seria..."Siete veramente gentile..ma non penso, almeno questa è una mia opinione, che il vostro padrone sia interessato a me dal lato amorevole...chiamiamolo cosi. Non ha mai mostrato che una forte amicizia e io gli sono debitrice perchè mi ha salvato la vita per..ben due volte".
ll Cavaliere di Altafonte, in verità, mi sembrava un uomo enigmatico, poche parole e sfuggevole..non avrei mai potuto definirlo, certo una persona altruista ma non altro visto i nostri pochi incontri. E secondo me vi era qualche mistero celato in lui.
Fui destata dai miei pensieri mentre sorseggiavo il the dai servitori...era proprio arrivato il Cavaliere, riposi la tazzina e mi alzai dalla sedia aspettando di salutarlo..e ovviamente pensavo dovevo delle spiegazioni per questa mia insolita incursione e insolito soggiorno a casa sua.

Clio 14-10-2013 14.47.29

"Che meraviglia.." Dissi, dopo aver assaggiato gli spaghetti "...ne avevo sempre sentito parlare.. Ma non potevo immaginare.. Davvero squisito.." Sorridendo.
Ascoltai poi le parole dell'uomo su Novalis e il Fiore Azzurro.
"Quello che non capisco è perché rubare il quadro.. Insomma, il Fiore Azzurro non è che un mito, una metafora.. Lei crede che possa esistere qualcuno che creda davvero nella sua ricerca?".
Presi un'altra forchettata di spaghetti, gustandone il sapore.
Possibile che non riuscissi a formulare una domanda che potesse chiarire i miei dubbi?
Sospirai, prendendo un altro po' di vino.
Sperai con tutto il cuore che Roberto avesse più idee di me, e mi venisse in aiuto in quella conversazione.

Guisgard 14-10-2013 15.41.29

“Beh...” disse Duon a Clio “... se qualcuno ha deciso davvero di rubare quel quadro, mi sembra chiaro che creda alla leggenda del Fiore...” sorseggiò del vino e indicò a Censone di dare altri spaghetti a lui ed ai suoi ospiti “... quel quadro, infatti, in sé ha un buon valore artistico, è innegabile, ma ce ne sono tanti altri in questo stato che valgono di più... dunque rubarlo per un profitto economico non è un'idea geniale, tutt'altro...”
“Perchè allora” intervenne Roberto “il vescovo tiene tanto a quel quadro? Forse la Chiesa crede al mito del Fiore Azzurro?”
“Bisognerebbe chiederlo ai preti se vi credono oppure no” fece Duon continuando a mangiare “e non certo a me. Fatto sta che è un bene di proprietà ecclesiastica e al vescovo probabilmente non va di vederselo confiscare, come tanti altri in passato, dalla Corona.”
“Forse allora” incalzò Fiosari “la chiave di tutto sta nel ladro... Mirabole... ma come può un ladro famoso, che in passato ha rivendicato vari furti e di ben altro valore economico, rischiare tanto per qualcosa di così poco redditizio?”
“Bella domanda.” Osservò Duon.
“A meno che” mormorò Roberto “qualcuno non stia utilizzando il nome di Mirabole per coprire il furto che vuole mettere in atto. Lo credete possibile?”
“Amico mio...” seccato Duon “... tutto è possibile... oggi i teologi delle tre grandi Religioni sono ancora alle prese con il Frutto Proibito... simboleggia un Peccato in particolare o davvero era solo un Frutto che cresceva nell'Eden?”
“Ancora una domanda...” fissandolo Roberto “... qualcuno è riuscito ad entrare della cappella in cui è custodito il quadro, senza tuttavia rubarlo ancora... e ha lasciato un fiore sul telo che lo ricopre...” si voltò verso Clio “... rammenti che fiore era? Io non lo ricordo più...”

Clio 14-10-2013 15.48.39

Ascoltai attentamente le parole dei due uomini, e trasalii ricordando quel particolare nella chiesa.
Possibile che me ne fossi dimenticata?
Cercai di rammentare il nome di quel fiore.
"Era uno stramonio, possibile? Non sono un'esperta di botanica.." Dissi, speranzosa.
Però mi piaceva l'idea di Roberto "Beh, qualcuno potrebbe usare il nome di Mirabole, oppure usare Mirabole stesso per i suoi scopi..".

Guisgard 14-10-2013 15.54.16

La carrozza del cavaliere entrò nel palazzo e raggiunse il cortile centrale.
Qui alcune guardie orientali subito corsero verso la vettura.
Da essa saltò giù, con un'agilità che sembrava cozzare con i suoi modi da damerino, Altafonte.
Ermiano chiese il permesso ad Altea e raggiunse anch'egli la carrozza.
“Ho bisogno di un bagno” disse il cavaliere nel vedere il suo servitore “per rilassarmi un po'. Poi preparami del tè. Con qualche essenza di molto dolce.”
“Sua signoria ha svoltò il tutto con successo?” Chiese Ermiano.
“Si.” Annuì lui.
“C'è un ospite.”
“Un ospite?” Chiese il cavaliere.
“Si, signore.” Annuì Ermiano.
“Di chi si tratta?”
“Lady Altea, milord.” Rispose il servitore. “Vi attende in giardino.”
Il cavaliere annuì e si avviò verso il giardino.
“Milady...” mostrando un vistoso inchino nel raggiungerla sotto il gazebo “... ma quale onore e piacere...” le sfiorò la mano con un bacio “... sapete” osservandola “che in alcuni paesi orientali è proibito per le donne avvenenti come voi andare in giro con abiti succinti?” Sorrise. “Inducono in tentazione, secondo gli infedeli... ma per mia fortuna ci troviamo in un paese civile ed io posso godere della vista offerta dalle vostre grazie...” e di nuovo le baciò la mano.

Guisgard 14-10-2013 16.02.53

“Stramonio...” disse pensieroso Duon a quelle parole di Clio “... stramonio...” ripetè “... è un linguaggio in codice...”
“Come sarebbe a dire?” Stupito Roberto.
“I fiori hanno un linguaggio” spiegò Duon “ed ognuno di essi simboleggia qualcosa.”
“Infatti” fece Roberto “Mirabole si firma sempre con un fiore.”
“Già.” Annuì Duon.
“Ma vi è sempre un biglietto accompagnato da un fiore...” mormorò Fiosari “... ma non questa volta... credete sia comunque un messaggio di Mirabole?”
“E' possibile, chi può dirlo.”
“E cosa può voler simboleggiare un fiore di stramonio senza essere accompagnato da un biglietto?” Confuso Fiosari.
“Lo stramonio” fissandoli Duon “nel linguaggio dei fiori simboleggia il camuffamento.”
“Camuffamento?” Ripetè Roberto. “E cosa significa?”
“Bisognerebbe capire cosa è accaduto in quella chiesa” mormorò Duon “prima che il fiore venisse lasciato sul telo del quadro...”

Altea 14-10-2013 16.07.45

Osservai da lontano la scena..il Cavaliere scese dalla carrozza baldanzoso ed era del tutto diverso da come si mostrava solitamente.
Ma udii perfettamente le parole scambiate tra lui e il servitore...era rimasto sorpreso io fossi qui? Guardai le foglie che ormai stavano cadendo a terra perplessa...eppure il servitore disse che la sera prima proprio il suo padrone aveva dato disposizioni di prendersi cura di me e togliermi le vesti.
Infatti lo vidi arrivare e baciare la mia mano, lo osservavo..il suo volto era allegro ma con quel solito misto di malinconia ma la sua affermazione non mi sorprese anche se arrossii leggermente e mi avvicinai a lui..."Per fortuna allora non siamo in Oriente, posto che mi affascina devo dire, cosi posso non sentirmi in colpa se per caso..cadrete in tentazione" e sorrisi "ma rimango un pò perplessa..poichè il vostro servitore Ermiano mi disse foste proprio voi ieri sera a dare disposizioni affinche mi fossero tolte vesti e sul da farsi per non farmi prendere una polmonite...e mi sto chiedendo appunto, chi mi abbia spogliata." lo osservai perplessa.
"Comunque sappiate, se sono qui...vi è un motivo molto importante".

Clio 14-10-2013 16.12.18

"Camuffamento.." Sussurrai "..camuffamento... Forse qualcuno è entrato nella chiesa, e per avvicinarsi al quadro si è camuffato... Magari da soldato, per sorprendere le guardie... Oppure, non lo so.. Da chierico.. Comunque un modo per passare inosservati.. Io non so che cosa possa essere accaduto.. Sono andata in quella chiesa sperando di vedere il quadro, ma senza successo.. Ed è un caso aver assistito a quel fatto, lo stramonio, la valutazione del quadro.. Però tutto questo mi ha davvero incuriosita... Quello che so è solo che, a detta dei soldati, nessuno si è avvicinato al quadro.".

Guisgard 14-10-2013 16.17.06

Altafonte sorrise a quelle parole di Altea.
“Per fortuna non siamo in Oriente” disse poi “e per fortuna sono alquanto arrendevole di fronte a simili tentazioni...” la guardò “... si, fui io ad ordinare di farvi spogliare, milady... le mie guardie vi trovarono davanti al mio cancello con gli abiti zuppi d'acqua... rischiavate una polmonite... ahimè, però, il Galateo mi impone norme ed editti a cui con voi faccio sempre più fatica a rispettare...” prese il suo fazzoletto di batista intriso di profumo “... e infatti, cavallerescamente, non fui io a spogliarvi, milady... ma il mio eunuco... egli si occupa dei miei alloggi e per ovvi motivi ho offerto a lui il piacevole compito di mettervi a letto...” sorrise nuovamente “... ma mi stavate dicendo del motivo che vi ha spinta a raggiungermi nonostante quel temporale...” le fece cenno di sedersi, per poi accomodarsi anch'egli sotto il gazebo insieme a lei “... prego, vi ascolto, milady...”

Guisgard 14-10-2013 16.21.30

“Beh...” disse Duon a Clio “... qualcuno deve pur essersi avvicinato per lasciare quel fiore... una guardia? Può darsi... o magari un prete... qualcuno deve essere stato per forza...” poi di scatto fissò la ragazza “... cosa avete detto? Prima? La valutazione del quadro? Cosa intendete?”

Altea 14-10-2013 16.33.36

Mi accomodai sulla comoda seggiola con cuscini osservando il Cavaliere e sorridendo per ciò che aveva detto poco prima..suvvia gli crederò che non lo ha fatto lui.
"Mi spiace per Voi, milord, di dover seguire il Galateo e soffrire cosi tremendamente. Ma torniamo al motivo per cui ero qui...certo non mi sono trovata in mezzo alla bufera di acqua perchè stavo facendo una passeggiata." Mentre parlavo misi del the caldo in una tazzina e la offrii gentilmente ad Altafonte "La casa che avete affittato..è successo una cosa che non so spiegarmi. Poco prima Madama Irene mi raccontò che i proprietari erano dei Baroni di Castelflorenzio e che la padrona si chiamava" e lo scrutavo leggermente per vedere strane reazioni nel suo viso "...lady Vittoria..e suonava il clavicembalo nelle giornate di pioggia. Fin qui tutto normale, ma quando uscii dal giardino udii il suono del clavicembalo, tornai nella dimora e nel salone non vi era nessuno che lo suonava, le finestre erano aperte..e sentii la voce del capobanda Azable che voleva riportarmi di nuovo con loro..poco dopo vidi che la figura nella penombra era invece quella di Madama Irene."
Presi una focaccina con della uva di stagione e la mangiavo nervosamente e deglutii sospirando con la paura di quegli attimi vissuti..."Sono scappata e sono corsa qui a chiedervi aiuto, mentre bussavo alla porta ho perso i sensi e non capisco il motivo..Milord, non posso essere impazzita..quella dimora mi spaventa ora..e non posso approffittare della vostra ospitalità, mandatemi qualche vostro uomo di fiducia a fare da guardia..lo ho pure sognato stanotte Azable, non è un buon presagio."

Clio 14-10-2013 16.48.27

"Infatti, una guardia, un prete.. Sono gli unici ad avere accesso al quadro..." Annuii a Duon.
"Ah, si.." Dissi, quando si voltò di scatto verso di me "...il Vescovo ha mandato un suo addetto un certo Priore Adamo per fare una perizia sul quadro, in modo da certificarne il valore, pare che Sua Grazia abbia intenzione di assicurarlo, considerata la situazione... Vi lascio immaginare la reazione del viceprocuratore a questa notizia.." Dissi, con un leggero sorriso.

elisabeth 14-10-2013 17.28.46

Sapevo chele prigioni non erano luoghi dove la gente passava il suo tempo......Padre Anselmo mi diceva sempre che dovevo stare molto attenta a che i miei ragazzi crescessero senza finire nei guai.......ma essere li' in quel momento....mi fece sentire all'inferno...odore di escrementi umani misto a muffa ......mi fecero venire il voltastomaco...ero felice di non aver preso nulla a colazione..........mi chiedevo quanto Dio fosse stato clemente con loro visto la punizione degli uomini.....e pensai al Capo....lui aveva ucciso per necessita lo avrei fatto anch'io per uscire da quel posto.......Velv mi fece avvicinare il volto allo sportellino aperto da una guardia........era buio e i miei occhi facevano fatica a prendere visione di quello che c'era in quella cella...ma quando mi abituai.....un vecchio malandato.....mi stava parlando di cose...che avevano dell'assurdo..li' gli uomini perdevano il senno....." No...Signore ...sono una donna.....una donna che deve stare in questi posti perchè la verità salti fuori... "...mi voltai verso Velv "....ma siete sicuro ..siete sicuro delle loro malefatte...quale uomo con un po' di senno si nasconderebbe in questo inferno......meglio la morte.....e quel vecchio....secondo voi....deve ancora stare in prigione ?...farebbe male a qualcuno ?.....conosce la parola alchimia ...magari e' un mago e ci sarebbe utile fuori invece che in cella".......mi staccai da quella porta il piu' possibile per non vedere nessuno.........

Talia 14-10-2013 18.45.29

Presi le mani di Sara tra le mie, poi le cinsi piano le spalle con un braccio mentre piangeva...
era disperata e potevo ben comprenderla...
un duello...
e con uno dei migliori spadaccini della città, per giunta!
Francesco non aveva mai avuto dimestichezza con le armi, Roberto Fiosari avrebbe potuto trafiggerlo anche con una mano legata dietro la schiena.
“Sara...” iniziai a dire, invitandola con delicatezza a sedersi “Posso ben capire il vostro dolore e la vostra preoccupazione... è una notizia terribile, un assurdo colpo di testa da parte di Francesco... ma... perché siete venuta qui? Come posso io aiutarvi? Avete visto anche voi che Francesco non nutre alcuna simpatia né la pur minima stima per me e non credo che potrei in nessun caso convincerlo a desistere...”
Esitai, riflettevo...
aveva detto che solo il loro disperso fratello aveva sempre avuto la capacità di far ragionare Francesco, ma questa fu un’ipotesi che non valutai neanche: non avrei mai potuto mettere in pericolo un fratello per salvarne un altro...
soprattutto non avrei mai messo in grave pericolo lui per un colpo di testa di Francesco...
mai!
“Forse potremmo provare a convincere il conte a desistere dal duello...” ripresi a dire “Ma dubito che riusciremmo in questo intento: per Roberto Fiosari, come per qualsiasi altro nobile di questa città, del resto, l’onore viene innanzi tutto... non gli importerà niente se Francesco sa combattere o meno...”
La mia voce si spense piano...
strinsi di più le mani di Sara, nel tentativo consolarla...
Poi, all’improvviso, ebbi un’illuminazione.
Di colpo, lasciando cadere le mani di Sara, mi alzai e mi accostai alla finestra... nel cortile sottostante c’era ancora il manipolo di soldati che per ordine di Jacopo mi avevano seguita fin lì, nonostante io fossi partita da sola a cavallo...
li fissai e quell’idea prese forma e corpo nella mia mente...
Jacopo non ne sarebbe stato felice, pensai... forse si sarebbe addirittura adirato... ma era tutto ciò che io potevo fare per Sara.
Voltai dunque le spalle alla finestra e chiamai un domestico.
“Scendete nel cortile...” ordinai quando entrò “E chiedete al maggiore dei soldati che sono lì di venire qui, prego... devo parlargli per conto del Capitano!”
Osservai il domestico uscire, poi tornai verso Sara e le sorrisi, incoraggiante.

Guisgard 14-10-2013 18.57.29

Sara fissava Talia incuriosita ma anche speranzosa.
“Ma...” disse piano “... non comprendo, milady...”
Poco dopo arrivò il maggiore.
“Milady...” il militare salutando Talia “... mi avete fatto chiamare? Sono ai vostri comandi. Cosa vi occorre?”

Guisgard 14-10-2013 19.05.43

“Qui dentro” disse Velv ad Elisabeth “vi è solo dannazione e dolore. Costoro sono dannati destinati all'Inferno. E le prigioni sono solo la giusta punizione in attesa dell'Ultimo Giudizio.” La fissò. “Questi luoghi sono gli unici capaci di accogliere gente come quei tre fuggiaschi. Al di fuori troverebbero solo la morte. Se qui non avete riconosciuto nessuno, direi di lasciare questo posto e recarci in un nuovo carcere.”
“Non volete dunque che la mia scienza si adoperi per aiutarvi, signora?” Chiese il vecchio prigioniero dalla sua cella.
Ma Velv fece cenno al carceriere di chiudere lo spioncino.
“Allora non vi rivelerò nulla” mormorò il prigioniero “e resterete lontani dalla Verità per sempre...”

elisabeth 14-10-2013 19.10.52

Cosa poteva sapere l'uomo della giustizia........solo Dio poteva conoscere la Giustizia......." Sapete Velv......l'uomo quando giudica......mette in mezzo mille sentimenti...e potrebbe divenire cieco....Dio lo fa con occhi puliti......nulla può annebbiare l'animo di un uomo..........avete lasciato il veggente urlare nella sua gabbia......chissà magari e' il famoso Merlino.......e state tranquillo...non ho riconosciuto nessuno.....possiamo passare oltre......la dannazione anche se degli altri mi fa star male......".........

Talia 14-10-2013 19.27.39

Mi avvicinai a Sara, e le posi la domanda che in quel momento era fondamentale.
Un attimo dopo l'uomo entrò chiudendosi la porta alle spalle...
fissai per un istante ancora Sara, seduta dove l'avevo fatta accomodare, poi i miei occhi si sollevarono sul militare.
Gli sorrisi appena, gentilmente, ma non mi sedetti né chiesi a lui se voleva accomodarsi.
"Maggiore..." iniziai invece a dire "So che mio marito ha intenzione di interrogare Francesco de' Binardi circa ciò che sta accadendo in città... ebbene... abbiamo un'informazione: de' Binardi è tutt'ora in città, anche se non si sa di preciso dov'egli sia al momento..." lanciai un'ultima occhiata a Sara "Tuttavia, sappiamo per certo che sarà domani all'alba dietro il convento di San Tedesco... al più tardi lo troverete lì! Andrete quindi a prelevarlo, anche interrompendo il duello per il quale sarà lì..."
Feci una piccola pausa...
"Lo preleverete, dunque..." soggiunsi con un tono che non ammetteva repliche "E per rispetto di sua sorella, la quale ha dimostrato interesse nel perseguire la giustizia, lo porterete qui, anziché in caserma!"

Guisgard 14-10-2013 20.10.45

Il maggiore restò sorpreso da quegli ordini di Talia, ma non osò contraddire la ragazza.
“Si, certo, milady...” disse annuendo “... farò come avete disposto...” e si mise sugli attenti.
Tuttavia quella discussione aveva coperto il rumore di una carrozza che rientrava nel palazzo.
Per questo nessuno di loro sentì Jacopo salire ed entrare nella stanza.
“Disposto?” Fece Jacopo all'improvviso. “Credo di essermi perso una discussione interessante.”
“Capitano...” mormorò il maggiore.
“Non temete...” lo interruppe il capitano “... mi racconterà tutto mia moglie... voi potete andare...”
“Avete ordini, capitano?” Chiese il militare.
“No, nessuno...” rispose Jacopo, fissando però Talia “... nessun ordine... potete andare...”
Ed il maggiore uscì.
“Allora?” Rivolgendosi Jacopo a Talia. “Quali novità?” Guardò poi Sara. “Immagino interessanti.”

Guisgard 14-10-2013 20.13.32

Velv annuì a quelle parole di Elisabeth ed uscirono da quel luogo di disperazione e dolore.
Fecero poche miglia e poi, a causa della sera ormai giunta, si fermarono in una locanda.
Presero subito un tavolo e cominciarono a mangiare.
Ma poco dopo il locandiere si avvicinò loro.
“Perdonate, messeri...” disse.
“Cosa c'è?” Chiese Velv.
“Vedete... qualcuno ha notato che viaggiate armati e ho fatto domande su di voi...”
“Che genere di domande?”
“Oh, nulla di che...”
“Dunque?”
“Ecco...” mormorò il locandiere “... ho rivelato loro che siete cacciatori di taglie e quelli hanno chiesto di potervi parlare...”
“Fateli avvicinare...” annuì Velv.

Guisgard 14-10-2013 20.15.16

Duon fissò Clio.
“Strano...” disse piano “... permettono ad un'intera commissione vescovile di avvicinarsi al quadro?”
“Affatto.” Rispose Roberto. “Era un solo uomo, quel priore appunto.”
“Questo nome...” mormorò Duon “Priore Adamo... non mi è nuovo... ne ho sentito parlare... ma quando?” Restò pensieroso. “Ma certo... rammento... era il cappellano di un piccolo paesino... giungeva dal Nord e dava conforto a tutti coloro che fuggivano a causa della giustizia... per Bacco!” Esclamò. “Era solo un semplice chierico... non immaginavo facesse tanta strada da diventare uomo fidato del vescovo! Che curiosa la vita! Ricordo anche l'aspetto... uomo anziano... e sono passati diversi anni da allora.”

Guisgard 14-10-2013 20.16.25

Altafonte, a quelle parole di Altea, apparve per un momento inquieto.
Prese allora a sorseggiare un po' di tè dalla sua tazza.
“Io credo” disse “che siate ancora un po' scossa dagli ultimi avvenimenti... infondo è del tutto normale avere incubi, milady... dopotutto siete stata in balia di quei lestofanti per giorni... ma ora non avete nulla da temere... e se ciò vi farà sentire più sollevata e tranquilla, io vi lascerò alcune delle mie temibili guardie orientali...” le sorrise “... a difesa della vostra persona.”

Altea 14-10-2013 20.49.07

Ascoltai le parole del Cavaliere mentre sorseggiava il the...possibile che tutti questi avvenimenti erano frutto della mia mente? No...quella lettera nel libro lo confermava..quella casa aveva un macabro passato, e vi era legata la morte di un ragazzo e presumo del barone di Castelflorenzio, ma non potevo ovviamente dire nulla su quello che avevo letto.
Ma avevo notato il cambiamento di espressione del Cavaliere di Altafonte mentre raccontavo tutto questo...dovevo parlare con quella famiglia..i dè Binardi e sapere che successe a quel ragazzo.
Iniziai a osservare il Cavaliere...eppure non mi sembrava molto interessato a cercare una moglie..affatto.
"Vi ringrazio, milord, mi sentirei al sicuro con le vostre guardie" dissi sorridendogli anche se ero ugualmente preoccupata, non capivo ma la sua presenza mi infondeva quella sicurezza che avevo cercato da molto...in ogni guaio io fossi lui era sempre qui ad aiutarmi "E potrei avere l'onore di trascorrere questa giornata con voi..me la concedete?Però dovete fare in modo che le mie vesti ritornino a me...ho solo quei vestiti" e nascosi il mio rossore "ma non preoccupatevi, chiederò a Madama Irene di trovarmi qualche lavoretto in qualche monastero per guadagnarmi dei soldi per me...sapete io ho avuto una educazione rigida in alcuni monasteri".
La tentazione fu troppo forte...lo vidi perso nei suoi pensieri, vedendo quella espressione mi venne un tuffo al cuore..ammettilo Altea che non riesci a dimenticarlo, che non vorresti andare via da questa dimora...ma non hai visto prima che afferrava quel fazzoletto intriso di profumo?E chissà di quale dama...ebbi un momento di gelosia.
Mi alzai dalla sedia e sottovoce gli dissi sporgendomi..."Anche se l'idea di essere quella moglie che tanto cercate non mi dispiacerebbe" e gli stampai un leggero bacio sulle labbra.

Clio 14-10-2013 23.34.33

Sorrisi, alle ultime parole di Duon.
"Un uomo anziano? Ma davvero.. in verità, l'uomo che abbiamo visto non lo era affatto.. certo, non era giovanissimo, ma sicuramente non era anziano.." sorrisi, nuovamente "...probabilmente è soltanto un caso di omonimia...".
Tuttavia, quella versione non mi convinceva affatto, per quanto ne sapevo, Mirabole poteva anche aver preso le sembianze di quel frate.
Eppure, pensai, le guardie avevano detto che non si era avvicinato molto.. c'era dunque un altro uomo mascherato? Scoprirlo non sarebbe stato facile.

Guisgard 15-10-2013 00.15.14

Duon continuò a mangiare tranquillamente, mentre Clio e Roberto erano alle prese con i dubbi suscitati da tutta quella storia.
“E sia...” disse Roberto alzandosi “... mi secca sia io a dirlo, ma temo sia ora di andare, cara cugina...” rivolgendosi a Clio “... messer Duon, naturalmente vi ringraziamo della vostra cortesia e della vostra disponibilità... spero di rivedervi presto.”
Salutarono l'uomo e Censone li accompagnò alla loro carrozza.
Poco dopo la vettura lasciò il casale e riprese la strada verso la capitale.

Clio 15-10-2013 00.27.18

Salutai Duon, ringraziandolo a mia volta per la gentilezza e la disponibilità che ci aveva mostrato.
Quando poi fummo nuovamente soli nella carrozza, sospirai, pensando a quella mattinata molto particolare.
"Che tipo strano.. quando è entrato pensavo ci avrebbe cacciato in malo modo, invece è stato gentilissimo.. e quegli spaghetti.." esclamai, poi "...che meraviglia.. che meraviglia...".
Restai per un momento ad osservare il paesaggio cambiare dalla piccola apertura laterale.
"Prossima tappa? Simone Misseri?" sospirai "..temo di non avere altra scelta.. che cosa posso dire a quell'uomo, gli racconto del Fiore Azzurro e del misterioso priore? Bah, vedrò di inventarmi qualcosa.." sorrisi a Roberto "..spero solo di fare in fretta.. rapido e indolore..".

Guisgard 15-10-2013 00.36.43

Altafonte era ancora preso da quella sua velata inquietudine quando Altea si avvicinò a lui per dargli quel leggero bacio.
In un primo momento il cavaliere fu sorpreso dall'improvviso gesto della dama.
Poi la guardò e sorrise delicatamente.
“Eh, milady...” disse “... attenta che potrei prendere questo vostro gesto come una dichiarazione... e vi rammento che sono alquanto vulnerabile alle tentazioni...”
Ma proprio in quel momento arrivò Ermiano.
“Perdonatemi, milord...”
“Cosa c'è?” Voltandosi verso di lui Altafonte.
“E' giunta madama Irene e chiede di lady Altea...” spiegò il servitore “... dice di averla vista uscire di casa durante il temporale, senza fare più ritorno... temo sia preoccupata... e così ha pensato di venire a chiedere aiuto qui... naturalmente per tranquillizzarla le ho detto che milady è ospite qui al palazzo.”

Altea 15-10-2013 00.45.07

Vidi il volto sicuro del Cavaliere di Altafonte e risposi sottovoce..."E' una dichiarazione milord..e ora come farete?".
Ad un tratto sentii la voce di Ermiano...Madama Irene era venuta a cercarmi, pure preoccupata..ma se non sapeva nulla di me.
Mi voltai verso il servitore..."Potevate almeno informarmi della sua presenza prima di dare informazioni", non capivo quella donna mi inquietava..forse per ciò che era successo la sera prima.
Poi mi voltai verso il Cavaliere..."Decidete voi milord...forse sarete stanco o avete degli impegni, io tornerò alla dimora...dei Castelflorenzio".
Lo guardavo, lo fissavo negli intensi occhi chiari sperando non mi mandasse via.

Guisgard 15-10-2013 00.45.19

“Beh, a me pare che comunque ne hai di argomenti da portare al viceprocuratore del re.” Disse Roberto a Clio. “Naturalmente senza tirare in ballo miti e leggende. Infatti non credo che questo genere di cose possa in qualche modo interessare ad un uomo come Simone Missani.” Accennò un vago sorriso. “Invece penso che la storia dello stramonio e del Priore Adamo magari possa essere interessante... del resto quel chierico pare sia stato l'unico ad avvicinarsi alla cappella, oltre al sacerdote di Santa Felicita e alle guardie. Tuttavia resta mia opinione che i de' Binardi siano comunque coinvolti in questa storia.”
Arrivarono in città e poco dopo giunsero sotto il Palazzo di Giustizia, dove Simone Missani stava attendendo Clio.

Talia 15-10-2013 00.55.15

Osservai il militare uscire, poi mi voltai a guardare Jacopo...
"Beh, ecco... Jacopo... tu rammenti Sara de' Binardi, vero?" domandai, accennando alla ragazza "Beh... Sara mi ha appena informata che suo fratello Francesco è stato sfidato a duello dal conte Roberto Fiosari e allora... allora, dato che tu desideravi parlare con Francesco, io ho pensato di chiedere ai tuoi uomini di andare a prenderlo..."
Esitai...
"Di andare a prenderlo e portarlo qui, come segno di riguardo e di ben disposizione verso Sara e la famiglia de' Binardi, così leali e devoti cittadini di Sygma..." soggiunsi "Ho fatto bene?"

Guisgard 15-10-2013 02.41.24

Jacopo fissò Sara, la salutò con un leggero cenno del capo e poi tornò a guardare Talia.
“Mia cara, nella tua ingenua spontaneità” disse “non commetti mai errori. O almeno io, essendo innamorato, non riesco a scorgerne. Tuttavia la tua premura verso il mio incarico, benchè lodevole, credo sia superflua. Si, voglio interrogare Francesco de' Binardi, ma per almeno due motivi, se sarà ancora possibile, lo farò domani pomeriggio. In primis non voglio certo togliere al conte Fiosari la possibilità di avere soddisfazione... e poi, credo sarà divertente vedere all'opera colui che si fa chiamare Mirabole.” Si versò del vino in un bicchiere.
“Cosa intendete dire?” Chiese Sara.
“Ciò che ho detto.” Rispose Jacopo. “Tutti affermano che il famigerato Mirabole sia uno spadaccino d'eccezione... sarà interessante vederlo all'opera.”
“State dicendo che Francesco è quel ladro?” Fissandolo Sara.
“Oh, è una possibilità e non lo penso solo io...” fece Jacopo “... ma anche il viceprocuratore del re... e comunque, in entrambi i casi, vostro fratello ci guadagnerà qualcosa... se è davvero Mirabole allora sarà lui ad uccidere Fiosari... se invece non lo è, beh, il suo nome sarà salvo ed anche il suo onore, visto che morirà con la spada in pugno ad opera di un nobile.” E sorseggiò quel vino.
“E' assurdo...” in lacrime Sara “... assurdo...” si voltò verso Talia, la guardò e poi corse via disperata.

Guisgard 15-10-2013 03.37.45

“Suvvia, milady, quella povera donna si sta solo preoccupando per voi.” Disse Altafonte ad Altea. “Dopotutto ha il compito di occuparsi della vostra persona.” Sorrise. “E sono certo che una dama audace ed arguta come voi sia tutt'altro che sprovveduta. Io posso ben dirlo.” Le fece l'occhiolino. “Milady...” continuò “... qui, come ben sapete, siete la benvenuta... e non vi occorre il mio permesso per venire e restare quanto più vi aggrada... sfortunatamente però qui non abbiamo abiti femminili e dunque vi toccherà restare in vestaglia, benchè questo non sia certo spiacevole...” sorrise di nuovo “... ecco perchè vi suggerirei di tornare nella vostra dimora e scegliere l'abito più bello... infatti sembra che Sua Maestà organizzerà una grande festa tra qualche giorno e una dama come voi deve apparire come richiedono il suo lignaggio e la sua bellezza... naturalmente, per farvi sentire più tranquilla, uno dei miei uomini vi seguirà come guardia del corpo... Mardhuan.” Chiamò il cavaliere e subito una guardia gli si avvicinò inchinandosi. “Seguirai lady Altea e ti occuperai della sua sicurezza. Obbedirai a lei sola.”
“Si, padrone.” Con un altro inchino il moro.


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