"Eh, che delusione..." disse Elv chiudendo gli occhi e standosene sdraiato sul letto "... ed io che immaginavo le ragazze colte dotate di chissa' quale sensibilita'... perche' ovvio, come molti sanno, esistano diversi linguaggi e diverse chiavi di lettura riguardo i comportamenti umani... ad esempio il linguaggio degli sguardi, delle labbra, persino del corpo... io, giusto per dire, ho notato tante cose..." aprendo gli occhi e guardando Gwen "... tu hai tanti modi particolari per compiere gesti invece normali, comuni, quotidiani... come quando alzi gli occhi al cielo e scuoti la testa... ecco, io in quel gesto ci ho visto almeno una mezza dozzina di espressioni diverse... in pratica potrei quasi campire, guardandoti, quando sei allegra, quando sei sarcastica, curiosa, entusiasta, pensierosa e persino sospettosa..."

"Esatto, Altea..." disse Alvis "... hai capito perfettamente... vengo dal futuro... esattamente da centotredici anni dopo l'anno corrente... e sono giunto qui per scoprire la verita'..." alzandosi ed uscendo dalla vasca completamente nudo, quasi incurante del fatto che ci fosse Altea a guardarlo.
Si asciugo' e poi si infilo' addosso un accappatoio.

Si alzò da quella vasca completamente nudo..come se nulla fosse...ovviamente non mi scandalizzai ma rimasi stupita dal suo modo di fare sfacciato...direi..molto moderno e non sapevo se essere più colpita da quel fisico così ben scolpito o da quello che mi aveva appena detto e mi avvicinai a lui guardandolo negli occhi smeraldini e sbalorditi.."Quindi circa del 2040? Sono sbalordita, ma in modo positivo..ovvero..se dici hai fatto questa scoperta per modificare il corso degli anni..allora sei venuto dal futuro per modificare questi anni...e quale verità cerchi?".
Le mie mani afferrarono le sue braccia in cerca di sicurezze e protezione..era tutto strano..lui non era di questo mondo e tempo.

" Al diavolo dice? " alzando le sopracciglia in disapprovazione per il termine.
" Se le sue informazioni sono davvero valide sono certa che si potrebbe raggiungere un accordo. Non penso che il mio capo avrebbe problemi a darle una ricompensa per il suo aiuto "


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Senza farmi scorgere da lui sorrisi, poi mi voltai a guardarlo, mentre se ne stava sdraiato con gli occhi chiusi.
Possibile che in poco tempo che ci conoscevamo avesse notato tutto questo?
Quel tipo era sempre più intrigante.
Raramente in una persona avevo trovato questa sensibilità e tutto mi appariva come un grande mondo da scoprire.
Tornai a sedermi accanto a lui e lo guardai interessata.
"Eh, sembra che tu sia un attento osservatore..." mormorai, con l'ombra di un sorriso "Continua, mi interessa l'argomento..."

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"Fosse solo il Sole..." disse Vale a Clio "... pensa, ideologicamente sono in una fase di arretramento cronico... rischiano di ritrovarsi a breve in una societa' atea che nega il Divino nel Creato... bah..."
Poi la musa cosmica consulto' ancora il suo medaglione per saperne di piu' sull'eventuale presenza di Icarius non distante da li'.
Il talismano cosmico ancora una volta comincio' ad emanare i suoi bagliori ed entro' di nuovo in simbiosi con Clio.
La ragazza delle stelle allora intravide nelle immagini che attraversavano la sua mente un'auto che si avvicinava.

"Si, sono davvero supponenti!" Scuotendo la testa "Supponenti e sciocchi!".
Poi lasciai che la Gemma Azzurra mi indossasse col suo potere.
Eppure avevo sentito che era vicino.
"Una macchina!" Dissi a Vale "Sta arrivando una macchina..." mormorai "O forse è già arrivata... Eppure deve essere importante se la gemma me l'ha mostrata".

Appena sveglia, Gaynor senti' il notiziario radiofonico annunciare un'ultimora che sembrava preannunciarsi strabiliante.
"Gentili radioascoltatori..." disse la voce alla radio "... sembra chiarito finalmente il motivo che per ore ha tenuto con gli occhi sospesi verso il cielo milioni di persone... i tanti avvistamenti che hanno sconvolto, entusiasmato e spaventato l'intera citta' altro non sono che una trovata pubblicitaria..."

Una trovata pubblicitaria...
Stizzita mi alzai dal letto, cercando di capire quale fosse la genialata che mi aveva svegliato all'alba.


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"Precisamente vengo dal 2050..." disse Alvis ad Altea, senza scomporsi piu' di tanto "... diciamo sono in missione da parte dell'universita' in cui insegno... ho il compito di indagare e scoprire se io ed i miei contemporanei siamo vittime di un inganno e quindi figli di un Tempo falso e bugiardo..."

"Scusa..anno più o anno meno" il mio cuore batteva forte, era un misto di strane sensazione..mi rendevo conto di provare qualcosa per Alvis ma lui era un uomo di altro tempo..lo avevo capito subito..non potevo capire come avrei potuto avere un futuro con quell' uomo e sospirai, lui era diventato freddo e scostante, era come se di fronte a me vi fosse un uomo diverso da quello conosciuto all' Orchidea Blu, che mi aveva fatto sognare e battere il cuore..."Devi dirmi tu come siete stati raggirati..cosa è successo di particolare e su cosa si incentrano i tuoi studi..quelli della tua Università" mi scostai lentamente sedendomi su una bassa poltroncina.

"Il suo capo" disse Teos a Dacey "e' una gran carogna... una canaglia, ecco... uno che della faziosita' e della menzogna ha fatto il suo credo... oh, non che sia l'unico... quasi tutti i giornalisti lo sono... non scrivano mai la verita', ma solo cio' che conviene loro... l'Aristois era praticamente invincibile... uno squadrone... e Hiss sicuranente ne era la stella... ma vincevano troppo, rendendo quasi scontato il campionato... allora hanno cominciato a cercare un modo per interrompere il suo dominio, visto sul campo era praticamente impossibile farlo..." accendendosi una nuova sigaretta "... e sia, voglio aiutarla... le daro' tutte le informazioni in mio possesso... in cambio voglio un milione di Taddei... devo finanziarmi per una ricerca che sto facendo."

"Non dono un attento osservatore..." disse Elv guardando Gwen accanto a lui "... non mi metto a guardare tutto cio' che mi circonda... solo le cose belle, quelle che mi interessano veramente..." accomodandosi il cuscino dietro la testa.

Clio e Vale si guardarono intorno, senza pero' scorgere nessuna macchina.
Ad un trattopero' videro un polverone in lontananza.
Pochi minuti dopo un'auto apparve sulla stradina che conduceva verso la locanda, fino a fermarsi proprio davanti al suo ingresso.

La macchina arrivò, come aveva mostrato la Gemma.
"Eccola, dev'essere lei..." a Vale "Andiamo a vedere..." dissi piano.

Gaynor ormai sveglia cerco' di capire cosa fosse quella notizia che alla radio definivano stupefacente.
"E' proprio vero, amici radioascoltatori..." disse la voce alla radio "... la pubblicita' non solo e' l'anima del commercio, ma anche cio' che sa rendere illusoria la realta'... infatti cio' che molti credevano essere il primo avvistamento di massa circa l'arrivo di esseri dallo spazio, si e' rivelata essere la straordinaria presentazione del nuovo film della celebre Afra Golden Mayers!"

Lo guardai rapita, colpita dal modo diretto, ma al tempo stesso dolce che aveva di dire le cose.
"Non ti stanchi mai di guardarmi?" chiesi piano, quasi a bassa voce, coi miei occhi grandi nei suoi e il gomito poggiato sul cuscino a sostenermi, mentre sorridevo appena.
In realtà mi piaceva che lui mi guardasse, mi dava una sensazione strana e bellissima.
Lui, mi faceva sentire bellissima.
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"Appuntamento romantico..." disse Marios divertito mentre si guardava intorno "... beh, dipende che valore si da alla parola romantico..." sorridendo a Nyoko "... comunque dobbiamo cercare un passaggio... ammesso ce ne sia uno... quindi ci occorre la luce... si strappi un lembo della sua gonna... lo avvolgeremo intorno al mio scalpello e ne faremo una torcia..."

" Non mi sta dicendo nulla che non sappia e che non possa ritrovare negli archivi del mio giornale" un po' spazientita per come prendesse la questione alla larga.
" Aspetti cosa? Un milione? Ma lei è pazzo o cosa? Non sono autorizzata temo, dovrà chiedere qualcosa d'altro."


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La voce dello speaker stava dicendo che l'avvistamento degli ufo altro non era che una bizzarra campagna pubblicitaria per promuovere il nuovo film dell'Afra Golden Mayers.
"E poi definiscono eccentrica me..." dissi ad alta voce, scuotendo la testa.
Oramai ero sveglia, tanto valeva prepararsi e scendere giù a colazione. Mi lavai rabbrividendo, le prime ore del mattino erano sempre fredde per me. Mi vestii e scesi giù in sala da pranzo, pronta per la colazione. Il mio impagabile maggiordomo era già lì, pronto a servirmi.
"Buongiorno Stewart..." lo salutai con un sorriso.
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Un'auto scura e lussuosa arrivò davanti alla locanda, fermandosi poco prima dell'ingresso.
Clio e Vale si avvicinarono alla vettura, notando nei vetri dell'automobile una figura elegante al volante che si apprestava a scendere.
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La leggenda dello Scorpione di Giada
 

L'auto era davvero lussuosa, dovevo ammetterlo.
Che ci faceva allora nella brughiera?
Poteva avere a che fare con Icarius?
Doveva avere a che fare con Icarius.. altrimenti perché mostrarmela?
Restai ad osservarla in disparte, finché qualcuno non scese.

Elv abbozzò un sorriso a quelle parole di Gwen.
“Non mi stanco mai di fare qualcosa che mi piace...” disse fissandola “... come chiedere ad un bambino perchè continua a mettere le mani nel barattolo della cioccolata o della marmellata.” Divertito.

Sul mio viso si aprì un luminoso sorriso alle sue parole e accennai una risata a quel paragone, mentre poggiavo il capo sul braccio, a sua volta sul cuscino.
"Mi piace come paragone..." dissi piano, con un leggero sorriso e i miei occhi nei suoi.

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“Eh, ragazza mia...” disse Teos fumando a Dacey “... sono alle prese con uno scoop giornalistico mica male, di quelli che si definiscono bombe... insomma, una storia che se va in porto mi assicurerà di vivere di rendita.” Abbozzando un sorriso. “E un milione di Taddei è una cifra onesta, mi creda. Anzi, ne parli pure al suo direttore... io aspetterò fiducioso.” Facendole l'occhiolino.

Gaynor scese al pianoterra e trovò già la colazione pronta.
Il suo fidato ed impeccabile maggiordomo aveva anche portato il giornale del giorno.
“Buongiorno, signora.” Disse Stewart. “Ecco a lei il giornale di oggi. “Naturalmente in prima pagina c'è un trafiletto che riporta la notizia del giorno...” riferendosi alla storia della trovata pubblicitaria per quel film.

L'auto spense il suo motore e la portiera si aprì.
Scese allora un giovane uomo moro e dagli occhi azzurri.
Era un volto che Clio e Vale conoscevano bene.
Si trattava infatti di Icarius.
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"Si, Stewart..." risposi prendendo il giornale "Ho sentito la notizia alla radio. Quel deficiente dello speaker gridava concitato come se la ricerca medica avesse finalmente inventato la cura contro la tisi... Oh, bene..." dissi guardando le uova e il pane tostato sulla tavola, corredati da una profumata brocca di succo d'arancia "Ieri sera ho mangiato poco e adesso ho una gran fame..." terminai addentando il pane imburrato e sbirciando la prima pagina del quotidiano.

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Elv sorrise.
“Eh, anche noi ragazzi di strada sappiamo essere teneri...” disse guardando Gwen, per poi spostare una ciocca rossa che era scesa sul volto di lei “... sarà forse merito della cioccolata o della marmellata...” facendole l'occhiolino.

Sorrisi e lo lasciai fare mentre spostava una ciocca rossa dal mio viso.
"Sono più propensa a credere sia stato per la marmellata. Non mi piace il cioccolato tenero e dolce, preferisco il fondente a quello al latte..." dissi, divertita, per poi sfiorare la sua mano, ancora vicina al mio viso.

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Iniziò a darsi arie su un suo qualche scoop ma io non ascoltavo, piuttosto pensavo a cosa avrei detto a Symminel per convincerlo.
" Mi aspetti qui, vado a fare una telefonata" dissi con decisione e mi alzai andando alla cabina telefonica.
Composi quindi il numero dell'ufficio del direttore della Gazzetta, con impazienza.
" Pronto? Il direttore Symminel, sono Dacey. Potrei avere trovato qualcosa ma... richiede una certa spesa"


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Restai ad osservarlo scendere dall'auto e sorrisi.
Era strano però, che scendesse da un'auto così lussuosa.
Ma dopotutto non sapeva nulla di lui.
Che potevo dirgli?
Che avevo tentato di liberarlo, ma ero arrivata tardi?
Non era credibile.
E poi che gli avrei detto.. perché volevo liberarlo?
Già perché?
Eppure ero felice di vederlo lì, sano e salvo.
Decisi così di adottare un altro approccio.
Mi avvicinai e gli sorrisi.
"Sembra che questa città continui a farci incontrare..." con un luminoso sorriso "Lieta di vedere che stai bene...".


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Risi alle parole del professore. "Un amante di storia antica, potrebbe trovarvi del romantico in questo posto, come io ne ho trovato nella maledizione dei Taddei" dissi continuando a guardarmi intorno. Poi quella proposta... Non dissi nulla, mi limitai ad afferrare la gonna ed a strapparne un lembo. Era un bel vestito, ma di certo non ne davo alcun valore. "Ecco a voi, professore" dissi sorridendo e offrendogli il lembo. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...3116811cdf.jpg

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“Si, signora.” Disse annuendo Stewart a Gaynor.
La giovane e bella donna allora, mentre mangiava, diede uno sguardo al giornale, scoprendo così che un grosso dirigibile era giunto sui cieli di Afragolopolis per pubblicizzare il nuovo film della celebre casa di produzione.
Per giorni si era tenuta segreta la cosa proprio per suscitare curiosità e scalpore fra la gente.
Ora finalmente tutto era stato svelato e naturalmente tutti ne parlavano.
Ad un tratto Stewart portò il telefono alla sua padrona.
“Signora, la sua amica Charlotte...” dandole la cornetta.

Gwen sfiorò la mano di Elv e lui la guardò negli occhi.
“Pensavo di essere io il fondente...” disse sorridendo “... e tu magari più un cioccolato di gusto vivace, non so tipo quello al peperoncino... dico bene?” Accarezzando la mano di lei.

Mentre mangiavo e leggevo del dirigibile usato dall'Afra Golden Mayers a scopo pubblicitario, Stewart mi annunciò una telefonata della mia amica Charlotte.
Presi la cornetta e risposi. "Buongiorno cara... come mai così mattiniera? Hai qualche novità?"

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Lo guardai divertita.
"Interessante, anche se non l'ho mai assaggiato" con aria divertita "Ma direi che ci può stare" sorridendo e intrecciando le nostre dita.
C'era un'intimità palpabile nella stanza, ma era una sensazione meravigliosa e non avrei voluto mai, per nulla al mondo, che finisse.
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“Si, Dacey, mi dica tutto...” disse Symminel al telefono “... cosa ha chiesto questo sedicente giornalista? Quale cifra ha chiesto?”

A quelle parole di Clio, lui si voltò di scatto, restando a guardarla.
“Buongiorno a lei...” disse con un solare sorriso “... mi perdoni ma non ricordo di esserci mai incontrati... e sicuramente questo è imbarazzante, oltre che incredibile... beh, una bella ragazza non si può dimenticare così in fretta...” un po' imbarazzato.

Lei?
Non si era detto di darci del tu?
Però il suo sorriso solare era rassicurante, e il mio si allargò.
Per poi svanite.
Dapprima sbiancai alle sue parole, sgranando gli occhi incredula.
Possibile che mi fossi sbagliata?
Eppure la gemma non mentiva.
Magari era colpa del manicomio, chissà cosa gli avevano fatto lì.
Sì, ma che penserà di me?
A quel pensiero arrossii violentemente e abbassai il capo, imbarazzata.
"Oh.." dissi soltanto, restando poi in silenzio per un lungo istante.
"No ecco.." farfugliai dopo un po' "Mi scusi allora.. colpa mia.." alzando per un istante lo sguardo imbarazzato e deluso per poi abbozzare un sorriso "Mu scusi se l'ho disturbata, allora..".
Ero imbarazzata.
Io non ero mai imbarazzata.
Perché diavolo quell'umano mi doveva fare quell'effetto?
Era davvero incredibile e io ero furiosa con me stessa per quel comportamento che però non ero riuscita a contrastare.